5 fattori oggettivi per riconoscere un dentista di qualità

5 fattori oggettivi per riconoscere un dentista di qualità

Spesso mi chiedo: ma se non fossi un dentista, come potrei capire se il mio è un dentista di qualità?

Mentre lavoro do per scontato che i miei pazienti riconoscano la qualità della mia clinica appena si siedono sulla poltrona per una prima visita… Forse addirittura appena mettono piede in reception, attratti da un ambiente moderno e giovane.

 

 

 

Ma entrare in un bello studio moderno significa anche che da paziente posso stare sereno e che la salute della mia bocca sarà in buone mani?

Spesso il paziente giudica bravissimo il dentista gentile, che lo coccola, che non gli fa sentire l’anestesia e che non fa male.

Ma questi parametri, per quanto necessari a conquistare la fiducia del paziente, non sono necessariamente un segno inequivocabile del dentista di qualità.

In odontoiatria, come in tutti i settori, sono pochi i professionisti in gamba. E’ inutile nascondersi dietro un dito.

Quando vai da un meccanico, un avvocato, un commercialista, un notaio, ecc…sii sincero…sono più le volte che sei pienamente soddisfatto o più le volte che pensi che la gente non sa fare il proprio mestiere e tira a campare?

Io di solito sono estremamente deluso dal pressapochismo e dalla scarsa passione che trovo da parte della gente nell’affrontare il lavoro. Molto spesso la priorità viene data alle ferie, alla partita di calcio in tv, al cercare di arrivare in qualche modo alla pensione col minore impegno possibile. Purtroppo è così, le persone brave e appassionate nel loro lavoro sono poche.

Ma spesso, e credo sarai d’accordo, mi sono trovato a pensare che in medicina questo non dovrebbe essere tollerato.

A partire dall’Università, non dovrebbe essere concepibile che qualche studente possa andare avanti col 18 e qualcun altro col 30. Non tanto perché poi quello che ha preso 18 non possa diventare comunque bravo, ma per il principio che in medicina, a partire dalla teoria, non può esistere il concetto di “sufficienza”.

Quando un chirurgo ha in mano la vita di una persona, non può fare un intervento da 6 politico. Deve offrire il meglio che si può ottenere.

Mentre io, ti dico la verità, in veste di paziente nel caso dovessi finire in sala operatoria, sarei molto preoccupato di non poter decidere nelle mani di chi finire. E la cosa più sconfortante è che se anche potessi decidere chi dovrebbe essere il mio chirurgo, probabilmente non sarei comunque in grado di giudicarne l’operato, pur essendo un medico anche io. Figuriamoci un paziente che di medicina non sa nulla…

Il fatto è che io non mi fido di nessuno, proprio perché sono convinto che troppe persone fanno male il proprio mestiere. In tutti i settori.

E quindi come posso sperare di finire in sala operatoria ed essere trattato da un bravissimo chirurgo? E, venendo all’odontoiatria, che speranza ho, suonando il campanello della prima portina su cui vedo la targa con scritto “studio dentistico” di essere curato al meglio?

In un mondo ideale il paziente dovrebbe essere sicuro che suonando a caso alla porta di qualunque dentista le cure che riceverà saranno di alta qualità. Ma è davvero così?

La risposta non te la so dare. Ti ho detto prima che io sono particolarmente diffidente e convinto che in generale la gente non sia appassionata nel proprio lavoro.

Ma io sono un criticone pessimista e quindi forse ti trasmetterei una visione sbagliata.

Una cosa è certa: essendo l’odontoiatria una professione che si basa molto sulla manualità, oltre che sulla conoscenza, ci sarà sempre l’artista che pennellerà una otturazione come pochi sono in grado di fare. E’ inevitabile. Ma l’importante sarebbe che le cure effettuate, se non da 10, siano almeno da 8. Il 6 in medicina non va bene. Figuriamoci l’insufficienza.

In questo post ti voglio suggerire 5 elementi che oggettivamente un dentista di qualità che lavora in uno studio dentistico moderno deve offrirti per definirsi tale. La base da cui partire per poter chiedere fiducia al paziente.

Attenzione, stiamo parlando di fattori che sono necessari ma non sufficienti a definire un dentista di qualità, nel senso che di questo non si può fare a meno, ma di fattori importanti ce ne sono molti altri…

Per questo nel prossimo articolo parleremo di elementi che soggettivamente, per me, sono importanti per fare la differenza nel nostro settore… gli elementi che determinano il valore aggiunto in un professionista, ma che probabilmente non troveranno d’accordo tutti i colleghi.

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Non che i 5 elementi che sto per dirti metteranno d’accordo tutti, ma su questi non ci sono se e non ci sono ma, credimi.
1- L’ANAMNESI e i CONSENSI

Il nome è difficile da pronunciare e magari non saprai nemmeno di cosa sto parlando. L’anamnesi è la raccolta di dati sulla tua salute generale che vanno raccolti prima di farti sedere sulla poltrona, o comunque appena ti sei seduto, prima di farti aprire la bocca.

Dentro ci sono domande sul tuo stato di salute, sulla pressione, allergie, problemi di coagulazione, assunzione di farmaci, ecc.Dentista di qualità - Anamnesi

 

Senza questo il dentista non deve nemmeno farti aprire la bocca. Perché potresti essere allergico al lattice e il dentista potrebbe cacciarti in bocca un bel guantone fatto con quel materiale.

Spesso ho pazienti che telefonano per prenotare una detartrasi e si scocciano quando la segretaria dice loro che prima dobbiamo comunque fare una visita…

E loro dicono “ma io voglio solo fare la pulizia!”

Ma anche per una semplice detartrasi, l’igienista o il dentista devono sapere se hai problemi di coagulazione, visto che probabilmente un minimo di sanguinamento ci sarà. E devono sapere anche se devi assumere un antibiotico prima della seduta perché hai una valvola cardiaca artificiale. O se, appunto, sei allergico al lattice.

L’anamnesi è il primo segno di serietà di uno studio dentistico.

E insieme a questa lo sono anche i vari consensi. Dalla inutile privacy che però va affrontata, al consenso informato per le cure che dovrai affrontare.

I pazienti, quando in prima visita si trovano a dover rilasciare un documento di identità e mettere 4-5 firme spesso si scocciano, ma questi protocolli sono necessari per darti garanzie e, nel caso di cose che reputo inutili, come la privacy, per darti comunque conferma che lo studio è a norma con le leggi vigenti, che per quanto criticabili, vanno rispettate se lo studio è aggiornato.

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2- IL PREVENTIVO

Non puoi iniziare una terapia se non hai firmato un preventivo di spesa unitamente a un consenso informato. Mi capita di parlare con pazienti che mi dicono che dal vecchio dentista ogni volta il prezzo era una sorpresa, perché le terapie venivano decise di volta in volta o i piani di cura venivano cambiati in corso d’opera con la sorpresina in reception sul cambio di prezzo rispetto a quello che si era concordato.

Un professionista serio esegue una visita e prepara uno o più piani di trattamento con un preventivo di spesa. Lo sancisce anche il codice di deontologia medica all’articolo 54:

“Il medico comunica preventivamente alla persona assistita l’onorario, che non può essere subordinato al risultato della prestazione professionale.”

E se il piano di lavoro dovesse cambiare, e questo può assolutamente capitare, il preventivo va immediatamente aggiornato.

La metodica della sorpresina o del “vedrà che un accordo lo troviamo” non deve esistere.

Naturalmente il preventivo deve essere inteso ed eseguito con fattura…

 

3- LA CURA DELL’IGIENE

In parte di questo te ne puoi fare un’idea esaminando la pulizia degli ambienti.
Ma dietro alle terapie c’è un lavoro in sterilizzazione che deve seguire rigidi protocolli. Nella mia clinica, come in tanti altri, la sterilizzazione è a vista, per cui i pazienti possono grosso modo verificare la cura che si mette nel trattare gli strumenti che non sono monouso e le tecnologie presenti (autoclavi, vasche ultrasoniche, lavastrumenti, imbustatrici, ecc.)

Dentista di qualità - Sterilizzazione

Ma se la sterilizzazione non fosse ispezionabile, e non ci sarebbe nulla di male, qualche indizio di come viene gestito questo aspetto lo puoi avere fin dalla prima visita o dalle prime sedute.

Lo specchietto, lo specillo e le spatoline che il dentista utilizza devono essere imbustati e sterili ed aperti davanti a te. Lo stesso vale per le turbine (i trapani), che non possono essere sempre gli stessi per tutto il giorno. Poi ovviamente il dentista deve indossare guanti e mascherina (alcuni pazienti mi hanno raccontato di dentisti che lavorano senza guanti o che addirittura fumano nel corso delle sedute!). Le assistenti devono avere cuffia e occhialini protettivi, dispositivi di sicurezza che il datore di lavoro deve fornire loro per legge.

Soprattutto in chirurgia, la gestione del campo sterile deve essere adeguata. Se ti troverai a dover mettere degli impianti o a dover affrontare interventi di rigenerativa ossea, i telini sterili dovranno essere ovunque e gli operatori dovranno essere vestiti come degli alieni. La bocca non è sterile, lo sanno tutti… ma è imperativo da parte dell’operatore, fare tutti gli sforzi possibili per effettuare interventi delicati garantendoti il più alto livello di disinfezione possibile. Guarda un campo di lavoro sterile come lo gestisce il mio socio Federico…

 

4- LA DIGA DI GOMMA

Tra le cure più banali che potrai affrontare dal dentista ci sono le otturazioni e le devitalizzazioni. Ecco, queste vanno affrontate con la diga, un foglio di gomma che viene montato per permettere al dentista di lavorare in campo asciutto, vedendo meglio quello che fa e proteggendo la tua bocca dai suoi strumenti o medicamenti. Ne abbiamo parlato in un articolo a cui ti rimando per spiegarti di cosa si tratta, qualora non la conoscessi. Clicca qui se vuoi leggerlo! Ma se non la conosci, marca male, perché o non hai mai fatto un’otturazione, o il tuo dentista non la usa…

Dentista di qualità - Diga di gomma

 

5- I SISTEMI INGRANDENTI

Ero indeciso se inserire questo parametro tra quelli oggettivamente indispensabili come biglietto da visita di uno studio di qualità. Perché in passato si lavorava anche senza ingrandimenti. Se non sai di cosa parlo, oggi esistono sistemi che permettono al dentista di lavorare vedendo meglio quello che fa. La bocca è una cavità piccola e buia. Anche i denti sono piccoli. Per non parlare dei nervi, che a volte sono quasi invisibili.

Dentista di qualità - Occhialini ingrandenti

 

Con degli occhialini o dei caschetti con oculari ingrandenti e con una luce addizionale montata su questi sistemi, il dentista può vedere molto meglio quello che sta facendo, e trasformare un dettaglio in qualcosa di visibile e controllabile. Si può arrivare a fattori di ingrandimento di 3-4-5 volte.

Da alcuni anni si stanno diffondendo anche i microscopi operatori, che personalmente ritengo quasi indispensabili per affrontare devitalizzazioni o ritrattamenti canalari complessi, ma che possono migliorare moltissimo la qualità di qualsiasi branca. Con i microscopi arriviamo a lavorare con ingrandimenti di 12-16 volte con un sistema di illuminazione diretta.

Ero indeciso se inserire questo parametro tra quelli oggettivamente indispensabili perché io stesso ho cominciato a lavorare senza utilizzare sistemi ingrandenti…o meglio, avevo un occhialino, ma non lo usavo perché senza la luce addizionale non mi pareva fare la differenza.

Da quando ho cominciato ad utilizzare occhialini con la luce e poi il microscopio, non permetto più ai miei collaboratori di metter mano sul paziente senza occhialini! Ad oggi quando nella nostra struttura inizia a lavorare un nuovo giovane collaboratore, io e Federico gli forniamo subito degli occhialini ingrandenti, perché quando li hai provati ti accorgi che lavorare senza è quasi come lavorare in cieco.

Intendiamoci, è possibile lavorare anche senza ingrandimenti. E in qualche caso fare anche qualche bel lavoro. Ma lo stesso dentista che fa un’otturazione bellina senza ingrandimenti, con l’utilizzo di questi potrebbe migliorare di molto il suo livello.

Alcune terapie, invece, senza ingrandimenti non possono e non devono proprio essere fatte, mentre capita che il dentista ci provi lo stesso, combinando a volte disastri. Non puoi sperare di rimuovere uno strumentino di un mm all’interno del canalino di una radice senza vedere cosa stai facendo.

Ad oggi quindi reputo i sistemi ingrandenti indispensabili per fare una odontoiatria di qualità che non miri alla sufficienza, che abbiamo detto non dovrebbe esistere in medicina.

Nel blog ho dedicato un intero post ai sistemi di ingrandimento. Se non l’hai già fatto, ti invito a leggerlo cliccando qui.

Spero di averti dato qualche utile dritta per capire se il tuo dentista, oltre a coccolarti e non farti male abbia i requisiti minimi per essere considerato un dentista di qualità, che possa quindi garantirti terapie effettuate in maniera informata, con parametri di sicurezza e igiene rigorosi ed eseguite con la precisione e la consapevolezza che i sistemi ingrandenti garantiscono.

 

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Alla prossima per sapere quali sono i criteri che invece io e Federico reputiamo, per nostra filosofia, debba avere uno studio di qualità nel ventunesimo secolo.

Stefano

 

 

26 Commenti
  • Giovanna

    20 settembre 2022 at 6:15 Rispondi

    Buongiorno, osservazioni molto interessanti, io volevo chiedere, un dentista sa capire quali lavori sono Stati eseguiti dal paziente solo visitandolo? Sono andata da anni da un dentista ma non ho niente di preciso su quanto ha fatto e io ho il terrore delle cure odontoiatriche e non ricordo tutto. Se potesse consigliarmi anche qualche suo collega di Venezia le sarei grata. Giovanna

    • mrodonto

      20 settembre 2022 at 7:35 Rispondi

      Buongiorno! Ma certo, qualunque dentista capisce per ogni dente cosa sia stato fatto. L’unica cosa che non può sapere è quante volte un lavoro sia stato rifatto su un dente, anche se può intuirlo. Purtroppo su due piedi non mi viene in mente un collega su Venezia…

  • Mauro

    19 agosto 2022 at 19:41 Rispondi

    Buonasera, complimenti per l’articolo! Può consigliarmi un buon dentista (se lo conosce) a Ravenna? Devo intervenire su un granuloma e vorrei trovare il migliore in zona. Grazie

    • mrodonto

      20 agosto 2022 at 0:39 Rispondi

      Buongiorno e grazie dei complimenti! Purtroppo su Ravenna mi coglie impreparato! Su due piedi direi che non conosco nessuno in città…

    • mrodonto

      20 agosto 2022 at 0:44 Rispondi

      Per avere qualche chance in più di trovare una persona competente in endodonzia per il suo problema specifico può ricercare i soci attivi della società italiana di endodonzia o della accademia italiana di endodonzia. Sui siti trova i professionisti elencati per regione. Essere socio attivo di queste società non significa per forza essere il migliore o essere bravissimo ma sicuramente è un buon inizio per capire di essersi rivolti a qualcuno che ha interesse per la branca

  • Marianna Spina

    15 marzo 2022 at 21:21 Rispondi

    Sono di Novara e ho il timore di mettermi nelle mani sbagliate. Mi saprebbe consigliare un dentista bravo a Novara?

    • mrodonto

      16 marzo 2022 at 1:19 Rispondi

      Non conosco direttamente ma fossi un paziente mi fiderei degli studi che hanno più recensioni positive. Chi richiede le recensioni nella nostra opinione ha una gestione dello studio che solitamente si accompagna anche a una qualità all’altezza. Per cui gli studi dei dottori Toia o Taddia, da una breve ricerca che ho fatto, mi sembrerebbero un buon punto di partenza, ma potrei sbagliarmi.

  • Daniela centonze

    23 novembre 2021 at 17:28 Rispondi

    Gent.mo Dott.
    La ringrazio molto per il suo articolo, è molto interessante.
    Ho bisogno di aiuto, non so proprio a chi affidarmi su como, dove mi sono trasferita da qualche mese
    Può darmi qualche contatto se ne ha conoscenza? Grazie infinite.

    • mrodonto

      24 novembre 2021 at 7:01 Rispondi

      Dovrebbe da qualche mese aver aperto una filiale di Dens, una serie di studi di un nostro conoscente che sicuramente affronta l’odontoiatria con uno stile simile al nostro. Per il resto non mi viene in mente qualcuno di Como, ma ci saranno sicuramente colleghi validissimi.

  • matilde dornano

    19 novembre 2021 at 14:48 Rispondi

    Carissimo dottore,
    invece a me a Roma chi può consigliarmi?
    anche io ho avuto esperienze da horror, 2 denti molari devitalizzati da anni, tolti perché nel ricostruirli da atri dentisti hanno ritoccato i canali e subito dopo la fistola e quindi estrazione. Mi sono capitato tutti medici nervosi, che non ascoltano quello che io già so di esperienza, mi vedono come un paziente scomodo solo perché devono usare l’anestesia verde. La ringrazio tanto se può suggerirmi un professionista sensibile umano professionale in zona della vittoria prati a Roma .Grazie mille
    matilde

    • mrodonto

      20 novembre 2021 at 2:56 Rispondi

      Buongiorno. A Roma ho di recente incontrato i dottori Brasili e Cozzolino, giovani e motivati, che sapranno senz’altro aiutarla. È il primo nome che mi viene in mente, ma ci saranno senz’altro molti altri colleghi validissimi!

  • Donato

    18 aprile 2021 at 19:18 Rispondi

    Ventun anni fa un dentista del mio paese voleva intervenire su 3 miei denti con trapano e otturazione perché dalla radiografia aveva visto delle carie. Rifiutai, non mi andava proprio di farmi trapanare i denti. Dopo tutti questi anni non solo non ho avuto mai problemi a quei tre denti, ma nessun dentista nelle varie radiografie che mi sono state fatte ha trovato mai nulla.
    Ah! In quella radiografia per errore non fu ripreso l’unico dente che poi mi ha dato problemi sul serio.

  • Eleonora S

    14 febbraio 2021 at 20:49 Rispondi

    Salve, aggiungerei “eseguire esami diagnostici prima di intervenire”. Il mio dentista, che cambierò non appena mi sarà possibile, non ha voluto effettuare alcuna radiografia prima di procedere all’estrazione di un dente del giudizio superiore, nonostante l’avessi avvertito che i miei denti del giudizio precedenti erano stati molto difficoltosi da estrarre date le radici molto grosse e profonde che tendono ad essere saldate all’osso sottostante. Lui mi ha trattata con una certa sufficienza dicendo che sapeva il fatto suo e che mi preoccupavo per nulla, dato che sarebbe stata una cavolata di intervento. Inizialmente non mi voleva nemmeno segare il dente in pezzi perché mi voleva far vedere quanto era facile estrarre con la pinza. Alla fine ha dovuto segare, tutto scocciato, perché il dente non veniva in nessun modo. Alla fine mi ha lasciato dentro un pezzo di radice e mi ha fatto pure un buco nell’ osso del seno paranasale, a cui inizialmente non ha fatto alcun caso anche se gli dicevo che mi usciva molta acqua dall’alto (tutto normale!), poi alla fine ci sono dovuta tornare perché “respiravo” dal buco del dente. Ha avuto pure il coraggio di rimproverarmi che non dovevo respirare così come se il buco l’avessi creato io! Adesso mi ha messo i punti per chiudere il buco e dato un antibiotico visto che mi è venuta anche un po’ di febbre, mentre ancora a distanza di quasi una settimana non posso assolutamente masticare dal lato dell’estrazione, causa forte dolore al molare vicino al luogo dell’estrazione, a cui è stata scoperta una bella porzione di colletto (ed ora spero che si ripari!). Insomma, una perla di dentista, tutto perché non aveva bisogno di vedere alcuna radiografia, lui.

    • mrodonto

      15 febbraio 2021 at 0:27 Rispondi

      Mi spiace per l’accaduto ma mi preme sottolineare che bisognerebbe appurare che fine abbia fatto l’apice, perché se non era stato tolto e il seno mascellare è bucato potrebbe essergli finito all’interno, con rischio di sinusiti. Andrebbe fatta una cone beam (una scansione tridimensionale), per appurare cosa sia successo e se si debba ancora intervenire.

  • Marta Losito

    13 novembre 2020 at 10:48 Rispondi

    Porto la mia esperienza sperando che possa essere di aiuto a qualcuno, ed è uno sfogo per me.
    Ho i denti molto bianchi, e molto belli a livello estetico. Ma purtroppo sono una persona che soffre molto, perché ho tante otturazioni datata che, mano a mano, stanno mandando i denti in pulpite. Da luglio ad oggi ho passato letteralmente le pene dell’inferno. Ho finito da poco di allattare, e purtroppo le problematiche si sono risvegliate tutte insieme.
    A luglio mi sono rivolta ad una clinica, dove l’esperto in conservativa va 1 volta a settimana e l’implantologo 1 volta a settimana, perché il resto dei giorni sono dedicati alla medicina estetica..
    e già trovo poco funzionale questa organizzazione.
    Inizio ad avere fastidio ad un dente devitalizzato 2 anni prima. Il dente era fratturato nel margine gengivale, la clinica me lo redevitalizza e mi rimanda ad un mese dopo per via delle ferie dicendomi: “se ti fa male te lo buchi con un ago ed escono i gas”, se ti gonfi prendi il bentelan. Ovviamente il dente mi fa male, e sono costretta a toglierlo in emergenza in un altro studio.
    Dopodichè a settembre accuso dei dolori nella stessa arcata, per via di un mucocele riscontrato da un OTL (per cui mi dovrò operare) ed, anzichè ascoltarmi, l’implantologo decide di fare l’impianto infiammando ancora di più la zona e costringendomi ad un mese di cortisone via aerosol.
    Passato questo dolore inizio a soffrire nell’arcata inferiore sx per via di:
    1) dente del giudizio che va in pulpite (e credo che il dolore pulpitico sia poco interpretabile) e mi dicono: noi abbiamo posto tra una settimana. Vado a toglierlo in ospedale dalla disperazione e mi recrinano di averlo tolto altrove chiedendo anche il numero dell’ospedale perché credono che la mia sofferenza sia “psicosomatica”. L’ospedale gli manda l’esito e li sbugiarda;
    2) purtroppo nella stessa arcata va in sofferenza anche un premolare che presenta una profonda otturazione di circa 15 anni. Dopo 5 giorni riesco ad avere un appuntamento. Vado da loro e il dentista mi dice che non è possibile, non crede alla mia sofferenza e si rifiuta anche di guardarmelo. Con mia insistenza chiedo un endorale, che evidenzia la prossimità dell’otturazione alla camera pulpare. Il dentista apre il dente, ormai andato in necrosi, dopo che per 4 gg ho accusato, per l’ennesima volta, un dolore pulpitico che mi ha reso come un vegetale;
    3) Ha anche il coraggio di dirmi “non hai tutti i torti”, come se soffrire fosse un TORTO, non una sfortuna.
    4) nella stessa sede gli dico: guarda che mi fa male anche il premolare inferiore dall’altra parte…per favore guarda perché vorrei evitare di riprovare tutto questo. Fa la prova con la percussione, salto sulla poltrona e dice “allora sei tu…”
    Morale della favola, questo dente sta facendo la fine degli altri ma, a detta di questa clinica, è impossibile che ci siano tutti questi casi insieme. E’ come pensare che una persona che vada in PS non possa avere due mali insieme, ma ci rendiamo conto?
    A volte i problemi si concentrano tutti insieme, ma se accade è anche perché bisognerebbe ascoltare il paziente, che di certo non si lamenta a caso di un suo stato patologico.
    Dopo una gravidanza ed un allattamento di 1 anno e mezzo è cosi strano star male? Mia madre dopo la mia gravidanza ha perso (devitalizzato o estratto) ben 5 denti, allora sarebbe dovuta essere visionaria? 😀
    A causa di questo “film horror” che ho vissuto, ho perso 10 kg, ho rischiato di perdere il lavoro ed ho vissuto come un vegetale.
    Spero e sono certa di uscirne ma dico solo una cosa: ci sono pazienti e pazienti. C’è quello che perde i denti e manco se ne accorge, c’è quello che soffre.
    E se esiste il PS odontoiatrico evidentemente esiste chi soffre ed anche tanto.
    Spero che il mio racconto possa far sentire meno solo qualcuno.
    Io non mollo!

  • Radar

    23 ottobre 2020 at 12:07 Rispondi

    Delusa anch’io dal mio dentista e ortodonzista.. Mi hanno preso in giro sui tempi di cura, non ascoltano, mi hanno lasciata piena di fessure, dopo quasi 4 anni di terapia ortodontico con i denti non allineati… Non ce la faccio più. Purtroppo ho già pagato quasi tutta la cifra.

  • Vito Signorella

    2 novembre 2019 at 20:19 Rispondi

    Condivido tutto al 100% .
    Ps. Che tristezza dover arrivare a sottolineare , spiegare e ribadire cose che dovrebbero essere la normalita in ogni studio odontoiatrico…
    Occhialini a parte, ma l’igiene ?? ma vogliamo scherzare???

    dinuovo complimenti
    Dr. Vito S.

    • Dylan dog

      21 dicembre 2019 at 23:37 Rispondi

      Ragazzi se avete dubbi cambiate dentista o andate da un chirurgo maxillo facciale per togliere un dente…
      A 40 anni sono quasi morto dopo essere andato da un deniptista ho avuto 2 interventi e 2 rianimazione per un infezione a seguito di un estrazione di un dente del giudizio ho postumi sono Terribili.Nel 2019 non posso succedere queste cosesono inaudite ci sono troppi studi e troppi dentisti, a voi la scelta.

  • Michele Recchia

    11 aprile 2018 at 12:52 Rispondi

    Io credo che anche il tempo dedicato al paziente, al suo ascolto e all’esecuzione di terapie accurate, debba essere un parametro di giudizio.

    E’ vero, l’articolo parla di “requisiti minimi e indispensabili” e lascia intender giustamente che ve ne siano molti altri. Ma il tempo al paziente è un parametro percepibile già in prima visita.

    Sentirsi dire (da un paziente, sono un odontoiatra anch’io) “il mio dentista ha fatto tutto in meno di un’ora” a fronte di terapie minuziose e nel rispetto dei tempi di guarigione o tempi di disinfezione, debba essere un plus per il paziente, non una scocciatura.

    Ovviamente il costo di una terapia eseguita in questo modo, non può essere al pari di trattamenti frettolosi e “competitivi”.

    Diga, microscopio, tempo di detersione e disinfezione canalare nell’endodonzia per esempio, cura dell’anatomia occlusale in conservativa, minuziosità nelle cure parodontali, sono esempi palesi di passione ed aderenza a protocolli clinici rigidi che il paziente deve essere istruito a notare e comprendere.

    Per il resto, completamente d’accordo con l’articolo!

  • Luci

    10 aprile 2018 at 7:52 Rispondi

    Buongiorno, il suo articolo è interessante. Mi sono accorta, che oltre ai molti pasticci e ai miei dubbi sul mio attuale dentista, mancano anche tanti altri requisiti.
    Sono disperata e ho dei dubbi, rimando gli appuntamenti perche ho paura di essermi affidata a degli incompetenti. Abito a Torino, vorrei cambiare dentista anche perché mi hanno proposto una seconda estrazione e vorrei capire se é veramente da fare… potrebbe consigliarmi un suo collega che sia serio, preparato e affidabile?! Grazie mille

    • mrodonto

      10 aprile 2018 at 19:48 Rispondi

      Beh,da Torino a Cuneo la distanza non è troppa, per cui le suggerisco la nostra clinica!?
      A Torino, invece, il mio amico Alberto Pitino, in via Reiss Romoli, è sicuramente un professionista serio ed esperto in impianti.

      • Luci

        11 aprile 2018 at 6:55 Rispondi

        Grazie mille per la risposta.

      • alessandro

        15 aprile 2018 at 6:06 Rispondi

        una pz ti chiede consiglio su un’estrazione dubbia, e lo mandi da un implantologo!
        ROFL

  • Marina buccinna

    5 aprile 2018 at 15:08 Rispondi

    Buonasera Sono molto preoccupata perché il mo dentista non usa i guanti .Cosa posso fare?C è un qualcosa che dica che si dovrebbero indossare obbligatoriamente ?lo vorrei denunciare …..

    • mrodonto

      5 aprile 2018 at 15:50 Rispondi

      Beh, la prima cosa da fare mi sembra ovvia, cambiare dentista. Noi non dovremmo parlare male dei colleghi ma c’un minimo di decenza sotto il quale non si deve scendere. Un dentista che non usa i guanti non dovrebbe nemmeno esercitare, per cui in primis cambi dentista e faccia fare lo stesso ai suoi conoscenti che eventualmente foss ro anche pazienti. In secondo luogo se, giustamente, la preoccupa il fatto che anche altre persone possano essere danneggiate faccia una segnalazione all’ordine dei medici della sua città.

    • Luci

      10 aprile 2018 at 7:50 Rispondi

      Buongiorno, il suo articolo è interessante. Mi sono accorta, che oltre ai molti pasticci e ai miei dubbi sul mio attuale dentista, mancano anche tanti altri requisiti.
      Sono disperata e ho dei dubbi, rimando gli appuntamenti perche ho paura di essermi affidata a degli incompetenti. Abito a Torino, vorrei cambiare dentista anche perché mi hanno proposto una seconda estrazione e vorrei capire se é veramente da fare… potrebbe consigliarmi un suo collega che sia serio, preparato e affidabile?! Grazie mille

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