Ecco perchè il dentista che lavora in nero abbassa la qualità delle tue cure!

Ecco perchè il dentista che lavora in nero abbassa la qualità delle tue cure!

Parto con una confessione: anche noi in passato per uno o due anni abbiamo “fatto del nero”, seppur poco.

Certo, come avremmo potuto non farlo? Siamo usciti dall’università e ci siamo trovati proiettati in un mondo professionale dove quella era la norma. La prassi più pacifica. Fatturare tutto non era concepibile. Già era difficile gestire uno studio da neolaureati, dover litigare coi pazienti che ti chiedevano di pagare senza fattura in cambio di uno sconto era l’ultimo dei pensieri.

Ancor meno volevamo rischiare di perdere i nostri primi pazienti per questo…

Già perché oggi abbiamo le spalle larghe e non ci interessa perdere pazienti perché non facciamo il nero, ma ti assicuro che non sono pochi i pazienti che vorrebbero iniziare da noi le cure ma hanno bisogno di “far fuori il cassetto” e vanno da qualche dentista che “accetta a malincuore” quella modalità di pagamento.

Ogni anno perdiamo centinaia di migliaia di euro di piani di cura che vengono rifiutati perché non saldabili in contanti. Si tratta di concorrenza sleale, PAZIENZA, PREFERIAMO RIMANERE ONESTI!

Infatti ben presto dopo l’inizio dell’attività, abbiamo fatto una scelta radicale, penso sinceramente coraggiosa:

Basta nero! Tutto fatturato!

 

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All’inizio siamo stati mossi soprattutto dalla voglia di dormire sonni sereni e dalla volontà di dedicare le nostre energie ideative a migliorare le nostre conoscenze e l’attività, piuttosto che spendere tempo a trovare gli escamotage più astrusi per non essere beccati. Adesso ho capito che dietro questa scelta avevamo inconsapevolmente percepito altre esigenze per noi imprescindibili.

Noi abbiamo sempre impostato la nostra attività verso l’obiettivo di raggiungere la massima qualità possibile, eravamo molto giovani, ora siamo ancora giovani e di arricchirci e comprarci la barca non ci frega nulla (per ora !)…Dicevamo: abbiamo sempre lavorato per la qualità e:

SE LAVORI IN NERO NON PUOI LAVORARE CON QUALITA’.

Cercherò di spiegarti perché in modo super sintetico. So che non hai già più voglia di leggere ma tieni duro!

  • Un procedimento terapeutico deve (PER LEGGE e per buon senso) essere accompagnato dalla compilazione di una cartella clinica. Tutto ciò che avviene durante la tua terapia, che in alcuni casi dura anni, deve essere accuratamente registrato e sempre disponibile.Ora se tu sei un paziente che paga in nero, i tuoi dati e la tua cartella clinica dove saranno? Te lo dico io: nel 99% dei casi NON CI SARANNO PROPRIO quindi il dentista non avrà alcun registro, se non la sua memoria, di ciò che è avvenuto nella tua bocca. Nell’1% dei casi transiterà tra il garage della suocera del dentista e lo studio nei più disparati supporti come chiavette usb, fogli scritti a mano, ecc… e verrà distrutto appena tu avrai saldato la cura.Adesso ipotizziamo due scenari: dopo qualche anno hai un nuovo problema, pensi che la memoria del dentista sarà così precisa da ricordare anche solo il tuo nome? Figurati se ricorderà i particolari delle terapie che hai fatto, i farmaci che prendi, le tue allergie eccAltro scenario: hai un problema ad un lavoro fatto e vuoi chiedere un risarcimento. L’assicurazione potrà valutare il caso in base a…niente! NON CI SARA’ ALCUN REGISTRO DI CIO’ CHE E’ AVVENUTO DURANTE LE CURE. Ottimo, bella situazione tutelante per te, non trovi?
  • Secondo punto, un’odontoiatria di qualità richiede DOCUMENTAZIONE. Documentazione significa: fotografie, video, radiografie, modelli in gesso, tracciati cefalometrici, sondaggi parodontali. Tutta roba che resta in studio a disposizione col tuo nome sopra. Ora, pensi che il dentista evasore raccoglierà questi dati per rischiare che vengano poi “intercettati” dalla Guardia di Finanza durante un controllo? Dio ce ne scampi. Meno dati ci sono più è facile occultare. Il risultato è che vieni curato senza documentazione, quindi senza qualità. Occhio, perchè qualità in odontoiatria non significa solo l’abilità di un operatore in grado di eseguire una bella cura, ma è un concetto più ampio!
  • Terzo punto. Qui stai attento perché il ragionamento è complesso. L’utile di uno studio dentistico che lavora senza evasione fiscale è circa del 20%. Questo vuol dire che se incassa 1000 euro, 800 euro servono a coprire le spese. Quindi se ad esempio io fatturo un milione all’anno avrò ottocentomila euro di spese. Quelle spese sono quelle che fanno la qualità del mio lavoro. Sono il personale dipendente che mi aiuta, i materiali di qualità che uso, la tecnologia all’avanguardia di cui mi avvalgo e, perché no, la bellezza e l’eleganza dei locali in cui vieni accolto.Se di un milione che incasso, ne fatturo duecentomila, quelli sono i soldi che potrò spendere per dipendenti, materiali e tecnologia. Nessun dipendente qualificato accetta di farsi pagare in nero (solo magari i neoassunti senza esperienza), nessun materiale di qualità in ambito sanitario è comprabile in nero (le aziende serie non possono vendere in nero, pensa se sarebbe possibile acquistare un’Audi nuova in nero!!!). Idem per la tecnologia, nessun macchinario all’avanguardia può essere acquistato in nero (anche perché sarebbe immediatamente contestato durante un controllo).Quindi:SE IO FATTURO UN MILIONE SPENDERO’ OTTOCENTOMILA EURO PER FORNIRTI LA MIA QUALITA’.SE IO “INCASSO” UN MILIONE MA NE FATTURO DUECENTOMILA PRODUCO LA STESSA QUANTITA’ DI SERVIZIO, MA SPENDO AL MASSIMO DUECENTOMILA EURO PER FARLO.Questo significa che il dentista che fattura tutto ti fornirà un servizio che vale economicamente 4 volte quello offerto dal dentista che ti fa pagare in nero.

 

Ah, un’ultima postilla…lo sai che le fatture sanitarie sono IVA esenti, vero? Per cui non ha nessun senso credere che il dentista che accetta pagamenti senza fattura è “onesto” se ti toglie l’IVA…facendo in nero il dentista evita di pagare imposte che pesano dal 50% all’80% sul totale che avrebbe incassato fatturando. Uno sconticino del 10-20% è ridicolo ed è a tutto vantaggio del dentista, non del tuo.

Inoltre le spese sanitarie possono essere scaricate, SEMPRE. Anche se sei in pensione.

Quindi BASTA, per favore, con questo mal costume di ingannare noi stessi reciprocamente per poi lamentarsi dello Stato ladro e delle tasse troppo alte!

Magari mi soffermerò in futuro sulle altre implicazioni negative del fenomeno. Per ora spero di essere riuscito a farti capire cosa sta dietro all’evasione fiscale odontoiatrica:

ARRICCHIMENTO DEL DENTISTA E ABBASSAMENTO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO OFFERTO!

 

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Federico Tirone

12 Commenti
  • Alessio

    7 aprile 2021 at 9:12 Rispondi

    Salve ho fatto dei lavori per circa tre anni in un studio odontoiatrico pagando attraverso una finanziaria, non mi è stata mai fatta una fattura dei lavori effettuati anche io non li ho mai richieste, ora vorrei fare la dichiarazione dei redditi quindi è possibile avere le fatture dei lavori fatti nel 2020? Sono ancora in tempo?

    • mrodonto

      7 aprile 2021 at 9:53 Rispondi

      Buongiorno! Credo sia assolutamente in tempo, visto che la dichiarazione per l’anno passato si fa entro giugno/luglio. Strano che con un pagamento con finanziaria non sia stata fatta fattura. Essendo un metodo tracciato richiede di farla per evitare problemi.

  • Davide Panesi

    6 ottobre 2018 at 20:35 Rispondi

    Gentile dr. Tirone,
    a seguito di una cura odontoiatrica (otturazione di 2 denti) ho richiesto al dentista la fattura.
    Il dentista mi ha detto senza fattura spende 110 euro mentre con la fattura spende 170 euro.
    Con uno sconto del 35% chiunque avrebbe deciso senza pensarci di pagare in nero, a fronte di una detrazione del 19% sulla dichiarazione dei redditi.
    Al contrario decido per la fattura e come modalità di pagamento il bonifico.
    Quindi dopo qualche giorno effettuo il pagamento e nella causale del bonifico il dentista mi raccomanda di inserire cure odontoiatriche.
    Dopo una settimana ricevo per posta la ricevuta sanitaria, invece che una regolare fattura, che riporta come prestazione N. 2 sedute di igiene orale.
    Mi sono posto il problema se avrei potuto portare in detrazione questa ricevuta sanitaria a cui va allegata la ricevuta del bonifico con una causale diversa.
    La cosiddetta “Legge IVA” (DPR 633/1972) prevede che solo le strutture che erogano servizi di ambulatorio e ricovero abbiano l’obbligo di emettere una ricevuta sanitaria, per cui le sole strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
    Gli studi medici e odontoiatrici privati, invece, sono tenuti all’emissione di fattura.
    A parte questo dettaglio ho contattato il CAF e mi hanno detto che le spese dentistiche relative all’igiene dentale non risultano detraibili.
    A questo punto sarebbe corretto che il dentista annullasse questa ricevuta sanitaria ed emettesse una regolare fattura.
    Cordialità

  • Giorgio Berti

    5 ottobre 2018 at 20:48 Rispondi

    Gentile dr. Tirone,
    a seguito di una cura odontoiatrica (otturazione di 2 denti) ho richiesto al dentista la fattura.
    Il dentista mi ha detto senza fattura spende 110 euro mentre con la fattura spende 170 euro.
    Con uno sconto del 35% chiunque avrebbe deciso senza pensarci di pagare in nero, a fronte di una detrazione del 19% sulla dichiarazione dei redditi.
    Al contrario decido per la fattura e come modalità di pagamento il bonifico.
    Quindi dopo qualche giorno effettuo il pagamento e nella causale del bonifico il dentista mi raccomanda di inserire cure odontoiatriche.
    Dopo una settimana ricevo per posta la ricevuta sanitaria, invece che una regolare fattura, che riporta come prestazione N. 2 sedute di igiene orale.
    Mi sono posto il problema se avrei potuto portare in detrazione questa ricevuta sanitaria a cui va allegata la ricevuta del bonifico con una causale diversa.
    La cosiddetta “Legge IVA” (DPR 633/1972) prevede che solo le strutture che erogano servizi di ambulatorio e ricovero abbiano l’obbligo di emettere una ricevuta sanitaria, per cui le sole strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
    Gli studi medici e odontoiatrici privati, invece, sono tenuti all’emissione di fattura.
    A parte questo dettaglio ho contattato il CAF e mi hanno detto che le spese dentistiche relative all’igiene dentale non risultano detraibili.
    A questo punto sarebbe corretto che il dentista annullasse questa ricevuta sanitaria ed emettesse una regolare fattura.
    Cordialità

  • Luca

    30 novembre 2015 at 22:26 Rispondi

    Parbleu! Che citazioni sofisticate! Dopo un riesumato de Angelis addirittura il “compagno” Guccini!! Certo,un dentista che cita Francesco stride come il quadro di Primo Levi sull’ingresso di CasaPound,ma vince anche il premio Simpatia.
    Magari verrò a trovarti in clinica per conoscerti di persona,in bocca al lupo per la professione!

    • Federico Tirone

      1 dicembre 2015 at 1:45 Rispondi

      Ne sarei felice.
      A presto.

      PS spero di essere “il quadro” e non “l’ingresso” nella tua metafora 🙁

  • Federico Tirone

    30 novembre 2015 at 22:09 Rispondi

    “che cosa posso dire andate e fate…voi che siete capaci fate bene ad aver le tasche piene e non solo i coglioni!!…
    ma…io… sono nato fesso e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare ho ancora tante cose da raccontare, per chi vuole ascoltare, e a culo tutto il resto!”

  • Luca

    30 novembre 2015 at 13:01 Rispondi

    Caro Federico,
    in merito ai punti da te evidenziati,che concorrono alla qualità della prestazione,concordo pienamente quando si parla di abusivismo. QUELLA,è evasione fiscale (soggetti spesso sconosciuti all’Agenzia delle Entrate), QUELLA è concorrenza sleale. Documentazione,standard dei materiali,rispetto delle linee guida,personale in regola coi contributi non contrastano con l’estrazione in nero o una fattura più bassa del reale importo incassato. Lo stesso vale per il caffè al bar o gli infissi in casa. Come ti ho spiegato,la presunta evasione di cui parli rientra interamente nelle casse dello stato attraverso l’economia ordinaria,mentre mafia,politici,zombie e cavallette sottraggono milioni di euro attraverso meccanismi di macroeconomia che in questa sede non affronteremo.
    C’è chi si suda onestamente il pane quotidiano fronteggiando la CONCORRENZA SLEALE di chi,fregandosene della deontologia,con pubblicità ingannevoli,dirotta la clientela verso strutture dove si bada al profitto e non alla qualità. Se questo vuol dire “modernizzarsi”,anche no! L’ingresso dei grossi capitali nelle professioni INTELLETTUALI ha causato un degrado sociale delle stesse,non si può negare.
    Il leitmotiv è “la cura a basso costo” mentre dovrebbe essere “la cura migliore,dei professionisti migliori,al GIUSTO PREZZO”.
    Il da te citato Rodolfo de Angelis è stato un intellettuale da salotti-bene,che aveva una percezione un tantino lontana della realtà di chi lavora,magari partendo da zero,senza mamma e papà che sponsorizzano..
    Sono certo che la qualità delle terapie offerte da te ed il tuo team sono di alto livello,limitiamoci ad affermare questo,senza scomodare il fisco,gli intellettuali defunti e i falegnami!
    Un caro saluto

    • Luca

      30 novembre 2015 at 18:05 Rispondi

      “…siano,di alto livello”,perdona la svista grammaticale,cui non sono avvezzo..

  • Federico Tirone

    30 novembre 2015 at 11:47 Rispondi

    Caro Luca,

    il rapporto non è tra la QUALITA’ e la MARCA DA BOLLO ma tra la qualità e:
    -la documentazione
    -i materiali
    -gli investimenti in tecnologia
    -la “quantità” e la qualità del personale che ti aiuta mentre lavori.
    Tutte aspetti compromessi nell’attività sommersa.

    Non ho capito nel tuo scrivere come mai dovrebbe essere più grave l’evasione di una grande azienda rispetto all’evasione di una piccola azienda o di un libero professionista. L’evasione è sbagliata e causa danno economico allo stato. Punto. Se poi qualcuno non ha la capacità di far funzionare la propria attività stando nelle regole non può dare la colpa allo stato, alla crisi, alla mafia, ai politici, agli zombie, alle cavallette o alla congiuntura astrale sfavorevole. Deve invece fare un passo: accettare che le cose cambiano e che bisogna rinnovarsi, modernizzarsi.

    Il nero serve ad arricchirsi facendo concorrenza sleale a chi suda onestamente sopportando il giogo delle regole, non serve a sopravvivere. A proposito del contesto storico-sociale delicato amo citare il grande Rodolfo De Angelis che nel 1933 (!!!!) scriveva e cantava “L’esercente poveretto non sa più che cosa far e contempla quel cassetto che riempiva di danar…..ahhh la crisi!….si contenti guadagnare ciò che giusto e non grattare e vedrà che la crisi finirà!!”

    Consiglio di ascoltarla cantata dal Folkabbestia: altrettanto illuminante sulla “CRISI” ma molto più spassosa! http://www.youtube.com/watch?v=37Y8GK04nBg

    Un caro saluto,
    Federico

  • Luca

    30 novembre 2015 at 9:37 Rispondi

    Gentile dr. Tirone,premesso che applaudo la vostra scelta fiscalmente esemplare,mi permetto di spendere 2 righe in merito alle sue affermazioni:
    Prima di tutto NON concordo affatto sul nesso “fattura-bontà delle cure”,poiché quella medica è una professione innanzitutto umana e sociale prima che tributaria,quindi la correttezza di diagnosi e piano di trattamento si estrinseca su piani completamente differenti da quello di una marca da bollo.
    Poi,riguardo alla carta igienica nelle scuole,le faccio notare che nè il dentista,nè il panettiere,o il barista,o il suo falegname traghettano il “nero” su un conto svizzero (sono finiti quei tempi),ma ci fanno la spesa al supermercato (che fa SEMPRE lo scontrino) o la benzina (che per il 70% sono tasse),rimettendo quel denaro nel circuito delle entrate erariali.
    Se i suoi figli non hanno carta igienica a scuola la colpa è dell’evasione di miliardi di euro da parte di:grandi aziende,partiti politici,pubblici amministratori corrotti,mafia,ecc..,oltre agli sprechi risaputi di una macchina burocratica inefficiente.
    A proposito di mafia e riciclaggio di denaro,mi incuriosisce il sorgere costante di nuovi network odontoiatrici in un contesto storico-sociale così delicato,dove la crisi economica e lavorativa mette a rischio l’accesso alle cure dentistiche di qualità di sempre più famiglie (dati ISTAT,non chiacchiere tra colleghi) in favore dell’odontoiatria low cost. Ma qualcuno mi spieghi come prezzi bassi,qualità delle cure,professionalità degli operatori sottopagati e costi fissi altissimi si rapportino all’interno di dette strutture che pure vedo spesso deserte. Per non parlare del malcostume di chiedere il saldo anticipato delle cure ai pazienti allo scopo di indurli a sottoscrivere finanziamenti,in deroga alla deontologia e spesso alla banale correttezza contrattuale,vista la facilità con cui i preventivi raffazzonati vengono modificati in corso d’opera.
    Sicuramente possiamo escludere lei ed il suo centro da questo discorso,ma valeva la pena esporlo per completezza di informazione.
    Cordialità

  • Federico Tirone

    29 novembre 2015 at 18:59 Rispondi

    Rispondo ai commenti di fb direttamente sul blog poiché non ho per scelta un account fb.
    Nell’ultimo mese a casa mia sono venuti due artigiani. Uno a montare una finestra e uno cambiare i nottolini delle porte. Entrambi hanno fino all’ultimo preteso un pagamento in nero da mia moglie facendo sentire lei una merda perché voleva la fattura. “Non le conviene” ”devo aggiungere l’iva” “è assurdo!!!”. Il tono ovviamente accusatorio.
    Fortunatamente lei la pensa come me e ha tenuto duro. Pagato con assegno e con fattura.
    Signori nessuno è costretto ad evadere per sopravvivere non diciamo cazzate.
    E lo stato bastardo?….lo stato siamo noi signori…non è un losco figuro che si aggira di notte. Siamo noi! 60000000 di parti dello stato.
    La carta igienica alla materna dei miei figli dobbiamo regalarla noi genitori….perché la gente non paga le tasse.

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