La leggenda di superdent: il dente devitalizzato

La leggenda di superdent: il dente devitalizzato

Lo so che il titolo è un po’ stupido, ma sono un appassionato di fumetti e mi riesce difficile parlare di argomenti tecnici senza annoiare e senza usare termini difficili, lasciami dire una cavolata almeno nel titolo!

Esistono testimonianze che in alcune bocche si possa incontrare Superdent, un dente dall’identità segreta, con i seguenti superpoteri:

  • non può più cariarsi 
  • non può più far male
  • non può più essere la causa di un ascesso

 

Sotto il mantello di Superdent si nasconde in realtà il DENTE DEVITALIZZATO! (o “canalizzato” se, come fa qualcuno, chiamiamo canalare la devitalizzazione!)

 

Peccato che poi accadano tutte e tre le cose e che questo supereroe dei denti, come quelli dei fumetti, nella realtà non esista, ma sia solo nella testa e nelle convinzioni dei pazienti!

Peccato!

Per spiegarti perché un dente devitalizzato non possieda queste caratteristiche, una piccola lezioncina te la devo fare, scusami. Spero che tu abbia a portata di mano un caffè doppio o una Red Bull per tenerti sveglio…

Partiamo dal fatto che per me la natura quando ha creato i denti non è che li abbia progettati poi così bene.

Va bene, ogni dente ha una forma adatta alla funzione che svolge ed è un piccolo prodigio dell’ingegneria e dell’architettura, ma quel nervo (o tessuto pulpare) che sta al suo interno, che è l’organo che determina la formazione del dente, una volta fatto il suo dovere potrebbe anche scomparire, no?

E invece se ne sta lì a fare un sacco di cose utili, come sentire il freddo, il caldo, il dolce e fare un male cane se i batteri della carie o eventi traumatici lo danneggiano in maniera irreversibile.

Però mettiamoci l’anima in pace, se il buon Dio ci ha fatti così un motivo ci sarà.

 

Dente devitalizzato morto

 

 

 

 

 

 

 

 

E così è andata a finire che il dente, in un certo senso, rappresenta già la bara del nervo.

Come ogni tessuto del corpo umano, infatti, anche il tessuto pulpare dei denti, quando si infiamma, vorrebbe gonfiare, solo che non può farlo perché il dente è un tessuto durissimo e quindi non potendo “sfogarsi” finisce col comprimersi, schiacciando le terminazioni nervose e i vasi sanguigni. Così i denti si uccidono da soli nel tentativo stesso di guarire.

Eh, sì, i denti non sono fatti in maniera geniale, ne sono sempre più convinto!

O, a rifletterci meglio, potrei dire il contrario, visto che grazie a questi errori progettuali ho un lavoro che mi appassiona! 😉

In pratica il ciclo della vita del tessuto pulpare dei denti è questo (vai con la prima sorsata di caffè o Red Bull):

 

  • una carie o un trauma danneggiano il nervo

 

  • il nervo comincia a infiammarsi e diventa sensibile al freddo. Questa fase dell’infiammazione è ancora reversibile se vai dal dentista per tempo a curare il dente

 

  • se non si interviene nella prima fase della infiammazione, il nervo comincia a fare male sempre più a lungo se si beve qualcosa di freddo, comincia a dare fitte spontanee che vanno e vengono con dolore alla tempia o all’orecchio che si irradiano in avanti verso le guance e, soprattutto, inizia a farsi sentire di notte. Questa fase dell’infiammazione è irreversibile

 

  • questo male fortissimo può durare qualche ora o alcuni giorni e nelle fasi finali cambia perché il dolore aumenta col caldo e alla pressione e l’acqua fredda diventa l’unica fonte di sollievo se non riesci ad andare da un dentista a medicare il dente

 

  • dopo qualche giorno in cui non sai dove sbattere la testa, il nervo finalmente muore e da lì in poi comincia a decomporsi, producendo sostanze tossiche che escono dal fondo del dente nell’osso

 

  • se qui le difese dell’organismo riescono a tenere a bada e a circoscrivere le tossine e i batteri, intorno alla radice si forma una infezione latente che si chiama GRANULOMA (che non è un tumore, anche se finisce con –OMA!). Il granuloma è una bomba ad orologeria che può restare asintomatico per anni o scatenarsi in un ascesso dalla sera alla mattina se le difese dell’organismo per qualche motivo non riescono più a tenere a bada l’infezione.

 

  • se invece sei particolarmente sfigato, dopo la morte del nervo non passi al granuloma ma direttamente all’ascesso, e questo può accadere dopo pochi giorni o dopo parecchio tempo.

 

  • esiste ancora una possibilità, e cioè che il pus al di sotto del dente riesca a trovare una via d’uscita nella gengiva senza farti gonfiare e sfogandosi pian piano attraverso una pustolina sulla gengiva che si chiama fistola, una sorta di valvola di sfogo che ti grazia dal trovarti la faccia come un pallone.

 

Che casino eh?

 

Quando l’infiammazione del nervo è irreversibile o sta per diventarlo, i denti vanno devitalizzati.

In pratica il dentista deve aprire una cavità nel dente per arrivare al nervo, asportarlo, disinfettare l’interno del dente e sigillarlo con un materiale che non permette più ai batteri di sopravvivere nel dente. In certi casi più facile a dirsi che a farsi…

La devitalizzazione può essere una delle cure più complesse per il dentista, soprattutto per quelli che non hanno seguito le spettacolari evoluzioni tecnologiche che hanno semplificato le procedure.

Tornando ai tre dubbi amletici, avrai capito che un dente devitalizzato è uguale a un dente vivo, solo senza nervo.

Quindi:

  • può cariarsi. Perché non dovrebbe? Semplicemente non fa più male se la carie si ingrandisce.
  • può far male se si infiamma il legamento che fa da ammortizzatore tra il dente e l’osso, che ha una sua innervazione, per cui non sentirai mai più il freddo e il caldo, ma il dolore alla pressione può esserci e a anche forte.
  • Se la devitalizzazione non viene fatta bene possono continuare a sopravvivere e proliferare batteri all’interno del dente e quindi è anche possibile che su un dente devitalizzato venga un ascesso.

 

Ecco perché non c’è da stupirsi se un dente devitalizzato da 20 anni comincia a fare male o se dove abbiamo un dente devitalizzato gonfia la gengiva o compare una fistola che, come abbiamo detto prima, è una pustolina da cui esce pus e che spesso salva dal male, ma non di rado ritarda le cure su un dente da ritrattare.

Spesso, infatti, le persone non si accorgono della presenza di una fistola perché presente nei settori posteriori della bocca e sentono magari solo un saltuario gusto cattivo, ritenendolo una semplice alitosi…

Visto che Superdent non esiste e che il dente devitalizzato, anzi, è pure più sfigato di quelli vivi, perché più fragile, devi cercare di intercettare le carie prima che il nervo si infiammi in maniera irreversibile.

E se questo, per un motivo o per l’altro non avviene, devi affidarti a un dentista che si occupi in maniera specifica di devitalizzazioni, che utilizzi la diga di gomma (un foglio di lattice che si monta intorno al dente da trattare), sistemi ingrandenti e tecnologie all’avanguardia.

Ti ho in fatti spiegato che, se la devitalizzazione non viene fatta bene, il dente può tornare a far male e non basta prendere un antibiotico, spesso erroneamente autoprescritto o dato dal medico di base, che maschera solo il problema dando un sollievo a scadenza, in attesa che la bomba a orologeria scoppi di nuovo.

Spesso ritrattare un dente devitalizzato male la prima volta diventa più complicato e richiede un dentista che sappia il fatto suo.

Io mi occupo in particolar modo di rifare le devitalizzazioni fatte male. Tratto quasi 1000 canali all’anno e posso dirti che le devitalizzazioni sono una delle prestazioni che in passato veniva fatta peggio, un po’ per la difficoltà tecnica della procedura in sé, un po’ per la mancanza delle tecnologie che oggi hanno semplificato la vita ai dentisti che si aggiornano.

 

 

Abbiamo quindi concluso che il supereroe dei denti non esiste, ma le forze del male sì, e si chiamano Streptococcus Mutans, Lactobacillus Casei & Co., vale a dire i batteri che causano la carie! Quando il nervo si infiamma, purtroppo, l’unico supereroe che può salvarti è il dentista…e come nei migliori fumetti, sono quasi più simpatici i cattivi dell’eroe!

Ma alla fine le forze del bene vincono sempre e se ti sottoponi a controlli periodici, con piccole otturazioni per eliminare le carie quando sono piccole, ti salverai dalle disgrazie suddette…e in questa maniera, forse, anche il dentista potrebbe risultarti quasi simpatico!  😉

 

Stefano

463 Commenti
  • Gino

    22 febbraio 2024 at 18:55 Rispondi

    Buonasera dottore, a causa di una piccola frattura ad un molare inferiore che mi procurava dolore e sensazione di freddo, il mio dentista sta procedendo con la devitalizzazione del dente. La cura è prevista in tre sedute ed ho eseguito le prime due, in seguito alle quali la sensazione di freddo è scomparsa ma permane un dolore alla pressione che mi impedisce la masticazione. Tra pochi giorni devo fare l’ultima seduta ma oggi ho visto che vicino al dente in trattamento è presente una piccola fistola. Volevo sapere se è una cosa che può capitare normalmente o è indice che sia stato sbagliato qualcosa? Pensa che il dentista possa proseguire con il lavoro o dovremo prima risolvere il problema? E come? La ringrazio anticipatamente per la risposta

    • mrodonto

      22 febbraio 2024 at 19:48 Rispondi

      Tre appuntamenti per finalizzare il dente sono normali. Tre appuntamenti solo per la devitalizzazione assolutamente no. Quasi la totalità dei denti che tratto li chiudo in una sola seduta, come suggerito anche dalla letteratura scientifica. Il fatto che compaia la fistola è una cosa che puó capitare e non pregiudica necessariamente il successo dell’intervento. Ma deve chiudersi in un tempo ragionevolmente breve dalla fine della cura canalare… 15 giorni o poco più in media.

  • Mariano

    15 febbraio 2024 at 4:11 Rispondi

    Salve Dottore, complimenti per i suoi articoli! Vorrei un suo parere.
    Dente devitalizzato 20 anni fa, improvvisa fistola indolore che ha poi cominciato a fare ascessi sempre non dolorosi ( per più di un anno). Il dente era incapsulato, quindi tolta la capsula ed il dentista si aspettava di trovarlo diviso in due…. Ma in realtà sembrava integro. Procede con una nuova cura canale con medicazione, sperando di trovare qualcosa di anomalo e beccare una frattura che provoca questi ascessi. Non trova nulla, ipotizza un’ incrinazione da qualche parte che non è possibile vedere (nemmeno con la lastra settoriale fatta in studio) o vederla ad occhio nudo. Intanto è stato applicato un provvisorio. Il dente era in attesa di una seconda medicazione, ma alla visita il dentista ha trovato la solita fistola… Profonda (è entrato l’uncino che usate voi – di cui non so il nome – per la lunghezza della punta). Prima di estrarre il dente, aspetteremo per vedere se la fistola va via… ma dopo due settimane dalla medicazione, la presenza della fistola non sembra buttare a mio favore. Potrebbe guarire nei mesi? Oppure il fatto che sia ancora presente, fa intendere che il problema non è stato risolto dalla pulizia dei canali e quindi la fistola si forma per altri motivi? L’estrazione è la soluzione? E se dopo l’estrazione la fistola non andasse via? Grazie del suo tempo.

    • mrodonto

      15 febbraio 2024 at 8:56 Rispondi

      Buongiorno, comincio col dire che togliendo il dente la fistola andrebbe sicuramente via.
      Ma se non è stata identificata alcuna frattura o crepa e non ci sono sondaggi patognomonici per la frattura verticale della radice, prima di estrarre il dente si puó valutare una apicectomia. Il dente potrebbe avere una anatomia del sistema nervoso non detergibile, un canale o una diramazione non percorsi o una colonizzazione extraapicale batterica che non permette l’instaurarsi del processo di guarigione (la presenza di una fistola da un lato evita il dolore perché permette fuoriuscita di pus, dall’altra permette l’ingresso di batteri dalla bocca…).
      In base alle condizioni strutturali residue del dente e alla sua posizione in bocca l’apicectomia puó salvare denti in cui non si identifica frattura ma che non guariscono col trattamento canalare classico.

      • Mariano

        15 febbraio 2024 at 16:57 Rispondi

        Grazie per la risposta. Ma nel caso di apicectomia, come si fa a capire quale radice è quella giusta da togliere? Lei esclude che è il corpo che sta “rigettando” il dente? Con l’apicectomia, si toglie stabilità al dente e poi non si potrà più montare una capsula? Secondo il dentista, probabilmente l’infezione è così estesa che potrebbe aver attaccato l’osso… ma non abbiamo certezza di nulla. Consigli? Scusi per tutte queste domande..

        • mrodonto

          15 febbraio 2024 at 17:05 Rispondi

          Beh queste risposte deve saperle dare il dentista che la sta curando… io non so nemmeno se si parla di un molare o un premolare, se sopra o sotto, e quindi non posso dire quale sia la radice affetta. L’apicectomia su alcune radici difficili da raggiungere la fanno pochi professionisti in italia (radici palatine di sesti e settimi superiori o radici di molari inferiori). Per sapere quali radici siano interessate dall’infezione serve una scansione tridimensionale del dente. Per il discorso rigetto, è una cosa che non esiste. Ovviamente l’organismo reagisce a un problema infettivo, ma non si tratta di un rigetto di organo. Tolta l’infezione e chiusa la porta che produceva afflusso di batteri il dente torna ad essere “accettato”. Come spesso mi trovo a rispondere nei commenti a questo articolo del blog, non posso fornire ricette e fare diagnosi fa una descrizione sommaria fatta da un paziente (che per forza di cose spiega quello che ha capito dal dentista e poi cerca su internet spiegazioni). La cosa importante è affidarsi a un professionista che sappia spiegare le cose con i mezzi diagnostici e visivi che abbiamo oggi (tac, televisori, telecamere, microscopi, ecc). Se si deve cercare le risposte su internet, significa che la sensazione che dà il dentista è di non sapere che pesci pigliare… in questi casi, sono sempre dell’idea che si sia in cura nel posto sbagliato.

          • Mariano

            16 febbraio 2024 at 0:26

            Mi trova d’accordo sul fatto che chi cerca di levarsi dubbi in rete, sicuramente qualche remore sul proprio medico ce l’ha. Ma non in cattiva fede, come nel mio caso. Oggi giorno, con tutta l’informazione che si può ricavare dalla rete, nel bene e nel male, è lecito porsi delle domande. Il problema è quando si trovano opinioni completamente opposte sulle procedure da eseguire… Ed è difficile stabilire chi possa avere ragione o torto, anche perché non tutti i casi sono uguali. Sa, io non so come si possa capire se il proprio medico, dentista nella fattispecie, stia facendo un buon lavoro o se le sue teorie sul da farsi abbiano valide radici scientifiche. So che ci vado da 15 anni e per ora è sempre andato tutto bene (ma volendo, anche questo può diventare opinabile).
            Io vorrei soltanto salvare il mio premolare superiore e se ci fosse bisogno di suggerire una tecnica al mio dentista, lo farei. Anche col rischio di essere mandato a quel paese. Questo è il motivo delle mie domande sul suo post, ovviamente non cercavo una soluzione definitiva, diciamo che se lei mi avesse risposto esattamente le stesse cose, mi sarei sentito più tranquillo. Quindi forse mi sto facendo curare nel posto sbagliato, il mio problema è che cambiando studio so quel che lascio ma non so quel che trovo… Forse il tempo dopo potrà decidere se la scelta sia stata migliore o peggiore. Oppure no. Insomma non è facile. Nella speranza di un piccolo miracolo… La ringrazio dell’ attenzione, è stato molto gentile. Buona serata.

  • Tommaso Berna

    12 gennaio 2024 at 15:07 Rispondi

    Grazie al su post ho finalmente capito ciò che non riuscivo a spiegarmi!
    Ora approfitto per chiederle un parere: proprio oggi sono stato dal dentista perché a causa di una carie che ho trascurato dovrò affrontare una devitalizzazione. Il dentista ha pulito i canali per prepararli e misurarli e per quanto li abbia bagnati il più possibile con l’anestetico, ho continuato a sentire dolore ogni qualvolta arrivava in fondo ai canali. Poi ha “richiuso” il dente con la pasta provvisoria e l’appuntamento per la devitalizzazione vera e propria è fissato per la prossima settimana. Adesso, a distanza di qualche ora, continuo a sentire qualche fitta di dolore al nervo sotto il dente, esattamente come provavo nel momento in cui il dentista arrivava con lo strumento al fondo del canale. È normale che accada, pur non venendo sollecitato in nessun modo?

    • mrodonto

      12 gennaio 2024 at 15:10 Rispondi

      Buongiorno! Se il dente è stato solo aperto per la medicazione e non è stato finito il trattamento ci sta che il dente possa fare male. Di solito nel giro di qualche ora o di un giorno o due poi quel fastidio passa e il dente finisce di morire grazie alla medicazione fatta. In questa fase si puó assumere all’occorrenza antidolorifico a stomaco pieno. Se il dolore fosse troppo forte o non passasse con antidolorifico peró ricontatterei il dentista per valutare se passare in urgenza.

  • Vincenzo Farina

    8 gennaio 2024 at 21:59 Rispondi

    Salve Dottore, sono 38 enne calabrese nutrizionista che da 2 mesi combatte con un ascesso. Ho delle malattie autoimmuni e anche per questo motivo ho sempre tenuto alla salute della bocca (spazzolino, filo, pulizie annuali, cibi appropriati). Dall’età di 16 anni però mi porto dietro una rescissione gengivale moderata (arcata inferiore) perchè all’epoca spazzolavo troppo forte.
    –20-21 novembre noto un piccolo rigonfiamento sotto un incisivo inferiore (il 32). Iniziai ad avvertire dolore durante la masticazione, dopo una veloce visita al medico di base (vicino di casa) usai cortifluoral per 2 settimane, senza però miglioramenti, ne però peggioramenti. Nessun dolore se non durante la masticazione e solo a quel dente.
    –19 dicembre vado dal dentista di fiducia, mi dice che si tratta di ascesso e che va devitalizzato. Mi da un antibiotico per 5-6 giorni, una panoramica, e mi segna per giorno 5 gennaio la devitalizzazione. Giorno 20 inizio l’antibiotico, giorno 21 l’ascesso inizia a gonfiarsi moltissimo, e il dente inizia a muoversi visibilmente oltre che a risultare più alto. Inizia a fare un pò male anche senza masticare. Sviluppo anche febbre a 37.3. Il dentista mi dice di raddoppiare la dose di antibiotico, ma niente. Nel frattempo, dietro al dente ma interessando anche il canino, spunta un altro ascesso, molto più grande, e inizia a farmi male anche il canino oltre a muoversi leggermente. Finito l’antibiotico, la situazione inizia a migliorare. Nel frattempo il medico curante mi consiglia una cone beam ma non risulta nulla, e mi dice che secondo lui vanno incisi questi ascessi e che l’antibiotico non era la scelta giusta.
    –5 gennaio: il dentista mi devitalizza l’incisivo (ho provato molto dolore nonostante mi ha fatto più volte l’anestesia), e mi ridà l’antibiotico. Io gli dico: possibile che per un mese non è peggiorato e poi appena prendo l’antibiotico la situazione degenera e si sviluppa anche un ascesso dietro? Lui dice che è stata una coincidenza. Comunque, fa la devitalizzazione ma non incide gli ascessi. Prima di farla, fa il test del freddo, non sento il freddo al dente in questione, e mi dice: il dente è morto. Poi però non lo sento neanche al canino, e poi neanche a tutti gli altri denti dell’arcata inferiore tranne un pò all’altro canino. Gli chiedo: ma allora sono tutti morti sti denti? Non dice nulla e procede con la devitalizzazione. Sono al quarto giorno di antibiotico, un pò la situazione è migliorata e credo che tra qualche giorno tutto sarà passato, ma non credo che il miglioramento sia dovuto all’antibiotico ne alla procedura dentistica. Era proprio necessario devitalizzare il dente? Ragionando così, andava devitalizzato anche il canino o sbaglio? Perchè invece non incidere gli ascessi? Specialmente il 19 dicembre, quando ancora era solo uno ed era veramente piccolissimo. Ritengo valido il dentista (nella provincia è assolutamente il top). Forse ragiono male io?
    Grazie mille per la disponibilità che è cosa rara in campo medico, ma che contraddistingue chi ha passione e umanità

    • mrodonto

      9 gennaio 2024 at 1:01 Rispondi

      Salve, provo a chiarire un paio di dubbi che mi presenta. La vitalità di un dente non si misura solo col test al freddo. Alcuni denti che hanno il nervo calcificato e ritirato possono non reagire agli stimoli termici, ma rispondono se stimolati con un test elettrico, più affidabile per togliersi ogni dubbio quando ci si aspetta che il dente sia vivo ma non risponde al test al freddo. Ma molte volte un dente che si sospetta sia morto non ha nemmeno bisogno di test per saggiarne la vitalità. Se alla radiografia c’è una palese infezione che coinvolge l’apice di un dente non serve a nulla cercare ulteriori conferme coi test al freddo o elettrico. Nel suo caso particolare non posso dire se l’ascesso fosse legato a un dente morto o se fosse di origine parodontale, magari legato alla mancanza di gengiva aderente per la retrazione gengivale. Se un ascesso è parodontale, la terapia non è quella di devitalizzare il dente (anche se a volte puó essere necessario perché il nervo viene coinvolto secondariamente all’ingresso di batteri dalla gengiva), ma quella di pulire il difetto osseo e in certi casi innestare osso o gengiva. Talvolta la terapia puó anche essere l’estrazione. L’incisione di un ascesso puó essere indicata solo per risolvere il dolore acuto, ma non guarisce la causa primaria dell’ascesso che va dunque individuata e risolta per evitare recidive. Non ho modo di dire molto altro riguardo al suo caso perché non avendo visto radiografie e non avendo eseguito una visita non so se l’ascesso fosse di natura dentale o parodontale. Questi dubbi deve chiarirli il dentista che l’ha in cura. Ci sono persone che hanno tutti i denti che non sentono il freddo per lo stato di calcificazione generalizzato dei nervi o per una scarsa sensibilità soggettiva. Per cui il fatto che nessun dente sentisse il freddo non significa che abbiano devitalizzato un dente inutilmente ma neanche ci dice il contrario. Il suo ascesso potrebbe avere origine parodontale e quindi tornare nel tempo se la causa non è stata risolta (la retrazione e la formazione di una tasca gengivale e ossea) oppure essere solo di origine dentale e in seguito alla cura eseguita risolversi. Ma bisogna capire perché sia morto quel 32: trauma passato, carie, abrasione? Insomma, come spesso accade, la descrizione del caso puó essere anche molto lunga e articolata come nel suo caso, ma non ci permette di trarre alcuna conclusione senza aver visto radiografie e senza una visita clinica.

      • Vincenzo Farina

        9 gennaio 2024 at 23:47 Rispondi

        Dottore, sono entusiasmato dalla sua risposta! Sono più portato a pensare, vista la presenza di una modesta rescissione gengivale, che l’ascesso non sia dentale. L’ascesso è visibile dalla panoramica e/o dalla cone beam? Sono visibili le tasche e le perdite d’osso? Sul referto non c’è scritto nulla, solo che ho un osso tipo d1. Il dentista ha visto la panoramica, non ha voluto neanche vedere la cone beam. Mi aveva detto che andava devitalizzato ancor prima di vedere la panoramica (alla prima visita). Nessun test elettrico, solo quello del freddo che, come le ho detto, anche ai denti vicini non ho percepito nulla. Ecco, glielo chiesi, perchè è morto quel 32? trauma no, carie no, abrasione no, lui mi disse: hai portato l’apparecchio, sarà stata questa la causa. Ma io l’ho portato fino al 2009… Oggi l’ho chiamato, mi ha detto che devo continuare con l’augmentin (un’altra scatola) e che se non va via l’infezione non può continuare con il trattamento (ha tolto solo il nervo e deve pulire, ha detto, per poi mettere del materiale). Gli ho chiesto, visto che ora si muove anche un pò il canino, se a questo punto visto il ragionamento (suo) andrebbe quindi devitalizzato pure il canino, e ha risposto “no, è solo per “riflesso”. E’ un dentista di 60 anni, ha curato i miei familiari con successo ma nel mio caso percepisco dubbi nel suo parlarmi. Mi ha poi parlato per il futuro di curettage e splintaggio, che sinceramente non intendo fare. Lei mi ha ispirato molta fiducia, ma purtroppo non posso presentarmi nel vostro studio in questi giorni, vista la distanza di oltre 1000km. Se dalla panoramica e dalla cone beam si riesce ad evincere il tutto, magari previo bonifico e in accordo telefonico provo a mandarle il materiale tramite mail per un consulto. Non appena ne ritorno in possesso, visto che se le è trattenute nello studio. Forse ora non c’è niente più da fare o quantomeno non si può tornare indietro, pazienza. La cosa che più mi preme è quella di avere più certezze possibili ed evitare di fare cose inutili oppure di non fare cose utili. La ringrazio nuovamente

        • mrodonto

          10 gennaio 2024 at 0:04 Rispondi

          Se avesse un riscontro radiografico lo mandi pure alla mia attenzione (dott. Salzano) alla mail info@studiosalzanotirone.it. Da una radiografia si puó dire qualcosa in più. Il consiglio sarebbe comunque quello di sentire un altro parere rivolgendosi a un endodontista esperto. Sul sito della società italiana di endodonzia o dell’accademia italiana di endodonzia potrebbe magari trovare il nominativo di qualche socio attivo di queste società con studio vicino a lei.

  • Christine Unterhuber

    20 novembre 2023 at 23:10 Rispondi

    Salve Dottore ,

    Vorrei chiederle un opinione riguardo ad un laterale superiore il quale, in seguito ad una carie molto alta di è infiammato il nervo. Il dentista dopo aver fatto una fiala intera di Mepivacaina , ha aperto il dente arrivando alla polpa. Arrivati alla polpa però ho sentito un dolore lancinante ed è stato impossibile proseguire con la cura canalare.
    Dopo averlo medicato con creosoto il dottore ci ha riprovato a distanza di una settimana e poi ancora altre 3 volte…ma ogni volta pur facendo una fiala intera, il nervo risulta sensibilissimo ed intoccabile… una volta messa la medicazione e la pasta provvisoria il male scompare…
    Sa dirmi cosa sta andando storto secondo lei?
    Perché questo dente ci mette così tanto a sfiammarsi e l’anestesia non fa effetto sulla polpa?
    La ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti

    • mrodonto

      20 novembre 2023 at 23:16 Rispondi

      Salve, sui denti infiammati l’anestetico puó talvolta faticare a fare effetto, ma una volta arrivati al nervo, come mi dice si sia riusciti a fare, con anestesia fatta direttamente sul nervo (intrapulpare), dopo non si deve più sentire nulla. In quei rari casi in cui nonostante questa manovra ogni volta che si arriva a 2-3 mm dal fondo del dente il paziente sente male (cosa molto molto rara). Lasciando una medicazione il nervo finisce di morire per i fatti suoi e alla volta successiva con una normale anestesia non si sente più nulla. Onestamente non ho mai avuto bisogno di più di due sedute per finire di trattare un dente e il 95% delle volte si finisce in una seduta. Onestamente consiglierei di rivolgersi a un dentista esperto di endodonzia. Dalla sua descrizione ho timore che il collega da cui è in cura ora non lo sia, ma ovviamente potrei sbagliarmi… tre sedute per addormentare un dente peró non depongono a suo favore…

  • Beatrice

    14 ottobre 2023 at 0:38 Rispondi

    Buongiorno Dottore, durante l’ultima ablazione del tartaro mi è stato per caso diagnosticato un dente devitale (n. 42). Le panoramiche non mostravano alcuna carie né anomalia, il sospetto è nato esclusivamente dal colore del dente, ingrigito alla base, ed è stato confermato da successivo test termico.
    Dal suo punto di vista com’è possibile che un dente muoia senza carie né traumi, e senza neppure una sintomatologia, salvo un dolore, abbastanza forte, che ho avuto quest’estate, per la prima volta, ai denti limitrofi? Ho 38 anni e non ho mai avuto carie, soffro solo periodicamente di gengive infiammate causa placca.
    Per sua esperienza, il dente deve essere necessariamente devitalizzato al più presto?
    Grazie molte per il suo consulto

    • mrodonto

      14 ottobre 2023 at 8:35 Rispondi

      Le possibili cause di un ingrigimento del dente hanno di solito a che vedere con dei traumi che possono anche essere il semplice trazionamento troppo veloce con un apparecchio da piccoli… attenzione solo a non confondere un dente eburneo, ovvero un dente vivo che ha il nervo calcificato in seguito a trauma o apparecchi ma che non risponde al test al freddo (ma risponde ad altri test come quello elettrico), con un dente necrotico. Nel secondo caso il dente è devitalizzare per evitare ascessi, nel primo basta solo lavorare sul colore applicando una faccetta o una corona.

  • Caterina Fiorin

    1 ottobre 2023 at 0:32 Rispondi

    Gentile Dottore
    Sono reduce da una visita presso un nuovo dentista che mi ha suggerito di proteggere con una capsula ciascuno i miei tre denti devitalizzati, a differenza del precedente dentista che non lo riteneva necessario.
    Le devitalizzazioni risalgono a oltre 20 anni fa, sono bruxista ed uso un bite notturno, e al momento i denti sembrano godere di buona salute, e tac e radiografia non evidenziano alcun problema.
    Due sono stati devitalizzati a causa di carie, il terzo (sesto superiore a dx) l’ho fatto devitalizzare su suggerimento di un medico: aveva riscontrato che da quel dente poteva avere origine la mia sciatalgia alla gamba destra, persistente e resistente ad ogni altra terapia di ogni tipo, e devo riconoscere che quella sciatalgia in seguito non si è più ripresentata, se non al lato opposto, ovvero a sinistra.
    Tutto ciò premesso sono titubante a procedere con l’installazione delle capsule in quanto, ad oggi, non ho alcun problema; per quanto possa avere senso chiederle un parere tramite questo canale, vorrei cortesemente chiederle cosa ne pensa.
    Infine: da oltre 15 anni soffro di ptosi palpebrale all’occhio destro che progressivamente peggiora. Ho fatto e tuttora sto facendo indagini approfondite, in particolare in ambito neurologico, ma le chiedo: le risulta che potrebbe esserci un nesso tra ptosi palpebrale e apparato dentario, o in particolare alla devitalizzazione effettuata ? L’articolazione temporomandibolare sembra buona e la ptosi è indipendente dai movimenti della bocca.
    La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

    • mrodonto

      1 ottobre 2023 at 8:05 Rispondi

      Buongiorno, in linea di massima il suggerimento di proteggere i denti devitalizzate dal rischio di fratturarsi, soprattutto in un paziente bruxista, è sacrosanto, a meno che i denti non abbiano moltissima sostanza dentale residua. Sciatalgia, postura, ptosi palpebrale e quant’altro non hanno alcuna correlazione scientifica dimostrabile coi denti e con le devitalizzazioni. Reputo una casualità o poi l classico effetto placebo il fatto che la sciatalgia possa essere passata con una devitalizzazione. Al massimo potrebbe esserci una attinenza con un cambio della occlusione se il dente è stato modificato dopo la devitalizzazione o per l’utilizzo del bite. In sostanza, reputo saggio il consiglio, anche se non ho avuto modo di vedere lo stato di questi denti. Non mi preoccuperei della correlazione tra la forma di questi denti, la loro occlusione e i possibili sintomi che dovessero insorgere modificandoli.

  • Tiziana

    21 settembre 2023 at 12:26 Rispondi

    Buongiorno,

    mi chiedevo se un dente (molare) devitalizzato parecchi anni fa e adesso ritrattato perchè l’osso presentava una lesione al suo apice, va comunque coperto da una corona e in tal caso se si può temporeggiare nel farlo o no.
    Complimenti per i suoi articoli, sono molto chiari e spiegano in maniera precisa e semplice.

    Buona giornata,

    Tiziana

    • mrodonto

      24 settembre 2023 at 23:33 Rispondi

      Grazie per i complimenti. Un dente devitalizzato non deve essere immediatamente ricoperto per forza, anzi talvolta non richiede nemmeno la copertura, se le pareti residue risultano ancora adeguate come spessore. Il dentista dovrebbe valutare quando il rischio di frattura risulta elevato e agire di conseguenza.

  • Nadia P.

    6 agosto 2023 at 14:17 Rispondi

    Salve, innanzitutto complimenti per gli articoli che scrive, sono molto chiari ed esplicativi… poi se non è un problema mi piacerebbe porle due semplici domande…
    Ho da poco fatto un otturazione che è stata limata un po’ durante le visite di controllo successive. Secondo il dottore andava bene, ma insicura come sono ho insistito per effettuare le visite di controllo perché avevo l’impressione che fosse alto. In realtà credo che ero io che ci stavo prestando troppa attenzione, infatti quando non ci pensavo più di tanto, non avvertivo fastidi o sensazione di dente alto, le mie credo che fossero soprattutto paure.
    Naturalmente, sulla base delle mie sensazioni e mediante l’uso della cartina, è stato limato un altro po’ il dente, ma credo che ora l’otturazione sia troppo bassa, sento come se il dente toccasse meno, non so se sono riuscita a spiegarmi. Adesso sono preoccupata, se il dente fosse veramente troppo basso, si potrebbe intervenire? Esistono test che consentono di valutare oggettivamente se l’otturazione sia troppo bassa o si basa tutto sulle sensazioni del paziente?

    • mrodonto

      6 agosto 2023 at 20:30 Rispondi

      Buongiorno. Se l’otturazione ora fosse per caso un pizzico bassa non è un problema. Non c’è una scienza dei contatti per cui se il dente ne ha 1,2,3 o zero possa succedere qualcosa. In realtà sia che lo si lasciasse un pochino alto sia che lo si sia tolto di poco dall’occlusione con tutta probabilità nel giro di qualche tempo l’organismo avrebbe sistemato la cosa, in un caso abradendo il leggero precontatto, nell’altro caso compensando con una leggera estrusione dei denti che probabilmente al controllo successivo avrebbero ritrovato il contatto. Se un dente sembra alto e dà fastidio al punto di doversi far controllare più volte è giusto abbassarlo finchè non si percepisce più il fastidio. Stia pure tranquilla.

      • Nadia P.

        6 agosto 2023 at 21:20 Rispondi

        La ringrazio per la risposta; in effetti, ciò che mi preoccupa è che questa otturazione più bassa possa causare quello che sul web definiscono DTM, se non sbaglio sarebbero i Disturbi Temporo Mandibolari e le relative conseguenze di tali disturbi. Più che altro credo che alle visite di controllo io ci sia voluta andare più per paure infondate che per un reale fastidio. In passato sul web lessi quali possono essere le conseguenze di un dente troppo alto… da allora le ricordo ancora e, conoscendole, avevo un po’ paura di sbagliarmi nel percepire se il dente fosse troppo alto o meno… sentivo il peso delle mie valutazioni e la cosa mi ha condizionato parecchio.
        A volte mi faccio prendere da mille dubbi e preoccupazioni che spesso mi portano ad agire senza riflettere.
        Solo due ultimi chiarimenti; perdoni la mia ignoranza in materia, cosa intende esattamente con estrusione?
        E soprattutto, potrei incorrere in Disturbi Temporo Mandibolari ?

        • mrodonto

          6 agosto 2023 at 21:24 Rispondi

          Per estrusione intendo che i denti superiori si spostano un po’ verso il basso e quelli superiori verso l’altro per compensare la mancanza di contatti. Se per esempio estrae un dente e non lo rimette spesso il dente sull’arcata opposta, se non ha dei contatti coi denti di fianco a quello tolto va a cercarsi dei contatti estrudendo. Ai disturbi temporo mandibolari per una otturazione bassa o alta non deve nemmeno pensarci. Eccesso di ansia.

          • Nadia P.

            6 agosto 2023 at 21:39

            Grazie mille per i chiarimenti, è stato davvero gentile, chiaro ed esaustivo

          • Adelaide

            7 settembre 2023 at 18:24

            Buongiorno, come posso fare per richiedere un parere a seguito dell’articolo sui denti devitalizzati?
            Grazie

          • mrodonto

            7 settembre 2023 at 19:03

            Può scrivere qui nel blog, ma senza radiografie e visita clinica i pareri finiscono immancabilmente per essere un tirare a indovinare a esperienza… per una visita clinica bisogna chiamare lo 0171619210. Siamo a Cuneo, però e non so se sia possibile per lei raggiungerci comodamente.

    • Marta Caniato

      7 agosto 2023 at 2:56 Rispondi

      Salve dopo circa due anni che ho devitalizzato un dente forse male!! Mi è venuta un’infezione e sono stata costretta a toglierlo adesso sono passati circa 3 giorni e ho ancora un male tremendo cosa posso fare? Purtroppo sono in cura da un dentista economico perché non posso permettermi di meglio!!!

      • mrodonto

        7 agosto 2023 at 7:44 Rispondi

        Buongiorno. Beh, un’estrazione è un’estrazione e, che il dentista sia economico o no, in genere si fa sempre con delle leve e delle pinze… il dolore dopo può esserci indipenentemente dal costo! Potrebbe avere una alveolite post estrattiva, cioè il sito estrettivo si è svuotato dal coagulo e si è infettato. In questi casi può aiutare fare delle medicazioni dal dentista, per cui le consiglio di farsi vedere.

    • Marta Caniato

      9 agosto 2023 at 18:44 Rispondi

      Buongiorno vorrei sapere se fate apparecchi dentali per bimbi e quanto costa la visita perché io abito ad Aosta. Inoltre il mio dentista mi ha detto che mia figlia ha un’ ipoplasia perché le è cresciuto un dente fisso davanti giallognolo e vorrei un altro parere grazie

      • mrodonto

        9 agosto 2023 at 23:57 Rispondi

        Buongiorno. La visita è gratuita, visitiamo bambini e ci occupiamo di apparecchi. Se vuole fissare una visita chiami lo 0171619210

    • Laura Cavallini

      14 agosto 2023 at 7:21 Rispondi

      Buongiorno Dottore, complimenti per il suo brillante e divertente articolo!un anno fa mi è stata fattp un ritrattamento canalare ad un molare che avevo devitalizzato circa 13 anni fa. é andato tutto bene fino a qualche settimana fa, quando ho iniziato a sentire fastidio, non dolore,nella gengiva sottostante. Il mio dentista non c’era e sono andata al pronto soccorso dentistico della mia città, dovendo partire poco dopo.Mi è stata prescritta amoxicillina dopo RX che mostrava infezione sottostante al dente devitalizzato. Oggi sono al quinto e penultimo giorno di antibiotico,ma il fastidio è presente in ugual modo, non ho avuto beneficio dal trattamento con antibiotico. Le chiedo consiglio!

      • mrodonto

        14 agosto 2023 at 7:44 Rispondi

        Buongiorno e grazie per i complimenti. Difficile dire perché il male non sia passato senza una radiografia e un esame clinico. Talvolta il problema è la diagnosi. Se il dente avesse una frattura verticale della radice il male potrebbe non passare fino all’estrazione del dente. In altri casi si tratta di lesioni con presenza di batteri resistenti all’antibiotico che ha assunto e può essere utile cambiare molecola. Infine può a che esserci un errore diagnostico e il fastidio derivare da problemi gengivali veri e propri. In ogni caso se si tratta solo di fastidio il problema è relativo… all’occorrenza può controllarlo con antidolorifici e recarsi poi dal dentista a ferie finite per approfondire il problema e trattare il dente, se non fratturato, per vedere se il problema si risolve.

  • Carla Cardia

    6 luglio 2023 at 19:50 Rispondi

    Gentile dottore,
    lunedì 3 luglio ho subito un ritrattamento a causa di un importante granuloma a un molare devitalizzato da tempo immemore. Premetto che il granuloma era asintomatico e mi è stato (fortunatamente) diagnosticato in occasione di un distacco della corona. Dietro indicazione del dentista sto assumendo esclusivamente antidolorifici (brufen) ed effettivamente il dolore in questi 3 giorni è sempre meno o comunque più distanziato. Ho però i linfonodi sottomandibolari ingrossati e oggi provo dolore anche nel deglutire e all’orecchio. Devo valutare la terapia antibiotica? O devo pazientare ancora un pò in modo che io dentista possa monitorare meglio l’andamento? Grazie mille

    • mrodonto

      7 luglio 2023 at 8:41 Rispondi

      Buongiorno. Di solito prescrivo dopo i ritrattamenti canalari un antibiotico da assumere solo in caso di gonfiore o di inefficacia dell’antidolorifico. La reazione che mi racconta non mi pare rientrare in questi due casi e quindi eviterei, ma non conoscendo il suo caso consiglio comunque di sentire il suo dentista e non affidarsi alle risposte di un blog!

      • Carla Cardia

        7 luglio 2023 at 10:28 Rispondi

        Gentile dottore, la ringrazio molto per la risposta tempestiva. Sono in continuo contatto con il mio dentista (di cui mi fido assolutamente), e che mi ha dato le sue stesse indicazioni. Mi sono permessa di chiedere anche il suo parere perché purtroppo sono peggiorata ieri sera e sapevo che il mio dentista oggi non sarebbe stato reperibile e in vista del week end volevo evitare di finire in guardia medica per un consulto meno specialistico. La ringrazio ancora davvero per il suo prezioso riscontro.

  • Simon

    1 luglio 2023 at 9:07 Rispondi

    Gentile dottore,
    Ho una grave paradontite
    Devo rifare con un nuovo medico le levigature tra dieci giorni .
    La parte con meno osso e ‘ l’arcata superiore che ha subito la perdita di un premolare poco più di un mese fa su cui non si può ahimè intervenire chirurgicamente , nemmeno con la ricostruzione ossea (Troppi mm). Dovrò credo dopo l’estate,sempre in questa parte senza osso, estrarre il Molare adiacente che ha un granuloma.
    Nel frattempo il molare nella arcata inferiore, credo il 46, mi dava molto fastidio al caldo e freddo da più di un mese..cambi specialisti e focus sulla situazione paradontale grave, il molare non viene tanto considerato..
    Ma purtroppo il dolore al 46 si intensifica nello scorso fine settimana in modo Tale da dover prendere antibiotico e aulin.
    Due giorni fa (dopo 4 giorni di antibiotico di cui i primi due con una compressa ogni otto ore) ho fatto la devitalizzazione e in fase finale il dottore, fotografando il dente, ha trovato due fratture, evidentemente non visibili prima.
    Ora mi ha lasciato la scelta Da prendere nel prossimo incontro o di chiudere (il
    Molare va in ogni caso tolto ahimè, mi ha spiegato, ma potrebbe vivere da 6 mesi a 4 anni) o di estrarlo . Rimarrei col buco per estate e ovviamente con ipotesi,secondo lo specialista certa, di fare l’impianto …. Ma ho molti dubbi su tutto e non so davvero cosa fare, che tipo di accortezze dovrei adottare con due fratture ….e d’altro canto, se decidessi di estrarlo, vorrei prima che facesse le levigature per vedere la mia tragica situazione (come diceva l’altro medico ) non so se me la sento di rischiare e stare subito definitivamente con un altro buco come nella parte superiore dove non si possono fare impianti? La tac che ho portato al nuovo dentista era infatti solo della arcata superiore . Il Nuovo specialista ha fatto tutte le lastre.
    Grazie se legge e soprattutto se risponde
    Simon

    • mrodonto

      1 luglio 2023 at 12:25 Rispondi

      Buongiorno. Onestamente se il dente ha una frattura verticale lo toglierei subito e non perderei altri soldi e tempo con rischio di continuare ad avere male anche durante l’estate. Gli impianti si possono sempre mettere se il professionista è esperto in implantologia. E comunque a tenere un dente fratturato rischia di non riuscire comunque a masticarci sopra o di avere comparsa di altri dolorosi ascessi.

      • Simon

        1 luglio 2023 at 16:12 Rispondi

        Gentile dottore,
        Grazie della sua disponibilità e della veloce risposta.
        Sono due linee di frattura (credo dovute all’infiammazione ) che mi ha fatto vedere in foto di cui non ho capito molto .
        Quindi non potrei masticarci sopra?
        Avere un altro buco a vista mi distrugge .
        Per ora non ho ancora provato a masticarci sopra ma sono passati 2 giorni dalla devitalizzazione e ho in effetti una copertura provvisoria; inoltre e l’infiammazione (“importante “) è ancora in corso e smetto antibiotico domani sera.

        • mrodonto

          1 luglio 2023 at 16:20 Rispondi

          Non è detto che non possa masticarci. Tra l’altro non so di che frattura parliamo, se di piccola incrinatura o di una crepa che genera già dei sondaggi se con una sonda millimetrata si prova a entrare nella gengiva a livello della crepa. Fatto sta che se la frattura effettivamente c’è, si rimanda solo di qualche mese l’inevitabile. Se per lei è importante tenere ancora il dente per ragioni psicologiche, estetiche o funzionali di breve termine e non le importa di fare magari una spesa extra si può provare a tenerlo finchè va e SE va…

          • Simon

            1 luglio 2023 at 16:33

            Grazie mille delle risposte !
            Certo che la spesa per me è importante. E quindi
            Forse lo toglierò
            Smetterò di sorridere alla fine.

  • Giacomo Baruffaldi

    23 giugno 2023 at 10:43 Rispondi

    Buongiorno,
    ho letto con molto interesse il vostro articolo sui problemi della polpa dentale. Purtroppo ormai da diversi anni soffro di ricorrenti dolori all’arcata superiore dx, con riferimento ai denti 15 e 16 (il 14 è devitalizzato. Il dolore, sordo e continuo, ha dei periodi di latenza di svariati mesi per poi ripresentarsi sistematicamente con fastidi che, seppur non raggiungano il livello parossistico di una pulpite, mi causano grande sofferenza. Nonostante molteplici controlli (test di vitalità, test della percussione, radiografie panoramiche ed endorali, cone beam), non è stato possibile stabilire una diagnosi; i denti 15 e 16 non dolgono alla masticazione o al contatto di cibi zuccherini e/o molto caldi o freddi. I denti, entrambi già otturati, sembrano vivi e vitali ma il dolore, gravoso e costante nei periodi di riacutizzazione e a volte quasi insopportabile, è sempre presente irradiandosi nel seno mascellare Mi domando cosa possa provocare un’algìa così penosa e così continua nel tempo. Grazie per eventuali risposte

    • mrodonto

      23 giugno 2023 at 14:25 Rispondi

      Buongiorno. Mi spiace per il suo problema. Purtroppo alcune diagnosi risultano davvero difficili da fare e si finisce a volte a pensare che il paziente se li inventi o che abbia problemi neurologici. Ci sono però casi in cui il dolore ai denti superiori dipende da una sinusite, o casi in cui ci sono crepe, parti di dente scheggiato, ecc. che vanno indagati con ingrandimenti e consultando in certi casi altri professionisti (otorinolaringoiatra). Esame clinico, radiografico e cone beam sono gli elementi che bisogna avere e di cui io non dispongo, per cui posso solo limitarmi a dire poche, forse banali, cose. Sentire anche il parere di più dentisti se non si giungesse a una soluzione è comunque da suggerire.

  • Sara

    15 giugno 2023 at 12:45 Rispondi

    Ciao, la ringrazio per il bellissimo articolo, se possibile volevo fare una domanda.
    A seguito di una piccolissima botta, si è formata la pallina bianca sopra la gengiva che mano mano è scoppiata e il dente non faceva più male.
    Nel frattempo sono andato comunque dal dentista e poi a fare il dentascan e risulta una ciste minore di 2cm (18×15 mm) che si è estesa nella regione periapicale del 21, 22, 23.

    È stato consigliato di devitalizzare i 3 denti e poi procedere con la rimozione della ciste, con probabile estrazione di 1 dente (o anche tutti e 3 se non recuperabili).

    Mi chiedevo se fosse veramente necessario devitalizzare i 3 denti e procedere bel caso anche ad estrarlo durante l’intervento alla ciste. E se non esistono altri modo magari per togliere la ciste.

    Spero di non essere stata fuoriluogo con la domanda il suo è il primo articolo che ho trovato scritto in maniera rassicurante e chiara.

    • mrodonto

      15 giugno 2023 at 12:53 Rispondi

      Buongiorno. Il ritrattamento dei tre denti è necessario per cercare di ottenere una guarigione dell’infezione senza interventi chirurgici, ma serve anche per predisporre i denti a un corretto intervento di apicectomia. Prima di procedere alla asportazione chirurgica della cisti, personalmente credo che attenderei sei mesi per vedere se la lesione guarisce solamente grazie ai ritrattamenti, cosa tutt’altro da escludere. Procederei alla apicectomia degli elementi prima dei sei mesi solamente se la fistola non si fosse chiusa in seguito ai trattamenti. In molti casi lesioni anche piuttosto grandi riescono a guarire completamente nel giro di 6-12 mesi senza dover ricorrere a interventi chirurgici. Ovviamente, senza aver visto una radiografia o una scansione tridimensionale dei denti in questione posso parlare solo in via generica. Spero di esserle stato utile e la saluto.

      • Sara

        15 giugno 2023 at 13:46 Rispondi

        La ringrazio per la risposta tempestiva. Dal dentascan il dentista ha visto che la ciste si è “mangiata” parte della zona e per questo è necessario procedere chirurgicamente, anche se non ho ben compreso cosa significa.
        Non so se attraverso la sezione contatti posso chiedere il controllo di quel che appare dal dentascan oppure se riceve solo nello studio dentistico.
        Ma in ogni caso grazie mille, buona giornata

        • mrodonto

          15 giugno 2023 at 13:52 Rispondi

          Che la corticale dell’osso sia erosa è “normale”, nel senso che spesso se non si verificasse questo fenomeno in radiografia non vedremmo nemmeno la presenza della lesione… la dimensione della lesione puó dare indicazione a eseguire subito l’apicectomia, ma nella mia esperienza possono guarire anche lesioni enormi. La visione della cbct via mail non è semplice e comunque credo ci si debba fidare di quello che dice il professionista al quale ci si è affidati, altrimenti meglio prendere in considerazione di sentire altri pareri, ma di professionisti che poi possano anche curarla. A nessun dentista piace avere il paziente che si presenta in studio spiegandogli cosa ha detto un collega su internet… il primo pensiero è giustamente “e allora vai da lui, vuoi insegnarmi il mestiere?”…

          • Sara

            22 giugno 2023 at 0:30

            Buonasera, la ringrazio per le spiegazioni è stato davvero utile anche semplicemente per orientarmi nelle ricerche e chiedere maggiori informazioni al dentista. Rispondo solo ora perché una volta chiusa la pagina non sono più riuscita a trovare il sito.
            Scrivo qui la motivazione del perché molto probabilmente dopo la cura canalare sarà necessario l’apicectomia, magari potrebbe essere utile in futuro a qualcuno che cerca confronto: una fistole che si è creata per via della cisti è diretta verso il naso ed essendo soggetto allergico e asmatico è consigliato operare il prima possibile.

            Grazie ancora, è stato davvero essenziale per poter comprendere qualcosa in più così da poter porre le giuste domande al dentista.
            A presto, buon proseguimento

  • Francesco

    6 giugno 2023 at 22:21 Rispondi

    Buonasera Dottore,

    ho letto con interesse il suo articolo e numerosi commenti, in cerca di una risposta al mio problema. A seguito di un episodio sporadico di bruxismo (non ne soffro in genere), tre giorni fa mi sono svegliato con un fastidio al 16° dente, devitalizzato (male) circa 20 anni fa. Durante la giornata il fastidio non è mutato, mentre il giorno successivo ha iniziato ad aumentare e a rendere fastidiosa la masticazione. Al terzo giorno (oggi) mi ritrovo con un dolore insostenibile al minimo contatto masticatorio su quel dente, un dolore di media entità nella pressione in normale occlusione e una sensazione di pesantezza sul lato del viso, dall’orecchio all’occhio. Ho già ritrattato per altri motivi due denti devitalizzati (male) in passato dallo stesso dentista, rivolgendomi a un professionista serio che mi ha trovato dei granulomi “silenti”, quindi presumo siano presenti anche sul 16°. Oggi sono andato da un altro apprezzato professionista in un’altra città (mi sono trasferito) per capire le cause di questo dolore e capire come eliminarlo. Lastra specifica del dente e panoramica non hanno rivelato né fratture né granulomi… le fratture potrebbero non vedersi per via della bidimensionalità mentre i granulomi potrebbero non vedersi a causa dello sfondo scuro relativo al seno paranasale, questo quanto commentato dal Dottore. C’è un modo per capire dai sintomi se si può escludere la frattura oppure è indispensabile aprire il dente come mi è stato detto? Potrebbero essere altre le cause dei miei sintomi? Zero ipersensibilità a caldo e freddo, poco fastidio alla percussione e alla pressione laterale, dolore solo verticalmente in masticazione e sensazione di pesantezza e gonfiore alla metà interessata del viso. La ringrazio e mi scusi di essere stato prolisso.

    • mrodonto

      6 giugno 2023 at 22:28 Rispondi

      Buongiorno. In questi casi bisogna eseguire una scansione tridimensionale per verificare se i granulomi ci sono ma non sono visibili in rx bidimensionale. Con la cbct si può anche verificare se il seno mascellare sia pieni di muco, perché un dolore del genere con senso di pesantezza riferito a denti che hanno radici che pescano nel seno mascellare possono derivare da sinusite, non necessariamente odontogena. Su un prumo molare bisogna sempre indagare il mancato reperimento di un quarto canale che c’è quasi sempre e non viene quasi mai trovato e trattato. La frattura è comunque una possibilità e se non si riesce a diagnosticare con una sonda che ne evidenzi la presenza in ultima istanza si può ritrattare il dente, che tanto è devitalizzato male da quanto mi ha detto, e nel farlo cercare di verificare al microscopio se si vedono crepe. Da come lo descrive mi sembra abbastanza probabile la sinusite, comunque, anche se campare in aria ipotesi diagnostiche del genere senza aver nemmeno visto una radiografia lascia il tempo che trova

      • Francesco

        6 giugno 2023 at 22:50 Rispondi

        Grazie mille per l’immediata ed esaustiva risposta. Mi sento di escludere la sinusite, problema che ben conosco e riconosco poiché mi ha afflitto per anni e che ho pienamente risolto con un intervento a setto e turbinati diversi anni fa. Il Dottore ha ispezionato per quanto possibile sotto le gengive e non ha trovato crepe, idem per la mobilità che sembra nella norma. Il dolore è molto forte alla pressione verticale ma non laterale. L’iter proposto dal Dottore è di aprire la vecchia otturazione per ritrattare adeguatamente i canali, ridurre il dente e chiudere con una capsula se effettivamente non trova crepe, altrimenti estrarre il dente e inserire un perno. Il fatto è che i costi del primo tipo di intervento sono molto alti ma posso sostenerli, anche per praticità, mentre nel secondo caso i costi sono inspiegabilmente molto più alti e a costo di qualche viaggio extra, preferirei farlo dal precedente professionista della città in cui vivevo prima, ugualmente ben qualificato ma molto più economico sui materiali protesici. C’è quindi un modo per capire, prima di intervenire, se si tratta di una frattura o se la si può escludere e procedere quindi a colpo sicuro con il ritrattamento dei canali? Una TAC o CBCT può servire efficacemente allo scopo? Grazie!

        • mrodonto

          6 giugno 2023 at 23:00 Rispondi

          Purtroppo non sempre si può diagnosticare una frattura, perché può partire dal terzo apicale della radice e quindi impiegare del tempo per arrivare ad essere evidenziabile con una esplorazione a livello della gengiva o con ispezione con sistemi ingrandenti. In ogni caso se non ha fatto una tac molto probabilmente facendola rileverà la mancanza di un canale e la sintomatologia si risolverà con un ritrattamento canalare fatto bene. Prima di pensare alle evenienze più rare, come la sinusite o una frattura a partenza apicale è bene ipotizzare la cosa più comune, ovvero una cura canalare incompleta.

          • Francesco

            6 giugno 2023 at 23:17

            Perfetto grazie. Chiederò al Dottore di farmi fare una TAC prima di intervenire così accertiamo la presenza di granulomi e/o confermiamo l’inadeguatezza del precedente trattamento di devitalizzazione, nella speranza di escludere anche l’ipotesi di una frattura. Nuovamente grazie per la disponibilità e buona serata!

  • Alberto

    25 aprile 2023 at 20:43 Rispondi

    Buonasera, ho effettuato una devitalizzazione di un molare inferiore nel 2019 (senza capsula perché molto basso). Due settimane fa mi esplode prima la laringite, poi la sinusite. Passata la sintomatologia dopo 5 giorni circa incomincio ad avere un dolore costante sotto il dente (forse dopo un impercettibile clic mentre masticavo) che si irradia anche sotto gli incisivi, sempre inferiori. Compaiono al contempo due tre fistole sulle gengive dell’arcata superiore. Mi reco dal mio dentista il quale mi dice che si è infiammato l’apice del dente devitalizzato (crede che i batteri si siano infiltrati tramite una cavità dalla bocca), mi prescrive gli antibiotici e mi prospetta, in caso di fallimento della terapia un nuovo trattamento endodontico. In extrema ratio un’estrazione. Dopo il ciclo di antibiotico il dolore scompare ma la gengiva al tatto è ancora dolente. Ho l’impressione come se materiale purulento defluisca in gola. È verosimile che la devitalizzazione non sia stata fatta a regola d’arte? Un nuovo trattamento può essere risolutivo o rischio nell’arco di poco tempo a trovarmi nuovamente col dente infiammato?
    La ringrazio in anticipo

    • mrodonto

      25 aprile 2023 at 20:47 Rispondi

      Se un dente sviluppa fistole dopo aver sentito un rumore la possibilità della frattura dell’elemento è abbastanza alto. Nel caso il problema dell’infezione potrebbe essere imputabile al trauma più che a una devitalizzazione mal fatta, che comunque potrebbe essere una concausa. Di devitalizzazioni ben fatte nelle bocche delle persone comunque se ne vedono ben poche, per cui non c’è molto da stupirsi nel caso.

      • Pietro Antonio Biscaglia

        28 aprile 2023 at 23:34 Rispondi

        Salve, può sembrare una cosa buffa è stupida ma le assicuro che non lo è.
        L’altra notte ho sognato di prendere la scossa, nel sogno ho stretto talmente tanto forte i denti che l’unico dente devitalizzato che ho, ha iniziato a farmi malissimo,il dentista mi ha dato l’antibiotico più l’antidolorifico,ma in questo momento dopo un giorno di trattamento ho come la sensazione che il detto voglia esplodere.
        Un dolore pulsante estremamente forte, c’è possibilità che il dolore non si allievi nonostante le cure che sto facendo?
        Grazie in anticipo,confido in una sua risposta.

        • mrodonto

          28 aprile 2023 at 23:52 Rispondi

          L’antibiotico fa effetto al terzo giorno di solito. Nel frattempo ci si deve aiutare con ausilio di antidolorifici. La combinazione di ibuprofene e tachipirina può essere più efficace ma serve capire cosa sia successo. Da quanto mi descrive sembrerebbe abbastanza probabile la frattura dell’elemento e se così fosse il dente potrebbe essere da estrarre…

          • Anna Giacomelli

            4 giugno 2023 at 22:35

            Gentile dottore, sono anna di 49 anni, buonasera. Espongo il problema. Ho un ponte da 3 in alto a sinistra in fondo (che si regge unicamente su un dente devitalizzato anni fa), ecco quel dente mi fa malissimo, quando so non dovrebbe.. visto dentista, fatta radiografia, dice che c’è infezione sotto, tolto ponte da qualche gg e prescritto Augmentin (domani ultimo gg e rivedrò’ dentista..) Domanda: quali scenari potrebbero presentarsi? Terminata terapia torna il male? Se deciderà di togliere unico sostegno del ponte come faccio poi a masticare e sorridere? Non posso stare senza 3 denti fondamentali alla masticazione … si può mettere subito un perno eventualm? Help 🙏🏻😓.

          • mrodonto

            4 giugno 2023 at 23:07

            Buonasera… da quanto dice aveva un ponte di tre denti appoggiato su un solo dente e questo non è un ponte ma una soluzione destinata per forza a fallire. Un solo dente non può supportare a lungo il lavoro di tre denti. Bisogna pertanto capire se l’elemento dia fratturato o abbia perso troppo osso per il sovraccarico. Se anche dente fosse recuperabile rifacendo la devitalizzazione non consiglierei comunque di sfruttarlo di nuovo come sostegno di più corone, per cui dovrà inserire degli impianti comunque che, con o senza quel dente e con o senza osso (nel caso mancasse si può rigenerare) le permetteranno di tornare a masticare.

  • Giulia pacciotti

    10 aprile 2023 at 8:56 Rispondi

    Buongiorno, ho letto il suo articolo molto interessante ma mi e’ rimasta comunque una domanda: a seguito della devitalizzazione di un molare senza aver posto corona, dopo qualche anno il dente si e’ indebolito da rompersi quasi completamente e una bella carie e’ arrivata alla radice. Ricostruito il dente con pasta temporanea, il dentista mi dice che l unica soluzione ora e’ l estrazione. Al momento io non sento ovviamente dolore essendo il dente devitalizzato e mi chiedo cosa potrebbe succedere se lascio il tutto li’. La carie dalla radice potrebbe espandersi ad altri denti? Come fa la carie a continuare a vivere in una radice dove non ha zuccheri? Saro’ per forza soggetta ad ascesso/granuloma? Non esiste la possibilità che il tutto si fermi li’ com’e’?
    Grazie e buona giornata
    Giulia

    • mrodonto

      10 aprile 2023 at 10:18 Rispondi

      Buongiorno. Esistono casi in cui una radice di dente devitalizzato o anche non devitalizzato ma morto restano in bocca senza dare infezioni particolari e che un certi casi vengono pian piano espulse dall’organismo, fino a restare un rimasuglio di dente nella gengiva, al di fuori dell’osso. Ma sono casi sporadici. La maggior parte delle volte un dente senza un sigillo efficace che isoli i canali nervosi dall’ambiente orale sviluppa granulomi o ascessi. In ogni caso, come scritto nell’articolo, un dente devitalizzato può continuare a cariarsi. Batteri e zuccheri possono continuare ad agire sulla radice se questa è esposta all’ambiente orale e non è inclusa nell’osso o completamente ricoperta da gengiva che ne impedisca il contatto con il cibo e con la saliva.

  • Davide Sacquegna

    26 marzo 2023 at 1:26 Rispondi

    Buongiorno dottore, ho un dente (premolare superiore) incapsulato sopra il quale si è formata la tipica fistola dell’ascesso apicale. Ho già preso appuntamento con uno specialista ma sarei lieto di sentire la sua opinione: è possibile che un dente incapsulato venga infiltrato dalla carie fino a produrre un ascesso ma non dia nessun dolore? Mi sono accorto della fistola per puro caso, altrimenti non avrei notato niente perché non mi dà alcun sintomo. Potrebbe essere stato devitalizzato in passato ma non ne ho memoria. Immagino che se si tratta di infiltrazione, il dente sotto la capsula sia ormai compromesso. C’è speranza di poterlo salvare?

    • mrodonto

      26 marzo 2023 at 14:06 Rispondi

      Certo. Come scrivevo nell’articolo il dente devitalizzato, anche se incapsulato è soggetto a tutte le patologie di un dente. Quindi può cariarsi e se devitalizzato male dare fistole o ascessi. Questo non significa che non sia più recuperabile. Dipende da quanto dente sano c’è ancora e dalla possibilità di migliorare la devitalizzazione.

  • Giorgio

    18 marzo 2023 at 14:46 Rispondi

    Buongiorno, ho fatto una devitalizzazione più di un mese fa a un incisivo superiore, adesso il dente è molto sensibile al tatto e sento un fastidio alle volte, e anche ad un altro vicino devitalizzato tempo fa; ho fatto endorali, panoramica, tac, sembrano non esserci fratture o granulomi o altro che indichi problemi, ho un po’ di sinusite, potrebbe essere questo il problema?

    • mrodonto

      18 marzo 2023 at 18:43 Rispondi

      Buongiorno. Direi che la sinusite con un incisivo dovrebbe c’entrare poco. Ogni tanto i denti frontali hanno l’apice posizionato verso l’esterno, forando la corticale dell’osso e rimanendo subito sotto la gengiva. Questo può far sì che il dente rimanga sensibile se si preme col dito alla base del dente per settimane o mesi. Se il fastidio non passa può essere necessario ricorrere a una apicectomia per correggere il malposizionamento dell’apice del dente. Può anche essere che il dente sia stato devitalizzato male o sia incrinato. La diagnosi in odontoiatria può talvolta essere complessa e io non sono in grado di indovinare le cose senza vedere lastre e fare degli esami clinici. Credo però che un professionista debba essere in grado di rispondere ai propri pazienti in maniera tale che questi non si debbano fidare di più di uno sconosciuto su un blog che della loro competenza. Per cui suggerisco di valutare di sentire altri pareri se non trova le risposte che cerca dal suo attuale dentista.

      • Giorgio

        19 marzo 2023 at 15:24 Rispondi

        Grazie della risposta, mi ha anche detto che ho le radici molto esposte con poco osso(dalla tac si vede)e può essere anche per questo più sensibili, cmq un’ ultima domanda, dalle lastre se la devitalizzazione fosse andata male si vedrebbe, non verrebbe un granuloma ? E se incrinato non si vedrebbe sempre dalle lastre?
        Per carità capisco che non può dirmi cosa certa senza lastre alla mano etc, era solo per avere un parere, è un bravo professionista, non chiedo per sfiducia, ma solo per avere altri pareri, e quello che mi ha detto è interessante e potrebbe essere..

        • mrodonto

          19 marzo 2023 at 18:04 Rispondi

          Il granuloma non compare in pochi giorni a livello radiografico e comunque, anche ci fosse, potrebbe essere pretrattamento e dover ancora guarire. L’incrinatura da lastra bidimensionale non si vede e spesso nemmeno da tac ma può vedersi al microscopio. Una cura canalare incompleta invece di solito si vede in radiografia perché corta o poco riempita.

          • Giorgio

            20 marzo 2023 at 16:35

            Questo dentista usa il microscopio, diga etc.., è un endodonzista. Stiamo a vedere in futuro, spero che non ci siano incrinature e che si possano curare.
            La ringrazio moltissimo delle sue gentili risposte, è di conforto avere altre opinioni anche se online, grazie ancora.

  • Francesca

    12 marzo 2023 at 21:12 Rispondi

    Buonasera, dopo un mese dalla devitalizzazione ho come una sensibilità al dente se lo tocco, se fosse fratturato o incrinato che sintomi potrebbe avere? La mia gengiva è normale..

    • mrodonto

      13 marzo 2023 at 7:54 Rispondi

      Buongiorno. Un dente fratturato o incrinato può dare fastidio a battere sopra e alla masticazione. In ogni caso il dolore può essere legato a una devitalizzazione incompleta o con qualche problema o a fastidi gengivali. È sempre necessaria una visita e, se necessario, una scansione tridimensionale dell’elemento.

  • Sabatini Claudia

    1 marzo 2023 at 7:59 Rispondi

    Buongiorno,
    Lunedì pomeriggio ho effettuato La terza canalizzazione nel frontale , dente devitalizzato più di 20 anni fa , ritrattato 6 anni fa perché sembrava non essere stato trattato fino alla fine della radice e ritrattato due gg fa per cercare di “salvare “ il dente dall’estrazione visto che ci sono dei riassorbimenti ossei per fortuna solo esterni . Nella pulizia del canale è stata trovata una piccola sacca di pus e ad oggi ho il dente con dentro la medicazione e chiuso non definitivamente (devo tornare dal dott. fra 4 settimane )sperando che là medicazioni blocchi questo riassorbimento osseo. Il dott mi ha detto di prendere ibuprofene se dolorante e solo se si gonfia la gengiva l’antibiotico. Due gg dopo non ho la gengiva gonfia ma ho la febbre a 37.5 (senza altri sintomi influenzali , tosse, raffreddore…) . Per ora non ho preso nulla ne antibiotico ne ibuprofene (il fastidio era sopportabile ). Non so se prendere direttamente l’antibiotico essendo la febbre un sintomo di infezione . Consideri che sono andata in cura da uno specialista in endodonsia e prima mi è stata fatta la tac ,per valutare la nuova canalizzazione due lastre al dente e utilizzati tutti i sistemi moderni di devitalizzazione (diga, microscopio da endodontista, ecc..) che mi consiglia di fare ?

    • mrodonto

      4 marzo 2023 at 20:03 Rispondi

      Buongiorno. Non ha senso che chieda a un medico che non conosce il suo caso se prendere un farmaco prescritto da altri. Non posso sapere se i suoi sintomi siano correlabili alla situazione di un dente di cui non ho visto nemmeno una radiografia. Deve telefonare allo studio dove è in cura e il collega che ha prescritto il farmaco le dirá cosa fare.

  • Daniela

    21 febbraio 2023 at 22:08 Rispondi

    Buonasera dottore, sono 13 giorni circa che ho fatto una devitalizzazione, era un dente con otturazione infiltrata, da giorni sento come una leggera pressione interna(non per masticazione), un tormentino costante, non sono fitte forti, ho preso antibiotico ,augmentin per 5 giorni, mi è stato detto che è normale, ma vedo che questi sintomi non passano, il medico è un endodontista, secondo lei è normale questo malessere? Ho paura di non poter salvare il dente se mi viene detto che non c’è nulla da fare…

    • mrodonto

      4 marzo 2023 at 20:11 Rispondi

      Buongiorno, difficile dire se sia normale… diciamo che a una quindicina di giorni dall’intervento in genere i sintomi dovrebbero essere completamente spariti, anche se qualche leggero fastidio talvolta permane anche più a lungo. Serve fare degli accertamenti ulteriori, magari, se necessario, con una scansione tridimensionale dell’elemento

  • Gerardo Manganiello

    31 ottobre 2022 at 8:12 Rispondi

    Buongiorno Dottore sono circa 4 mesi che ho devitalizzato due denti (sx superiore prima dell’ultimo molare) molare che mi fu tolto anni fa. Ho messo le capsule sui due denti devitalizzati ma nonostante il tempo passato in percussione sento ancora un sensibilità. Mentre per il molare con radice artificiale (subito dietro i due denti devitalizzati superiore sx) il molare mi provoca un lieve dolore se mastico il pane appena croccante al centro del dente. Dovrei continuare con altre cure ma non saprei se tutto questo rientra nella normalità. Il dentista dice che solo il tempo potrà attenuare il tutto. Grazie per un suo eventuale info/consiglio.

    • mrodonto

      31 ottobre 2022 at 8:20 Rispondi

      Un leggero fastidio per qualche settimana, magari a premere col dito nella zona dove finiscono le radici può verificarsi se le radici sono molto sporgenti verso l’esterno e quindi l’infezione eventuale si trova subito sotto la gengiva. Ma a masticare i fastidi non dovrebbero perdurare mesi. Sull’impianto poi non dovrebbe sentire proprio nulla. Il problema è capire cosa causa questo perché non è normale che tutti e tre diano fastidio… le cause sono da ricercarsi in fastidi gengivali per impatto di cibo per mancanza di punti di contatto, canali dei denti dimenticati o percorsi in maniera incompleta, lesioni troppo grandi per guarire solo von la terapia canalare non chirurgica, fratture o incrinature dei denti o addirittura sinusite, che spiegherebbe dolore riferito a tutti e tre i denti. Ma queste diagnosi spesso non sono semplici e, onde evitare che si tratti di una condotta di temporeggiamento per non rivedere propri lavori del dentista, le consiglio, se non è soddisfatta delle risposte che ha trovato, di sentire il parere di un altro dentista che la possa visitare e magari fare una cbct (tac) per vedere bene sia cosa c’è sotto indenti sia il seno mascellare

  • Beatrice

    28 ottobre 2022 at 17:35 Rispondi

    Salve, ho devitalizzato un dente nel mese di febbraio e mi è stata messa in otturazione provvisoria. Per vari motivi sono dovuta star fuori per diversi mesi, e sono tornata da poche settimane in Italia, perciò non abbiamo concluso il lavoro. E da un po’ di giorni che sono un sapore strano in bocca, emi sembra anche ci siano delle linee nere o comunque scure, tra il dente rimasto e l’ottirazione. E un sapore veramente fastidioso. Cosa potrebbe essere?
    Grazie in anticipo

    • mrodonto

      28 ottobre 2022 at 19:47 Rispondi

      Buongiorno. Puó essere qualunque medicazione provvisoria, dall’eugenolo alla pasta jodoformica e molti altri medicamenti… lo dovrebbe chiedere a chi ha fatto la medicazione…

  • Giu

    25 settembre 2022 at 9:58 Rispondi

    Buongiorno. Ho dei problemi (indolenzimenti ,punzecchiamenti e anche lacrimazione) nell’area tra labbro e occhio sopra un premolare devitalizzato con tre canali e con grande ricostruzione . Tutti gli esami fatti ed i dentisti consultati parlano di devitalizzazione fatta bene e che il problema non sembra dipendere da quel dente. Ora dopo aver fatto l’ennesima valutazione con specialista in endodonzia mi ha detto la stessa cosa. Ma dopo i soliti test battendo etc .(non avverto dolori al colpo) al ritorno a casa il fastidio si è riacceso intensamente. Sento anche la saliva attorno al dente strana la corona sensibile (lieve solletico)e ho sempre la sensazione che tutta parta da lì. Non trovo soluzione. Se decido di farlo incapsulare, duarante la riduzione a moncone si potrebbe scoprire se c’è effettivamente qualcosa che non va? Se no a che specialista dovrei rivolgermi per cercare di risolvere? Sto perdendo la speranza. Grazie

    • mrodonto

      25 settembre 2022 at 21:58 Rispondi

      Non ho elementi per rispondere, mi spiace. La lacrimazione coi denti non c’entra nulla, a meno che non ci sia un forte coinvolgimento del seno mascellare per una devitalizzazione mal fatta. Ma se più professionisti hanno detto che è a posto (spero abbiano fatto una cbct di conferma visto che non sempre si vedono i granulomi nella arcata superiore in radiografia bidimensionale) non serve continuare ad impuntarsi con ritrattamenti ulteriori. Il dente potrebbe essere incrinato o avere dei problemi all’apice non intercettati perché non è stata fatta la tac (cbct). Una apicectomia su denti trattati bene che continuano ad essere sintomatici può essere l’ultima spiaggia per evitare di toglierlo senza aver capito il problema

      • Giu

        26 settembre 2022 at 17:53 Rispondi

        Grazie per la risposta. In realtà la cbt l’ho fatta per valutare l’osso del dente mancante affianco ed anche sperando si vedesse qualcosa sul dente in questione. I due che l’hanno guardata non hanno guardato i dischetti(non so a che servano quindi) ma solo il referto con le foto. E non hanno aggiunto nulla alla diagnosi precedente. In caso di dente incrinato , come scrive lei, quale potrebbe essere la soluzione?

        • mrodonto

          26 settembre 2022 at 18:03 Rispondi

          Beh la cbct andrebbe guardata… i referti spesso scrivono cose poco corrette… se il dente fosse incrinato purtroppo sarebbe da estrarre.

  • Diego marra

    23 settembre 2022 at 21:53 Rispondi

    Salve dottore, io ho fatto un estrazione da 3 settimane di un premolare superiore, ed è andato tutto bene, tranne che, il premolare affianco mi fa male ed molto sensibile al freddo, sento le stelle. Il mio dentista dice che se continuerà a fare male bisognerà devitalizzarlo. Ma per quale motivo mi è successo questo? Era un dente sanissimo. Come si può recuperare? Ho 33 anni e non mi va di devitalizzare un altro dente, visto che si scurisce

    • mrodonto

      25 settembre 2022 at 21:54 Rispondi

      Buongiorno. Il dente devitalizzato ad oggi non si scurisce. Si scuriscono i denti vivi che muoiono per trauma per il sanguinamento interno del nervo o diventavano scuri i denti medicati con paste che si usavano 20 anni fa… in ogni caso il dente a fianco a una estrazione può essere transitoriamente sensibile perché il buco dell’estrazione denuda una parte delle radici dei denti a fianco che rimangono accessibili ad acqua e aria laddove prima erano coperti. Se la sensibilità restasse anche dopo che l’alveolo si sarà chiuso (15 giorni/1 mese) potrebbe essere a questo punto da devitalizzare. Come causa non potrei immaginare altro che una lussazione o una incrinatura praticata con la leva esercitando le forze per estrarre il dente a fianco. Ma devo dire che fare sempre supposizioni senza rx e visita rischia di essere davvero poco serio da parte mia.

  • Sara Castaldi

    22 settembre 2022 at 18:38 Rispondi

    Buongiorno Dottore, vorrei un informazione. Ho un incisivo centrale a cui è stato diagnosticato una lesione alveolare con conseguenza di riassorbimento osseo, mi hanno detto che devo devitalizzare il dente. Una volta devitalizzato l’osso attorno alla radice che si è riassorbito si riformerà come in origine? e c’è il rischio che diventi scuro col tempo? Grazie

    • mrodonto

      22 settembre 2022 at 22:25 Rispondi

      Buongiorno. La risposta è sì, se sta parlando di un granuloma, l’osso si riformerá nell’arco di 4-6 mesi

      • Sara castaldi

        23 settembre 2022 at 6:09 Rispondi

        La ringrazio dottore, ma l’osso che si è riassorbito in seguito al granuloma che ha coinvolto tutta la radice, dopo averlo devitalizzato si riformerà come se tornasse sano al 100%? Riacquistare quindi tutta la stabilità di un dente sano?

        • mrodonto

          23 settembre 2022 at 8:51 Rispondi

          Se la lesione dipendeva interamente dalla devitalizzazione fatta male sì. Se invece cera in concomitanza a una mobilitá legata alla perdita di osso per motivi parodontali la parte a carico della parodontite non si rigenererá e la mobilità potrebbe permanere

          • Sara castaldi

            23 settembre 2022 at 15:13

            No dottore, il granuloma si è formato in seguito a carie profonda concomitante col periodo in cui avevo apparecchio ortodontico, avvertivo molta sensibilità e dopo aver tolto l apparecchio il dentista si è accorto dopo 5 mesi con una radiografia che la sensibilità ormai sparita era dovuta ad una lesione perspicace che ha fatto riassorbire osso attorno alla radice. Non credo quindi sia un problema paradossale. In questo caso devitalizzandolo si riformerà al 100% tutto l’osso che si è riassorbito attorno alla radice?

          • mrodonto

            23 settembre 2022 at 19:06

            Se tutto va bene sì. La probabilità è molto alta

          • Sara castaldi

            1 ottobre 2022 at 21:38

            Salve dottore, dopo ls devitalizzazione, a distanza di mesi quando si sarà riformato osso potrò fare ortodonzia su quel dente? Non capisco perchè un dottore mi ha detto di stare attenta perchè si potrebbe essere il rischio di rizzolisi ovvero riassorbimento della radice, come mai? È alta questa possibilità?

          • mrodonto

            2 ottobre 2022 at 0:11

            In effetti non ne capisco il senso. Non mi risulta che su un dente devitalizzato aumenti il rischio di riassorbimento della radice se si fa endodonzia. Direi di stare assolutamente tranquilla nel farlo

  • alessandro porri

    2 settembre 2022 at 22:47 Rispondi

    Buonasera Dottore un consiglio spassionato, è sempre utile e consigliato fare una corona dopo avere devitalizzato un dente? Nel mio caso un molare. Grazie Alessandro

    • mrodonto

      3 settembre 2022 at 8:13 Rispondi

      I denti devitalizzati sono più fragili ma la necessità di proteggerli dalla frattura dipende da quanta sostanza dentale residua hanno ed eventualmente dal colore alterato del dente se siamo in zona estetica. Con la circonferenza del dente conservata o anche con solo due o tre pareti ma spesse oltre 3 mm si può concepire di fare solo una otturazione. In caso contrario non è per forza obbligatoria la corona ma va bene anche un overlay, o intarsio, che risparmi sostanza dentale ma che non è molto indicato se si vuole la massima estetica

  • Germana

    28 agosto 2022 at 22:30 Rispondi

    Salve, da diversi mesi un linfonodo sottomandibolare gonfio e dolorante. Proprio sotto ad un dente problematico il quale ha subito diverse otturazioni. Ultimamente ho fatto l’ennesima otturazione ( ormai ho perso il conto) ma il dente fa male quando ci mastico sopra ed è sensibile al caldo e freddo. Il dentista, convinto che il mio dolore derivasse dalla gengiva infiammata e sanguinante mi ha consigliato una cura con colluttorii curasept 0.2 e gel da passare tra il dente dolorante e quello adiacente per dieci giorni. Visto che il dolore persiste il dentista mi ha proposto la devitalizzazione. Se il problema dell’ingrossamento del linfonodo dipende veramente dal dente, però, devitalizzandolo, il linfonodo dovrebbe teoricamente sgonfiare e ritornare alle sue dimensioni normali oppure c’è il rischio che ciò non succed ?

    • mrodonto

      28 agosto 2022 at 22:35 Rispondi

      Buongiorno. Certo il linfonodo sgonfierà se la causa era quel dente. Sembra lapalissiana come cosa, ma per avere garanzie in merito bisognerebbe aver capito cosa non vada… in realtà se il dente sente freddo e caldo non dovrebbe avere infezioni sotto e il linfonodo dovrebbe gonfiare quando c’è una infiammazione o infezione che lo riguardano in qualche modo… denti morti o con parodontite apicale acuta perchè hanno nervo infiammato possono dare gonfiore al linfonodo, così come problemi gengivali… ae il dente presenta sintomatologie a tatto freddo e caldo potrebbe essere incrinato e giustificare anche il gonfiore al linfonodo. In questo caso il problema dovrebbe risolversi con la devitalizzazione, ma bisognerà poi verificare la crepa se c’è davvero e fino a dove si approfondisce per capire se il dente sia recuperabile e, nel caso lo sia, provvedere a incapsularlo o rivestirlo con un intarsio per scongiurare fratture conclamate

  • Francesca R.

    22 agosto 2022 at 9:07 Rispondi

    Buongiorno Dottore
    È da un mese che ho la sensazione di avere un orecchia attappata.
    Ho fatto milioni di cure con aeresol cortisone antibiotico per poi scoprire da un opt fatta non dal mio dentista che è in ferie ma da un altro che è una pressione del nervo infiammato. Mi apre il dente me lo pulisce me lo richiude con una pasta nera e un otturazione provvisoria. Mi leva aeresol che era inutile e mi segna una scatola di augumentin. Una mattina ho provato un dolore atroce all orecchio lo contatto e mi dice che non dipende dal dente e potrebbe essere otite. Vado al pronto soccorso l otorino mi fa tutti gli esami con le telecamere e mi dice che dipende dal dente che orecchie ok. Mi rivede qualche giorno fa il dentista per devitalizzarlo ma mi dice che è ancora leggermente infiammato e non me lo inizia nemmeno a devitalizzare e mi risegna un altra scatola di augumentin con brufen e tachipirina al dolore. Ovviamente sto prendendo protettori gastric e fermenti lattici e mi dice tra una settimana ci rivediamo e te lo curo. Speriamo. Allora io dottor volevo sapere se è dovuto al dente e sia normale questo senso di attappamento di orecchia che tutti m dicono sia normale e sia magari un riflesso del dente, tranne il dentista che mi sta curando che mi dice che gli fa strano. Ho sentito anche il mio dentista che è in ferie ed è rimasto male del fatto che non m ha cominciato nemmeno la devitalizzazione mi ha detto che sarei comunque stata molto meglio. Io specialmente quando mi metto lunga sul letto la sera e la mattina mi sento cosi un po attappata. Grazie mille e buona giornata

    • mrodonto

      23 agosto 2022 at 7:44 Rispondi

      Buongiorno. Il senso di tappamento dell’orecchio non è in sintomo che possa dipendere dai denti. Il dolore riferito all’orecchio sì. Mi sembra solo strano che le sia stato aperto un dente perché lo si pensava coinvolto nel fenomeno e poi dopo che il tappamento è diventato dolore, che le sia stato detto che sembra strano venga dai denti… se sembrava strano il dente non andava aperto…ma spero che le radiografie e l’esame clinico avessero sancito la presenza di un problema che richiedesse quella cura. Come al solito mi sembra anche strano che non abbiano chiuso il dente in seconda seduta… è raro che dopo aver già medicato un dente poi non si riesca a lavorarci… l’antibiotico se il dente è ancora vivo a livello del nervo ancora presente nelle radici e ha male all’orecchio, che ne è il segno, non serve a nulla e sarebbero meglio terapie con antidolorifici e ed eventualmente cortisone. Ma serve visita per dire queste cose, perchè i racconti dei pazienti, per forza di cose, sono spesso pieni di contraddizioni legati al fatto che non vengono spiegate completamente le cose, o comunque, non vengono comprese appieno. Il male passerà dopo aver curato il dente, il senso di tappamento non credo invece c’entri nulla.

  • Giuseppe

    12 agosto 2022 at 22:20 Rispondi

    Salve . Mi si è staccata una capsula con tutti i perni su un premolare superiore. Era già stato ricementato il mese scorso. La mia domanda è: corro dei rischi a tenere la radice scoperta fino a quando rientrerà il mio dentista dalle ferie a settembre?
    Grazie per l’attenzione
    Saluti

    • mrodonto

      12 agosto 2022 at 22:23 Rispondi

      Buonasera. Se il dente è devitalizzato non corre alcun pericolo… in ogni caso se il dente non fa male non dovrebbe accadere nulla anche senza corona, che non so se sia definitiva o provvisoria. Una corona definitiva non dovrebbe mai staccarsi, ma nei rari casi in cui succede, una volta ricementata non deve ristaccarsi.

      • Giuseppe

        12 agosto 2022 at 23:07 Rispondi

        Grazie per la risposta. È una corona definitiva messa circa 12 anni fa . Ho già avuto dei fastidì risolti ricementandola col dentista che me la fece. Purtroppo non posso più andare da lui. Nel frattempo ho avuto nuovi fastidì e dalle radiografie risultava un’infezione tra le radici. Sospetta frattura.Quindi estrazione . Ma ho temporeggiato perché non ho avuto ascessi o dolori eccessivi.A luglio si è scementata ed il dottore l’ha riattaccata. Ora senza capsula da meno fastidì.!Scoprirò a settembre che ne sarà sperando di risolvere. Mi piacerebbe salvarlo anche rifacendo la capsula ma non so se sia possibile. Grazie di nuovo per l’attenzione.

        • mrodonto

          12 agosto 2022 at 23:09 Rispondi

          Se si stacca assieme al perno perché è fratturato non sarà recuperabile ed è meglio stare senza.

  • Giuseppe

    12 agosto 2022 at 16:54 Rispondi

    Salve Dottore. Mi si è staccata la capsula su un premolare che mi era già stata ricementata il mese scorso. Il mio dentista è in ferie . Ho provato a riposizionarla con un kit da farmacia ma il dente rimane più alto ed ho rinunciato. Il mio dubbio è :corro dei rischi a tenere la radice scoperta fino al rientro del mio medico a settembre ? Anche perché la settimana prossima andrò anche io via per le vacanze. Grazie della disponibilità.
    Saluti

  • Giada

    5 agosto 2022 at 21:31 Rispondi

    Salve dottore io anni fa ho devitalizzato un molare destro…è un mese fa ho iniziato ad avere un forte dolore, delle fitte assurde, sono andata dal mio dentista mi ha fatto una lastra e ha notato che avevo un infiammazione nella gengiva e che il dente però è stato devitalizzato bene a suo tempo (sempre dallo stesso dentista) allora mi ha prescritto una cura di antibiotici e dopo una settimana il dolore è sparito , purtroppo da qualche gg ho di nuovo male, meno rispetto a prima. Sono ritornata da lui e mi ha limato un po’ il dente ma mi ha detto che se il dolore continua l’unica soluzione è togliere il dente ..volevo sapere se effettivamente è l’unica scelta possibile per non avere così male

    • mrodonto

      5 agosto 2022 at 22:54 Rispondi

      In questi casi bisogna fare una scansione tridimensionale del dente e verificare se ci sono infezioni sotto che in radiografia bidimensionale non si vedono. Potrebbe mancare un canale. Se il canale non si riesce a trovare si può sempre valutare una apicectomia. Il problema e la necessità di conseguente estrazione ci sarebbe solo in caso di frattura verticale di una radice del dente…

      • Giada

        7 agosto 2022 at 14:03 Rispondi

        Grazie mille per la sua risposta proverò a sentire il parere di un altro dentista a questo punto… io pensavo che il dente devitalizzato fosse possibile essere ritrattato…

  • Alessandro B

    2 agosto 2022 at 15:34 Rispondi

    Salve dottore, come descrive benissimo nell’articolo, a distanza di anni da una devitalizzazione mi si è formata una fistola sulla gengiva da cui fuoriusciva del pus. Ho fatto pertanto ritrattare il dente da un altro dentista che ha risolto il problema, solo che nel punto in cui c’era la fistola è rimasta una macchia nera, che io speravo sparisse con il tempo ma che invece a distanza di un paio di anni è rimasta lì, asintomatica ma poco estetica. Secondo lei posso fare qualcosa?
    Grazie.

    • mrodonto

      2 agosto 2022 at 22:35 Rispondi

      Buongiorno! In teoria non rimangono cicatrici dalla guarigione delle fistole. Chiazze nere possono essere tatuaggi da amalgama o nei. In teoria con un innesto di gengiva o comunque con procedure chirurgiche una macchia di piccole dimensioni può comunque essere corretta, anche se onestamente nessuno ci ha mai chiesto di farlo

  • Andrea Ramiz

    19 luglio 2022 at 15:40 Rispondi

    Buongiorno Dottore, già da alcuni mesi ad un molare sentivo fastidio nel bere/mangiare (freddo), e col dentista abbiamo deciso di devitalizzare il dente. Mi ha anestetizzato, ha proceduto con la devitalizzazione dicendomi al termine che aveva trovato un sangue rosso scuro nelle cavità. Ad una settimana di distanza sono andato a farmi rivedere, precisandogli che dopo 4/5 giorni avevo cominciato a sentire un poco male quando veniva schiacciata la copertura del dente. Causa il fatto che partiva per le ferie mi ha fatto nuovamente un paio di anestesie e ha proceduto con una energica pulizia dei canali chiudendomi poi il dente con una pasta morbida. Già dalla sera ho avuto male, dopo tre giorni sono andato farmi vedere e mi ha spiegato che i gas sprigionati dall’infezione vanno a premere all’interno e causano il dolore, ha pulito lasciandomi il dente otturato da una pallina di cotone che provvedevo a sostituirmi. Pochi giorni dopo il figlio anche lui dentista mi ha chiuso nuovamente il dente con una pasta ancora più morbida che nel caso di dolore posso rimuovermi anche io con uno stuzzicadenti. Ora sono trascorsi tre giorni e ieri ho avuto dolore, oggi poco, sono un pò stanco dall’avere male da 15 giorni, lentamente la situazione migliora, ma molto lentamente.. il dente è devitalizzato perchè ci hanno lavorato sopra e non ho sentito alcun dolore. E’ un normale decorso o il fatto di sentire dolore non è nella normalità? Grazie.

    • mrodonto

      19 luglio 2022 at 22:28 Rispondi

      Buonasera. Dalla sua descrizione mi pare che si continui ad andare avanti a medicazioni senza finire il lavoro. Spesso in urgenza non si ha modo di fare altro che aprire il dente e mettere una medicazione che dovrebbe indurre la morte del nervo residuo… fatto sta che il modo migliore per risolvere i problemi in endodonzia è aprire disinfettare e chiudere definitivamente il dente in una seduta. Lasciare il dente aperto è una cosa che non andrebbe mai fatta se non in casi di dolore estremo non controllabile per la dirompente produzione di essudato o pus da sotto il dente. Quello che non mi piace è questo approccio a continue medicazioni rischiando di compromettere la cura per farsi le ferie. Se il dentista che la sta guardando non è in grado di chiudere definitivamente il dente per problemi di agenda le consiglio di rivolgersi a chi garantisce il servizio tutto l’anno. È una cosa in cui abbiamo sempre creduto molto ma richiede, per essere realizzata, di un team numeroso, per permettere a tutti gli operatori di fare le proprie meritate ferie senza costringere i denti dei pazienti ad aspettare.

  • Francesco C.

    14 luglio 2022 at 11:00 Rispondi

    Salve, avrei una sola domanda: un premolare devitalizzato deve essere subito incapsulato o può essere incapsulato anche a distanza di alcuni anni?
    Grazie in anticipo per la risposta

    • mrodonto

      14 luglio 2022 at 12:25 Rispondi

      Buongiorno. Nessuno può sapere se e quando si può rompere un dente non protetto dal rischio di fratturarsi. Le probabilità aumentano quanto più sottili sono le pareti residue del dente. Se le pareti sono più spesse di 3 mm o sono presenti ancora 4 pareti circonferenziali senza soluzione di continuità addirittura si potrebbe pensare di non incapsularlo proprio. Cautelativamente prima lo si fa meglio è.

    • Giorgia P

      31 luglio 2022 at 20:07 Rispondi

      Buonasera dottore, volevo ricevere informazioni riguardo la ricostruzione di un dente devitalizzato, in questo caso un molare inferiore: le spiego pochi giorni fa causa una carie laterale, il mio dentista ha deciso di devitalizzare poiché la carie era andata in profondità poi ha applicato otturazione temporanea e finirà il prossimo appuntamento. Volevo sapere visto che purtroppo per un’urgenza non ho potuto più parlare questi giorni con il mio dentista, se il molare risulta avere integre ancora tutte le pareti, è possibile che sia necessaria una semplice otturazione o sarà necessaria una capsula? La ringrazio anticipatamente

      • mrodonto

        31 luglio 2022 at 22:03 Rispondi

        La presenza di 4 pareti integre può far scegliere di eseguire una otturazione semplice, ma quando c’è una carie laterale così grande da richiedere una cura canalare bisogna considerare che le pareti non sono sostenute su tutta la circonferenza… dovrà valutare il dentista in base a esperienza, spessore pareri residue e coinvolgimento nella masticazione dell’elemento

  • Cristina

    13 luglio 2022 at 18:26 Rispondi

    Buonasera dottore, vorrei gentilmente sapere se è fattibile eseguire un incapsulamento su un incisivo superiore devitalizzato da molti anni che a seguito di un trauma si è spezzato al di sopra della linea gengivale, preservando la radice cioè senza eseguire un impianto. Mi rendo conto che la risposta senza vedere i rx non può essere precisa, ma vorrei leggere un suo parere in base alla sua esperienza. Il mio dente è stato trattato con cura canalare 25 anni fa quand’ero adolescente dopo una caduta, una revisione è stata fatta una dozzina di anni fa e fino a qualche mese fa non mi ha mai dato problemi (a parte la leggera discromia esteticamente non molto bella, che ho preferito sopportare per tenermi più a lungo possibile il mio dente -ora ho 43 anni). Purtroppo questo inverno ho preso una botta sopra il labbro e il povero dente si è parzialmente spezzato sotto la gengiva creando una macchiolina rosacea. Il dentista che vent’anni fa lo aveva devitalizzato mi ha fatto una otturazione “per tirare avanti” ma il dente ora si muove toccandolo e l’area annerita vicino alla gengiva si è estesa. Mi ha proposto di tentare un incapsulamento mantenendo la radice e creando un moncone sul dente residuo. Le è mai capitato di riuscire a fare un intervento simile? Lui mi ha mostrato un paio di esempi, uno andato a buon fine, un altro no. Un altro dentista che ho consultato mi ha detto che in questi casi il riassorbimento interno non lascia speranze e bisogna assolutamente estrarre il dente il prima possibile. Sono molto indecisa sul da farsi, da un lato speravo di salvare la radice, dall’altro temo di fare un pasticcio e creare un danno peggiore. La ringrazio se le sarà possibile rispondermi.

    • mrodonto

      13 luglio 2022 at 19:32 Rispondi

      Buonasera! Dipende dalla lunghezza residua della radice! Dando per scontato che si escluda la presenza di una frattura verticale della radice i problemi sono due per incapsulare e fare un lavoro che duri. Si deve fare in modo di ottenere un collare di dente lavorabile di almeno due mm di altezza e per farlo si potrebbe fare un allungamento di corona clinica, cioè un interventino chirurgico per riposizionare la gengiva più in alto. In un settore incisivo coinvolto nell’estetica questo deve tenere conto del livello gengivale dei denti a fianco. Se allungando gengiva il dente diventerebbe troppo lungo bisognerebbe prima trazionare la radice verso il basso per qualche settimana o mese con un apparecchio e poi portare la gengiva più in alto dopo che in pratica si era fatto scendere il dente insieme alla gengiva e all’osso. Il risultato sarà come se avessimo fatto uscire la radice di 2-3 mm dall’osso senza intaccare i livelli gengivali. Per fare questo serve ovviamente un po’ più tempo che a mettere impianto post estrattivo e c’è bisogno di una radice di una certa lunghezza e che non sia rotta, perché se no si spende quanto un impianto con un intervento chirurgico di mezzo per allungare la vita del dente solo di qualche mese…

      • Cristina

        3 ottobre 2023 at 2:39 Rispondi

        Gentilissimo dottore, anche se a distanza di tempo volevo ringraziarla perché la sua risposta mi è stata utile per comprendere meglio la situazione e porre delle domande pertinenti al mio dentista. L’intervento è stato rimandato di oltre un anno per le cure oncologiche (più per l’impegno psicologico che per una reale necessità di differire la cura dentaria). Tra qualche giorno il dentista interverrà sull’incisivo tentando l’incapsulamento con innalzamento della gengiva.
        Vorrei chiederle se sarebbe opportuno fare una tc cone beam per verificare che la radice non abbia fratture, oppure se sono sufficienti rx e valutazione clinica. Un altro dubbio che mi preoccupa è che l’osteopenia (indotta dalla cura antiormonale per il k mammario e responsabile della retrazione dei bordi alveolari) possa essere un elemento sfavorevole per la tenuta della corona o dell’eventuale impianto sull’incisivo 48. C’è nulla che si possa fare per favorire la rigenerazione della zona in cui si è verificato il riassorbimento osseo?
        La ringrazio anticipatamente se riuscirà a darmi un suo parere anche su questi due aspetti.

        • mrodonto

          3 ottobre 2023 at 7:58 Rispondi

          Buongiorno, sono contento se le sono stato utile a distanza. Per quanto riguarda l’incisivo eventuali fratture non si vedrebbero in cone beam, che potrebbe semplicemente mostrare e eventuali granulomi che in rx normale non si vedono, ma la risoluzione della cbct non è sufficiente a vedere crepe se non in caso di rottura conclamata, che si diagnosticherebbe facilmente anche in altro modo. Per cui direi che basta la radiografia bidimensionale, a giudizio del collega che l’ha in cura. Per quanto riguarda il discorso oncologico, non si preoccupi. Le ossa della bocca, in particolar modo la mandibola, non rispondono fortunatamente troppo alle cure chemioterapiche, che vanno tenute in conto ma senza grandi preoccupazioni.

          • Cristina

            3 ottobre 2023 at 12:26

            Grazie mille, il suo parere mi ha tranquillizzato e mi è stato molto utile. Spesso noi pazienti abbiamo bisogno di conferme o di porre domande che nel frangente della visita non ci vengono in mente. Le informazioni che lei ha lasciato anche nelle risposte ad altri utenti sono una fonte preziosa per capire meglio le situazioni endodontiche che quasi tutti nel corso della vita possono trovarsi ad affrontare. Grazie!

  • Chiara

    9 luglio 2022 at 16:32 Rispondi

    Salve, avrei dovuto fare un otturazione per una carie semplice; purtroppo però quando il dentista si è messo ad operare sul dente in questione ho provato dolore ed è uscito sangue; il dentista non era sicuro se si trattasse del nervo o della gengiva e mi ha detto che se provavo dolore probabilmente avrei dovuto devitalizzare il dente. Mi ha rimosso la carie ed ha applicato una medicazione, poi mi ha detto che, qualora non avessi avuto più dolore la prossima volta che ci saremmo visti, allora avrebbe eseguito una semplice otturazione senza fare alcuna devitalizzazione; in caso contrario, ovvero se avevo ancora dolore, sarebbe dovuto intervenire con la devitalizzazione.
    In generale il dente non mi ha mai dato particolari problemi, tuttavia nella zona in questione (dove ho anche altre otturazioni) è da qualche anno che ho sensibilità al freddo e un leggero fastidio che si presenta quando mi tocco con la lingua. Di recente ho notato di avere un po’ di sensibilità anche al caldo.
    Due mesi fa però per alcuni giorni ho avuto un forte dolore nella zona in questione (forse non c’entra ma è arrivato quasi in concomitanza con le mestruazioni). Il dolore arrivava alle tempie ed era soprattutto di notte, ma non mi era mai capitato che mi facesse male.
    Durante la masticazione non ho mai avuto dolore, ma da quando ho fatto questa medicazione provvisoria invece un po’ si, ma occasionalmente e non è un dolore atroce.
    Tante volte ho fatto presente a vari dentisti di questa sensibilità, tutti hanno preso la questione alla leggera, non hanno mai approfondito il problema e non hanno mai notato la carie che nel frattempo è diventata più profonda. Voglio sottolineare che però, in generale, non sono mai sintomi di dolore atroce, piuttosto si tratta di un fastidio e un po’ di sensibilità che si presenta in determinate occasioni. Io non vorrei arrivare alla devitalizzazione, il dentista ha detto di essere ottimista, ma temo però che quasi sicuramente il dente sarà devitalizzato. Come procedono i dentisti in questi casi? È sicura la devitalizzazione?
    Esistono esami o test che ti consentono di sapere se la carie ha intaccato il nervo?

    • mrodonto

      9 luglio 2022 at 20:42 Rispondi

      Da come me lo descrive potrebbe avere avuto un riassorbimento esterno ignorato dal collega, ma è solo una ipotesi. Se il dente sanguina “a sorpresa” in una zona dove il nervo non dovrebbe esserci non si tratta di gengiva ma di un tessuto di granulazione che può simulare una carie in radiografia e che invade il dente andando a distruggerlo in tempi più o meno lunghi. Ovviamente senza radiografia non posso che fare una ipotesi. In ogni caso il dente sarà da devitalizzare quasi di sicuro visto la sintomatologia. Consiglio di rivolgersi a un endodontista esperto se le sembra che il dentista stia “navigando a vista” senza comprendere cosa sta accadendo. La descrizione che mi ha fatto non mi sembra troppo promettente da questo punto di vista…

      • Chiara

        10 luglio 2022 at 16:53 Rispondi

        Grazie mille per la tempestiva risposta, è stato chiaro e preciso. Posso chiederle solo un’ultima informazione?
        Quanto tempo dura un dente devitalizzato?
        Se il dente fosse devitalizzato, potrei rischiare di ritrovarmi senza dente tra 10 anni o poco più?

        • mrodonto

          10 luglio 2022 at 17:15 Rispondi

          No, se protetti in maniera adeguata da rischio frattura e devitalizzati bene i denti trattati endodonticamente possono durare a vita. Magari trattandoli un paio di volte… ma il dente in se non ha gli anni contati solo perché devitalizzato

          • Chiara

            12 luglio 2022 at 17:16

            Grazie ancora, è stato gentilissimo, adesso la situazione mi è più chiara

  • Alberto

    6 luglio 2022 at 20:37 Rispondi

    Buonasera dottore, oggi mi sono sottoposto ad un intervento di devitalizzazione del molare inferiore sinistro. Il dentista mi ha fatto due fiale di anestesia ma, nel momento in cui ha iniziato a rimuovere la polpa, ho sentito un male forte e non sono riuscito ad andare avanti. Sono pertanto tornato a casa con il dente scoperto e sento spesso la sensibilità quando bevo o ci passo sopra con la lingua. Io avrei convenuto di optare a questo per l’estrazione del dente, perchè non ho nessuna intenzione di devitalizzarlo dato il dolore sentito. Il dentista mi ha detto che mi farebbe un anestesia tronculare per l’estrazione. Lei consiglia l’estrazione o tentare di farlo andare in necrosi il nervo? Grazie in anticipo e cordiali saluti

    • mrodonto

      7 luglio 2022 at 0:38 Rispondi

      Buonasera. Quel che sento mi pare assurdo. Sentire male quando si arriva al nervo è risolvibilissimo eseguendo una anestesia intrapulpare, cioè direttamente sul nervo. Fa male un secondo poi non si sente più nulla. Il fatto che lei mi parli di “la prossima volta mi farebbe la tronculare” poi mi fa pensare che questa volta non sia stata fatta, errore a mio parere grave se si parla di molari inferiori, dove l’anestesia praticata di fianco al dente è spesso inefficace per lo spessore dell’osso in quel punto. Non mi convince nemmeno il dentista che si arrende al volere del paziente e che quindi è disposto a togliere sullo sconforto un dente che aveva deciso di recuperare. Anche il discorso del dente aperto non ha alcun senso se il lavoro non è stato ultimato. Spero ci sia una pasta provvisoria… Il mio consiglio è di provare con un altro dentista che faccia l’anestesia e che sappia gestire meglio la situazione, perché io in 17 anni non ho mai dovuto interrompere una seduta per dolore… non si faccia solo togliere il dente per questo episodio!

  • Alberto

    6 luglio 2022 at 20:33 Rispondi

    Buonasera dottore,
    oggi mi sono sottoposto ad un intervento di devitalizzazione del molare inferiore sinistro. Il dentista mi ha fatto due fiale di anestesia ma, nel momento in cui ha iniziato a rimuovere la polpa, ho sentito un male forte e non sono riuscito ad andare avanti. Sono pertanto tornato a casa con il dente scoperto e sento spesso la sensibilità quando bevo o ci passo sopra con la lingua.
    Io avrei convenuto di optare a questo per l’estrazione del dente, perchè non ho nessuna intenzione di devitalizzarlo dato il dolore sentito. Il dentista mi ha detto che mi farebbe un anestesia tronculare per l’estrazione.
    Lei consiglia l’estrazione o tentare di farlo andare in necrosi il nervo?
    Grazie in anticipo e cordiali saluti

  • Sergio

    6 luglio 2022 at 2:16 Rispondi

    Buonasera Dottore,

    un anno fa ho dovuto fare un’otturazione dell’elemento 47 con incappucciamento della polpa, perché a quanto pare era abbastanza profonda ( purtroppo non me ne sono accorto prima), nella speranza di poter salvare il dente.

    Qualche giorno fa l’otturazione è come se si fosse “crepata” da una parte, non è saltata via completamente ma è come se avesse cominciato a staccarsi, non so se rendo l’idea.
    Non mi fa particolarmente male il dente, solo nella parte interessata diciamo anche se sto evitando di masticare da quella parte per evitare di fare danni, ovviamente ho già contattato il dentista che ha eseguito l’operazione e a breve vedrò cosa mi dirà.

    È ragionevole pensare che ciò sia dovuto ad una carie sottostante perché la carie era già troppo profonda e quindi realisticamente dovrò andare incontro a devitalizzazione? Purtroppo avrei preferito evitarlo, ma mi sono in parte rassegnato, anche se spero che possa essere dovuto ad un trauma occlusale causato dalla masticazione.

    Grazie in anticipo

    • mrodonto

      6 luglio 2022 at 8:17 Rispondi

      Buongiorno. Per quanto possa essere una otturazione che si sia scheggiata o una parte di dente suo ad essere saltata per carie o trauma la paura che ho io è che il dente possa essersi fratturato in profondità, anche se, con dente vivo, avrebbe dovuto dare più male e i denti vitali di solito non si rompono “male” in profondità. Però un solco visibile di fianco a una otturazione recente lascia pensare a una di quelle rare fratture profonde che possono comportare anche il rischio di estrazione. Non è affatto detto che il dente dopo l’incappucciamento non sia morto senza fare male, cosa non rara, e che quindi non si sia accorto della frattura subito.
      Speriamo sia solo una cosa più banale, ma solo il controllo clinico può dirle cosa sia successo. Io posso solo riferirmi alla sua descrizione.

  • Alfredo Besta

    19 giugno 2022 at 21:23 Rispondi

    Buonasera dottore, qualche giorno fa mi sono sottoposto ad una devitalizzazione di premolare inferiore a seguito di una precedente otturazione che dopo qualche settimana si è tradotta in un male fortissimo e pulsante dello stesso dente otturato.
    Adesso, trascorsi 3 giorni dalla devitalizzazione, il dolore precedente non lo sento più, tuttavia attorno al dente interessato ho le gengive doloranti che riverberano in dolore al mento ed alla mandibola ed ho una vescicola parallela al dente interessato. Pensa debba prendere antibiotico? oppure sia meglio attendere qualche giorno prima di vedere se la situazione migliora da sè?

    • mrodonto

      19 giugno 2022 at 21:32 Rispondi

      Buonasera. Direi di non prendere nulla, potrebbe essere solo un’afta o un herpes sviluppatisi in seguito all’anestesia o all’applicazione della diga. Consiglio di farsi vedere dal collega che l’ha curata se non passa in 2-3 giorni

      • Alfredo Besta

        10 luglio 2022 at 1:29 Rispondi

        Grazie mille per la sua cortese e puntuale risposta. Effettivamente dopo 2 giorni il dolore gengivale è passato.

  • Manuel

    6 giugno 2022 at 18:32 Rispondi

    Salve,
    da 5-6 anni, credo da qualche tempo dopo aver subito una piccola otturazione superficiale, soffro di dolore acuto alla masticazione di cibi duri al molare 46. L’otturazione fu davvero misera, pare non ci fosse carie ma solo il “solco” consumato e che quindi si è bucato, tant’è che non ho avuto bisogno di anestesia. Ho fatto presente il problema a due dentisti (uno è quello dell’otturazione) nel corso degli anni, entrambi hanno incolpato una sensibilità dentale con tanto di lastra alla mano in cui effettivamente non si vede uno straccio di anomalia. Eppure le fitte pregiudicavano da anni la masticazione…
    Da circa due settimane peggioramento netto:
    – sensibilità a freddo e a caldo (mai avuta)
    – dolore persistente dopo le fitte da masticazione/freddo/caldo (prima duravano pochi secondi)
    – nel giro di un giorno, maggior sensibilità al caldo mentre il freddo da sollievo e dolore esteso alla guancia fino all’orecchio
    – dopo alcuni giorni, febbriciattola, dente “alto” in chiusura mascella, come se fosse alzato dalla gengiva, inizio a non dormire la notte
    – dopo 1-2 giorni: sparita sensibilità a caldo/freddo

    A questo punto uno dei dentisti mi prescrive, al telefono, una settimana di Augmentin + Aulin alla bisogna. Il dolore acuto è diminuito, ma rimane quello “sordo” alla base del dente e sulla gengiva peraltro mai gonfia, febbre andata via ma sicuramente sono stato molto più in forma.
    Lo richiamo oggi spiegando i sintomi e mi dice che probabilmente il nervo è andato in necrosi e occorrerà devitalizzare.
    Inutile negare che mi stupisco come una persona che un giorno non ha nulla si senta dire dopo solo una settimana che occorre fare questo…
    Ci sono altre possibili spiegazioni? Ma soprattutto, supponendo che la devitalizzazione sia inevitabile a questo punto, è normale aver dato un responso basandosi solo su RX?

    • mrodonto

      6 giugno 2022 at 22:53 Rispondi

      Buongiorno. Da come la descrive sembra che il dolore derivi da un dente morto probabilmente per una incrinatura. Non so se soffre di bruxismo ma le possibilità sono solo due: dente incrinato oppure carie lasciata sotto il restauro che in radiografia potrebbe non vedersi se si sviluppa poco in senso orizzontale.
      Da quanto mi ha descritto è praticamente certo che il dente andrà devitalizzato e se incrinato bisognerá controllare fin dove si estende la crepa e proteggere poi il dente da fratture.
      Certamente andrà verificata l’effettiva necrosi con test termici o elettrici, ma il suo racconto non lascia molti dubbi

      • Manuel

        6 giugno 2022 at 23:42 Rispondi

        Grazie delle spiegazioni molto plausibili.
        Non credo di soffrire di bruxismo (nel senso di sfregare i denti tra loro) ma certamente li “serro” spesso, come quando si fa uno sforzo e sono consapevole che non è cosa normale… Tuttavia ho la fortuna di avere un’occlusione perfetta con denti da sempre dritti ed escluderei che nel tempo il dente abbia subito maggior pressione degli altri, ovvio che è solo una mia supposizione. Un’incrinatura è comunque possibile? Se un dente è effettivamente crepato ma non si vede con una radiografia lo si capisce a vista quando lo si scoperchia per devitalizzarlo? Infine e soprattutto, una crepa subdola di questo tipo può comportare estrazione o si può sistemare con capsula?
        Scusi se ne approfitto, mi rendo conto che sarebbe più semplice attendere che ci mettano le mani tra pochi giorni.

        • mrodonto

          7 giugno 2022 at 0:24 Rispondi

          L’eventuale crepa si vede con sistemi ingrandenti mentre si apre il dente per devitalizzarlo. Nel caso in cui la
          crepa ci fosse bisogna vedere se coinvolgeva solo la parte di dente sopra il nervo oppure se scende nelle radici o sul pavimento del dente. Altre spiegazioni in realtà possono essere solo una carie, una otturazione nei pressi de nervo alla quale il nervo reagisce male o un trauma. Ma se il dolore è venuto dopo l’otturazione mi chiedo se semplicemente non fosse nei pressi de nervo. Il fatto che mi dica che sia stata fatta senza anestesia però mi fa propendere per il dente incrinato.

  • Colasante filomena

    4 giugno 2022 at 1:01 Rispondi

    Salve dottore
    Io sono incinta al sesto mese e mezzo e ho un dente devitalizzato che a inizio gravidanza ha cominciato a spezzarsi. Fino a che un mese fa si è spezzato un bel po . 3 giorni fa ho cominciato a sentire del dolore specialmente quando toccavo il dente con la lingua oppure al contatto con altri denti . Recatami dal dentista mi ha solo limato un po il dente per evitare che toccasse con altri denti . Mi ha detto che è un dente da estrarre magari dopo aver partorito. Solo che il dolore ha persistito , il giorno dopo si è acutizzato (mai provato così tanto dolore) e si è gonfiato , alche confrontatami anche col ginecologo è stato inevitabile l antibiotico velamox che sto ancora assumendo e ci sono miglioramenti gia da ieri.
    Io vorrei evitare il.piu possibile l estrazione in gravidanza. Per evitare che possa ritornare l infezione non c’è una soluzione temporanea ? Dopo aver concluso la cura antibiotica?

    • mrodonto

      4 giugno 2022 at 8:17 Rispondi

      Buongiorno. Purtroppo non ci sono altre soluzioni. C’è un po’ di eccesso di zelo durante le gravidanze che portano a decisioni irrazionali a fronte dei rischi reali. Anche se preferibilmente si lavora nel secondo trimestre se la necessità lo rende opportuno le cure possono essere fatte anche in altri momenti se indilazionabili. Riempirsi di antibiotici e rimanere con infezioni e dolori non può fare meglio che estrarre il dente. Se malauguratamente durante la gravidanza si avesse un incidente con qualche frattura in ospedale eseguirebbero comunque rx e si farebbero lo stesso anestesie se servisse intervenire. Se un dente si frattura e genera ascessi per come la vedo io è meglio toglierlo. So di storie assurde di resistenza a dolori per questo timore estremo che possa succedere chissà che a fare una fialetta di anestesia. Se si può non si fa, ma se serve non ha senso rinviare quel che c’è da fare

  • MDB

    6 maggio 2022 at 13:28 Rispondi

    Salve, chiedo un consiglio.. Un anno fa ho avuto dolori forti ad un dente devitalizzato, per cui mi sono recata dal dentista. Radiografia, il dente è ok, brufen, il dolore passa. Ad un anno, risento nuovamente dolore, il dentista dice di vedere pus all’interno, antibiotico. Ritrattiamo il dente devitalizzato ma nel ritrattarlo il dentista si accorge di non poter arrivare alla radice (e quindi alla zona in cui si è formato il pus) a causa ‘probabilmente’ di una devitalizzazione sbagliata fatta in passato da un altro dentista. Ora l’unica soluzione è l’estrazione del dente?

    • mrodonto

      7 maggio 2022 at 8:33 Rispondi

      Quando non si riesce ad arrivare in apice in una radice che ha una infezione sotto restano tre chances. Cambiare ancora dentista alla ricerca di uno che pensi di riuscirci, eseguire una apicectomia, ossia un intervento chirurgico in cui si taglia il fondo della radice, che però può essere impossibile o troppo complicata su denti molto in fondo come i molari (anche qui dipende dal professionista) o estrarre il dente

  • Giuseppe

    30 aprile 2022 at 19:13 Rispondi

    Volevo aggiungere che questo fastidio mi causa anche lacrimazione all’occhio .
    Saluti

  • Giuseppe

    30 aprile 2022 at 19:07 Rispondi

    Salve .
    Sto avendo da un po’ problemi ai premolari superiori devitalizzati. Il secondo premolare a sx ho dovuto estrarlo a settembre dopo ascessi fistole e diagnosi di frattura radicolare . Volevo chiedere per quanto riguarda il primo premolare contiguo a quello che ho estratto. Da qualche settimana ho dei fastidiosi indolenzimenti allo zigomo sopra il dente,lieve sensibilità sullo stesso e sensibilità al freddo soprattutto su un lato. Non ho dolori alla masticazione e dalle visite con radiografia non vi sono evidenze. Cosa potrebbe essere? Può un dente devitalizzato essere sensibile al freddo e se si perché? P.S. Il dente ha tre radici,cosa rara mi hanno detto.
    Cordiali Saluti

    • mrodonto

      30 aprile 2022 at 19:17 Rispondi

      Buonasera. L’unica cosa certa che posso dire è che un dente devitalizzato non può sentire il freddo. Potrebbe essere la radice del dente posteriore all’estrazione e quindi il primo molare ad avere sensibilità se il sito estrattivo è ancora in guarigione oppure il canino se avesse una carie o una radice leggermente scoperta. L’indolenzimento invece potrebbe essere legato a una lesione sotto il dente che se ha tre radici spesso richiede la cura di un endodontista esperto. Non ho visto molti premolari con tre radici trattati bene fino in fondo alle radici in questi anni. Dalla radiografia bidimensionale può anche non vedersi nulla ma solo una cbct (una tac) può dirci davvero se sotto il dente ci sia un granuloma. In quel caso il dente andrebbe ritrattato. Sono comunque solo ipotesi, perché non ho modo di vedere una rx con la cura, che magari è perfetta. Parlo in via generale.

  • Paola Dogliani

    28 marzo 2022 at 18:51 Rispondi

    Buonasera, scusi un consiglio mi hanno fatto hn ritrattamento del molare 36 pluricanale con perno canalare e intarsio in composito a distanza di 15 g circa dalla cementificazione mi sono svegliata circa tre giorni fa con la sensazione di aver morso forte la notte e aver spinto a fondo il dente con un dolore nella zona che nn ha fatto che aumentare coinvolgendo tutto l’orecchio gonfiando i linfonodi e nn potendo sfiorare il dente , oggi sono stata dal dentista che mi h prescritto antibiotico e mi ha detto che nn è dovuto al lavoro svolto ma probabilmente a una tensione muscolare della mandibola… io nn sfioro con la lingua il dente vorrei strapparlo e il dolore è lancinante ho la vena dietro l’orecchio gonfia che pulsa e tutta la zona fa malissimo,martellante e se fosse dovuto al dente come sento Cosa potrebbe essere successo? Grazie se continua così vado in pronto soccorso

    • mrodonto

      28 marzo 2022 at 20:18 Rispondi

      Purtroppo mi si chiede sempre di fare l’indovino fidandosi più del mio tirare a indovinare che del parere del proprio dentista… non ho alcun elemento per dirle cos’ha. Posso dire che esiste la possibilità che si sia fratturato il dente. Può capitare nonostante l’intarsio. Altra possibilità è che la devitalizzazione non abbia avuto successo e si tratti di un ascesso. Onestamente se ha male a sfiorare il dente la causa muscolare mi sembra assolutamente da escludere.

    • Erica

      27 aprile 2022 at 23:02 Rispondi

      Buonasera Dottore,
      ho appena effettuato la devitalizzazione di un molare dell’arcata inferiore e fra 15 giorni avrò l’app.to per la ricostruzione.
      Rientrata a casa mi sono accorta che la “pasta” che il dentista ha utilizzato per coprire il dente è morbida, se la tocco si imprime e lascia dei residui sul dito e la lingua. È normale? Grazie mille.

      • mrodonto

        27 aprile 2022 at 23:07 Rispondi

        Buonasera. Sì, il collega può aver messo del cavit o de telio. Ne primo caso, più comune, il materiale è bianco e si indurisce con la saliva entro una mezz’oretta. Nel frattempo può sbriciolarsi un po’. Il telio è invece una pasta gialla un po’ gommosa che si se si stacca lo fa per intero. Mi sembra più probabile si tratti di Cavit o similari. Mentre le scrivo dovrebbe essersi giá indurita

  • Laura

    22 marzo 2022 at 9:31 Rispondi

    Buongiorno dottore, ho questo problema: 2 settimane fa, ho iniziato ad avere sensibilità e dolore al canino. Prenoto una visita per la settimana successiva per la devitalizzazione. Però 2 giorni prima dell’appuntamento ho dolore continuo e persistente accompagnato da gonfiore facciale. Trattandosi di sabato e domenica il mio dentista mi prescrive l’antibiotico. Lunedì vado e ha aperto il dente per far fuoriuscire il pus, ma questo non è fuoriuscito. È normale? Può capitare?
    Inoltre mi ha devitalizzato il dente dicendomi che avrei avuto altro dolore. Il gonfiore però continua ed è arrivato sotto l’occhio. Potrebbe esserci una possibilità che l’ascesso non sia maturato per fuoriuscire e che quindi successivamente ci sia la necessità di drenarlo?

    • mrodonto

      23 marzo 2022 at 1:42 Rispondi

      Buongiorno. Può essere che non dreni pus attraverso il canale. Se l’ascesso non è maturo o il canale non ha un diametro in apice abbastanza largo il pus non riesce a fuoriuscire dal dente. In seguito alla cura il problema può ancora peggiorare e si deve controllare questo gonfiore con l’antibiotico.

  • Giovanna Pangia

    21 marzo 2022 at 18:13 Rispondi

    Buonasera dottore, Le scrivo perché ho qualche dubbio. Dopo la rottura di un molare devitalizzato anni fa, il mio dentista mi ha consigliato di eseguire una nuova cura canalare prima di collocare una corona di copertura. Venerdì ho fatto la prima cura e il dente è stato otturato provvisoriamente. Mi sono stati prescritti l’augmentil e antidolorifici. Poiché col passare dei giorni il dolore aumentava, oggi sono tornata dal dentista che mi ha tolto l’otturatore. È fuoriuscito molto sangue e, a mia richiesta da che cosa fosse causato, il medico non sapeva darmi risposta. Ora ho il dente scoperto e ancora dolore. Il prossimo appuntamento è fra una settimana, ma nel mentre è corretto avere il dente senza otturazione? E il sangue da cosa poteva dipendere? Specifico che oggi non è stata fatta alcuna radiografia. La ringrazio molto.

    • mrodonto

      23 marzo 2022 at 1:40 Rispondi

      Lasciare il dente aperto non è una manovra suggeribile e si può ricorrere a questo espediente solo per risolvere fortissimi dolori legati all’aumento di pressione per pus o essudato che si formano sotto il dente se i farmaci non riescono a controllare il dolore in fase acuta. Ma va comunque lasciato per poco per evitare colonizzazioni batteriche più difficili da debellare. Può capitare che ci sia una riacutizzazione del problema dopo la cura e di solito se la cura è stata fatta bene si deve controllare il problema farmacologicamente.

  • Simona

    20 marzo 2022 at 15:52 Rispondi

    Salve Doc..interessante il suo articolo sulla devitalizzazione anche se fa un po’ paura.
    Le spiego la mia problematica, per mia negligenza e anche x via del covid mi sono trascurata e da poco mi hanno trovato una carie premolare superiore, dall’endorale risultava profonda, io non me ne sono accorta perché non visibile era tra dente/dente laterale, l’unico sintomo era leggero fastidio alle bevande fredde. Il dentista al controllo consiglia di devitalizzare, perché sostiene che la carie sia vicino al nervo. Faccio un altro controllo, più o meno stessa diagnosi, ma il dentista prova a togliere solo la carie, durante il lavoro dice che in effetti si è avvicinato alla polpa, però aspettiamo per vedere come prosegue ricostruisce il dente normalmente..io ad oggi (dopo circa 15 giorni) non ho dolore, non pulsa, ma un leggero fastidio e indolenzimento ogni tanto, ma è rimasta sempre la sensibilità al freddo a volte prendo antinfiammatorio. Può guarire il dente anche se si arriva alla polpa? Ora chiedo un consiglio.. aspetto ancora per vedere come procede o sarebbe meglio devitalizzare? La ringrazio, cordiali saluti.

    • mrodonto

      20 marzo 2022 at 18:52 Rispondi

      Buongiorno.
      L’incappucciamento del nervo, se questo viene scoperto nel rimuovere una carie, è una manovra che ha senso perché se il dente riesce a sopravvivere a questa ulteriore irritazione pian piano può deporre nuova dentina tra otturazione e nervo allontanando il nervo stesso dallo stimolo irritativo con questo processo di calcificazione. Personalmente se il dente presenta già sintomi di pulpite irreversibile non la provo, perché nella mia esperienza si finisce lo stesso a devitalizzare il dente in breve tempo. Ae invece i sintomi sono solo un po’ di sensibilità al freddo ma che dura solo un attimo, senza dolore spontaneo o di notte allora ha senso provarci. Il dente può restare leggermente sensibile ma la cosa deve andare a migliorare in un tempo ragionevole. Se deve continuare a prendere antidolorifici allora è meglio devitalizzarlo. Può anche accadere a volte che il male passi di colpo e magari si scopre a distanza di tempo che il dente è morto senza dare dolori eccessivi, e magari su scopre la cosa per un ascesso o per la formazione di una fistola. Insomma, l’incappucciamento diretto del nervo o una otturazione nei pressi del nervo richiedono un monitoraggio della situazione per qualche tempo. Se i sintomi che ha vanno a diminuire e sono sopportabili senza condizionare le abitudini alimentari allora ha senso aspettare ancora un po’. In caso contrario consiglio di tagliare la testa al toro e devitalizzarlo, d’accordo col suo dentista.

      • Simona

        21 marzo 2022 at 8:33 Rispondi

        Buongiorno dottore, grazie per la risposta, il dente non era in pulpite, e sinceramente non so perché il medico non ha provato a fare incapucciamento, il dente non mi fa male la notte e non sento dolore nemmeno quando mangio, ma come ho detto solo dei fastidi come se lo sentissi compresso, non pulsa se lo tocco non mi fa male e nemmeno sotto alla percussioni, rimane la sensibilità al freddo/caldo che dura pochissimo. Ora cmq la carie non c’è più..ma quanto posso aspettare con il dente così e magari trovare un dentista che tenta incapucciamento? La ringrazio per la sua disponibilità. Buona giornata saluti.

        • mrodonto

          23 marzo 2022 at 1:37 Rispondi

          L’incappucciamento non è una cosa diversa da quello che è stato forse fatto. Semplicemente se si arriva a scoprire il nervo si può provare a ricostruirgli sopra l’otturazione e questa manovra si chiama incappucciamento pulpare e ha senso farlo se il dente non aveva sintomi prima di fare l’otturazione. Io non so se nel suo caso siano arrivati al nervo o meno ma poco importa. Ora non avrebbe alcun senso reintervenire perché fresando di nuovo il dente si peggiorerebbe l’infiammazione. L’unica cosa che può fare e aspettare e sperare che la sensibilità vada a diminuire. In caso contrario dovrà devitalizzarlo.

          • Simona

            24 marzo 2022 at 13:30

            Buongiorno Dott.re, mi scusi ma una semplice otturazione e ricostruzione mi scusi forse mi sbaglio, non è come un incapucciamento, dove vengono usati dei materiali più adatti per la protezione della polpa? Da come ho letto ci sono diversi materiali e procedure. Credo cmq che quando si può ovviamente sono tecniche che si deve provare a fare, in primis per salvare il dente e poi anche perché purtroppo non tutti possiamo sostenere spese di una devitalizzazione se comprende poi la protezione di una corona. Grazie per le sue risposte buona giornata, cordiali saluti.

          • mrodonto

            24 marzo 2022 at 14:32

            Sì ma non possiamo fare un processo alle intenzioni. Io non so se siano arrivati al nervo e l’incappucciamento si fa se ci si arriva. Non è che abbia senso riaprire il dente per arrivare apposta al nervo a fare un incappucciamento. Se si arriva al nervo si può decidere se provare a fare un incappucciamento che può essere fatto con vari materiali, tutti con letteratura scientifica alle spalle. Magari l’incappucciamento è stato fatto e stiamo qui a giudicare cosa abbia fatto o non fatto il collega senza che io abbia visto una radiografia pre e post operatoria… non ha molto senso

  • FEDERICO VENZI

    19 marzo 2022 at 22:52 Rispondi

    La ringrazio per la celere risposta! Il dente devitalizzato mi era stato ritrattato un mese fa perché era ancora sensibile al freddo e al caldo.. per togliere il dente è stato un calvario perché era ben saldo e nn riusciva ad estrarlo, tanto da far saltare l otturazione del dente devitalizzato (ora ho una otturazione provvisoria). Nn saprei dire se quello che sento è l.escrescenza ossea o meno ( potrebbe anche essere, me lo auguro) fatto sta che se “muovo” il dente devitalizzato o lo spingo con la lingua, sento fastidio alla giuntura tra dente e osso, o dente e radice..

    • mrodonto

      20 marzo 2022 at 0:04 Rispondi

      Allora è probabile che sia stato leggermente lussato il dente dietro appoggiandosi. Che salti via una otturazione definitiva non è proprio la norma… spero non si sia fratturato

  • FEDERICO VENZI

    19 marzo 2022 at 22:15 Rispondi

    Salve dottore, premetto che i denti del giudizio non sono mai scesi e che nn hanno mai dato nessun problema, le spiego la mia situazione: ho tolto 5 giorni fa il molare anteriore lquello in fondo), a fianco c’è il secondo molare che è stato devitalizzato 2 anni fa e ha un otturazione. Ora, quando parlo o quando la guancia struscia e spinge contro il dente devitalizzato, sento fastidio al dente stesso, come se lo “sentissi”, la sensazione è quella di avere un Sassetto estraneo ed è un sentire abbastanza sgradevole, non so come descrivere questa sensazione, prima dell estrazione era del tutto assente, perché il molare che mi è stato tolto evitava il diretto contatto con la guancia.. possibile che quello che sento sia fastidio alla giuntura tra osso e dente? Crede che dopo un po possa abituarmi? Consideri che quando mangio nn avverto questo fastidio perché la guancia è piena di cibo, quando poi sto mandando giù il boccone avverto il “sassolino” e ho come la sensazione che nn faccia parte della bocca. Mi scuso per la lunghezza del messaggio e per la poca precisione nel descrivere la faccenda.. la ringrazio per la disponibilità

    • mrodonto

      19 marzo 2022 at 22:33 Rispondi

      Buonasera.
      Devo dire che non mi è chiara la sensazione, ma avendo appena estratto un dente le sensazioni di contatto col dente è nuova. Bisogna capire se la sensazione è legata all’eventuale forza fatta con la leva per estrarre il dente a fianco che ha leggermente irritato l’apparato di supporto del dente residuo o se semplicemente avverte le escrescenze ossee dell’alveolo che deve guarire e può avere delle pareti taglienti che si rimodelleranno. Non è però da escludere che il dente devitalizzato abbia una infezione latente sotto (un granuloma) che si fa sentire ora che le difese dell’organismo possono essersi squilibrate per accorrere dove ha tolto il dente, dando un senso di presenza. Ovviamente non posso fare altro che consigliare di aspettare qualche settimana per vedere se, proseguendo la guarigione, la sensazione andrá via e di consultare il suo dentista per eseguire una radiografia o una scansione tridimensionale per individuare un eventuale granuloma che in radiografia tradizionale potrebbe non essere visibile.

  • Giuseppe Lo Verso

    12 marzo 2022 at 9:44 Rispondi

    Gentile Dottore, lo scorso anno ho effettuato una cura canalare di un molare inferiore (37) già devitalizzato la prima volta 20 anni fa e curato nuovamente 5 anni e 1 anno fa. Sembrava avessi risolto definitamente il problema, senonché circa 10 giorni fa ho dovuto effettuare nuovamente un’altra cura canalare; dalla radiografia post-cura si evince una estesa erosione ossea (granuloma? cisti?) e uno piccolo sbuffo apicale in uno dei due canali.

    Oggi le scrivo perché mi ritrovo nuovamente nella stessa situazione. Avverto un fastidio pulsante e alla parte inferiore della mascella un leggero gonfiore alla gengiva, nonché un fastidio all’orecchio destro e linfonodi ingrossati. Ho cominciato a prendere Augmentin compresse. Mi chiedo adesso se effettuare una nuova cura o decidere per l’estrazione del dente.

    La ringrazio moltissimo per le sue indicazioni.

    • mrodonto

      12 marzo 2022 at 12:25 Rispondi

      Buongiorno. Dopo tre cure se il dente continua ad avere problemi credo si debba decidere tra una endodonzia chirurgica se il dente è accessibile e ancora robusto o per l’estrazione. Ma non vedendo la lastra non posso capire se il dente sia stato curato al meglio possibile per via tradizionale

  • Ada R.

    11 marzo 2022 at 12:41 Rispondi

    Buongiorno Doc.
    Le scrivo a “cose fatte” per cercare una spiegazione. Negli anni ’90 ho devitalizzato il 16, ricordo sedute interminabili e gran dolore. Nel 2010 masticando qualcosa di duro sento una fitta, vado da un altro dentista che riapre il dente, dice di aver ripulito tutto e richiude. Nel 2015 mi si infiamma il molare (ascesso e dolore indicibile, faccia tumefatta). Terapia antibiotica e quiete, fino al nuovo ascesso (ogni 6 mesi circa). Nel 2017 (lo so sono masochista) mi decido e mi viene fatta un’altra terapia canalare (altro dentista, mi sposto spesso per lavoro). Sto bene per 1 anno, poi nuovamente infiammazione e ascesso. Oggi ho estratto il molare, non mi avevano dato speranze.. Da ogni apice della radice usciva un ago di metallo. Ma è normale? Il dentista che mi ha fatto l’estrazione ha detto “qui ci voleva un’apicectomia”.. Perché saperlo a danno fatto?
    Quello che mi ha impressionato di più è stato vedere quegli aghi (d’argento, ha detto il dottore, da vecchia vecchissima scuola).. Sono loro la causa di tutte quelle infiammazioni? È un “reato” prescritto, quindi può dirmi tutta la verità 😉. Grazie

    • mrodonto

      12 marzo 2022 at 12:28 Rispondi

      Buongiorno. Che l’endodonzia sia una delle branche dell’odontoiatria meno amata dai dentisti, soprattutto quelli “vecchia scuola” non è una sorpresa. Sicuramente esiste una predisposizione individuale a sviluppare granulomi perché vedo tantissimi pazienti che hanno un sacco di cure incongrue e non hanno alcuna lesione e viceversa persone che sviluppano granulomi appena non vengono puliti un paio di mm di canale. Di sicuro però la sua sfortuna parrebbe essere capitato dalla padella alla brace ad ogni cambio di dentista. Anche se senza vedere radiografie non posso dirle molto di più. Ad oggi l’endodonzia fatta come Dio comanda ha 95-98% di successo…

  • Ita

    5 marzo 2022 at 22:32 Rispondi

    Ho tolto il primo molare superiore dx sei mesi fa, la gengiva stentava a guarire ma poi si è sistemata. Ora dopo sei mesi sento nella gengiva come se fosse cresciuto un pezzetto di osso sottogengiva, non fa male ma volendo fare un impianto potrebbe dare problemi?

    • mrodonto

      6 marzo 2022 at 1:14 Rispondi

      Con tutta probabilità non dovrebbe creare alcun problema!

  • Fabio

    19 febbraio 2022 at 14:06 Rispondi

    Buongiorno, mi è stato devitalizzato devitalizzato un secondo premolare inferiore qualche anno fa che mi è stato otturato. L’otturazione è circa la metà del dente, è abbastanza grande insomma.
    Da qualche giorno avevo notato che l’otturazione si muoveva un po’ e ho subito chiamato il dentista ma oggi mentre mangiavo mi è saltata completamente l’otturazione, per intenderci si vede il “filetto” utilizzato per otturare la radice del dente. Ho molta paura ora perchè l’appuntamento è tra una settimana, che consigli mi può dare per evitare danni e problemi in questi giorni?

    • mrodonto

      20 febbraio 2022 at 0:53 Rispondi

      Un dente a cui si stacca in toto una otturazione potrebbe essersi fratturato. In ogni caso grossi rischi essendo devitalizzato non ci sono. Unica cosa, essendo rimasto l’ambiente all’interno del dente esposto a saliva, cibo e batteri la devitalizzazione, qualora il dente fosse recuperabile, sarà probabilmente da rifare. Trovo però strano che il collega non abbia previsto dei posti urgenza in giornata per chi ha problemi urgenti, o reputati tali. Nel nostro studio ogni giorno in agenda ci sono 6 posti per le urgenze.

  • Roberto

    9 febbraio 2022 at 18:06 Rispondi

    Buonasera dottore, esattamente 5 giorni fa sono andato a farmi togliere il molare perchè ormai era andato, proprio oggi mentre facevo il riscaquo con acqua e sale mi e caduta da dentro la gengiva un pallino morbido di sangue (immagino sia il coagulo) il problema e che adesso sono abbastanza spaventato.. perche da come leggo su internet al 99,9% prenderò un infezione… non vorrei affidarmi a dei post pubblicati al volo quindi chiedo a lei se effettivamente e vera questa cosa. se cosi dovesse essere come posso fare per evitarlo? la prego mi aiuti non voglio mai piu provare un dolore simile.. grazie in anticipo

    • mrodonto

      9 febbraio 2022 at 18:47 Rispondi

      Buonasera a lei. Mai sentito che se esce una pallina di sangue allora verrá dolore e infezione. Innanzitutto non ha senso fare sciacqui con acqua e sale se non ha un ascesso in corso da far drenare attraverso la gengiva per sgonfiare, unica utilità di uno sciacquo con acqua e sale. Secondariamente un alveolo che rimane vuoto senza coagulo rischia l’alveolite secca ma non è una equazione certa che se vede un grumo di sangue allora è spacciato. Tenga pulita la zona con sciacqui col collutorio con clorexidina 0,2% e se dovesse avere male senta il suo dentista che può mettere una medicazione che di solito risolve velocemente il dolore. In ogni caso davvero non capisco perché le persone chiedano pareri a un “estraneo” su un blog che richiede approvazione dei messaggi al posto di chiamare il proprio dentista e porre la domanda a lui…

  • alessandra agelucci

    25 gennaio 2022 at 15:35 Rispondi

    Buonasera dottore. Mi è stata rifatta una otturazione vecchia e subito dopo ha iniziato a farmi male il dente con sensazioni di caldo e freddo. Tornata dal dentista mi ha detto che probabilmente essendo una carie estesa , se il dolore non fosse passato avrei dovuto devitalizzare il dente. Il dolore non è passato e cosi ieri ho fatto la prima seduta in urgenza per devitalizzare il dente. E’ normale che ora il dente sia dolorante e mi pulsi e se provo a stringere i denti mi faccia un male esagerato? Forse dipende dal fatto che cmq la devitalizzazione è stata fatta quando ancora avevo il dolore? Quanto durerà questo dolore? Diciamo che questo dente mi è stato un po’ troppo “lavorato” in quanto 5 giorni prima ero sempre andata in urgenza e mi avevano aperto la camera pulpare facendo una prima lavorazione provvisioria cercando di togliermi il dolore (ma anche con 2 anestesie ho sentito cmq male) provocando altro dolore? Conviene prendere un antibiotico?

    • mrodonto

      26 gennaio 2022 at 1:47 Rispondi

      Buongiorno. Resto sempre stupito di come glinutenti di questo blog vadano da un dentista, acconsentano a fare un lavoro e poi, una volta finito rivolgano le domande che dovrebbero fare al professionista che ha preso le decisioni, ha fatto una diagnosi e eseguito una cura. Essendo peraltro pagato. Queste domande andrebbero poste al proprio dentista, che comunque dovrebbe avvertire delle possibilità di dolore e su come affrontarle dopo una terapia. Il fatto che ci si trovi sguarniti di informazioni circa il possibile decorso di una terapia mi preoccupa, perché questo articolo è strapieno di persone in cerca di diagnosi e terapie farmacologiche perchè i propri dentisti sembrano non spiegare nulla.
      In ogni caso, e perdoni lo sfogo, dopo una devitalizzazione il male a battere sul dente è nella norma. Di solito dura due o tre giorni e si controlla con un antidolorifico a stomaco pieno da assumere due o tre volte al giorno. Se il dente era vivo prima della devitalizzazione è difficile che abbia sviluppato un ascesso e che possa servire l’antibiotico, ma se è stato lavorato in più sedute non è una evenienza da escludere, ma va confermata dal dentista e non da chi non ha visto nemmeno una radiografia a distanza. Personalmente, ho visto denti dolenti dopo una cura a che a 10-15 giorni, anche se si tratta di eccezioni. Scaricare il dente dalla masticazione abbassandolo dopo la cura in attesa del restauro che lo protegga dal rischio di fratturarsi è una manovra che personalmente faccio quasi sempre e che limita molto questi dolori post operatori.

  • Fron Alexandra

    20 gennaio 2022 at 14:03 Rispondi

    Salve Dottore, da un mesetto ho fastidio al canino e adesso si è un po’ spezzato, ho chiamato il dentista da cui vado e ho appuntamento tra 2 settimane. Nel frattempo il dolore è aumentato e poi ho preso un antibiotico prescrittomi e degli anti dolorifici, però non hanno fatto molto effetto fino ad un paio di giorni fa. Adesso il dolore è passato e spero vivamente che non torni in queste 2 settimane. L’unica cosa è che se tocco la guancia destra nella parte tra il naso e l’occhio con una lieve pressione, sento subito come se ci fosse un nervo o qualcosa di simile che mi da fastidio al dente. Ho un po’ paura perché non mi è mai capitato. Cosa potrebbe essere? Grazie mille per la risposta.

    • mrodonto

      20 gennaio 2022 at 15:36 Rispondi

      Purtroppo non sono un indovino… è impossibile tirare a indovinare che cosa possa avere da un paio di sintomi riferiti. La risposta adatta sarebbe “credo abbia mal di denti”… non è davvero possibile rispondere alle decine di richieste di diagnosi su un blog senza visita e radiografie. Mi spiace di non poter essere utile.

  • Daniela Samoggia

    17 gennaio 2022 at 19:30 Rispondi

    Buonasera, io avevo un’otturazione su un molare che ha iniziato ad essere mooolto sensibile al freddo e quindi ho fatto la visita e mi è stato devitalizzato. Dopo due settimane sento ancora che qualcosa non va’ perché sento del dolore (non fortissimo, ma c’é). Il dentista mi ha fatto la lastra ed ha controllato e dice che non c’è niente; ha ricostruito e tra due settimane luciderà. La gengiva è arrosata e premendo con l’arcata superiore sento male. Il dentista ha ipotizzato che possa essere una microfrattura che non si vede. Sono spaventata dal fatto che possa gonfiarsi tutto e che mi faccia un male peggiore. Cosa potrebbe essere? Ringrazio per la risposta.

    • mrodonto

      18 gennaio 2022 at 7:47 Rispondi

      A due settimane effettivamente i dolori in genere dovrebbero essere passati. Il problema può essere legato alla devitalizzazione che ha qualche problema (chiusura corta o lunga rispetto alla radice o un canale non trovato) oppure a problemi parodontali (dei tessuti intorno al dente), come tasche ossee o fratture del dente. Sono solo ipotesi, comunque.

  • Daniela B

    14 gennaio 2022 at 14:47 Rispondi

    Salve Dottore. 2 mesi e mezzo fa mi è stata effettuata una terapia canalare su un premolare dell’arcata inferiore (elemento 35). Prima del trattamento non avevo nessun dolore o problema di sorta, purtroppo però il dente presentava una vecchissima otturazione che è saltata masticando. Ritenendo il dottore troppo estesa la porzione di dente rotta, ha dichiarato fosse meglio procede per la devitalizzazione. Io sulla bravura di questo dentista in questo ambito specifico non so niente, mi ci sono recata per la prima volta senza farmi troppe domande perché avevo urgenza di tappare il premolare che spaccatosi tagliava la lingua. Detto ciò, anche se ho ancora la corona provvisoria, da quando ho cominciato la cura la mandibola non ha mai più veramente trovato pace. In onestà Non ho avuto un dolore estremo neanche nei giorni subito dopo l’intervento – per fare un confronto, quando estrassi il dente del giudizio 5 o 6 anni fa sulla medesima arcata vidi le stelle e tutto il firmamento- e mi è stato detto di prendere giusto un ibuprofene al bisogno. Tuttavia se ci mastico o lo tocco sento un fastidio/dolore blando, ma sopratutto non ha mai completamente smesso di pulsare – seppur attenuato rispetto ai primissimi giorni- e questa strana sensazione di pressione/bruciore interna all’osso è come se si fosse irradiata fino all’orecchio. Ora mi chiedo, è normale dopo quasi 3 mesi? si deve ancora assestare?o devo supporre possa essere andato male qualcosa? C’è qualche controllo specifico che devo chiedere mi venga effettuato prima dell’applicazione della corona definitiva?

    • mrodonto

      18 gennaio 2022 at 7:50 Rispondi

      Buongiorno. Se il dolore è localizzato a quel dente e non si sospetta venga da qualche altro elemento, a 3 mesi non è normale avere ancora dolori o fastidi, a meno che non si tratti di problemi legati alla gengiva perché magari il provvisorio fa fermare cibo per mancanza di punti di contatto. Il problema potrebbe essere legato alla devitalizzazione ma è solo una ipotesi non avendo elementi per espormi.

  • Agnese

    20 novembre 2021 at 7:57 Rispondi

    Salve dottore durante una pulizia dentale mi è stata tolta un otturazione che avevo da anni al canino superiore sinistro..il dottore dopo i raggi ha detto che il dente doveva essere devitalizzato.Mi reco da lui circa 2 settimane fa e dopo aver fatto devitalizzazione tutto ok … è normale però che se mi tocco sopra la bocca vicino al naso sento dolore che si irradia fino al dente?anche se mi tocco all interno della bocca sopra le gengive sopra sopra sento dolore .secondo lei è normale??devo recarmi dal dentista tra qualche giorno per togliere la otturazione provvisoria e fare poi la ricostruzione.Ho paura in infezione!

    • mrodonto

      20 novembre 2021 at 8:18 Rispondi

      Buongiorno. Sì è una reazione normale soprattutto nei denti superiori che spesso hanno l’apice del dente che spunta dalla corticale dell’osso verso la guancia e quindi in seguito alla devitalizzazione possono risultare sensibili in questa zona per la fuoriuscita di un po’ di cemento usato per sigillare la cura canalare al termine della stessa. In genere questo fastidio passa nell’arco di qualche settimana. Si tratta di un fenomeno abbastanza frequente. Il consiglio è di non continuare ossessivamente a premere sulla zona per vedere come va, perché si finisce solo per continuare a infiammare la zona.

  • Cesar

    19 novembre 2021 at 5:25 Rispondi

    Hurrah! In the end I got a blog from where I be capable of actually obtain valuable facts concerning my study and knowledge.

  • Martina Nico

    3 novembre 2021 at 22:25 Rispondi

    Salve Dottore, le avevo già scritto giorni fa. Ho devitalizzato due denti, dopo essere andati in pulpite a seguito di limatura e successiva cementazione della corona definitiva.
    Questo lavoro mi è stato fatto forando la corona, adesso mi chiedo è normale che abbia ancora gonfiore e dolore al tatto dove si è formato l’ascesso? (All’interno del labbro superiore e vicino al naso).
    Dopo la cura antibiotica mi si è sgonfiato un bel po’, tant’è che esternamente il gonfiore non è più visibile, ma all’ interno è ancora molto infiammato , e mi fa male se muovo le labbra in un determinato modo o se lo tocco. Il dentista mi ha detto che purtroppo essendosi infiammato anche L’ osso e le zone vicine, ci vorrà del tempo affinché passi del tutto. Io sinceramente ho il terrore di questa infezione ancora presente nonostante antibiotico( terminato 8 giorni fa)e devitalizzazione. Può darmi un suo parere?

    • mrodonto

      4 novembre 2021 at 7:53 Rispondi

      Buongiorno. Che rimanga il fastidio a premere per un po’ ci puó stare, soprattutto nella zona incisiva, dove l’apice dei denti spesso e vicinissimo alla corticale esterna dell’osso. Per cui a premere col dito, mancando l’osso che si riformerà nei mesi se andrà a guarire tutto bene, si può avvertire fastidio. Attenderei qualche settimana prima di allarmarmi.

      • Martina Nico

        4 novembre 2021 at 8:19 Rispondi

        Buongiorno Dottore, ok la ringrazio, i due incisivi devitalizzati non mi fanno più male, ne quando mastico, non avverto più sensibilità al caldo/freddo, quindi questo penso sia positivo. L’unico fastidio che mi è rimasto è appunto infiammazione/infezione sopra il labbro superiore internamente, proprio in corrispondenza dei due incisivi andati in pulpite. Il dentista mi ha detto che potrebbero volerci anche mesi affinché passi del tutto. Ma non c’è qualcosa che potrebbe aiutarmi nella guarigione di questa area?

        • mrodonto

          4 novembre 2021 at 11:20 Rispondi

          Avendo già assunta antibiotici, direi solo il tempo…

  • Daiana bono

    28 ottobre 2021 at 14:47 Rispondi

    Salve dottore io ho devitalizzato l’ultima mola sx superiore andava tutto bene,fin quando dopo 2 settimane ho tolto la mola del giudizio sx inferiore… da lì,la mola devitalizzata mi ha cominciato a farmi male durante la pressione,masticazione. Il dentista mi ha fatto la lastra ed è tutto perfetto,canali puliti,niente fratture niente carie e niente batteri.. lui mi ha consigliato di prendere bentlan per 3 giorni,mi ha detto che potrebbe essere sinusite o il fatto che ho tolto la mola del giudizio ,ma già è passato 1 mese dall’estrazione della mola del giudizio e 2 mesi dalla mola che ho devitalizzato. Cosa devo fare? Tenermi la mola così? Aspettare altri mesi? Toglierla?

    • mrodonto

      28 ottobre 2021 at 18:15 Rispondi

      Non posso saperlo non avendo visto la sua bocca e le sue radiografie. Di certo l’estrazione inferiore non c’entra nulla. Sinusite possibile ma non dura mesi. La cosa più probabile è una devitalizzazione con qualche problema. Ma spesso per scoprirlo bisogna sentire un secondo dentista, perché può capitare che chi ha fatto la cura non voglia accettare, anche inconsciamente, che quel che ha fatto possa non andare bene.

  • Lucy

    21 ottobre 2021 at 16:21 Rispondi

    COME HO RITROVATO IL MIO EX MARITO CON L’AIUTO DI UN INCANTESIMO VERO ED EFFICACE DAL DR. Sunny Mi chiamo Lucy, non avrei mai pensato di sorridere di nuovo, Mio marito mi ha lasciato con due bambini per un anno, Tutti gli sforzi per riportarlo indietro sono falliti pensavo che non lo avrei più rivisto fino a quando non ho incontrato una signora di nome Maria che mi ha parlato di un incantatore chiamato Dr.Sunny, mi ha dato il suo indirizzo e-mail e il numero di cellulare e l’ho contattato e mi ha assicurato che entro 48 ore mio marito tornerà da me, in meno di 48 ore mio marito è tornato ha iniziato a implorare perdono dicendo che è l’opera del diavolo, quindi sono ancora sorpresa fino ad ora per questo miracolo, non riuscivo a concepire ma non appena l’incantesimo è stato scelto, sono rimasta incinta e ho dato alla luce il mio terzo figlio, se hai bisogno di assistenza da parte sua puoi contattarlo tramite: email: drsunnydsolution1@gmail.com o WhatsApp o chiamalo ora: +2348082943805.
    Dr.Sunny cura anche:
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    6, fibrodo
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    8.Se vuoi rimanere incinta

  • Martina Nicosi

    19 ottobre 2021 at 14:15 Rispondi

    Salve, il mio dentista a maggio mi ha suggerito di mettere una corona in ceramica integrale, nei 4 incisivi superiori per migliorare l’estetica dei miei denti che erano disallineati e distanziati. Mi ha detto che era un lavoro semplice e con grandi risultati.
    Dopo aver limato i denti e aver messo il provvisorio , ho cominciato ad avvertire dolore e sensibilità soprattutto al freddo sui due incisivi sinistri, l’ho fatto presente alla dottoressa ma non ha dato importanza alla cosa, mi ha solo detto che in caso i denti fossero andati in pulpite dopo la cementazione del definitivo, avrebbe comunque potuto devitalizzare il dente in questione. Lunedì scorso mi ha applicato il definitivo, e da giovedì è iniziato un vero e proprio calvario per me, prima dolori ad intermittenza, poi un dolore continuo e pulsante, gonfiore al labbro superiore e dolore, ho chiamato ma lei ha sottovalutato la cosa e mi ha dato appuntamento a mercoledì. Domenica tra gonfiore, dolore che non passava nemmeno con antidolorifico, sono andata alla guardia medica, mi hanno prescritto antibiotico, cortisone e Tora dol punture. Lunedì mattina ho chiamato la dottoressa e mi ha dato appuntamento per il pomeriggio, appena arrivata mi subito fatto anestesia e ha devitalizzato i due denti bucando la corona , oggi ad un giorno da questo intervento, ho gonfiore che parte dall’interno del labbro superiore che mi fa malissimo, e gonfiore anche nella metà del viso. È normale avere ancora gonfiore e dolore? La cosa che mi preoccupa di più è il gonfiore sicuramente causato da ascesso. Sto assumendo zitromax e stasera prenderò l’ultima pillola.
    La dentista mi ha detto di tornare da lei giovedì, per cementare definitivamente i buchi della devitalizzazione. Io non so come comportarmi, non so se avere fiducia nel suo operato, se stare tranquilla visto questo gonfiore che non diminuisce, la prego di darmi qualche consiglio su come muovermi

    • mrodonto

      19 ottobre 2021 at 23:48 Rispondi

      Buongiorno. Quel che è successo può accadere in alcuni casi sfortunati. Il gonfiore che ha dopo un giorni di antibiotico è ancora normale. Di solito bisogna aspettare la fine della terapia con lo zitromax e il terzo giorno su 5 con penicillina. Resta il fatto che corone appena consegnate bucate per devitalizzare i denti in urgenza vanno bene ma ritapparle e considerarlo un lavoro definitivo non mi piace. Anche se il composito (l’otturazione bianca) può legare con bene la ceramica, resta sempre un lavoro appena fatto bucato e rattoppato. Personalmente valuterei di rifare le corone, ma per io resto quella che mi ha descritta è una evenienza sfortunata che può capitare.

      • Martina Nicos

        21 ottobre 2021 at 10:27 Rispondi

        Salve dottore, la aggiorno, martedì ho ricominciato ad avere dolori agli incisivi, e ascesso doloroso e duro in alto all’interno delle labbra, mi sono rivolta ad un altro dentista, che ha aperto l’otturazione provvisoria, ha fatto spurgare un sacco di pus ecc… e mi ha lasciato i buchi aperti, per l’accesso mi ha praticato un piccolo taglietto, è uscito un po’ di sangue e pus ma purtroppo oggi è ancora gonfio di liquido.
        Io sinceramente non ho più fiducia nella prima dottoressa a cui mi ero rivolta, se solo mi avesse elencato con precisione cosa poteva succedere, non avrei mai fatto questo lavoro, in più mi ha cementato la corona definitiva nonostante riferissi sintomi da pulpite ancora molto sopportabili.
        Il nuovo dentista mi ha detto che la soluzione più giusta per lui, sarebbe di rimuovere la corona, e procede ad una devitalizzazione più precisa, controllare la completa risoluzione dei problemi e poi riattaccare la corona.
        Però mi ha avvertito che staccandola la corona potrebbe fratturarsi. Mi ha anche detto che potrei tornare dalla dottoressa che mi ha fatto il lavoro e farla staccare da lei, io sono davvero preoccupata, sfinita e non so cosa sia giusto fare, ho ancora un sacco di ascesso e gonfiore tra il labbro superiore e il naso, e avendo finito lo zitromax il nuovo dentista mi ha detto di cominciare un ciclo con zimox.

  • Giovanni Persico

    25 settembre 2021 at 9:40 Rispondi

    Salve dott.,
    Volevo chiederle un parere, 15 agosto inizia a farmi male in un punto imprecisato di tre denti dell arcata superiore premolare-canino devitalizzato da 7-8 anni-incisivo, il giorno dopo inizia a gonfiarsi la faccia incluso occhio, allora inizio a prendere antibiotico vado dal dentista, mi segna lastra panoramica, nel mentre si sgonfia ma mentre prenoto e faccio lastra si rigonfia ed inizio pure a sentire dolore al freddo all’ incisivo, vado dal dentista mi dice canino da ritrattare la devitalizzazione ed incisivo da devitalizzare ma prima nuova cura antibiotica, poi a casa noto che l’incisivo ha solo un piccolo puntino bianco all’ interno dove sento freddo, dal dentista prego io da profano se possibile di provare a fare solo l’ otturazione della carietta senza devitalizzarlo l’ incisivo mi accontenta perchè non risulta dopo molto profonda, poi ritorno per ritrattare il canino che viene solo aperto, poi ritorno per il trattamento e stappando il tappetto provvisorio mi dice che c’è un po di pus e si sente, mi rifa il trattamento canalare e mette la pasta disinfettante per poi chiuderlo in seguito, segna antibiotico ma adesso al secondo giorno si è rigonfiata di nuovo faccia e occhio, devo andare in settimana prox.
    Il dentista gia mi disse che sarebbe stato difficile con il canino ma che casomai avrebbe fatto una pulizia apicectomia.
    Volevo chiederle un suo parere sia sul canino che essendo frontale non vorrei affatto arrivare al punto di doverlo estrarre anche perché non posso fronteggiare eventuali spese di capsula ma i continui gonfiori alla faccia e relativo antibiotico mi danno pensiero, secondo lei adesso che sfonfia con antibiotico è possibile che si risolva definitivamente l’ infezione con il finire del ritrattamento?
    Poi non so se da profano in materia ho fatto bene a chiedere solo l’ otturazione dell’ incisivo senza farlo devitalizzare come previsto, non vorrei che sia anche l’ incisivo parte della causa dell’ infezione per quanto appariva sano aveva solo una carie poco penetrante che dava dolore al freddo che ora è quasi sparito, ma ho il dubbio col finire dell’ antibiotico che si ripresenti l’ infiammazione.
    Grazie in anticipo

    • mrodonto

      25 settembre 2021 at 13:35 Rispondi

      Di solito dopo terapia antibiotica, magari cambiando anche molecola antibiotica con un secondo ciclo si arriva a risolvere la situazione, ma certe lesioni, con colonizzazione extraapicale di batteri o dimensioni troppo grandi possono non guarire e in quel caso basta una apicectomia. L’estrazione servirebbe solo se il dente fosse fratturato. Per quanto riguarda l’incisivo se alla fine il collega ha fatto solo un’otturazione si vede che la devitalizzazione l’aveva inserita per tenersi dalla parte della ragione…

    • Giovanni Persico

      29 settembre 2021 at 15:24 Rispondi

      Salve grazie dottore.
      Allora adesso il canino mi è stato richiuso ma mi hanno dato gia una brutta notizia in pratica mi han detto che il dente è andato, ormai c’é l’infezione e di sicuro si rigonfierá e dovranno estrarlo quando succedera! Ora dicono che l’ apicectomia è inutile secondo loro perchè non c’è un granuloma ma un’ infezione intorno al dente, per alluntare l’ estrazione mi ha solo consigliato altri sette giorni di antibiotico..
      Sinceramente non mi andrebbe di perdere il dente che è a vista poi ora non avrei modo di affrontare spese esose per capsula, cosa mi consiglia, io sono di Caserta conosce qualche centro specialistico che puo risolvere?
      Ho preso augumentin fin ora, che antibiotico puo consigliarmi per provare magari ad eradicare l’ infezione?
      Ultima cosa, per l’ incisivo a fianco al canino visto è stata forse colpa mia a chiedere l’ otturazione invece che la devitalizzazione consigliata da loro, ora mi da fitte sporadiche al freddo ma sopportabili, mi chiedo se devitalizzandolo possa risolvere il problema dell’ infiammazione, secondo lei c’è possibilità che sia l’ incisivo magari infetto internamente a ricominciare il focolaio di infezione ad ogni fine ciclo d’ antibiotico con relativa faccia gonfia invece del canino devitalizzato?
      La ringrazio in anticipo

      • mrodonto

        29 settembre 2021 at 22:25 Rispondi

        Purtroppo per rispondere devo vedere una radiografia. Così non posso aiutarla.

  • Elsa goncalves

    21 settembre 2021 at 13:02 Rispondi

    Buongiorno dottore,
    vorrei chiederle un consiglio. Ho devitalizzato il primo molare superiore 5 giorni fa. Il dentista ha trovato 3 canali, li ha puliti e disinfettati e mi ha fatto un otturazione provvisoria.
    Dopo 2 giorni dall’intervento, il dente ha iniziato a pulsare, sia durante la masticazione sia all’improvviso, anche solo sfiorandolo con la lingua. Purtroppo era durante il weekend, quindi non riuscendo più a gestire il dolore, ho preso di mia iniziativa l’antibiotico. Il dolore è diminuito, ma sento il dente che “pulsa” ancora in modo latente.
    Ho informato il dentista, gli ho chiesto di essere visitata, se era normale, come faceva a essere sicuro di aver pulito tutti i canali e se ne poteva esistere un 4 non rilevabile a occhio nudo (non ha usato alcun microscopio), ma lui ha detto di non preoccuparmi, di prendere antibiotico per 3 giorni e che non c’era bisogno di alcuna visita.
    Ora le chiedo: ma è normale? E’ normale sentire un dente pulsare ancora dopo 5 giorni dall’intervento? Io in passato ho fatto altre devitalizzazioni ma non ho mai avuto alcun tipo di problema.
    Poichè temo che il dentista che mi abbia seguito non sia competente in materia di devitalizzazioni, ha senso cambiare e farsi vedere da un edodontista in modo da limitare eventuali danni? In base alla sua esperienza cosa mi può consigliare..?
    La ringrazio in anticipo e complimenti per il suo sito!

    e dopo due giorni dall’intervento, ho sentito dei dolori at

    • mrodonto

      22 settembre 2021 at 8:04 Rispondi

      La possibilità di avere male dopo una devitalizzazione ci sta anche se di solito cambia un po’ se il dente era vivo, caso in cui è più difficile avere un ascesso e in cui quindi l’antibiotico non servirebbe, o se il dente era morto o giá devitalizzato, evenienza in cui anche dopo un paio di giorni può insorgere un dolore pulsante per una riattivazione della carica batterica che puó anche condurre a gonfiare e che richiede antibiotico, che di solito fa effetto al terzo giorno su 5-6. In ogni caso il primo molare superiore ha praticamente sempre 4 canali anche se non sempre il non trovare quello che di solito viene ignorato comporta problemi, perché spesso confluisce con uno dei tre canali principali. In ogni caso le devitalizzazioni a occhio nudo nel 2021 a parere de sottoscritto non possono essere accettabili. Quarto canale mancante più devitalizzazione condotta a occhio nudo mi fanno propendere per consigliare di sentire un dentista esperto in endodonzia.

  • Rossella

    13 settembre 2021 at 11:19 Rispondi

    Gent.mo Dottore,
    qualche giorno fa improvvisamente mi è venuto un dolore lancinante alla mandibola, orecchio, gengiva. Sono andata dal mio dentista manifestandogli il sospeto che fosse il dente a cui aveva lavorato nel 2019, era molto scettico ma dopo una panoramica (le lastre non funzionavano) ha confermato trattarsi di quel dente (nr 46). Nel 2019 trovò un granuloma ad un dente devitalizzato (non da lui), mi disse che il lavoro non era stato fatto bene e doveva riaprirlo. Per farla breve mi ha fatto un endodonzia a tre canali, una ricostruzione pre-protesica con perno in fibra, un provvisorio in resina e poi una corona di ceramica. Ora ho di nuovo il granuloma, si dice stupefatto, che evidentemente era rimasta una carica batterica, ma che lui aveva fatto il lavoro perfettamente.
    Come soluzione mi ha prospettato un intervento per eliminarlo definitivamente.
    Le chiedo: il mio dentista ha una responsabilità per questo nuovo granuloma? In caso affermativo c’è un’assicurazione, una garanzia che mi possa tutelare o devo comunque pagarmi le nuove cure? L’intervento è per lei la soluzione migliore?
    Grazie in anticipo!

    • mrodonto

      13 settembre 2021 at 23:01 Rispondi

      Buongiorno. Non sono esperto di questioni legali ma direi che in generale il dentista abbia obbligo di mezzi ma non di risultati. Essendo molteplici e non tutti controllabili i fattori che posso o portare a una infezione nessuno può assicurare che alcuna cura possa essere risolutiva al 100%. Certo che se uno poi va in causa e viene fuori che la cura aveva degli errori che possano mostrare imperizia, imprudenza o negligenza allora il dentista ne risponde.

      • Rossella

        14 settembre 2021 at 7:49 Rispondi

        Grazie infinite per la sua risposta dottore! Nella mia situazione anche lei opterebbe per l’intervento? E’ un intervento di routine o necessita di competenze particolari?
        Ancora grazie!

        • mrodonto

          14 settembre 2021 at 12:47 Rispondi

          Dipende da che intervento prospetta per risolvere definitivamente il problema, perché nessun intervento sul dente garantisce il successo e le cose da fare sono due. Rifare la devitalizzazione cercando eventuali canali mancanti o migliorando la chiusura se era un po’ incompleta, oppure una apicectomia, intervento che su un molare inferiore è sicuramente nelle mani di pochi esperti. Ovviamente esiste una terza via, quella dell’estrazione che sicuramente risolve in maniera definitiva il problema del granuloma ma perché sacrifica il dente…😅 non posso aiutarla ulteriormente perché non conosco il caso ma di sicuro ritengo che se un paziente deve cominciare a cercare le risposte sul web è perché il dentista non ha saputo conquistare la fiducia e spiegare bene le cose. E questo mi fa propendere per il suggerire di sentire un secondo parere, magari cercando un dentista esperto in devitalizzazioni. Sul sito della Società italiana di endodonzia e dell’Accademia italiana di endodonzia può trovare elenchi di professionisti che danno una chance in più di non andare a vuoto a fare una visita da qualcuno che magari l’endodonzia non ce l’ha tanto in simpatia…

          • Rossella

            14 settembre 2021 at 15:57

            E’ stato chiaro ed esaustivo.
            La ringrazio moltissimo!
            Buon lavoro dottore 🙂

  • Elisa

    29 agosto 2021 at 20:38 Rispondi

    Salve, volevo chiederle un parere: circa 14 anni fa ho subito un intervento di chirurgia maxillo facciale per una malocclusione di terza classe. Non so se è dovuto al caso o all’incapacità del medico purtroppo ho avuto una lesione del nervo mandibolare ed ho una piccola parte del mento e del labbro addormentata in maniera perenne. Recentemente ho fatto una visita medica ed al test del freddo risulta che 4 denti davanti dell’arcata inferiore non rispondono completamente. Domani eseguirò una tac cone beam ma il dentista mi ha consigliato di devitalizzarli tutti e quattro per evitare complicanze in futuro. Fin’ora non ho avuto nessun problema,ed i denti non sono né neri e ne cariati. Devo devitalizzarli comunque oppure rimandare ad un domani e devitalizzarli nel caso ci fossero danni seri?

    • mrodonto

      29 agosto 2021 at 23:37 Rispondi

      Buongiorno. Direi che non deve devitalizzare assolutamente nulla a meno che non risulti esserci una infezione evidente sotto indenti. Sarebbe davvero una assurdità. Se ha subito una lesione al nervo per cui non sente il labbro è ovvio che non senta nemmeno i denti, ma la compromissione della sensibilità non significa anche perdere l’irrorazione sanguigna e quindi che i nervi vadano in necrosi, altrimenti dovrebbe intervenire su tutte le parti insensibili, labbro e mento compresi! Trattandosi dello stesso nervo che dá sensibilitá ai denti e al labbro e mento di una emiarcata è normale, nell’inconveniente avuto, che ci sia questo fenomeno. Se i denti fanno male, sviluppano granulomi o ascessi si trattano, se no si tengono assolutamente sotto controllo. Male che vada li devitalizzerá quando ci fosse evidenza di un problema!

    • angelo golia

      19 novembre 2021 at 21:35 Rispondi

      Io ho dovuto asportare tutti identi devitalizzati perche facevano ancora sempre un po’ male e cariavano appresso gl altri denti.Poi mi hanno detto che i denti devitalizzati sono dei cadaveri che rovinano la salute oltre che gli altri denti !! io li ho tutti estratti con la conseguenza che le carie successive non ci sono piu state.Ma ho perso la fidanzata e sono rimasto solo.La verità sulle devitallizazio non la ho piu’ saputa e la sanità ufficiale se ne frega di informare noi cxittadini.

      • mrodonto

        20 novembre 2021 at 2:53 Rispondi

        Mi spiace sentire ancora di casi come il suo nel 2021. I denti devitalizzati non fanno cariare nulla. Se sono riabilitati con corone debordanti o otturazioni rattoppate e grossolane senza punti di contatto coi denti accanto ovviamente possono determinare un ristagno di cibo che fa cariare i denti a fianco o perdere osso con conseguente mobilità. Ma la devitalizzazione in sè non comporta alcun rischio per i denti accanto. In ogni caso togliere i denti non vuol dire dover poi stare senza. Ripeto che queste storie purtroppo si sentono ancora e spiace, perché coi mezzi comunicativi si cui disponiamo oggi le persone non dovrebbero rimanere con dei dubbi come i suoi, relativi a menzogne o a incomprensioni con chi dovrebbe far comprendere ai pazienti i problemi presenti e le soluzioni in maniera esaustiva.

  • Giu

    27 agosto 2021 at 11:37 Rispondi

    Salve ,le scrivo per un ultimo aggiornamento. In attesa dell’appuntamento di settembre per ritrattamento canalare, visto il persistere di due fastidiose fistole sulla gengiva mi sono fatto visitare in un centro universitario. Dopo ex periapicale e visita Mi hanno diagnosticato una probabile frattura radicolare e detto che è al 99,9 % da estrarre(sondaggio paradontale a fettuccia di 12 mm vestibolare) . Rimandando la valutazione al mio dentista.
    A suo parere c’è qualche possibilità di ritrattare un dente fratturato?
    Grazie di nuovo per l’attenzione.

    • mrodonto

      27 agosto 2021 at 12:52 Rispondi

      Buongiorno. Purtroppo no, un dente con frattura verticale deve essere estratto per forza.

  • Ferdinando

    27 agosto 2021 at 8:59 Rispondi

    Buongiorno dottore.
    Lo scorso febbraio mi è stata eseguita una devitalizzazione a causa di una fistola gengivale su un dente già incapsulato 20 anni fa. Speravo di aver risolto la cosa, ma negli ultimi giorni è ricomparsa la fistola, con classico “puntino bianco” sulla gengiva che se lo schiacci emette il pus. Mi viene da pensare che la fistola si sia riformata e che (forse) la devitalizzazione non sia stata effettuata correttamente. A questo aggiungo che dopo aver realizzato la terapia canalare, il dentista (al quale mi sono rivolto per la prima volta per questo trattamento) mi disse che “era arrivato quasi in fondo al canale e che la piccola restante parte di infezione l’avrebbe curata da sola il mio sistema immunitario”. La cosa mi è parsa strana, ma mi sono fidato. Non mi ha dato antibiotici.
    Volevo chiederle se, effettivamente, il riformarsi della fistola in solo 6 mesi è causato da una non corretta devitalizzazione o se possono intervenire altri fattori che non dipendono dalle capacità del dentista.
    Inoltre, volevo anche sapere quali possono essere le opzioni di trattamento a questo punto per evitare l’estrazione del dente.
    Le faccio queste domande per capire se posso ancora fidarmi di questo dentista o è meglio rivolgermi ad altri.
    La ringrazio e le auguro una buona giornata.

    • mrodonto

      27 agosto 2021 at 12:57 Rispondi

      Buongiorno. Molti fallimenti endodontici sono legati a un insufficiente detersione del sistema canalare che deve essere percorso disinfettato e sigillato completamente. Ciò non toglie che molte cure pessime bin sviluppano lesioni perché, appunto, ci pensa il sistema immunitario, che però non deve essere la giustificazione per una cura mediocre. In ogni caso a volte le lesioni non guariscono perché il dente può essere fratturato. In teoria si può ancora riprovare a devitalizzarlo una seconda volta, oppure si può ricorrere ad una apicectomia, un intervento chirurgico in cui si taglia l’apice del dente tappa dolo da dietro, rimuovendo contestualmente la lesione. La scelta di cosa fare spetta al clinico dopo una diagnosi probabilistica corretta. Per quanto riguarda il cambio del dentista posso solo dire che se si cercano le risposte su un blog fidandosi di più del proprio dentista significa che il rapporto di fiducia è giá venuto a mancare e questo suggerisce di cambiare professionista. Non perché non sia bravo, ma perché lei non si fida più di lui.

  • Giu

    25 agosto 2021 at 12:44 Rispondi

    Buongiorno. Ho un dente devitalizzato anni fa con doppia fistola sulla gengiva ( ultimo antibiotico fine luglio)e un lieve bruciore sulla gengiva stessa. In attesa che il mio dentista tenti un ritrattamento canalare il 10 settembre. Il giorno prima avrei la detartrasi in un altro studio con l’assicurazione del lavoro. C’è qualche controindicazione nell’effettuare una detartrasi in presenza di fistole sulla gengiva?
    È il giorno prima di una terapia canalare?
    Grazie per l’attenzione

    • mrodonto

      25 agosto 2021 at 15:16 Rispondi

      Buongiorno. Non ci sono problemi per eseguire una detartrasi in presenza di fistole in bocca, anzi, è sempre meglio lavorare in una bocca in cui la carica batterica sia stata abbassata il più possibile.

  • Laura

    3 agosto 2021 at 16:55 Rispondi

    Salve dottore, a maggio mi è stata impiantata una corona su un dente già devitalizzato da un altro dentista. Dopo più di due mesi ho cominciato ad avvertire un fastidio diffuso lungo la gengiva. Poi, la settimana scorsa, ho notato un rigonfiamento sotto il dente “incapsulato”. Il dentista che ha eseguito questo intervento ha attribuito la responsabilità al collega che ha devitalizzato il dente cinque anni fa, dopodichè mi ha prescritto l’antibiotico dicendomi che dovrà fare un “buchino” nella capsula, pulire e poi richiudere. Sorvolando ora sulla responsabilità di uno o dell’alto, le risulta che la procedura che le ho appena descritto sia corretta e praticata in questi casi? Non sarebbe meglio rimuovere la capsula, evitando così anche di rovinarla, visti i costi, disinfettare e poi risigillare?
    Un grazie in anticipo per la sua eventuale, cortese, risposta.

    • mrodonto

      3 agosto 2021 at 22:59 Rispondi

      Buongiorno. Assolutamente sì, sarebbe più corretto rimuovere la capsula e rifarla. Il problema è la garanzia. Personalmente se decido di non ritrattare un dente me ne assumo la responsabilità. Una corona appena eseguita bucata non ha tanto senso, anche se la cura è assolutamente fattibile. Personalmente buco le capsule per fare ritrattamenti o trattamenti canalari di rado, spesso come compromesso economico. Le corone fatte da me le buco e riparo solo se hanno passato il periodo di garanzia e vedo che è ancora in ottime condizioni.

  • Giusy

    26 luglio 2021 at 16:56 Rispondi

    Salve dottore, le volevo presentare il mio problema, a novembre mi è stato effettuato un ritrattamento ad un molare già devitalizzato 20 anni fa e una devitalizzazione al premolare vicino.. da allora ho avuto sempre dolore inizialmente pensavo fosse il molare che il mio dentista ha voluto tenere sotto controllo quasi ogni mese e dalla radiografia fatta dopo 8 mesi ha affermato che la lesione era quasi guarita del tutto.. quindi ho pensato che potesse essere il premolare anche perché è dolente al tatto e alla masticazione .. ma lui dice che la devitalizzazione è fatta benissimo.. intanto quando mi prende il dolore mi fa male tutto il lato destro della mandibola dove ci sono questi due denti.. e in più mi fanno male le gengive dell’arcata inferiore e i denti non so cosa fare.. cosa può essere

    • mrodonto

      26 luglio 2021 at 22:11 Rispondi

      Buongiorno. Come sempre mi si chiede di fare l’indovino. Non posso assolutamente sapere cos’abbia senza aver visto lastre e caso clinico. Diciamo che se riconosce il dente il problema può essere un canale mancante o una frattura del dente. Una cbct (scansione tridimensionale dei denti) può mettere in evidenza la presenza di granulomi sotto i denti non visibili in rx bidimensionale. Se il dolore è generalizzato non si possono escludere dolori dà digrignamento, gengivali o legati all’infiammazione di qualche atro dente vivo da quel lato de viso, sopra o sotto che sia, visto che il nervo dà un dolore diffuso dall’orecchio in avanti per tutto il viso e a volte non si distingue bene tra sopra e sotto.

  • Andrea

    22 luglio 2021 at 12:50 Rispondi

    Buongiorno,

    circa un mesetto fa ho inizato ad avere qualche dolore alla mandibola, inizialmente pensavo fosse il principio di un’otite ma poi con il passare dei giorni il dolore si è spostaso sempre più in basso sulla mandibola facendo male su di un dente diverso ogni due giorni.. diciamo che siamo partiti dall’orecchio e siamo arrivati ai premolari.
    Avvisato il dentista dalla lastra non è risultato nulla e mi è stato chiesto di fare risciacqui con colluttorio per diversi giorni supponendo un possibile problema gengivale.
    Dopo un po’ il dolore è scomparso (anche se ad essere onesti occasionalmente lo avvertivo tra mandibola e orecchio) e me la sono cavata per circa un apio di settimane.. poi all’ìmprovviso il dolore si è acutizzato solo su di un molare devitalizzato incapsulato ed è da 3 giorni che il dolore è veramente insopportabile. La lastra ha nuovamente evidenziato nulla di strrano, sebbene il dente faccia male alla pressione, sia “rialzato” e la gengiva lievemente gonfia all’esterno e mi è stato prescritto un antibiotico per una settimana. Il problema ora è che .. non ho idea di quanto ci metta l’antibiotico a fare il suo lavoro e sto cercando di coprire il dolore il più possibile con le tre dosi di oki permesse dal bugiardino (che purtroppo coprono solo 12 ore di sollievo, che poi mi domando perchè l’oki bustine da 80 si possa prendere 3 volte e l’oki task da 40 anche lui solo 3 volte.. mistero).
    Vorrei chiederle.. secondo lei per quanto dovrebbe durare ancora il dolore prima che l’antibiotico faccia effetto (quando si irradia all’orecchio è veramente insopportabile), quando mi dovrei preoccupare e cosa potrebbe essere successo al mio dente..?

    Mi perdoni la prolissità e grazie.

    • mrodonto

      22 luglio 2021 at 23:25 Rispondi

      Buongiorno. L’antibiotico fa effetto di solito al terzo giorno. Se si assume una penicillina in caso di forte dolore si può assumere ogni 8 ore (tre compresse da un grammo al giorno). Da quanto mi racconta un dente vivo incapsulato è andato in pulpite ed è morto dopo alcuni giorni di forte dolore. Ora sta sviluppando un ascesso che in radiografia bidimensionale non si vede finchè l’erosione ossea non ha voi volto la corticale esterna dell’osso. Con una scansione tridimensionale si vedrebbe sicuramente la lesione e il dolore è causato proprio dalla pressione di pus che si sviluppa sotto il dente e che lo alza. Sollievo lo avrebbe tagliando e rimuovendo la capsula e magari aprendo il dente per vedere se drena.

  • Franco

    21 luglio 2021 at 16:27 Rispondi

    Salve dottore,

    vedo che lei è molto competente e anche molto gentile nel rispondere, per cui le volevo chiedere cortesemente un parere.

    Ho 35 anni. I denti 16 e 17 ((se non erro)) sono stati devitalizzati, uno dei due molti anni fa (il 17 se non erro), da un altro dentista.
    Ora avevamo concordato con il dentista di procedere con le corone (ponte), soprattutto perché uno dei due è molto debole (il 17).

    In seguito alla radiografia il dentista mi ha fatto notare degli aloni neri sul dente 17, che mi ha spiegato essere un’infezione e mi ha detto che conviene procedere in questo modo:
    – 1 corona per il dente 16
    – 1 impianto per il dente 17

    Perché mi ha detto che se faccio il ponte allora potrei avere problemi sul 17 e quindi me lo sconsiglia.

    Lei come la vede?
    E’ questa l’unica soluzione in questi casi?

    La ringrazio.
    Franco

    • mrodonto

      21 luglio 2021 at 19:49 Rispondi

      Buongiorno. In realtà non capisco assolutamente la necessità di fare un ponte su due denti adiacenti. Le corone si fanno sempre singole. Nel 2021 unire due corone su denti vicini non ha alcun senso. Diverso è se si devono mettete tre denti su due pilastri, che è il vero concetto di ponte, che comunque ad oggi se possiamo evitiamo e preferiamo mettere tutti i denti singoli, rimpiazzando con un impianto il dente mancante. Il suo 17 non so valutare se sia da togliere non avendo la rx. Se il dente è stato trattato endodonticamente in maniera corretta e non guarisce concordo che non vafa bene protesizzarlo. Le soluzioni sono dolo due, ritrattare di nuovo il dente se ci sono prospettive di migliorare la cura, o toglierlo e mettere un impianto. Fare apicectomie su settimi superiori non mi pare una opzione sensata.

  • Alfonso Ruopolo

    20 luglio 2021 at 16:11 Rispondi

    Salve dottore,
    io soffro di bruxismo e al momento, dopo aver perso un bite rigido, sto indossando un bite morbido che mi sta causando dolori al collo e al nervo ulnare.
    Ho provato a rifare il bite che avevo, ma il dolore ai denti non scompare, anzi.
    Ho girato più dentisti ma mi hanno riferito tutti cose diverse.
    -1. I 2 incisivi si devono devitalizzare e successivamente mettere un bite, a suo dire e, dopo avermi mostrato una radiografia specifica sui denti superiori in cui risultavano fratturati (neri all’interno).
    -2. I denti inferiori si devono limare così non vanno più ad urtare quelli superiori
    -3. Vuole rifare un altro bite, i denti non hanno bisogno di devitalizzazione, non sono fratturati (fatta solo panoramica).

    Non so adesso a chi rivolgermi e quale sarebbe la soluzione giusta.
    Al momento non riesco nemmeno a bere acqua fredda.

    Grazie per la risposta

    • mrodonto

      21 luglio 2021 at 9:56 Rispondi

      Buongiorno. Se c’è dolore al freddo c’è qualche dente che, forse per un importante bruxismo, può essere in pulpite per una abrasione importante o una incrinatura. Delle tre opzioni la prima mi sembra la più sensata se non fosse per il discorso delle fratture visibili da lastra, perché in quel caso i denti sarebbero irrecuperabili. Un conto è una incrinatura che provoca un interessamento del nervo, un conto una frattura conclamata della radice visibile in rx che sarebbe da estrazione. Come sempre senza visita e radiografie posso solo ragionare per indizi

  • Giuseppe

    18 luglio 2021 at 11:43 Rispondi

    Salve dottore. Da novembre scorso ho questo fastidio allo zigomo. Per farla breve dopo alcune visite dove le lastre non evidenziavano nulla ho avuto prima una bollicina sulla gengiva mi è venuto male alla masticazione ed un grosso ascesso sopra un dente incapsulato anni fa. Dopo due giorni di ascesso si è staccata la capsula. Il dentista mi ha chiuso il moncone con cemento provvisorio ed ha detto che si può tentare un ritrattamento ma non prima di inizio settembre perché non riesce ad inserirmi .Ora dopo doppia scatola di antibiotico ho ancora una bolla che gonfia e sgonfia e due fistole opposte sopra il dente e faccio ogni giorno sciacqui con acqua e sale . Secondo lei posso arrivare a settembre così?

    • mrodonto

      18 luglio 2021 at 13:19 Rispondi

      Buongiorno. Onestamente, capisco la lista di attesa, ma reputo che uno studio ben organizzato debba trovare il modo di organizzarsi per poter affrontare i casi urgenti per tempo. Andare avanti due mesi perché un dentista deve magari farsi le ferie ad agosto e non ha qualcuno che sostituisca o perché ha davvero la poltrona sempre piena mi pare assurdo. Buon per il collega se è sempre oberato di lavoro ma il mio consiglio è di cercare uno studio che offra più servizi e che quindi abbia più operatori e più poltrone, in modo da riuscire a vederla entro una due settimane massimo

  • Pietro Schirò

    15 luglio 2021 at 23:13 Rispondi

    Egregio Dottore,
    Le scrivo per chiederle un consiglio. Ho iniziato una devitalizzazione a un molare a seguito di una radiografia che mostrava una infezione (il dente non mi faceva male e non sapevo fosse infetto).
    A seguito della prima seduta e di chiusura temporanea del dente, il molare ha iniziato a farmi male sicché il dentista ha deciso di rimuovere la chiusura temporanea e lasciare il dente con solo un po’ di cotone per favorire il drenaggio. Da qui mi ha fissato un appuntamento per il riempimento dei canali e la chiusura definitiva a distanza di due settimane. Dopo circa una settimana il dente ha perso il cotone e ha iniziato a fare moderatamente male, così recandomi dal medico il dente è stato chiuso ermeticamente in attesa del trattamento canalare. Tuttavia oggi è tornato a fare male in modo molto molto più intenso. Quindi non capisco perché: 1 non mi viene prescritto un antibiotico per fare passare l’infiammazione che resta; 2 perché non pensare alla estrazione del dente visto che da aperto mi fa male e da chiuso mi fa male ?
    La ringrazio vivamente per la sua attenzione. Cordiali saluti

    • mrodonto

      15 luglio 2021 at 23:58 Rispondi

      Salve! Non posso sapere perché non sia stato prescritto un antibiotico, anche se, stando a quanto dice, sarebbe stato senz’altro utile prescriverlo. Il dolore che passa lasciando drenare un dente dopo averlo riaperto di solito è indice di un ascesso araba fenice. Il dente non è stato ultimato come cura, a quanto capisco, e nella stragrande maggioranza dei casi, personalmente, cerco di finirli in una seduta, il che aumenta le possibilità di avere una disinfezione più efficace rispetto a lasciare le cose a metà, con paste provvisorie su canali non finiti di pulire. Detto questo, la scelta di lasciare il dente aperto in rarissimi casi è l’unica soluzione per eliminare il dolore acuto nel brevissimo termine, ma sarebbe una manovra da evitare perché rischia di rendere più difficile contrastare la carica batterica nelle successive sedute, e andrebbe senz’altro limitata al minimo indispensabile (le due o tre volte che mi è capitato di lasciare un dente aperto ho fissato appuntamento per il giorno dopo per ultimare la cura o comunque per richiudere il dente con pasta provvisoria). Estrarre un dente perché non viene ultimata la cura come dovrebbe essere fatto non ha senso, a meno che non venga compreso il motivo per cui il dolore non passa e si stabilisca che non sia rimediabile, ma mi sembra difficile. Sui dubbi operativi relativi all’operato de dentista il mio consiglio è sempre di non rifugiarsi nel parere di un dentista su un blog, visto che non conosco il caso, ma di sentire un secondo parere da un dentista esperto in devitalizzazioni.

  • Giusy

    20 giugno 2021 at 16:23 Rispondi

    Salve dottore, io a Dicembre 2020 mi sono rivolta al mio odontoiatria di fiducia per un controllo perché da qualche mese avevo un leggero dolore diffuso tra arcata superiore e inferiore di destra, tanto che mi è stato devitalizzato per la terza volta un premolare poiché vi era un piccola infezione. Da lì il problema però non è scomparso anzi si ripresenta tutt’ora a distanza di mesi e il dolore si irradia fino all’orecchio, tempia e collo. Ho sentito diversi pareri e hanno escluso ulteriori infezioni e hanno detto che ad esclusione dovrei togliere i denti del giudizio, mentre solo un altro odontoiatria mi ha suggerito un’apicectomia del premolare perché potrebbe essere calcificata la radice, ma che non è detto al 100% che io risolva il problema. Non so a chi dare retta e il dolore si ripresenta giornalmente. So che è difficile avanzare diagnosi senza documentazione, la ringrazio comunque per l’ascolto.

    • mrodonto

      21 giugno 2021 at 7:54 Rispondi

      Buongiorno. Quello che posso dire è che un dolore che non si distingue bene da dove venga e che si irradia dalla tempia all’orecchio in avanti è caratteristico di un nervo vivo infiammato. Quindi non insisterei nel pensare che venga da un dente già trattato 3 volte a meno che non distingua chiaramente che viene da lì perché il dolore è chiaramente distinguibile battendo sul dente. Mi concentrerei, in assenza di carioni evidenti (che dovrebbero aver individuato) a vedere se ci sono otturazioni su altri denti vicinissime al nervo o se possono esserci sindromi da dente incrinato, magari su denti con vecchie otturazioni grigie.

      • Matilde Assisi

        13 luglio 2021 at 16:53 Rispondi

        Salve dott. Ho effettuato una cura canalare con devitalizzazione circa 2 mesi fa. Da qualche settimana il dente in questione duole e pulsa . Contattato il dentista ha eseguito rx panoramica dentaria , visita, dice che è solo gengivite. Sintomatologia regredita con antibiotico, ma il dente fa male al tatto e pulsa quando sono stesa. Cosa pensa. Grazie

        • mrodonto

          13 luglio 2021 at 20:21 Rispondi

          Salve! Non posso che pensare che qualcosa non vada… non so se si tratta di una cura canalare di un dente vergine o di un ritrattamento. Nel secondo caso il male per eventuale riacutizzazione di infezione latente si manifesta di solito in 2-3 giorni. In ogni caso a 2 mesi qualunque sintomatologia dovrebbe essere passata. La panoramica non è una lastra specifica per capire dettagli. Sui fallimenti da endodonzia serve di solito eseguire una CBCT, una scansione tridimensionale del dente che ci mostra eventuali canali dimenticati. Ma non è detto che serva quello per capire cosa non va. Se ha dubbi senta un secondo parere con una visita clinica!

  • Maria

    14 giugno 2021 at 18:41 Rispondi

    Buonasera dottore, io ho effettuato una devitalizzazione a fine gennaio di un molare, e da lì è iniziato il calvario. Non riuscivo più a masticare e sentivo dolore e pulsazioni, soprattutto quando salivo di altitudine. Dopo diversi controlli, e dopo che dalla lastra non si evinceva nulla, il mio dentista ha deciso si riaprire il canale che è rimasto aperto fino a una settimana fa, coprendo solo la parte superiore con una pastina. Facendo la lastra da un altro dentista ho scoperto che durante la devitalizzazione è andato fuori apice, ma non di poco. Lo ha sfondato andando molto oltre. Ora mi ritrovo con il canale chiuso ma di nuovo con un dolore atroce se provo a masticare, che si irradia ai denti vicini, sale verso l’occhio e anche verso l’orecchio. Io non so più come comportarmi perché lui non riesce a risolvere il problema e mi ha detto che spera che il dente non sia fratturato.

    • mrodonto

      14 giugno 2021 at 18:54 Rispondi

      Buongiorno. Riferita con le parole di un paziente e senza vedere una rx è impossibile dirle cosa sia successo. Mandare oltre apice del materiale si può risolvere con una apicectomia, cioè un intervento chirurgico in cui si elimina l’eccesso, si taglia il fondo della radice e si ottura da dietro. Una perforazione del dente invece è teoricamente riparabile. Ma detto questo dipende sempre dall’entità del problema e se valga la pena fare salti mortali in base alla struttura dentale residua.

  • tiziana

    8 giugno 2021 at 8:38 Rispondi

    Buongiorno dottore.
    Molti anni fa ho effettuato una cura canalare ad un dente attualmente devitalizzato e incapsulato. con la gravidanza si è formata una sacca gengivale in prossimità della capsula, che in tre anni e nonostante una pulizia approfondita (ho effettuato anche un curretage) non tende a smettere di infiammarsi. ieri l’igienista ha evidenziato del puss in corrispondenza della sacca. dopo la panoramica, che non ha evidenziato enormi problemi, un collega del mio dentista assente, ha minimizzato dicendo che passo lo scovolino troppo energicamente e che bisogna attendere e magari fare in futuro un curretage a gengiva aperta. sono un po’frastornata…se c’è una infiammazione così importante dovrei attendere dei mesi?! mi sembra che abbia preso tempo. lei cosa ne pensa? la ringrazio per la cortesia

    • mrodonto

      8 giugno 2021 at 23:03 Rispondi

      Buongiorno! I difetti parodontali (cioè dei tessuti che circondano il dente) su deni devitalizzati posso o essere il segno di un problema del dente, come perforazioni o fratture, che in alcuni casi posso o richiedere l’estrazione dell’elemento. Bisogna innanzitutto capire se la bocca è affetta da una parodontite generalizzata, che può comparire o aggravarsi con le gravidanze, oppure se la tasca è solo su quel dente, il che avvalora il problema grave sul dente. La storia dello scovolino direi che sembra inverosimile. A meno che non si perfori la gengiva con lo scovolino, si tratta di un presidio di prevenzione e non di distruzione dei tessuti parodontali. Una cbct (una scansione radiografica tridimensionale del dente) in mani esperte può dare molte informazioni per decidere se il ritrattamento del dente e il rifacimento della capsula possa risolvere il problema.

      • Nurit Richetti

        10 giugno 2021 at 20:20 Rispondi

        Buona sera dottore.
        Ho un dente devitalizzato da due anni a cui è venuta via l’otturazione. Tra vari lockdown e purtroppo la prematura scomparsa di mio padre, non mi sono più recata dal mio dentista, con ovvia conseguenza…di dolore. Sto prendendo velamox da 5 giorni, il dolore forte è cessato ma torna a farsi sentire se per errore mastico qualcosa con quel dente o se lo strofino troppo forte quando lo lavo. Il mio dentista rientrerà dalle ferie tra una decina di giorni. Come posso tenerlo a bada nel frattempo?
        Grazie
        N.Richetti

        • mrodonto

          11 giugno 2021 at 20:32 Rispondi

          Buongiorno, se l’antibiotico è stato concluso per 5-6 giorni con 3 assunzioni al giorno (una compresaa ogni 8 ore) può controllare il dolore residuo con assunzione di ibuprofene in associazione con la tachipirina, efficaci in sinergia a controllare forti dolori. Da come lo descrive ho il sospetto che il dente possa essere fratturato. È strano che si stacchi completamente una otturazione e per questo motivo un dente devitalizzato si metta a fare un male non controllabile dopo un ciclo di antibiotico.

  • Angelo

    7 giugno 2021 at 10:33 Rispondi

    Buongiorno Dottore,

    visto che ho notato che risponde reattivamente e che mi sembra – per quello che leggo – molto competente vorrei chiederle un parere… ovviamente so bene che non vedendo direttamente la mia bocca non potrà essere sicuro di ciò che dice ma è più un parere generale.
    Ho un devitalizzato sotto il quale attraverso una panoramica il mio dentista mi ha fatto notare degli aloni neri, che mi ha spiegato essere un’infezione (non ha usato la parola granuloma, ma è la stessa cosa, corretto?).
    Mi ha detto che l’unico modo per intervenire è estrarre il dente.
    Adesso, io mi fido del mio dentista, perchè mi conosce da tanto e mi tratta bene, ma non vorrei che percorresse la via della semplificazione… diciamo che se ci fosse un’altra possibilità io la valuterei apertamente ma lui le ha escluse del tutto. è possibile che ci siano delle infezioni per cui l’unica soluzione è davvero estrarre il dente?

    Grazie
    Angelo

    • mrodonto

      7 giugno 2021 at 19:34 Rispondi

      Buongiorno!
      Certo che possono esserci lesioni che si sa già che non potranno guarire nonostante un ritrattamento o una apicectomia. Quello che il collega deve spiegare è perché ritiene che quella lesione non possa essere curata, in modo che lei sia convinto della correttezza della diagnosi. Esiste la possibilità che una lesione (o granuloma) asintomatica venga scoperta durante un controllo e che si ritenga di dover intervenire. Ci sono casi in cui si vede che il dente ha già problemi grossi di supporto osseo per cui si stabilisce che non valga la pena tentare, o casi in cui si rileva già una quantità di dente residuo troppo esigua perchè valga la pena tentare. In questi casi, se si è profondamente contrari a togliere un dente che non ha mai dato fastidio, bisogna chiarire bene se non si possa tenere il dente così “finchè va”. In altri casi il problema è che il dentista individua una frattura o danni gravi al dente, tipo perforazioni o riassorbimenti radicolari, per cui il dente è da estrarre. Ultima possibilità è che un trattamento nelle mani di qualche “specialista” possa essere risolto con terapie avanzate, magari eseguite al microscopio, che non sono nelle corde di tutti i professionisti. Per questo bisogna che le venga spiegato bene perché il dente non si può recuperare. Se si tratta solo di un dente molto difficile, che per il collega non ha nelle sue mani grandi possibilità di successo, la terapia potrebbe non essere tale nelle mani di un esperto endodontista. Ogni dentista tende a proporre le cose che nella sua esperienza sono più garantibili per il paziente e lo fa spesso con convinzione sincera. Per cui cerchi di capire meglio cosa fa pensare al collega che il dente sia spacciato, in modo da non restare col dubbio che il dente si potesse salvare dopo averlo tolto.

  • Franco Crivellato

    5 giugno 2021 at 7:43 Rispondi

    Buongiorno Dottore.
    Sono veramente sconsolato.
    Ieri ho avuto una brutta notizia.
    Un paio di mesi fa ho avuto, per qualche settimana, un acuto dolore persistente nei pressi di un molare dell’arca superiore devitalizzato una trentina d’anni fa.
    Dopo radiografia, il mio dentista mi ha paventato una nuova cura canalare ma ha preferito prima fissarmi una Tac 3D perché aveva qualche dubbio.
    Fatta la Tac ieri.
    Ebbene il mio dentista è parso piuttosto preoccupato in quanto l’esame ha evidenziato sinusite cronica proprio sul lato del dente devitalizzato.
    L’infiammazione dei tessuti, per quel che ho potuto constatare anche io dalla Tac, parte dal dente devitalizzato fino ad arrivare almeno all’altezza dell’orbita oculare.
    Viste queste immagini, il mio dentista ha definitivamente abbandonato l’idea di una nuova cura canalare suggerendo l’estrazione definitiva del dente devitalizzato, pulizia e trattamento della zona e nuova Tac a 5 mesi per constatare l’eventuale miglioramento del l’infiammazione dei tessuti.
    Premesso che mi fido del mio dentista, che reputo una persona onesta (conoscevo suo padre e so che sono persone straordinarie) mi chiedo se non esista una tecnica nuova o una possibilità di conservare e salvare il dente devitalizzato.
    La scelta di estrarlo la capisco e lo farò, ma mi appare una scelta decisamente drastica nonché una prospettiva demoralizzante considerando che ho appena 40 anni.
    Lei cosa ne pensa?
    Grazie, Franco.

    • mrodonto

      6 giugno 2021 at 7:19 Rispondi

      Purtroppo non so che cosa possa aver visto il collega di così preoccupante e la cbct dà molte informazioni che possono cambiare il piano di cura ipotetico. Posso però dire che le sinusiti odontogene guariscono curando correttamente il dente se è possibile farlo. O almeno ci si può provare. Inoltre consiglio una visita da un otorino per un parere sulla sinusite. Personalmente in 16 anni di lavoro non ho mai tolto un dente per la presenza di una sinusite, magari anche asintomatica. La certezza che il problema derivi dal dente non c’è e nemmeno che non possa guarire trattando il dente. Detto questo, il collega potrebbe aver riscontrato la presenza di una lesione enorme alla base del dente, di strumenti rotti nell’elemento che gli fanno pensare di non avere speranze di curare in maniera ottimale il dente, o altro.

  • Davide

    26 maggio 2021 at 15:47 Rispondi

    Buongiorno dottore,
    Da qualche tempo avverto fastidio intermittente ad un dente devitalizzato e incapsulato, pulsazioni notturne e fastidio nella masticazione.
    Il mio attuale dentista, nel Regno Unito (dove vivo), ha detto che la devitalizzazione era stata fatta bene (da un altro dentista in Italia) ma ora c’e’ una infezione. Dice inoltre che bucare la capsula e ripulire il canale ha il 50% di probabilita’ di riuscita e che la soluzione migliore sarebbe mettere un perno e incapsulare.
    Dopo alcune brutte esperienze ho spesso evitato i dentisti qui nel Regno Unito e sono un po’ preoccupato perche’ ho poca fiducia.
    Lei cosa ne pensa?
    Grazie mille,
    Davide

    • mrodonto

      26 maggio 2021 at 15:56 Rispondi

      Buongiorno. In odontoiatria dire che ci sono 50% di probabilità di riuscita di una terapia non ha alcun senso, perché non c’è letteratura scientifica in merito. Un dente incapsulato e devitalizzato in apparenza bene che si mette a fare male ha una sua motivazione nella possibilità che ci sia una frattura della radice o un canale dimenticato. Una cbct (una scansione tridimensionale del dente) aiuta a capire la possibile causa. Io non sono nelle condizioni di esprimere alcun parere perché ogni caso deve essere analizzato. Che il dentista del regno unito abbia detto che la cura sembra fatta bene per me non vuol dire molto se non posso vedere la radiografia. Solo con una visita e degli accertamenti si può esprimere un parere dove possa avere un reale peso l’esperienza. Non ho capito se il dente è già ben devitalizzato e incapsulato per che motivo si ipotizzi il ritrattamento atteaverso la capsula se non si ha idea di cosa non vada. Il problema è che i pazienti spesso riferiscono cosa hanno capito e non quello che ha davvero detto il dentista e in ogni caso pensano che si possa indovinate il problema dalla descrizione di un dolore. I commenti di questo articolo hanno preso quella piega. Decine di persone che sembrano non avere un dentista a cui chiedere e che non si fidano evidentemente dello stesso e che ritengono possa essere più autorevole il mio parere, che non ho eseguito alcuna visita, ma ho solo scritto un articolo generico sui denti devitalizzati… purtroppo raramente posso essere di aiuto senza visitare!

    • Ita

      26 maggio 2021 at 23:05 Rispondi

      Scusi se chiedo da qui ma non sapevo dove inserire la domanda. Vorrei chiederle,dopo un ntervento su gengiva senza complicazioni e durato circa 15 minuti ,per togliere un residuo che provocava ancora infezione la gengiva dopo 15 giorni anche se rosea non è ancora completamente chiusa e mi da in alcune situazioni molto fastidio. Ma quanto tempo ci vuole perché si chiuda e non faccia più male?

      • mrodonto

        27 maggio 2021 at 7:57 Rispondi

        I tempi di guarigione ossea possono essere di 3-4 mesi mentre la gengiva di solito si chiude in 7-15 giorni ma può restare avvallata e rossa finchè al di sotto non si riforma osso. In certi casi il rimodellamento dell’osso può formare delle sporgenze osse che irritano temporaneamente la gengiva sovrastante per frizione, ma in genere si rimodellano da sole, ma richiede più tempo.

  • Giuseppe

    25 maggio 2021 at 20:13 Rispondi

    Buongiorno dottore e scusi il disturbo.

    Ieri ho fatto una devitalizzazione di tre canali ad un molare, ora ho il cemento provvisorio in attesa di ricostruzione.

    Il problema è che ora non posso serrare i denti perchè provo molto dolore. Inoltre ho come la percezione che il molare tocchi prima degli altri denti durante la chiusura…

    E’ possibile che in seguito all’intervento, per via dell’infiammazione, il dente si sia alzato?

    Secondo lei come mai provo dolore quando serro i denti?

    Grazie

    • mrodonto

      25 maggio 2021 at 23:16 Rispondi

      Puó succedere. Può essere un po’ di essudato infiammatorio o addirittura una raccolta ascessuale che a volte si forma dopo i trattamenti di denti già morti prima di fare la cura o già devitalizzati e che vengono ritrattati. Nel secondo caso è probabile possa servire un antibiotico, se si tratta invece di una cura di dente che era vivo ma infiammato o comunque con la carie sul nervo, allora basta assumere un antidolorifico a stomaco pieno due o tre volte al giorno per qualche giorno.

  • Enrico

    22 maggio 2021 at 11:29 Rispondi

    Buongiorno dottore,

    da qualche giorno ho dolore a un dente incisivo laterale superiore da anni devitalizzato e incapsulato.

    Il dolore è piuttosto forte e più o meno simile a quello di un nervo scoperto e si presenta soltanto in caso di percussione longitudinale, insomma se batto anche leggermente il dente inferiore contro questo dolorante superiore, mentre invece non avverto dolore se provo a percuotere la parte laterale esterna o interna del dente.

    Assenza di dolore se invece che battere i denti provo a premere il dente anche in maniera energica, anche in senso longitudinale.

    Dal momento che si tratta di sintomi abbastanza specifici, quale potrebbe essere il problema?

    Grazie.

    Enrico

    • mrodonto

      22 maggio 2021 at 15:45 Rispondi

      Buongiorno. La direzione in cui si avverte dolore non è indicativa di alcuna condizione in particolare. Un dente giá devitalizzato che fa male comunque ha in genere 2 possibilità: una cura canalare incongrua da rifare o una frattura, evenienza che aumenta di probabilità quando ci sono perni metallici nella radice. In ogni caso serve una radiografia e sondare il dente. Non esiste alcuna condizione che possa evitare una visita dal proprio dentista.

      • Enrico

        22 maggio 2021 at 20:53 Rispondi

        Sì, ho già in programma una visita dal dentista.

        Grazie.

        Enrico

      • Enrico

        23 maggio 2021 at 14:44 Rispondi

        Chiedo scusa se disturbo ancora ma in attesa della visita dal dentista la situazione si è aggravata perché il dolore è diventato persistente e insopportabile.

        Ho provato a prendere Aulin ma senza esito, poi ho provato anche Tachidol ma il dolore persiste.

        Si tratta di dolore persistente, mentre invece ieri percepivo dolore soltanto al contatto come avevo descritto.

        In attesa della visita dal dentista che a questo punto spero di riuscire a fare nella giornata di domani lunedì 24, qualche suggerimento per il dolore? Qualche altro farmaco antidolorifico che potrebbe funzionare meglio di quelli che ho provato?

        Sarebbe utile prendere anche un antibiotico (Homer) oppure invece per l’antibiotico meglio aspettare la visita dal dentista?

        Grazie.

        Enrico

        • mrodonto

          23 maggio 2021 at 15:16 Rispondi

          Se il dente era già morto o devitalizzato in genere va preso anche un antibiotico, che però non toglie il dolore alla prima compressa. L’amoxicillina, se non si è allergico alla penicillina, è la prima scelta e si prende 3 volte al giorno per 5-6 giorni(1 ogni 8 ore). Ma l’effetto di solito si fa sentire al terzo giorni. Nel frattempo si possono associare ibuprofene e tachipirina a stomaco pieno.

          • Enrico

            23 maggio 2021 at 15:48

            Grazie.

            Si tratta di un dente devitalizzato e incapsulato ormai da anni non ricordo neppure quanti.

            Ho preso il primo antibiotico Amoxicillina che ho già preso anche in passato su prescrizione del dentista.

            Poi anche Ibuprofene e Tachipirina dopo mangiato.

            Purtroppo ho avuto tanti problemi ai denti ormai da parecchio tempo ma non ricordo un dolore persistente anche dopo farmaci antidolorifici anche potenti e che fosse peggiorato così rapidamente in poco più di 24 ore.

            La ringrazio tanto, è stato gentilissimo.

            Enrico

  • maria

    12 maggio 2021 at 8:56 Rispondi

    Buongiorno dottore venerdi scorso sono andata dal dentista per una caria sul canino ma alla fine ha dovuto fare la devitalizzazione.sono col cemento provvisorio e mo è venuto un ascesso enorme sono gonfia fino all’occhio è mi fa molto male..mi devo preoccupare?sto prendendo antibiotico.

    • mrodonto

      12 maggio 2021 at 10:07 Rispondi

      Buongiorno. Può capitare di gonfiare dopo una devitalizzazione se il dente era già morto e con una infezione latente sotto la radice. Più difficile che possa capitare se il dente era vivo, ma se è stato medicato ma la cura canalare non completata, allora può assolutamente capitare. Il gonfiore di solito è un ascesso e nell’immediato richiede una terapia antibiotica a cui deve seguire il completamento della terapia se il dente era solo medicato, mentre se il dente è stato completato come cura canalare ma il dente era giá morto, non è detto ci sia da preoccuparsi: a volte si tratta di un “ascesso araba fenice” che dopo l’antibiotico non comparirà più se la cura è stata eseguita in maniera corretta. Queste sono le due possibilità più comuni, ma il gonfiore potrebbe avere altre cause. Non di rado i pazienti mi dicono “sono tutto gonfio” e in realtà non lo sono per nulla e hanno solo un po’ di fastidio a passare il dito al fondo del dente, oppure si sono morsi il labbro mentre avevano l’anestesia e hanno delle ulcere per quel motivo, ecc. Deve come sempre affidarsi al dentista che l’ha in cura e che conosce il caso.

  • Rita Corrada

    7 maggio 2021 at 18:29 Rispondi

    Buongiorno dottore, ho estratto il primo molare superiore circa due mesi fa a causa di una fistola.Estrazione veloce senza complicazioni, dopo tre giorni la fistola era scomparsa. Adesso nel punto dove veniva la fistola la gengiva è infiammata e dolente al tatto cosa può essere, ci può essere ancora infezione dopo due
    mesi? Fino ad ora non c’era più niente. Grazie per la sua attenzione

    • mrodonto

      7 maggio 2021 at 22:16 Rispondi

      Buongiorno. Una zona con una sporgenza che irrita la gengiva in una zona post estrattiva puó essere una fase della guarigione in cui la corticale esterna dell’osso o il setto tra le radici rimane tagliente e si percepisce prenendo col dito. Normalmente si rimodella da solo o può essere regolarizzato quando dovesse inserire l’impianto al posto del dente. Difficile che sia ancora rimasta la lesione se il dente è stato estratto completamente senza lasciare residui radicolari. La cosa più probabile è che ci sia un alveolo rimasto un po’ tagliente in seguito all’estrazione e in genere si rimodella da solo anche senza mettere l’impianto. Ovviamente consiglio se ha dei dubbi di farsi però vedere dal professionista che la segue che non deve provare a indovinare come sto facendo io!

      • Rita

        11 maggio 2021 at 17:53 Rispondi

        Buongiorno dottore, sono stata dal mio dentista, ha verificato che c’era ancora infezione e fistola che dalla fistolografia arrivava fino alla sbuffo che era fuoriuscito dalla ricanalizzazione fatta prima dell estrazione. Ha quindi provveduto a toglierlo e inoltre mi ha fatto un innesto perché arrivava al seno mascellare.Mi ha poi messo due punti e ho il controllo tra una settimana. Speriamo bene perché ,prima la fistola poi ricanalizzazione fistola non scompare vari trattamenti e infine per disperazione estrazione sono ben 9 mesi che questo molare mi fa dannare

        • mrodonto

          11 maggio 2021 at 20:23 Rispondi

          Purtroppo a volte ci si incaponisce con buona volontà per scopi “nobili” di recuperarenil dente e non mettere un impianto, che spesso è più semplice. Però in alcuni casi le buone intenzioni non vengono premiate dalla natura.. Mi spiace, ma purtroppo capita!

          • Rita

            11 maggio 2021 at 21:55

            Il mio dentista è d’accordo con lei. Certo anche lui non si aspettava dopo l estrazione questa complicazione dello sbuffo di cemento che a continuato a provocare infezione. Tra l l’altro i punti che mi ha messo sanguinano e sento il sapore del sangue in bocca, posso sciacquare con acqua ?

          • mrodonto

            11 maggio 2021 at 23:41

            Quando si ha una ferita recente in bocca è sempre consigliabile non sciacquare tanto il giorno dell’intervento e piuttosto sputare o tenere una garzina in compressione. Questo per non smuovere di continuo il coagulo ritardando la guarigione. Ma dal giorno successivo di solito è consigliabile qualche sciacquo col collutorio a base di clorexidina visto che la zona non deve essere spazzolata eccessivamente.

          • Rita

            12 maggio 2021 at 10:32

            Mi scusi dottore ma dalla sua esperienza uno sbuffo di cemento,visibile dalla radiografia e anche bello grosso, puo alimentare ancora infezione e fistola anche dopo l estrazione del molare? Inoltre il dentista mi ha fatto un innesto che si usa per il rialzo mascellare perche mi ha detto che era arrivato al seno mascellare. Cosa puo succedere ancora

          • mrodonto

            12 maggio 2021 at 11:43

            Dalla mia esperienza no, perché i cementi endodontici sono biocomatibili e accettati dall’organismo. Ma possono esistere granulomi da corpo estraneo se l’estrusione di materiale non conteneva solo cemento. Poi può essere che il collega abbia voluto “semplificare” il concetto: sicuramente esistono delle cisti residue che se non vengono asportate chirurgicamente continuano a ingrossarsi anche dopo aver tolto un dente.

          • Rita

            20 maggio 2021 at 18:03

            Buongiorno dottore, faccio un riassunto .A ottobre faccio ricanalizzazione per fistola che però fallisce e mi lascia con grosso sbuffo fuoriuscito da una radice. E con fistola sempre più grande. Mi trattano con laser e poi ozono ma niente da fare. A marzo per disperazione acconsento a estrazione molare dopo tre giorni fistola scompare gengiva dove viene estratto dente guarisce ma non nel punto dove usciva la fistola che rimane rossa e dolente. Da nuova fistolografia il medico mi dice che infiammazione arriva allo sbuffo così decide di toglierlo mi mette due punti e torno dopo 7 giorni per toglierli. Sorpresa , i punti sono perfetti la gengiva è guarita ma non nel punto della fistola dove ci sono due punti rossi e inoltre in quella parte basta il soffio di aria per farmi saltare dalla sedia così come quando a casa lavo i denti e delicatamente risciacquo. Cosi il dentista disinfetta la parte e mi dice che da un’ulteriore rx endorale non si vede nulla e guardando con microscopio all interno di queste fessure vede la gengiva rosa e non più fistolizzazione. Dobbiamo rivederci tra tre giorni perché mi dice che col tempo dovrebbe migliorare ma non è cosi. Cosa dovrei chiedergli la prossima volta? Ma perché non passa, eppure è un dentista che è sempre pieno e di cui tutti parlano bene. Mi sembra di essere un caso da studiare per tutte le complicazioni che ci sono ma io nonostante la sua disponibilità non ne posso più .Grazie infinite per un suo parere

          • mrodonto

            20 maggio 2021 at 18:28

            La fistola una volta tolto il dente deve chiudersi in pochissimi giorni. Se non si chiude le possibilità a mio avviso sono 3:
            È rimasto un pezzo di radice dentro;
            La fistola deriva da un dente adiacente;
            C’è una cisti residua da rimuovere chirurgicamente.
            Per capirci qualcosa di più molto probabilmente farei una CBCT, ovvero una scansione tridimensionale della zona.

  • Vanessa

    6 maggio 2021 at 7:05 Rispondi

    Buongiorno,
    Mi scusi il disturbo…
    Due mesi fa il mio dentista dopo la radiografia ha iniziato il processo di devitalizzazione di un dente causa ascesso.
    Dopo il primo passaggio di apertura e chiusura del dente con cotone, l’ascesso è scomparso completamente. Dopo il secondo passaggio di chiusura con la pasta tutto okay…
    L’altro giorno ha effettuato la chiusura dei canali con cemento (chiudendomi provvisoriamente il dente con la pasta) ma l’ascesso o comunque una pustola bianca continua ad andare e venire.
    Lui dice di stare tranquilla per il momento…ma è una cosa normale???
    La ringrazio molto per la sua attenzione.

    • mrodonto

      6 maggio 2021 at 8:35 Rispondi

      Buongiorno! La fistola in genere dovrebbe chiudersi nell’arco di 7-15 giorni, altrimenti e provabile che sia necessario rivedere la cura o procedere con una apicectomia o valutare anche l’estrazione del dente.

  • Willy Bello

    28 aprile 2021 at 21:54 Rispondi

    Ho un granuloma sul 47 da qualche anno che ho tenuto fermo perché non mi dava grossi problemi ora però ho fatto ritrattamento lunedì ma dopo 2 giorni mi fa un male pazzesco mi ha prescritto antibiotico su mia insistenza cosa può essere successo? È normale? Ha lavorato 15 minuti in tutto entrando in 2 dei 3 canali senza fastidio per me ma sul terzo canale ho sentito male dice perché ha toccato sotto (l’osso?). Devo avere ancora pazienza per il dolore o devo preoccuparmi? Ha messo solo pasta sopra il dente devo tornare tra 1 settimana per chiudere i canali vuole che si sfiammi e che si sgonfi il granuloma. Dice che uno dei canali non era stato chiuso bene (lavoro fatto da un suo ex collaboratore di studio). Sono confuso ed irritato. Può darmi un parere?

    • mrodonto

      28 aprile 2021 at 22:21 Rispondi

      Il dolore dopo aver riaperto un dente devitalizzato è un evento che rientra nelle possibilità post operatorie. Talvolta può svilupparsi addirittura un ascesso che è conosciuto anche come ascesso araba fenice, proprio perché “risorge delle ceneri” di un dente già devitalizzato. Il dolore può essere importante e a volte non passa prima di 3 giorni di antibiotico assunto tre volte al giorno (nel caso stia assumendo la classica amoxicillina). L’evento che mi descrive quindi rientra nella normalità. L’unica cosa che non capisco è un appuntamento da 15 min per ritrattare un dente, tempisica che non permette di completare il lavoro, non lascia il tempo di far lavorare i disinfettanti e quindi di abbassare la carica batterica al meglio. Se non aveva dolore urgente per cui si voleva in urgenza provare a far drenare il dente, è solo quel particolare che mi convince, ma non conoscendo il caso, il collega e le evenienze mi limito a fare una osservazione che può avere un ruolo nella comparsa del dolore post operatorio. A mio parere, se possibile, meglio ritrattare un dente in un’unica seduta, quando sia possibile. Questo non significherebbe comunque che non si possa verificare lo stesso dolore post operatorio.
      Spero di essere stato utile.

  • Melania Marinucci

    14 aprile 2021 at 9:57 Rispondi

    Buongiorno Dottore,
    ho davvero bisogno del suo parere perché sono psicologicamente e fisicamente provata. Sono 5 mesi che “combatto” con il 2° molare dx inferiore. E’ stato devitalizzato a gennaio, mentre ieri, 13/04, il mio dentista ha dovuto riaprirlo per la 3° volta. La 2° volta non era stata effettuata una pulizia completa di uno dei canali ( circa due settimane fa). Dopo una settimana, ancora dolore lancinante. Dopo una nottata d’inferno (premetto che sono al 4° mese di gravidanza e gli antidolorifici devono essere presi con cautela), e con il viso dolorante, ieri sono tornata dal dentista. Dalla radiografia normale non si vede nulla. Lui sostiene che probabilmente uno dei canali potrebbe avere una fisionomia ad “uncino” (motivo per cui appunto dalla radiografia risulterebbe tutto a posto). Comunque ha proceduto con l’ennesimo svuotamento del dente ( come andava a fondo provavo un dolore lancinante) e ha lasciato i canali aperti ( nella 1° devitalizzazione, dopo pochi giorni, dovette togliere la chiusura provvisoria per lasciarlo sfogare, in quanto mi faceva male). Ora quindi, quando mangio, metto del cotone per evitare che il cibo finisca nel canale. Mangio dall’altro lato, ma comunque ho dolore quando mastico. Dopo mangiato mi lavo i denti e metto dell’acqua ossigenata, come prescritto dal mio dentista. Niente antibiotici, solo antidolorifici all’occorrenza. Stanotte ovviamente mi sono svegliata con il dente pulsante e un dolore acuto. E’ molto indolenzito, anche con lo spazzolino devo essere delicata, e il dolore mi prende metà viso.
    Dopo 5 mesi, in gravidanza, dopo innumerevoli nottate in piedi in preda a fortissimi dolori, sono molto scoraggiata, in quanto devo evitare il più possibile gli antidolorifici e il dolore è forte e persistente. Durante il giorno, a lavoro, non è per nulla facile.
    Sto pensando di rivolgermi ad un altro dentista, di fare una radiografia tridimensionale. Insomma, prima di chiuderlo nuovamente, vorrei essere certa che sia l’ultima volta. Lei come mi consiglia di muovermi?
    La ringrazio per la sua disponibilità,
    saluti,
    Melania.

    • mrodonto

      28 aprile 2021 at 22:29 Rispondi

      Salve! Denti che creano fortissimi dolori difficili da spiegare e che si manifestano appena si chiude il dente anche solo con una pastina provvisoria me ne sono capitati 2 o 3 in 15 anni. In quei casi onde evitare che il paziente impazzisca dal dolore, nonostante anestesie e disinfezioni, ho dimesso il paziente col dente aperto, unica maniera con sui si riusciva ad evitare l’aumento di pressione per l’essudato che si formava in tempi brevissimi all’apice del dente e che risaliva nel canale. Questa manovra non è ortodossa e secondo alcuni studi potrebbe compromettere il processo di guarigione quando si ultimerà la cura, anche se nei miei casi il tutto si è poi risolto. Di fronte alle difficoltà operative che mi riferisce, però, vista anche la situazione che richiede di risolvere il caso in tempi brevi, visto che io secondo trimestre è quello in cui possiamo lavorare abbastanza tranquillamente, le consiglio di valutare uno specialista in endodonzia. Di certo però senza poter fare radiografie o scansioni tridimensionali, il tutto risulta più difficile per qualunque dentista. Nel caso consultasse altri professionisti sarebbe opportuno portare delle radiografie, a patto che siano state fatte. Se no diventa davvero difficile capire cosa aspettarsi e capire quale sia stato il problema.

  • Francesco

    31 marzo 2021 at 2:05 Rispondi

    Salve dottore, trovo molto confortevole la sua disponibilità dunque vorrei sottoporle il mio caso.
    Ho 26 anni, all’età di 18 anni mi è stato devitalizzato il molare “inferiore sinistro”. Qualche mese fa il dente ha iniziato a pulsare e dalla radiografia risultava una devitalizzazione incompleta. Il nuovo dentista a cui mi sono rivolto ha optato per il ritrattamento, tutto bene a parte il dolore atroce (senza anestesia perchè a parer suo non serviva fare una truncolare per un ritrattamento). Il dolore alla pressione si è sentito anche quando sono stati riempiti i canali.
    Il dente è stato chiuso provvisoriamente ed oggi a distanza di 4 mesi il dente avverte ancora dolore se ci mastico su. In radiografia la terapia canalare sembra buona quindi bisogna aspettare che il dente si calmi. A parere di un secondo dentista ci potrebbe essere una micro frattura della radice vedendo la radiografia quindi suggerisce di provare a ricostruire il dente e tentare una guarigione. Un terzo dentista invece sostiene che il dolore è provocato da una mancata pulizia dentale a livello gengivale, però una volta fatta questa pulizia non ho avuto grandi giovamenti. Morale della favola non so a chi stare a sentire, vorrei evitare l’estrazione ma il fastidio/dolore, dover masticare solo su un lato non può durare per sempre!

    • mrodonto

      1 aprile 2021 at 8:01 Rispondi

      Buongiorno. Per chiusura provvisoria spero intenda una otturazione in composito e non una pasta provvisoria bianca di quelle che si mettono con il dito perché stando alla letteratura scientifica dopo un paio di mesi non assicurano più il sigillo e la cura potrebbe essere contaminata. Per il resto i dolori possono essere legati alla mancanza di un canale, a fratture, a riempimenti incompleti o eccessivi dei canali. Di solito io in questi casi faccio una scansione tridimensionale (CBCT) che ci dice molto di più di una normale radiografia e che a volte può dare indizi per capire se ci sia una possibile frattura che magari clinicamente non dá ancora i segni tipici che ci permettono una diagnosi sicura. Nei casi peggiori, comunque, a distanza di alcuni mesi, anche se non capisco cosa non vada bene, ritratto il dente, magari lasciando i canali vuoti con idrossido di calcio all’interno in attesa che scompaia la, prima di procedere ad otturare di nuovo i canali.

      • francesco

        9 aprile 2021 at 2:44 Rispondi

        Buonasera, il composito è di colore bianco, ma confido nel fatto che il mio dentista che non si tratta di una pasta “messa con il dito”. Quindi lei mi consiglia ritrattare nuovamente il dente. Ci sarebbe un ulteriore rischio di frattura?
        nel caso ci sia una microfrattura il dente puo guarire ricostruendolo?
        faccio queste domande perche settimna prossima ho l’appuntamento per la ricostruzione del dente come ultimo tentativo prima dell’estrazione( il che leggendo la sua risposta mi lascia di stucco)
        grazie mille per la disponibilità
        cordiali saluti

        • mrodonto

          9 aprile 2021 at 7:35 Rispondi

          Buongiorno. Purtroppo io non posso suggerire nulla sulla base di un veloce scambio di opinioni senza una visita o una radiografia. Quel che è certo è che ritengo che un professionista debba essere in grado di ottenere la fiducia dei propri pazienti. Le spiegazioni che cerca dovrebbero arrivare da chi l’ha in cura e conosce il caso. Se si ritrova a doversi fidare di più del parere di chi non l’ha nemmeno visitata significa che non c’è un rapporto di fiducia con chi la sta curando, cosa che deve essere alla base del rapporto dentista/paziente. A questo punto forse vale la pena che prima di mettere mano al dente per ricostruzioni definitive provi a cambiare dentista, magari rivolgendosi a un endodontista puro. Se non ne conosce puó provare a cercarne sui siti della società italiana di endodonzia o su quello dell’accademia italiana di endodonzia. Essere soci attivi di queste società non significa che chi non lo è non sia altrettanto bravo (io non lo sono per esempio) ma almeno ha la certezza che si tratta di professionisti esperti e appassionati di quella branca specifica. Spero di averla aiutata.

  • Rita

    26 febbraio 2021 at 11:08 Rispondi

    Dott. Specifico che ho 65 anni e che il nuovo dentista mi ha detto che la fistola entrando per farla drenare non è molto profonda. Ha inoltre visto che.un canale non è stato pulito fino in fondo, (cosa che mi aveva detto anche il precedente dentista motivando il fatto con l l’impossibilità di passare nonostante non sia uno che si arrende facilmente). Non vorrei accanirsi per tenere il molare. Lei pensa che un estrazione possa essere semplice nonostante l’infezione della fistola e che vista l eta sia più risolutivo fare estrazione e impianto. La ringrazio molto per la sua cortese sisponibilita

    • Rita

      17 marzo 2021 at 21:48 Rispondi

      Buonasera dottore , ieri 16/3 ho tolto il molare con la fistola recidiva anche dopo la ricanalizzazione. L estrazione è stata veloce e il dolore sia ieri che oggi è sopportabile . Quello che mi preoccupa molto è che ora 17/3 le fistole sono due. Il dentista mi ha detto che sotto c’era molto pus e ho sentito che dopo estrazione chiedeva all assistente di passargli il cucchiaino piccolo forse per pulire. Devo andare martedì 23 /3 per il controllo ma vorrei tanto un suo parere. Grazie infinite

      • mrodonto

        17 marzo 2021 at 21:55 Rispondi

        Buongiorno! Non si preoccupi, se le fistole derivavano da quel dente andranno via nell’arco di qualche giorno!

        • Ita

          19 marzo 2021 at 17:43 Rispondi

          Buongiorno dottore, oggi la fistola e’ una sola e piccola ma adesso mi fa male il naso e parte della guancia dalla parte dell’estrazione ma mentre la guancia fa male solo le tocco per quanto riguarda il naso fa male se lo tocco e la narice e’ dura rispetto all altra narice cosa sara’

        • Ita

          19 marzo 2021 at 17:51 Rispondi

          Scusi ,volevo aggiungere che non ho passaggio di acqua tra bocca e naso quando bevo e che in questi giorni ho evitato di soffiarmi il naso. Mi scusi e grazie per la sua disponibilita le assicuro rara

          • mrodonto

            19 marzo 2021 at 18:05

            Purtroppo io mi trovo a doverle dare rassicurazioni che dovrebbe fornirle il collega che l’ha vista, perché non ho alcun riscontro radiografico e clinico. Quel che posso dirle è che fastidi e dolori post estrazione sono normali. Di solito 7-10 giorni dopo si risolve tutto. La cosa migliore è cercare di non pensarci e affidarsi al professionista che l’ha in cura. Stia tranquilla!

        • Teresa

          25 marzo 2021 at 23:17 Rispondi

          Salve dottore volevo chiederle un consiglio io ho un dente rivitalizzato da quasi 5 anni mai dato problemi
          Ora sono alcuni mesi che mi è uscita una pustola di pus non dolorante solo
          Di notte mi sento battere un po’ dentro ma niente di che,il
          Mio dentista dopo una vita di antibiotico dove L infezione non è andata via mi ha detto che m unica soluzione è tirarlo,io sono un po’ contraria togliermi un molare volevo chiederle se ne caso posso farmene svuotare e magari ricostruiremmo ginni gel appositi oppure se c’è in altra soluzione o me lo devo
          Solo togliere ?

          • mrodonto

            26 marzo 2021 at 1:00

            Buongiorno. Come il 90% dei commenti di questo post mi trovo a ripetere che non posso fare diagnosi da racconti di questo tipo. Come posso indovinare se il suo denre sia recuperabile da un racconto senza vedere una radiografia e fare una visita?

        • Francesca

          31 marzo 2021 at 23:04 Rispondi

          Buonasera Dottore, il 24 Marzo mi hanno devitalizzato un molare, al momento sono stati chiusi solo i canali sono in attesa che venga ricostruito il dente. Purtroppo però per tutta questa settimana ho preso Augmentin e almeno 2 volte al giorno Brufen 600 perché avvertivo un forte dolore. Ad oggi il dolore è passato per fortuna, ma continuo ad avere una fastidiosa nevralgia ai denti incisivi inferiori. Il mio dentista ha fatto una radiografia e non ha notato niente di strano. Come è possibile che il molare non mi faccia più male ma ne stiano invece risentendo gli incisivi? È possibile che si sia lesionato qualche nervo? La prego mi aiuti.

          • mrodonto

            1 aprile 2021 at 8:06

            Buongiorno. L’arcata inferiore è innervata da una branca del nervo trigemino che si estende fino agli incisivi. Un leggero risentimento riferito in quella zona quindi potrebbe essere imputabile a un carione su dente vivo ancora presente nel settore posteriore, ma anche a problemi gengivali o di digrignamento notturno e in questi ultimi due casi difficile se lo porti dietro per molti giorni. La presenza invece di una infezione all’apice del dente in contiguità del nervo o un sovrariempimento dello stesso possono anche essere plausibili come cause, ma dovrebbero essere identificabili con una eventuale scansione tridimensionale (cbct) che ci dice qualcosa di più rispetto alle radiografie bidimensionali sull’effettiva dimensione del problema sotto il dente.

  • Francesco vigni

    19 febbraio 2021 at 13:35 Rispondi

    Salve un informazione io ho sempre avuto problemi ad un molare che alla fine è stato devitalizzato. A distanza di anni mi ha sempre fatto male tanto che è stato aperto più volte ma ogni volta che mi fanno lastra precisa nel punto non vedono problemi.
    Il punto è che io sento sempre come una pulsazione sotto che ad essere sincero la avverto di meno se mastico con il dente interessato ma comunque nella giornata a e viene tanto che alle volte è ime se anche il labbro ne risentisse ho 30 anni

    • mrodonto

      20 febbraio 2021 at 7:40 Rispondi

      Buongiorno. Talvolta le radiografie tradizionali bidimensionali non mostrano segni di lesioni sotto i denti che invece possono esserci ed essere anche grandi ma visibili solo con una cbct, ovvero una scansione tridimensionale del dente. Questo perché in radiografia tradizionale so vedono mancanza di osso sotto un dente solo quando sono così grandi da aver eroso anche la corticale dell’osso, ossia la parte più esterna e densa che sta subito sotto la gengiva. Se non è mai stata eseguita consiglio ancora questo approfondimento diagnostico.

  • Enza

    14 febbraio 2021 at 17:48 Rispondi

    Salve!
    Avevo dolore al dente e dopo la visita mi è stato detto di fare la devitalizzazione. Siccome vivo a Londra (qui non sono rinomati per essere dei bravi dentisti) ho mandato rx a due dottori in Italia confermando la devitalizzazione. Alla fine vado da un dentista convenzionato che mi dice che ho il nervo bello vivo ed ha voluto salvare il dente rimovendo la carie profonda che avevo dicendomi di vedere come va e nel caso se fa male allora c è bisogno di devitalizzare altrimenti noDopo quasi 3 settimane ho dei dolori che vanno e vengono a volte anche forti dalla testa fino alla mandibola. Ho un appuntamento sett prox e La mia domanda è ora: in base a cosa si decide di devitalizzare. Quali sono le prove da fare?
    Grazie

    • mrodonto

      14 febbraio 2021 at 18:15 Rispondi

      Buongiorno. Di solito si decide di devitalizzare quando la pulpite, cioè l’infiammazione del nervo, è irreversibile. Questo avviene quando si avverte male di notte, quando c’è un dolore spontaneo forte che va e viene tipo colica o quando persiste una coda di dolore di diversi secondi dopo aver bevuto quacosa di freddo. In questi casi inutile continuare a provare a tenere il dente vivo.

    • Rita

      17 febbraio 2021 at 9:50 Rispondi

      Dopo vari trattamenti non andati a buon fine sembra che l’unica soluzione per risolvere il problema fistola sia l l’estrazione del primo molare superiore. Il dente non mi fa male posso anche masticare su questo molare senza problemi, mi chiedo,ho questa fistola da tre mesi posso continuare così o è meglio estrarre subito il dente anche se non mi da altri problemi se non sta bolla bianca. Grazie per la sua risposta

      • mrodonto

        17 febbraio 2021 at 16:35 Rispondi

        Buongiorno. La fistola è soltanto una valvola di sfogo per una infezione che deve comunque essere risolta. La settimana in più o in meno può non comportare rischi clamorosi se si tratta di una lesione asintomatica, ma non va bene lasciarla lì finché non dà fastidio, sia perché è una bomba ad orologeria con cui si convive, sia perché il processo infettivo può peggiorare e alimentare la generazione di una cisti, un riassorbimento di osso che può coinvolgere anche i denti a fianco o comunque rendere più complicato l’inserzione di un impianto una volta tolto il dente, o, in casi più rari, generare endocarditi o altri problemi sistemici. Una volta appurato che il dente non ha speranze, e il collega deve chiarire bene il motivo in modo che lei ne sia informata, prima si toglie l’elemento meglio è. Se invece ha dubbi che il dente possa essere ancora recuperato le consiglio di sentire un altra campana, magari un endodontista specialista.

        • Rita

          25 febbraio 2021 at 9:18 Rispondi

          Buongiorno dottore , ho cambiato dentista per cercare di salvare il dente e mi è stata proposta apicetomia con retrograda ma mi è anche stato detto che le probabilità di successo sul mio dente che è il primo molare superiore sono pari al 50% l’alternativa è estrazione lei che farebbe. Grazie

          • mrodonto

            25 febbraio 2021 at 10:39

            Buongiorno. Non posso darle ovviamente alcun consiglio, non avendo visto il dente. Non sarebbe serio. Nel nostro studio tendiamo a non puntare eccessivamente sulle apicectomie se indubbi relativi alla guarigione sono troppi, avendo nelle mani una implantologia fatta da un ottimo chirurgo come il dottor Tirone. Però nella valutazione rientrano anche età della persona, motivazione a salvare il dente (perché a toglierlo si fa sempre in tempo, ma spesso l’apicetomia fatta non viene poi scontata dal nuovo lavoro, quindi si rischia di aumentare le spese), aver capito cosa non è andato nel primo trattamento, ecc. Non posso che consigliarle di fare le valutazioni col dentista. Non uel che è certo è che nessuno ha la sfera di cristallo. Dirle che ha 50% di possibilità è tanto per dire “proviamo”. Non esiste la possibilità di stimare il successo di un intervento con quella precisione.

      • Rita

        25 febbraio 2021 at 10:18 Rispondi

        Mi scusi dottore volevo anche aggiungere che sondando la fistola si è meravigliato che non andasse in profondità

        • Rita

          12 marzo 2021 at 15:35 Rispondi

          Buongiorno dott. Ho programmato estrazione molare per fistola recidiva per il 16 marzo prossimo. Il dentista mi ha detto di prendere due compresse di Augmentin 875 mg due ore prima dell ‘estrazione e poi solo brufen se avrò dolore. Ma interrompere antibiotico prima dei 5 giorni andrà bene?

          • mrodonto

            12 marzo 2021 at 19:43

            In quella posologia si dá come profilassi a persone che hanno avuto problemi cardiaci. Comunque non crea problemi, solo io personalmente lo prescrivo solo in casi in cui si renda necessaria la profilassi

  • Gaia Lepori

    3 febbraio 2021 at 13:53 Rispondi

    Buonasera Dottore,
    molto carino l’articolo e grazie di averlo scritto.
    Le scrivo per un parere.
    Da circa i primi di dicembre, inizio a soffrire di ipersensibilità al freddo ad un molare, già curato 2 volte per carie. Nei mesi passati ho anche avuto un recesso della gengiva di questo dente, a parere del mio dentista nulla di grave, e avevo già fatto in passato un trattamento di desensibilizzante per il problema analogo, sempre lo stesso dente.
    Il dolore con il tempo cambia, diventa forte anche al contatto con il caldo. Ero in un’altra regione e sottovalutando la cosa, tra covid e quant’altro, non mi sono recata dal dentista fino al 1/02.
    In 10 giorni mi esploso un dolore pazzesco, pulsante che mi ha preso anche i nervi del collo e in generale mi ha dato un senso di spossatezza non da poco.
    Inizio augmentin e oki come se piovesse.
    Vado dal mio dentista di fiducia (10 anni) che mi controlla, picchetta sul dente (salto letteralmente dal lettino) ma li per li non hanno modo di intervenire per mancanza di strumentazione (rotta). Mi dice di interrompere comunque l’antibiotico perchè mi è anche uscito un rush cutaneo, quindi continuo con oki.
    Ieri, che per poco svenivo, ho visto un secondo dentista il quale decide di aprirmi il dente per farlo spurgare, mi dice di continuare a prendere l’antibiotico e se ne ho bisogno il toradol, e di tornare questo sabato.
    Di fatto sostiene che in questo stato è inutile devitalizzare perchè se c’è infezione non sarà la devitalizzazione a toglierla.
    Chiedo alla mia prima dentista come mai non mi hanno aperto il dente per farlo spurgare, avrebbero potuto farlo già lunedi 1/02, mi risponde che effettivamente aprendo il dente si crea una via per spurgare ma anche per l’entrata di ulteriori batteri.
    Mi dice di andare in questi giorni cosi lo devitalizzano.
    Ora, resto perplessa in quanto:
    1. penso di aver capito che se c’è questa infiammazione cosi forte il dente non possa essere devitalizzato;
    2. non capisco la tempistica per poter intervenire, e se di fatto pur devitalizzandolo potrei non risolvere il problema per l’infezione;
    3. non posso comunque prendere l’antibiotico a vita
    4. non capisco in che modo SI PUò VEDERE l’infezione, se c’è pus o altro e quindi quando effettivamente capire se è giunto il momento di devitalizzare.
    In sostanza, entrambi i medici sono per la devitalizzazione, ma mi sembra che le modalità di intervento siano diverse, e quando due colleghi dicono cose essenzialmente contrastanti io, che NON sono una ansiosa, vado nel panico per paura di andare incontro a problemi.
    Devo dire che il mal di denti è uno dei dolori più brutti che si possa provare.

    • mrodonto

      3 febbraio 2021 at 14:34 Rispondi

      Buongiorno, da quanto mi dice non capisco bene il perché di alcune scelte. Quando un dente fa male al caldo e a battere sopra è in pulpite terminale, ovvero il nervo sta per morire del tutto ma ce n’è ancora un po’ vivo nelle radici il che genera quei sintomi. La scelta di aprire il dente di solito dà sollievo ed è da prediligere, ma senza lasciarlo poi aperto, ma medicando e mettendo una pasta provvisoria. Dalla pulpite terminale si passa poi entro pochi giorni alla morte completa del dente e, se si è sfortunati, direttamente all’ascesso. In quel caso un drenaggio ha senso, ma, di nuovo, senza lasciare il dente aperto, se non in casi veramente eccezionali, proprio per il rischio di creare infezioni che poi diventano resistenti alle nostre terapie. La terapia antibiotica, nel breve termine è risolutiva. In OGNI caso il dente, giá dai primi sintomi, era da devitalizzare nel più breve tempo possibile. La scelta di non lavorare su un dolore troppo acuto se si tratta di ascesso può avere un senso, ma dopo 5-6 giorni di antibiotico si può lavorare. Quindi, è difficile per me che non ho visto dente e lastra dirle perché sia stata scelta una via piuttosto di un’altra in urgenza. Fatto sta che, salvo situazioni che rendono necessaria l’estrazione del dente, e non credo sia il suo caso, il dente va devitalizzato nel tempo più breve possibile, il che risolverà il problema a lungo termine.

  • Corrada Rita

    31 gennaio 2021 at 17:48 Rispondi

    Quando ormai ero decisa a fare estrazione il mio dentista mi ha trattato la fistola con ozono e sembra che funzioni , lei cosa ne dice

    • mrodonto

      31 gennaio 2021 at 23:47 Rispondi

      Non utilizzo l’ozono, ma trattate la fistola per facilitarne la chiusura può servire ad eliminare una seconda via di accesso per i batteri alla lesione, quella che proviene dal cavo orale. Ma se la causa primaria, ovvero la carica batterica generata da un canale chiuso male, non viene risolta, non si avrà comunque successo. Si maschera solo temporaneamente il problema

      • Rita Corrada

        6 febbraio 2021 at 11:39 Rispondi

        Grazie dottore, in effetti la fistola non c’e più ma la gengiva nel punto dove spuntava la fistola è ancora sensibile, non fa male ma comunque la sento

      • Rita

        12 febbraio 2021 at 9:53 Rispondi

        Dalla rx fatta dopo devitalizzazione si vede all all’apice di uno dei tre canali un grosso sbuffo di colore bianco, ma proprio grosso , come se dalla radice fosse fuoriuscito qualcosa. Cosa può essere e può influire in qualche modo sulla buona riuscita del trattamento. Grazie molte per la sua disponibilità

        • mrodonto

          12 febbraio 2021 at 22:00 Rispondi

          Buongiorno, lo sbuffo di cemento oltre il fondo della radice spesso è indice di una chiusura tridimensionale del canale ottimale e il materiale che fuoriesce dalla radice, che può essere più abbondante in presenza di grandi lesioni all’apice del dente, verrà riassorbito dall’organismo in quanto biocompatibile. Talvolta una eccessiva estrusione di materiale,se non si tratta fi cemento di rifinitura ma di altri materiali, può comportare qualche problema di sensibilità post operatoria o dare problemi perché è stato sbagliato qualcosa nell’interpretare la lunghezza del dente, ma sono casi più rari. Non ho visto la rx ma mi sentirei a livello probabilistico di tranquillizzala.

  • Angelo Vellocci

    22 gennaio 2021 at 17:25 Rispondi

    Buonasera Dottore, complimenti per l’articolo.
    Gentilmente vorrei chiederLe un parere circa la mia situazione.
    A fine anno è saltata l’otturazione del dente del giudizio superiore destro lasciandolo con due canali apparentemente aperti (dente vivo). Per paura della situazione Covid sto temporeggiando prima di rivolgermi al dentista cercando di tenere una ottima igiene orale anche con colluttori forti, e tranne una lievissima sensibilità ai liquidi freddi, non noto alcun problema ne alla gengiva (bella e rosa) o in altri punti del cavo orale o delle ghiandole del collo.
    Da qualche giorno però alla base del collo sulla destra, appare un po’ gonfio e dolorante (forse il linfonodo sovraclaveare)
    Secondo un Suo parere potrebbero essere collegate le due cose?
    Grazie ancora, buonasera.

    • mrodonto

      22 gennaio 2021 at 21:05 Rispondi

      Buonasera! Direi che la correlazione non c’è, i denti posteriori superiori afferiscono ai linfonodi retromandibolari, sotto l’angolo posteriore della mandibola. In ogni caso non c’è motivo per evitare di andare dal dentista se c’è bisogno per il covid. Con le dovute precauzioni non c’è alcun problema. Noi lavoriamo tranquillamente seguendo i protocolli da maggio senza alcuna problematica.

  • CARMELA DI DONNA

    17 gennaio 2021 at 16:34 Rispondi

    Buonasera l’anno scorso ho devitalizzato un molare be’ un mese fa’ si e’ spezzato il dolore e’ passato ma nel frattempo ho avuto una Tia sono uscita dall’ospedale da tre giorni da stanotte un dolore fortissimo toradol aulin niente sciaqui con oky non passa ..si sara’ formato un granuloma’?Forse non mi faceva male perche’ comunque ho avuto cotisone antibiorici antidolorifici per la TIA…GRAZIE MILLE.

    • mrodonto

      17 gennaio 2021 at 17:02 Rispondi

      Buongiorno. Un dente fratturato nell’immediato può dare sollievo perché il pus trova di colpo una via d’uscita. Col passare del tempo però l’infezione può diffondersi e infiammare il sito, come se avesse un’unghia incarnita, per intenderci. L’organismo tratta quel dente come un corpo estraneo. Le consiglio semplicemente di toglierlo il prima possibile. Non ci sono controindicazioni assolute dopo un TIA.

  • Claudia Cavallini

    1 gennaio 2021 at 0:21 Rispondi

    Articolo davvero interessante e se posso le sottopongo il mio caso….i primi di dicembre su un dente (37) già recentemente otturato che è però sempre rimasto lievemente sensibile al freddo mi insorge dolore e gonfiore sottomandibolare x cui inizio augmentin e brufen e il 9-12 eseguo devitalizzazione…il dolore recede ma permane fastidio in sede profonda periapicale e dopo una settimana recidiva dolore che di notte diventa insopportabile pulsante e irradiato all emivolto per cui il mattino seguente riaprono trovando sangue (ma non pus) e rimedicano non senza patimento da parte mia. La situazione migliora ma di poco rimanendo questo fastidio/dolore nevralgico irradiato anche se il dente in se per se non fa male neanche alla masticazione…anche i fans fanno poco e devo per forza ricorrere al deltacortene per avere sollievo. Passa così un altra settimana ed eseguo un altra medicazione stavolta meno tremenda ma che mi provoca dolore quando lo strumento arriva in fondo a 2 dei 3 canali. Dopo un apparente miglioramento nei primi giorni a seguire continuo ad avere questo tormento profondo periapicale che a volte diventa dolore, il dente trattato sembra scuotere e spesso ho formicolio o bruciore a tutta l emiarcata e al labbro inferiore a volte fastidio anche alla lingua; spesso resisto e non prendo nulla ma non capisco perché la situazione non si risolva; esistono devitalizzaioni così difficile? È solo questione di tempo?Sono anche in dubbio se rivolgermi ad un altro professionista. Le sarò grata se volesse darmi il suo parere in proposito. Saluti Claudia

    • mrodonto

      1 gennaio 2021 at 10:32 Rispondi

      Buongiorno! Vedo che utilizza termini molto appropriati, sembra quasi un collega!😯 In ogni caso, indubbiamente esistono casi difficili che si comportano diversamente dalla norma. Quello che posso dire è che la medicazione, in genere, ha senso solo in urgenza e in pochi altri casi di forti infezioni che non si riesce a controllare perché continuano a produrre siero che bagna i canali del dente, che devono essere asciutti per procedere alla chiusura. In tutti gli altri casi è meglio procedere ad ultimare la cura coi giusti tempi e non continuare ad aprire e medicare. Dalla sua descrizione non si capisce se sia rimasto ancora nervo vitale in apice, il che renderebbe inutile l’antibiotico, oppure se il nervo sia completamente morto e lo spazio canalare disinfettato e ciononostante l’infezione oltre apice continui a rimanere fortemente attiva, ma in quel caso mi aspetterei anche qualche gonfiore e una risposta agli antibiotici, magari cambiando molecola. Il suggerimento è di sentire il parere di un endodontista esperto.

      • Claudia Cavallini

        1 gennaio 2021 at 14:52 Rispondi

        La ringrazio per la dettagliata risposta…se residui nervo vitale sinceramente non glielo so dire però il gonfiore locale è presente eccome e un’altra cosa che non so se sia indicativa o meno è che quando mi chino portando il capo verso il basso e dopo un po’ che sto sdraiata a letto ho come la sensazione che il dente si “riempia” e pulsi modicamente e infatti puntualmente verso le 5 sono già sveglia. Grazie ancora.
        P.S: non mi occupo di denti/bocca ma sono medico radiologo 😉

      • Frascuratti michela

        8 gennaio 2021 at 8:34 Rispondi

        Salve dottore.. Mi perdoni l intrusione, ho anch’io un problema da esporre.. Sono donna,54 anni.. Circa 20 giorni fa mi è stata curata una carie, che il mio dentista definì molto profonda. Mi disse che se avessi avuto dolore, il dente doveva essere devitalizzato. Ebbene, dopo circa una settimana ho iniziato a sentire fastidio al freddo, e poi un dolore incredibile.. Purtroppo eravamo sotto le festività e lo studio era chiuso. Ho dovuto attendere il 4 gennaio, e poichè il dentista era in ferie, mi sono rivolta ad un suo amico collega, come diceva il messaggio in segreteria.. Il collega mi dice, dopo aver fatto una lastra, che ho un infezione, usando poi il termine ascesso.. Mi dice che il dente è da devitalizzare. Mi perfora il dente per scaricare almeno la pressione interna e mi invita a farmi vedere subito dopo tre giorni dal mio che avrebbe riaperto lo studio. Nel frattempo il dolore cessa quasi completamente, ma mi prescrive un antibiotico
        da prendere solo all’eventuale ritorno del dolore. Vado dal mio dentista ieri, 7 gennaio, guarda la lastrina fatta, che l amico gli aveva inviato, e mi dice che si, il dente va devitalizzato.. Ma non avendo posti liberi, mi da appuntamento per il 25 gennaio, e mi dice che se non ho dolore non devo neanche prendere l’antibiotico. La mia perplessità è questa”:non rischio che l’infezione possa aggredire e penetrare oltre il dente? Ho perso un collega di 48 anni per problemi al cuore causati da infezione dentale non riconosciuta in tempo. Vivo nella paura. Mi illumini se puó.. Grazie mille. Complimenti per l ‘articolo e la simpatia.

        • mrodonto

          17 gennaio 2021 at 17:07 Rispondi

          Buongiorno! Mi sento di tranquillizzarla. È chiaro che la cosa migliore sarebbe trattare il dente il prima possibile, ma sapesse quante persone visito che hanno denti distrutti che sono solo rimasugli di radice quando si presentano in visita. Nella stragrandissima maggioranza dei casi il rischio è proprio quello del dolore, che sarebbe sempre meglio evitare, ma che non comporta grosse altre conseguenze. Certo che poi in un caso su tantissimi puó esserci l’ascesso che evolve in flemmone o una endocardite batterica, ecc. se non ha però condizioni di debilitazione gravi attendere qualche settimana per intervenire su un dente morto non comporta grossi rischi. Conti appunto che ci sono persone che in seguito a una botta occorsa da piccoli stanno 20 anni con un dente morto e una infezione asintomatica latente sotto la radice per tutto quel lasso di tempo senza conseguenze.

  • Rita Corrada

    16 dicembre 2020 at 16:47 Rispondi

    Dopo ricanalizzazione dente per piccola fistola la stessa non è mai scomparsa ma anzi si è ingrandita.il dente non mi fa male anche se mangio ma la fistola che non scompare mai mi da fastidio.mio dentista m dice di aspettare fino a aprile perché potrebbe sparire.Sono perplessa a cosa è servita ricanalizzazione ? Solo a farmi spendere 600 euro? Lei cosa dice devo cambiare dentista?

    • mrodonto

      16 dicembre 2020 at 17:44 Rispondi

      Buonasera. Nella mia esperienza se la fistola non si chiude entro una decina di giorni il dente molto probabilmente non guarirà. Succede, il successo dei ritrattamenti è inferiore a quello dei denti trattati per la prima volta. Aspettare fino ad aprile mi sembra eccessivo, difficile cambierà qualcosa. Nel nostro studio, anche se non c’è alcun obbligo di farlo, se procediamo ad estrazione su un dente trattato da poco, scaliamo il costo sostenuto dalla nuova prestazione, anche perchè l’impianto è più costoso. Molti colleghi fanno lo stesso, na ripeto che in endodonzia non abbiamo l’obbligo di risultato e il lavoro comunque è stato fatto, investendo un paio di ore di poltrona, immagino.

      • Rita Corrada

        16 dicembre 2020 at 23:26 Rispondi

        Volevo aggiungere una domanda, se la fistola diventa più grande può essere pericoloso aspettare. Mi da fastidio che sia sempre li, ma ho anche paura per il covid .

        • mrodonto

          17 dicembre 2020 at 0:03 Rispondi

          Che la fistola si ingrandisca non è un problema in sè, finchè è aperta non le farà male e avrà una via per spurgare e non dare ascessi conclamati. Ma più è grande più significa che è aggressiva la lesione sotto il dente. Assumendo un antibiotico probabilemente diminuirebbe di dimensione per poi tornare a ingrandirsi quando la carica batterica dovesse riaumentare. Qualunque trattamento odontoiatrico può fallire. Mi stupisce che non fosse informata della possibilità. Il tentativo di ritrattare il dente è sacrosanto se si ha aspettativa ragionevole di poter risolvere il problema. Se il dente peggiora o comunque non guarisce si è sempre in tempo a toglierlo, eventualmente scalando il costo dall’impianto. L’apicectomia sarebbe l’unica alternativa, ma anche quella può fallire. Bisogna capire la causa del problema quale sia. A volte non si riesce a diagnosticare una frattura verticale di radice e si investono energie e interventi nel provare a salvare un dente perso. Purtroppo le cose non sono sempre semplici. Con un consenso informato si decide col paziente quale via percorrere. C’è il paziente che avendo anche solo 20% di possibilità di salvare il dente preferisce provarci e chi preferisce tagliare la testa al toro subito se le prospettive di successo sono troppo basse.

          • Rita Corrada

            17 dicembre 2020 at 0:53

            Grazie dottore. Peccato che lei e troppo lontano .abito a Lodi. Vorrei approfittare per unultima domanda, togliere un molare superiore con una grossa fistola cosa può comportare? La fistola scomparirà? E l l’infezione che ci sarà sotto che fine farà ? Sarà pericoloso per i denti vicini ? non vorrei trovarmi con altre sorprese, il mio dentista non da troppe spiegazioni.

          • mrodonto

            17 dicembre 2020 at 7:09

            La fistola e l’infezione scompariranno dopo l’estrazione. Rimossa la causa del problema letteralmente alla radice l’organismo chiuderà il difetto riformando osso e chiudendo il buco con gengiva nell’arco di 3 mesi circa.

          • Rita Corrada

            18 dicembre 2020 at 9:42

            La disturbo ancora perché dopo i suoi consigli ho richiamato il dentista per vedere di risolvere il problema anche a costo di dover fare estrazione e successivamente impianto
            Mi ha detto che parte dell osso di quel dente è già distrutto e fino a che la fistola non mi farà male ( nel qual caso dovrei chiamarlo) posso aspettare a togliere il dente e che ha pazienti che convivono con fistole da anni senza problemi mi ha detto di ignorarla perché fin che si puo e meglio tenere il proprio dente
            Onestamente non capisco, mi ha già fatto un impianto con rialzo mascellare che non mi ha mai dato problemi
            Perché si ostina a farmi tenere in bocca un dente con un infezione? Prima mi dice che devo fare un ritrattamento canalare perché è pur sempre un infezione in bocca e ora che la fistola è più grande va bene tenerla in bocca e va solo monitorata?

          • mrodonto

            18 dicembre 2020 at 12:14

            Assolutamente no. Evidentemente è un collega che non lavora molto con gli impianti e quindi teme che una volta tolto il dente ci possa essere poco osso e di avere problemi con l’impianto. Se il dente ha una fistola e una infezione la situazione va risolta in un modo o nell’altro. Se trova dentisti che le dicono di “tenere finchè va” mascherandosi dietro nobili propositi di conservazione dente il consiglio non può che essere drastico: cambi dentista

  • Gisella Geninatti

    26 novembre 2020 at 19:38 Rispondi

    Buongiorno dottore, ho trovato molto interessante il suo articolo , tanto da porle il mio caso. Ho devitalizzato quasi 10 anni fa un dente dell’arcata superiore. Da lì ho sempre avuto qualche piccolo problema, sentivo la capsula “mobile” , talvolta qualche dolorino,pressione, ma nulla di grave. A marzo di quest’anno, in pieno Lockdown mi viene un ascesso, durato per quasi un mese fino a che è uscita una fistola. Il mio dentista ha tentato di ripulire i canali, con scarso esito. La cosa più fastidiosa è una linfoadenopatia che ho già investigato con ecografie e pare riconducibile ad un problema dentale. Sento pressione al collo e linfonodi sotto le orecchie ingrossati. Per di più credo di avere problemi all’ATM a causa dello stress e della mia mal occlusione dentale, con mandibola che scricchiola sempre. Oggi sono andata da un altro dentista che ha riaperto il dente e ritrattato tutti i canali e spero che tutta questa sintomatologia con il tempo sparisca. Ma è possibile che uno o più ascessi su un dente devitalizzato e non trattato per mesi possano portare tutti questi fastidi collaterali( linfoadenopatia) . Ho l’ansia che possa essere altro, anche se non avverto altri sintomi, esami del sangue ok ed ecografia che evidenzia solo 2 linfonodi reattivi ingrossati e un leggero ingrossamento della tiroide.
    Grazie mille

    • mrodonto

      27 novembre 2020 at 8:10 Rispondi

      Buongiorno! In linea di massima la cosa è possibile, soprattutto in fase acuta di infezione. Diciamo che su granulomi di vecchia data asintomatici non mi capita quasi mai di vedere linfoadenopatia, su infezioni croniche riacutizzate o infezioni acute invece sì. Mi auguro che la cura del dente sia andata a buon fine in maniera da verificare velocemente la cosa. Se la cura risulta efficace, di solito la fistola si chiude in pochi giorni. Buona giornata!

      • Paola Caridi

        14 dicembre 2020 at 4:25 Rispondi

        Buongiorno dottore. Dove posso trovarla?!

        • mrodonto

          14 dicembre 2020 at 7:57 Rispondi

          Buongiorno! A Cuneo in Via Cascina Colombaro 37!

      • Rita corrada

        16 dicembre 2020 at 22:38 Rispondi

        Grazie dottore. Il dente e’ stato ricanalizzato a fine ottobre e la fistola trattata anche con laser. Inoltre il dentiste esclude apicetomia..L’unica soluzione e solo togliere il dente o continuare a tenermi la fistola?. Se avessi saputo prima che poteva anche andare male mi sarei tenuta la mia fistola che prima della ricanalizzazione era piccola e si vedeva circa solo una volta a settimana

  • Vittoria Capobianco

    23 ottobre 2020 at 18:48 Rispondi

    Ho trovato interessante questo argomento, tant’è che vorrei raccontare la mia esperienza con dente devitalizzato. A 12 anni cado per strada e mi trovo a rompere il dente incisivo destro. Polpa dentale esposta, decido per il momento di ricostruirlo e poi a 18 anni ricorro a devitalizzazione. Ogni tanto mi usciva un brufoletto (fistola) ma pensavo fosse nulla di grave, e dopo un pò scompariva da solo. Dopo 13 anni ho scoperto di avere un forte riassorbimento osseo, insieme a granuloma alla punta della radice (otturata male all’epoca) e da una radiografia 3d sembra quasi che tutto l osso intorno al dente si sia praticamente consumato (non capisco come il dente si regga ancora). Per non finire sono quasi un mese che mi sanguina la gengiva ogni notte e ho in pratica questa infezione cronica che non mi abbandona. Alcuni dentisti hanno consigliato estrazione e impianto, ma io vorrei provare a fare una pulizia dell’otturazione ed eventualmente una rimozione della punta della gengiva, prima di passare a questa soluzione dell’impianto, a mio parere drastica! Il mio problema però immediato è quello di curare l infezione batterica quanto prima. Una cura di antibiotici sarebbe sufficiente? Inoltre, se mettiamo il caso smette di sanguinare e penso sia guarita, il riassorbimento osseo significa che si è fermato?oppure questo continuerà ancora senza che io lo sappia e poi mi ritroverò fra 10 anni con l’osso completamente riassorbito? D’altro canto, con estrazione e impianto, risolverei completamente il riassorbimento osseo? Non si potrebbe fare una cura per favorire la ricrescita dell’osso su mio dente? Piuttosto che estrarlo e implantarne uno nuovo?

    • mrodonto

      23 ottobre 2020 at 20:32 Rispondi

      Buonasera, purtroppo non si può in alcun modo rispondere a domande di questo tipo senza visionare radiografie e senza una visita. Si rischia di dire cose completamente sbagliate e fuorvianti

  • Giorgia Lucca

    30 luglio 2020 at 16:33 Rispondi

    Buongiorno Dottore,
    volevo aggiornarla sul caso.
    Sono tornata dal dottore, dicendo che comunque ogni tanto ho fastidio e che la situazione non è completamente asintomatica, e che sono preoccupata dovendo partire dal 11 al 25 agosto.
    Il dottore mi ha prescritto Zimox e Bentelan solo in caso di comparsa di ascesso o grave dolore.
    Mi ha consigliato, in caso di dolore pulsante, di bucare con uno spillo il dente o di farlo fare da qualcuno.
    Io sono molto preoccupata, perché sinceramente pensare che, mentre sono in vacanza, compaia un ascesso o viva questo grande disagio mi spinge quasi a voler annullare tutto.
    Ripeto ad oggi, dopo una settimana dall’apertura del dente, non ho grandi disagi ma neanche una situazione asintomatica.
    Grazie

    • mrodonto

      30 luglio 2020 at 18:48 Rispondi

      Buongiorno, onestamente io non capisco troppo la strategia di non intervenire prima. Ci sono stati parecchi giorni per cercare di trovare un posto in agenda per una paziente ansiosa. Mi spiego meglio. Quel dente probabilmente non le dará alcun problema. E nel caso basterà prendere l’antibiotico. Queste rassicurazioni per molti pazienti sono sufficienti. Se lei si è invece ritrovata due volte a scrivere su un blog a mio avviso non rientra tra i pazienti che possono essere trattati con le rassicurazioni. Mi stupisce che non ci sia stato modo di trovare il tempo di finire una cura canalare. Difficile che servisse più di un’ora e mezza… parlo in linea teorica, in base a quello che farei nella mia struttura. Ovviamente ci sarà qualche ragione che ignoro per rimandare tutto a settembre.

      • Giorgia Lucca

        30 luglio 2020 at 20:33 Rispondi

        Eh già, io sono purtroppo molto ansiosa.
        Il motivo è che chiudono a breve e non hanno slot di tempo, preferiscono iniziare il lavoro quando c’è poi modo di fare un follow up.
        Diciamo che il lato positivo è che, quantomeno, sviluppo ulteriori capacità di resilienza e di lottare contro l’ansia..
        Grazie per il prezioso supporto

  • Giorgia Lucca

    24 luglio 2020 at 12:47 Rispondi

    Buongiorno Dottore.
    le scrivo per questa problematica. Un anno e mezzo fa, a seguito di pulpite, mi viene devitalizzato il premolare superiore. Io, sin dall’inizio, mi rendo conto che quel dente continua a dare un latente, impercettibile, fastidio. I dentisti (che mi seguivano allora) avevano chiuso il dente nel giro forse di 2 sedute, operando una devitalizzazione molto rapida in quanto, a loro dire, io ero in allattamento e non si poteva stare sotto tempo sotto i ferri (?!).
    Io, insoddisfatta di questa diagnosi, cambio dentista. La nuova dentista attribuisce il fastidio al dente accanto al premolare superiore che presenta un’otturazione, ma che non mi ha mai dato fastidio.
    Due settimane fa, in assenza della mia dentista, io inizio ad avere questo fastidio al premolare superiore, e mi reco nello stesso studio ma dalla sostituta.
    Sorvolando sul modo in cui sono stata trattata:
    “Lei è bruxista.. avrà senza problemi..deve dirmi lei dove ha male..è impossibile che lei abbia male ad un dente incapsulato”
    sostanzialmente mi lascia senza nessuna cura.
    Non demordo e cerco un bravo dentista, il più quotato della zona, esperto in devitalizzazioni e molto meticoloso.
    Mi guarda bene e nota che il vero problema è proprio nella capsula, perchè in realtà, dalla radiografia, vede che i canali del dente praticamente sono devitalizzati ad un 10 %.
    Mi da lo zimox per 5 gg più feldene fast. Lo rivedo dopo una settimana, il dolore quasi sparito.
    Per non rischiare di lasciarmi con il moncone nel periodo estivo, fora la capsula da sotto e, con un aghetto (mi perdono ma non conosco i nomi degli strumenti) entra nei vari canali ed, in uno, sento immediatamente fastidio.
    Lui mi dice quindi che la diagnosi, al 90%, è devitalizzazione incompleta.
    Mi disinfetta tutto, e fa una chiusura provvisoria.
    Ci rivedremo il 1° settembre e, nel mentre, devo dire che (scongiuri a parte) non sento più fastidio.
    Lui ovviamente mi ha detto che, una volta che toglierà la capsula per fare ritrattamento canale, potrebbe pure esserci una frattura nel moncone, non visibile da rx.
    Però, quando ha aperto la capsula, non ho sentito nessun sapore cattivo ed, al momento, non ho fastidi.
    Io quest’estate devo partire e sono un pò in ansia, ormai per me questo tipo di dolore diventa insostenibile, nonchè essere diventato un trauma anche a livello psicologico.
    Spesso e volentieri, non appena facevo presente del mio bruxismo, mi limavano i denti (anche quelli sani), dicendo che il mio problema erano i punti di contatto.
    Sono molto scoraggiata, ed ormai è come se sentissi dolori anche quando non ci sono.
    Grazie

    • mrodonto

      24 luglio 2020 at 17:38 Rispondi

      Buongiorno. La sua storia non è affatto rara. Purtroppo denti devitalizzati in maniera incompleta e ne sono ancora tantissimi. Fortunatamente dopo aver trattato il dente tutto si risolverà. Se posso dire la
      Mia trovo un po’ eccessivo andare a settembre con le cure. Gli studi dentistici moderni, nella nostra visione, forniscono il servizio anche ad agosto. Nel caso di dolore, fortunatamente, un antibiotico dovrebbe contrastare il problema in maniera efficace. Ma la cosa migliore sarebbe fare una seduta di un paio d’ore dove si fa il ritrattamento, il perno e il provvisorio. E la cosa risulterebbe già risolta. La corona definitiva, al più, si potrebbe spostare anche più in là.

      • Giorgia Lucca

        26 luglio 2020 at 15:58 Rispondi

        Grazie mille dottore!
        Ogni tanto sento un impercettibile fastidio, ma ovviamente mi sento già molto alleggerita.
        Ormai poi è diventato un condizionamento psicologico.. perché si ha sempre il terrore di stare male..
        Le dico solo che, a causa dei traumi dovuti a cure fatte male, sto facendo psicoterapia per superare questo mio blocco psicologico.
        Ma il fatto di aver trovato chi ha individuato al primo colpo il problema è già un grande traguardo per me..purtroppo con il covid si sono create code incredibili..e ormai anche le urgenze sono a rischio.
        Aspetto fiduciosa il 1 settembre, la ringrazio!

      • Giorgia Lucca

        6 agosto 2020 at 12:11 Rispondi

        Dottore. Il problema, dopo un calvario di dolore non da poco, è stato risolto.
        La mia sensazione di dolore atroce era giusta e, purtroppo, non dettata dall’ansia.
        Il moncone era completamente fratturato, la terapia canalare praticamente inesistente.
        Un dentista ECCEZIONALE stamattina ha tolto la corona, ha rifatto la terapia canalare e, a breve, mi farà un impianto post estrattivo.
        Una persona umana, che ha capito che il mio disagio era dovuto alla disperazione e non ad altro.
        Sono molto felice e, mano a mano, intraprenderemo un percorso per sistemare i vari problemucci.
        Il lato positivo è che ho perso tutti i kg presi in lockdown :):)
        Grazie per il supporto di questo blog

        • mrodonto

          6 agosto 2020 at 13:36 Rispondi

          Oh bene! Sono contento per lei!

  • Rossella Cea

    15 luglio 2020 at 10:30 Rispondi

    Salve , sono un’a e mi complimento per l’approccio al problema molto simpatico. Spero possiate darmi una mano per risolvere un problema molto serio che mi affligge da un mese… Il mio calvario è iniziato appunto circa un mese fa. Dopo il lockdown dovevo otturare un molare il 37, che si era cariato. Non mi faceva male ma il mio dentista mi dice di affrettarmi a curarlo perché era molto danneggiato. Così mi reco alla asl e mi fece la prima anestesia per aprirlo. Sento un dolore strano … me lo apre e poi richiude dicendo che era troppo compromesso e occorreva devitalizzazione, così me lo chiude e mi manda a casa. La notte comincio ad avere scosse lancinanti al dente. Mi fa prendere antibiotico ma non si spiega come mai possa farmi così male. Mi dice di attendere 10 gg. I dolori dopo qualche gg scompaiono per poi ricomparire a fasi alterne sia a quel dente sia a un dente del giudizio esattamente sopra. Dente che lui stesso mi aveva otturato a febbraio scorso e che non mi faceva male. Insomma mi fa prendere secondo ciclo di Zitromax ma io continuo ad avere queste scosse strane dolorose ad entrambi i denti. Mi manda da uno studio dove effettuano devitalizzazioni e questi mi aprono il dente di sotto e cominciano a devitalizzarlo. Dopo l’apertura dolori lancinanti e mi fanno perdere altro antibiotico. Questa volta il Klacid. Dopo qualche gg vado per completare il lavoro ma mentre sino lì mi scoppia un dolore da urlare al dente superiore del giudizio e allora me lo estraggono seduta stante. Nei gg successivi continuo ad avere queste scosse dolorose sia sopra che sotto. Mi rivolgo a un neurologo che mi paventa la possibilità che mi sia stato lesionato qualche nervo collegato al trigemino e che le continue sollecitazioni non fanno altro che aumentare il dolore . Quindi da una settimana sono ferma non sapendo più cosa fare… se continuare a finire la devitalizzazione del dente di sotto, il molare 37, o attendere. Con i dolori sto un po’ meglio, mi vengono solo di notte. Ma davvero non so ora come procedere, dovrei denunciare il primo dentista per il danno subito? Spero possiate aiutarmi.. grazie. Rossella

    • mrodonto

      16 luglio 2020 at 8:01 Rispondi

      Buongiorno. Mi spiace per la situazione ma purtroppo a volte capitano situazioni logoranti a livello di dolore che non sempre trovano una spiegazione semplice. Non essendo riusciti due colleghi a dare una spiegazione visitandola e eseguendo delle terapie credo possa comprendere come non sia possibile per me indovinare cosa è successo dal racconto, ovviamente non tecnico, di un paziente. Molto spesso nei commenti di questo post trovo richieste di diagnosi a distanza in base a una descrizione sommaria del problema che non sarebbe etico e corretto dare, perché si finisce per forza a tirare a indovinare, anche se a volte ad esperienza si azzecca. Quel che mi sento di escludere sono mistici dolori a nervi generici lesionati, che sono davvero una cosa che non ho mai visto, per quanto non impossibili. Una lesione ai nervo è davvero difficile che venga causata dalle procedure di devitalizzazione e comunque in genere non porterebbe a dolori continui lancinanti e tantomeno sarebbe passibile di saltuari miglioramenti con antibiotici. La spiegazione credo sia di altra natura ma serve visitarla per sperare di poterlo capire. Mi spiace di non poter essere più utile di così.

  • sara serricchio

    27 giugno 2020 at 18:19 Rispondi

    buonasera dottore,
    le scrivo per un parere in più poichè sono molto combattuta.
    ho il penultimo e terzultimo molare in basso fratturati e precedentemente devitalizzati e non ho alcun male solo fastidio x via del cibo che si infila, in particolare al penultimo manca metà dente in orizzontale.
    sono stata da 3 dentisti diversi.
    i primi due mi propongono di toglierli entrambe e fare impianti, poichè i canali non risultano pulit fino in fondo e risulta la presenza di un piccolo granuloma. a limite propongono un impianto e una corona x quello meno danneggiato
    il terzo propone di ritrattarli e di fare due corone.
    cosa consiglierebbe lei? anche in termini di costo-beneficio a lungo termine?

    • mrodonto

      29 giugno 2020 at 10:28 Rispondi

      Buongiorno, come spesso ripetiamo nelle risposte del blog non è possibile effettuare consulenze senza eseguire una visita o visualizzare perlomeno una radiografia. Non basta una descrizione sommaria data da un paziente per esprimere un parere serio. In linea di massima, finché i denti sono recuperabili con un’auspicabile durata di almeno 5-10 anni conviene recuperarli ma talvolta farlo è un inutile accanimento.

  • Maria Sofia

    6 giugno 2020 at 5:17 Rispondi

    Buon giorno dottore volevo un consiglio la storia è un po’ lunga cerco di spiegarmi in breve a dicembre mi sono recata dal mio dentista perché iniziavo ad avvertire qualche fitta sul molare numero 37 mi ha fatto una radiografia e mi ha detto che andava devitalizzato me l’ha chiuso siccome dovevo partire mi ha detto appena ti fa male devi farti vedere subito e farlo devitalizzare…. Siccome abito in Lombardia dopo 5mesi è iniziato a farsi sentire con dolori e fitte mi sono recata in uno studio dentistico qui non potendo andare dal mio abituale dentista per via del covid e mo hanno prescritto un antibiotico per 6giorni sono andata alla prima seduta dove hanno provato a devitalizzare ma sentivo dolore perché l’anestesia non prendeva sul nervo quindi mi ha messo una pasta e sono tornata a casa ora però ho l’appuntamento fra una diecina di giorni ma sotto al dente mi è rimasto gonfio tutta la gengiva e se tocco mi fa male cosa devo fare richiamare e farmi rivedere? ho paura che l’anestesia per l’ennesima volta non prenda di nuovo

    • mrodonto

      6 giugno 2020 at 9:44 Rispondi

      Buongiorno. Talvolta l’anestesia fa un po’ fatica a prendere se ci sono stati di infiammazione per una ragione chimica. Su dente morto è un po’ più strano, ma nel caso con un nuovo ciclo di antibiotico, magari cambiando molecola, qualora si fosse creata resistenza a quello usato da poco, il problema dovrebbe risolversi. Diverso è il discorso su nervo vivo e infiammato, situazione in cui il problema si controlla arrivando a fare una anestesia direttamente sul nervo. Può servire, per diminuire la sensibilità dei recettori dolorifici, assumere un antinfiammatorio prima della seduta.
      Siccome però non possiamo prescrivere antibiotici o antidolorifici senza conoscere la situazione clinica, le consiglio di sentire il suo dentista! Spero di essere stato utile
      Dott. Stefano Salzano

  • Alessia

    2 giugno 2020 at 7:34 Rispondi

    Salve, ieri il mio dentista ha iniziato la devitalizzazione di un mio molare, premetto che per ora, fino alla prossim settimana, ho un otturazione provvisoria.
    Appena finito l’effetto dell’anestesia ho iniziato a sentire un forte dolore alla masticazione e soprattutto un sapore molto sgradevole.
    Questa mattina mi sono svegliata con appunto questo sapore amaro e con un dolore un po più forte, per cui ho preso un antidolorifico.
    Devo preoccuparmi? Devo farlo presente al dentista?

    • mrodonto

      6 giugno 2020 at 9:54 Rispondi

      Buongiorno! Probabilmente arrivo tardi, ma ovviamente bisogna sempre contattare il proprio dentista quando accade qualcosa che non era stato anticipato da lui nelle indicazioni post operatorie. Può trattarsi di pus che esce da qualche punto o di paste di medicazione messe nel dente che filtrano da qualche pertugio nel dente. Nel primo caso potrebbe essere necessario prescrivere un antibiotico, oltre all’antidolorifico. Ma contatti il suo dentista.
      Dott. Salzano Stefano

  • Cristiana Mari

    10 maggio 2020 at 8:25 Rispondi

    Buongiorno!
    La leggenda del …Superdent è stata illuminante! Complimenti per l’efficacia del messaggio…
    Sono due mesi che soffro per una pulpite…In breve, ho avuto la devitalizzazione del dente ma dopo quattro giorni per pulsazioni e dolori fortissimi , dopo mia insistente preghiera, il dente è stato STAPPATO! Ora sto meglio, ma ho Forte mal di collo e una grande voragine .
    Il dentista non riesce a spiegarsi cosa sia successo…lo rivedo Lunedì!
    Peccato siate lontani!
    Vivo vicino Roma!
    Grazie ! Cristiana

    • Renato Foltran

      3 giugno 2020 at 2:51 Rispondi

      Gentilissimi

      chiedo cortesemente, e purtroppo urgentemente se possibile, un parere su un fatto che mi è successo circa 10:15 anni fa e che ho ancora ben presente.
      In quel tempo dovetti farmi ritrattare un dente molare superiore devitalizzato ricoperto con capsula perchè la prima devitalizzazione era andata in infezione, feci il lavoro e a detta del dentista la cosa si risolse positivamente, ovviamente dovetti poi far fare una nuova capsula.
      Se non che quando me la mise su questa non si era ben chiusa sul dente (ricordo che quando me la cementò di solito ti mettono un tampone tra i denti sopra la capsula e tu devi premere per un certo tempo fino a che non si solidifica il cemento, evidentemente nona bevo premuto bene o forse me la aveva appoggiata male il dentista)
      Purtroppo dopo un po’ cominciò a “ballare” leggermente, segnalato il problema al dentista ricordo che me la tolse, ma qui nacque il mio forte dubbio e stupore, vidi che la capsula venne via con attaccati anche i perni di rinforzo ! è possibile ? è normale ? ricordo di aver visto sempre capsule senza perni, e me la inserì di nuovo cementandola senza fare nient’altro (ripulizia dei solchi interni, che ne so sterilizzazione interna, ecc.) e da li non si è più mossa.
      In questi ultime settimane la gengiva di quel dente ha cominciato a dare problemi dapprima con fastidi, è poi con anche dolore che andava e veniva, fino agli ultimi giorni da cui il dolore è aumentato forte e si nota un’aumento del gonfiore superiore al dente al lato esterno fino a quasi un ascesso.
      Da una endorale risulterebbe che il dente devitalizzato non sembrerebbe avere problemi di granulomi o altro, mentre il mio dentista toccando la gengiva tra i due molari adiacenti mi provoca forte dolore, alchè mi dice che potrebbe essere un problema di gengivite e che c’è da fare una pulizia profonda per rimuover e tartaro e placca- mi pare si chiami curatage (immagino che con la gengiva che fa male solo a toccarla non sia una “passeggiata” quanto a dolori nel trattamento …)
      Chiedo se secondo voi è più corretta quest’ultima diagnosi o se invece potrebbe trattarsi di qualcosa legato alla vecchia devitalizzazione (quella storia della capsula venuta via in quel modo quella volta mi aveva lasciato forti dubbi … per fortuna che poi è andata avanti tanti anni, ma non so se è arrivato il momento di rifarla di nuovo …)

      Grazie anticipatamente Renato

      • mrodonto

        6 giugno 2020 at 9:52 Rispondi

        Buongiorno. Anticipo che senza radiografie e visita non si possono fare diagnosi. Posso però dire cosa può accadere in queste situazioni. Le corone definitive e i perni moncone una volta cementati definitivamente non dovrebbero decementarsi. Questo è un sto di fatto. Quando la decementazione coinvolge anche perni spesso il problema è una frattura del dente, anche se magari non conclamata, ma basta una incrinatura ad “allargare” la base del dente quel tanto che basta a far staccare il perno. In queste situazioni se si ricevente il perno la situazione può andare avanti per un po’ ma prima o dopo la frattura si manifesterà. A volte la frattura non determina alcun riscontro radiografico e si riesce ad identificare solo con un sondaggio con una sonda millimetrata che dovrebbe affondare nel punto in cui c’è la frattura, ma anche questo non avviene sempre. La cosa da fare, se non si identifica è ritrattare il dente e andare a verificare clinicamente se è presente la frattura, con ausilio di sistemi ingrandenti. A volte, comunque, i granulomi non si vedono in radiografia bidimensionale, per cui può avere utilità eseguire una CBCT, ovvero una scansione tridimensionale del dente, che a volte mostra lesioni che non si vedono in lastra perché non hanno ancora eroso la parte esterna dell’osso (la corticale). Sicuramente è arrivato il momento di reintervenire, ma non è improbabile che possa essere un dente da estrarre.
        Dott. Salzano Stefano

        • RRenato Foltran

          8 giugno 2020 at 11:39 Rispondi

          Gent.le Dott. Salzano, la ringrazio moltissimo delle sue preziose indicazioni, però mi scusi se ho sbagliato a capire dalle sue parole, il movimento della capsula che non era ben collocata sulla sede, e quindi la presunta decementificazione come lei dice, è avvenuta dopo un pò di tempo (mi pare di ricordare qualche mese) che avevo fatto il lavoro devitalizzazione+ capsula, quindi stiamo parlando di sicuramente più di 10 anni fa, forse anche 15, e da allora non ho più avuto sintomi.
          Se ho ben capito lei dice che è a quel tempo che si è mossa la capsula e che potrebbe esserci stata la frattura interna del dente, ma a distanza di tutti questi anni solo adesso si può manifestare l’infezione interna ? o si doveva manifestare molto prima
          Adesso se dovesse togliere la capsula con perni è più conveniente tagliarla a pezzi e farla venir via gradualmente (ovviamente lo farà il dentista), oppure non c’è il rischio che se cerca di estrarmela tutto d’un pezzo (tirando, magari per far prima …) si potrebbe rompere il dente sottostante ?
          Sa ho 57 anni e ho una gran paura di perderne altri perchè già ho perso 2 denti all’arcata sinistra con ora problemi di masticazione, recentemente un molare per una banalità…. durante le cure per una devitalizzazione (il dente era già mezzo morto non so da quanto tempo, quindi si era già indebolito, in più da un lato dopo le cure si era assottigliato causa anche la presenza di una carie) il dentista non mi ha detto nulla di stare attento, ecc…. e nel frattempo tra un appuntamento e l’altro (non breve tra l’altro …) io ci ho masticato su e poi si è scoperto (avendo segnalato dei dolori durante la masticazione) una frattura verticale del lato assottigliato verso il cosidetto “pavimento”.
          Grazie infinite se vorrà darmi un suo ulteriore parere

          Renato (Treviso)

          • mrodonto

            8 giugno 2020 at 13:34

            Buongiorno Renato. Il dente può tranquillamente essere stato silente per anni, magari con una incrinatura tipo “parabrezza della macchina incrinato” che negli anni potrebbe essersi propagata. Purtroppo nulla si può dire a 15 anni di distanza sulla correttezza o meno della cementazione. In ogni caso nell’esplorare il dente e valutarne le condizioni il dentista dovrebbe tagliare il perno. Se venisse preso a martellate il rischio di fratturare il dente anche se non lo fosse sarebbe eccessivo.

  • Carlo Quarta

    27 febbraio 2020 at 12:41 Rispondi

    Premesso che devo dire che è un sito con tutte le informazioni che un paziente dovrebbe avere dal suo dentista e, dato che è gratuitamente a disposizione del pubblico senza necessariamente spingere presso il Vs studio non posso che apprezzare e fare i complimenti.
    Una curiosità da chiederle. Leggo che in caso di trauma, finchè si avverte solo sensazione al freddo, il dente è recuperabile. Nel mio causa un nocciolo di oliva su un premolare mi ha causato una lievissima sensibilità al dente per il solo freddo, fatta ortopanoramica ed escluse fratture il mio dentista ha detto di aspettare. Essendo spesso in trasferta, nella nuova città un altro professionista, visto che la notte sentivo (di rado) come una lievissima pulsazione (nè dolorosa nè fastidiosa) ha detto che era era meglio togliere un’otturazione poichè forse vi era un’infiltrazione. Fatto questo lavoro di apertura e nuova chiusura, dopo 4 giorni è scoppiato un fortissimo mal di denti che ha portato alla devitalizzazione poichè il dentista mi ha detto che il dente era necrotizzato (benchè il nervi erano vivissimi, dato l’immane dolore all’apertura e all’anestesia iniettata direttamente nel dente). La domanda è: cosa dovevo fare nell’immediato del “colpo” preso con il nocciolo? E’ realmente possibile che il dente fosse morto senza alcun sintomo per un colpo non eccessivamente forte? Grazie per la disponibilità.

    • mrodonto

      29 marzo 2020 at 13:00 Rispondi

      Chiedo scusa per il ritardo nella risposta, ma comunque ormai la devitalizzazione è stata fatta, quindi rispondo per provare a dare una spiegazione. Quando un dente subisce un trauma compressivo può incrinarsi e la crepa può estendersi al di sotto di una otturazione e quindi non essere visibile senza smontarla. I sintomi della sindrome del dente incrinato di solito sono la percezione contemporanea dolore al freddo al caldo a alla percussione nei casi più gravi. Ma una incrinatura che non è ancora una frattura conclamata può dare sensazione di scossa al test di masticazione di un rullo di cotone e una leggera sensibilità e basta. Difficile che il suo dente fosse già morto se ha avuto male durante l’apertura del dente, ma possibilissimo che sia andato in pulpite, cioè l’infiammazione irreversibile del nervo, che probabilmente alla lunga non sarebbe stata evitabile, ma che, forse, può essere stata accelerata dal colpo di grazia che può dare al dente la fresatura, quando è già in uno stato di infiammazione che precede le pulpite, che si chiama iperemia pulpare. Per prevenire la completa frattura del dente, dopo la devitalizzazione, il dente andrebbe protetto dal rischio di rompersi con una protezione data da un intarsio o una corona. Abbiamo scritto un articolo del blog su questo argomento.
      Grazie e saluti!

  • Valentina Bergaglio

    11 gennaio 2020 at 9:40 Rispondi

    Buongiorno Dottore, sono a un bivio e spero lei possa aiutarmi… 6 mesi fa ho curato una piccola carie e per colpa della fetente ho dovuto successivamente devitalizzare il dente…da li è iniziato il mio calvario…dolori al dente…secondo tentativo di devitalizzazione…niente…dolori persistenti… il dottore prova a “limare” il dente (non so quale sia il termine corretto) perché dice che magari cambiando gli appoggi…passa per un po’ ma poi ritorna un fastidio che mi porto avanti per i 5 mesi successivi…passerà, mi dico… il 2 gennaio (stavo partendo per Barcellona!!!) il dolore torna prepotente… passo quattro giorni a fare la turista con oki a portata di mano, dolori anche notturni molto forti…. in realtà dolori che vanno e vengono…tornata, mi precipito allo studio dentistico e il dottore prova nuovamente a “limare”…mi da una settimana di tempo dopodiché mi consiglia di estrarre…. la settimana sta x scadere e non è avvenuto il miracolo che speravo…. ora leggo di questa infiammazione del legamento che provoca dolore alla pressione… mi dica che posso risolvere tutto con un antibiotico, la pregoooo! Il dente fetente cmq è l’ultimo laggiù in fondo in fondo… quindi potrei farne a meno…ma IO I MIEI DENTI ME LI VOGLIO TENERE TUTTIIII!!! Cosa può suggerirmi? Grazie!!!

    • mrodonto

      29 marzo 2020 at 13:12 Rispondi

      Immagino avrà già risolto il problema. Se si tratta di un dente del giudizio in genere risulta controproducente impazzire per salvarli. A volte non è proprio possibile. La situazione descritta di molleggio per provare a risolvere un problema di dolore mi sembra compatibile solo con questa situazione. Altrimenti di solito i rimedi a un dolore sono altri.

  • Yulia Lengren

    13 dicembre 2019 at 15:51 Rispondi

    Buon giorno. Grazie per la possibilità di fare una domanda. Ho avuto il dolore forte di un dente ( secondo giù a destra), il dentista ha tolto la vecchia otturazione, ha tolto il nervo, ha medicato e durante una settimana con otturazione provvisoria non sentivo niente. Invece da quando ha fatto otturazione definitiva, sento dolore e non riesco a mangiare..Sono tornata dal medico e la lastra ha dimostrato, che un po’ di cemento che ha messo nei canali è uscito dal canàle ed è sceso giù sotto il dente.. Adesso come se fosse una piccola pietra sotto il mio dente, e mi fa male.. Il medico mi ha detto che non c’è da preoccuparmi, che capita, che questo cemento è biocompattibile e che fra qc settimana o qc mese (!!!) l’osso e i tessuti vicini si adattano e andrà tutto bene.. Sara vero?? Ce l’ho praticamente un sassolino visibile sulla lastra sotto il dente.. Cosa devo fare, aspettare come mi ha detto il mio dentista, sopportando il dolore e la impossibilità di mangiare da questa parte della bocca o bisogna intervenire prima che le cose peggiorino? Grazie, Yulia.

    • mrodonto

      29 marzo 2020 at 13:19 Rispondi

      Rispondo in ritardo, ma concordo col collega, il male alla percussione dopo trattamento canalare è normale in un primo momento, ma il fastidio saltuariamente si protrae per tempi più lunghi. Bisogna escludere che l’estrusione del materiale oltre apice sia eccessiva e che sia stato dimenticato qualche canale, ma in genere il fastidio passa. Spesso questo fastidio si accentua in denti dell’arcata superiore che abbiano l’apice rivolto molto all’esterno, tanto da forare la corticale dell’osso. In questi casi un dolore a premere col dito nella zona dove finisce la radice può dare fastidio a lungo. Nelle situazione peggiori, molto rare, può essere necessario ritrattare il dente o eseguire una apicectomia per eliminare il problema partendo dal fondo del dente.

  • Inis

    14 novembre 2019 at 11:20 Rispondi

    Buongiorno dottore
    Avrei un problema con un dente che sta sotto la capsula e tiene un ponte di 3 denti.Si è cariato alla radice dice il mio dentista e non si può fare nulla.Però per adesso non sta dando problemi di dolore o gonfiore.Lo dobbiamo togliere e fare un impianto,ma io ho talmente paura che sto sempre rimandando.Può darsi che l’infezione arrivi all’osso e faccia danni irreparabili?
    È possibile che un dente cariato alla radice non ha più nessuna possibilità di ripararsi?
    La ringrazio in anticipo!

    • mrodonto

      9 dicembre 2019 at 22:28 Rispondi

      Scusi la risposta tardiva ma abbiamo avuto problemi con il meccanismo di approvazione dei commenti. Un dente cariato non dà necessariamente infezioni al di sotto della radice. Quindi è possibile sia che non faccia male, sia che non ci sia alcuna infezione. Ma di sicuro non c’è alcuna possibilità che il problema migliori senza fare nulla. Per sancire se il dente sia irrecuperabile peroò è necessatia una visita clinica e radiografica.

  • Giuaseppina natale

    26 settembre 2019 at 5:20 Rispondi

    Buongiorno il mio dentista mi ha fatto la devitalizzazione sul denti incisivo 31 e il giorno stesso che lo ha fatto mi ritrovo con l’ascesso al mento a dovuto vitalizzarlo perché 12 anni fa con un calcio di mio fratello da bambini col forte trauma avevo infezione e molta sensibilità al dente e così per ora a fatto il 31 ora fra un po di gg dovra fare il 41 ma o paura che mi venga di nuovo l’ascesso al mento ed e troppo doloroso ora oggi inizierò l’antibiotico ma vorrei sapere se e normale che sia venuto l’ascesso al mento

    • mrodonto

      9 dicembre 2019 at 22:41 Rispondi

      Scusi la risposta tardiva ma abbiamo avuto problemi con il meccanismo di approvazione dei commenti. Oramai avrò devitalizzato il dente. Comunque l’ascesso di un 31 o 41 può assolutamente sfogarsi in zona mentoniera, essendo gli apici di quei denti in quella posizione. Se ben curati, i due elementi non dovrebbero più dare ascessi.

  • Stefania

    13 settembre 2019 at 0:29 Rispondi

    Salve sono una ragazza di 23 anni che ha un problema con L incisivo davanti. Sin da piccola l’ho sempre sbattuto poi guarda caso si è spezzato da grande, quindi crescendo il dente si faceva sempre più scuro. Messa nelle mani sbagliate me L hanno rovinato mi spuntava un ascesso sulla gengiva in alto che usciva sempre pus per poi ricresceva. Allora decisi di devitalizzarlo che a sua volte L hanno devitalizzato ricostruito e sbiancato. Dopo anni iniziando a lavorare in uno studio dentistico hanno deciso di sistemarlo, L hanno devitalizzato davvero bene rispetto a prima lasciato a metà, mah L hanno aperto più volte per sbiancarlo senza chissà risultati in più hanno ricostruito la parte del dente mancante un bel po. Solo che ora se lo tocco con il dito e lo spingo mi fa male è normale? Perché è stato ritrattato è toccato più volte? Anche se è passato un mese? Oppure avrei qualche problema?

    • mrodonto

      9 dicembre 2019 at 22:45 Rispondi

      Scusi la risposta tardiva ma abbiamo avuto problemi con il meccanismo di approvazione dei commenti. Bisogna visitarla per rispondere. Un dente devitalizzato più volte con precedenti traumi ripertuti e sbiancamenti interni può andare incontro a tre problemi principali. Recidiva di granuloma per terapia incongrua per tutta una serie di motivi (apice non completamente formato visti i traumi occorsi da piccola, ad esempio). Potrebbe essere fratturato o perforato. Infine potrebbe aver sviluppato un riassorbimento esterno a causa dei traumi o degli sbiancamenti. Bisogna visitarla ed eseguire una radiografia per aiutarla.

  • Fabio

    7 maggio 2019 at 14:53 Rispondi

    Buongiorno dottore, complimenti per l’articolo (e la disponibilità!),

    da poco mi hanno rifatto un precedente ponte in metallo (che non mi aveva mai dato problemi in 30 anni) con uno in zirconio (46 levigato, 45 mancante e in appoggio sul 44).

    Fin da subito il nuovo ponte mi ha dato problemi:

    – dolore alla masticazione (sia sul 46 che sul 44).
    – sensibilità al caldo e freddo (soprattutto 46).
    – dolori notturni che sono durati per circa un mese.

    dopo circa 2 mesi persistono dolori alla masticazione.

    Il dentista mi propone di devitalizzare il dente sotto il ponte (46) forando la protesi in zirconio per poi chiuderla tipo otturazione.

    E’ una pratica possibile e consigliabile?
    Ci sono rischi di successive infiltrazioni e potrebbe pregiudicare la durata del ponte?

    la ringrazio in anticipo per la risposta.

    un cordiale saluto

    fabio

    • mrodonto

      14 agosto 2019 at 14:29 Rispondi

      Buongiorno, chiedo scusa per la risposta tardiva. Problemi con la segnalazione della posta…😭
      È fattibile, ma si rovina il lavoro e il suo sigillo oltre a incrinate ceramica e avere poi un legame composito ceramica non stabile negli anni. Se il ponte è recente andrebbe preferibilmente rifatto. Nel nostro studio questo si fa in garanzia.

  • Davide R

    10 aprile 2019 at 11:39 Rispondi

    Buongiorno

    In seguito ad un trauma ai molari 47 e 48 (probabile osso in carne macinata), da 20 giorni ho una sensibilità accentuata a caldo e freddo.
    Premetto che non ho mai avuto fenomeni di carie in 43 anni (forse grazie alla sigillatura) e nessuna otturazione.
    Ho i due del giudizio inferiori inclusi ed orizzontali da sempre.

    Il dentista ha riscontrato la rimozione di una sigillatura e mi ha otturato il 48 (sano), senza alcun giovamento. Dopo alcuni giorni, ho avuto un episodio di forte pulsazione per alcune ore al 47, anch’esso perfettamente sano a detta del dentista, successivamente svanita.

    Ad oggi non so che pesci prendere. Il dentista parla di devitalizzare il 47 ma francamente mi pare una follia visto che il dente è perfettamente sano e privo di carie.

    Quale potrebbe essere al causa? Una microfrattura dovuta al trauma masticatorio?

    Grazie

    Cordiali Saluti

    • mrodonto

      14 agosto 2019 at 14:32 Rispondi

      Buongiorno, chiedo scusa per la risposta tardiva. Problemi con la segnalazione della posta…😭
      Il dolore al freddo può essere legato anche soltanto a colletti scoperti per retrazioni gengivali o effrazioni dello smalto da sovraccarico. Anche l’incrinatura di un dente è possibile, per quanto molto rara su un dente sano. Bosogna escludere la
      Presenza di carie a livello radiografico ed effettuare una visita completa per poterla aiutare.

  • Mirco Fumasoli

    19 marzo 2019 at 17:50 Rispondi

    Salve.Secondo molare inferiore dx devitalizzato 4 anni fa. Dallo scorso anno comparsa di dolore, non acuto e prevalente alla pressione.Dentista; rx. Dente a posto. Avevo autonomamente iniziato terapia antibiotica, confermata dal medico. Dopo sei mesi ritorno del dolore.Dentista; rx. Niente. Dolore regredito dopo 3-4 gg. Ora mentre sto scrivendo ho dolore, da ieri. Questo dente inizia a irritarmi! Ritorno dal dentista, ovviamente, ma che caspita! Poi sempre antibiotici non mi sembra proprio l’ideale. Grazie.

  • Alessandra Franci

    11 marzo 2019 at 18:44 Rispondi

    Buonasera dottore….ho un dente devitalizzato da più di 10 anni che ha ricominciato a pulsare…un dolore che sopporto anche abbastanza bene…l unica cosa che si è gonfiata la gengiva e sono gonfia anche nella mascella se mi tocco fa male e anche se muovo la testa…di cosa potrebbe trattarsi? Grazie

  • Valentina

    23 novembre 2018 at 18:40 Rispondi

    Ringrazio molto per questo articolo! Volevo chiederle se è possibile a dieci giorni dalla prima seduta di devitalizzazione il dolore facciale persista, alternando però a giorni in cui sembro stare bene. Il dente non fa male di per sé, basta non masticarci su. Il dente in questione è un molare superiore precedentemente otturato. Col tempo era andato in pulpite dandomi dei dolori fortissimi, sia facciali che dentali. A seguito della devitalizzazione ho notato che la zona della guancia e della fronte si era un po’ gonfiata, così ho provato a fare degli sciacqui con il collutorio – cosa che ha solo aggravato la situazione, poiché si sono infiammati i linfonodi, la bocca e la lingua bruciavano. Ogni tanto sento che i linfonodi si gonfiano, a distanza di due giorni da questo episodio. Il medico curante mi ha detto che probabilmente è stata l’anestesia un po’ pesante a crearmi questi disagi. È davvero così? Preciso che soffro di bruxismo, malocclusione dentale e di notte tendo a stringere molto i denti. Questo potrebbe provocare dei disagi al dente che non è stato ancora incapsulato? Scusi per tutte queste domande, ma vorrei sentire anche il parere di persone esterne per capire meglio come reagire a questi dolori. Grazie mille

  • Raffaele

    15 novembre 2018 at 14:51 Rispondi

    Gentile Dottore. A seguito di una devitalizzazione ho cominciato ad avere fastidi alle gengive che si sono successivamente spostati su all’occhio nella zona lacrimale. Tale fastido non mi ha mai provocato nessun dolore o ascesso. Quale potrebbe essere la causa di tuttto cio’? E’ possibile che la devitalizzazione non sia stata effettuata correttamente e che ci sia in corso un’infiammazione del nervo? La ringrazio in anticipo per la risposta.

  • Gianluca

    11 ottobre 2018 at 15:27 Rispondi

    Peccato che io sia in Campania perché con il mio bruxismo mi sto distruggendo i denti pur avendo la protezione notturna, credo che lei avrebbe potuto fare qualcosa almeno per una ricostruzione.

  • SALVATORE MARRAS

    9 ottobre 2018 at 13:17 Rispondi

    Salve Dottore,è possibile che un dente devitalizzato 30 anni fà,presenti un ascesso a distanza di tanto tempo?
    Le spiego,appunto io da ragazzino ho fatto devitalizzare un dente(46)risolvendo,poi un anno fà decisi di fare una corona per un fattore estetico.
    La settimana scorsa,è cominciato un dolore in crescendo,e su consiglio del dentista che mi montò la corona,ho cominciato una terapia antibiotica,nonostante ciò il dolore persisteva fino al sorgere di gonfiore importante interessando la guancia e il collo,poi rientrato cambiano la cura antibiotica e il cortisone,la domanda però è questa,è possibile che ci fosse un granuloma silente per tutto questo tempo,cioè oltre trentanni?
    Mi consiglia una estrazione e a seguire un impianto fisso,onde evitare l’insorgere di future complicanze? grazie.

  • Mapia

    3 ottobre 2018 at 18:38 Rispondi

    Buongiorno dottore . Le scrivo per chiedere un suo parere. Da circa un anno ho un problema con un dente devitalizzato da anni. Ho avuto una carie 14 anni fa e allora mi fu tolto il nervo. Da allora mi sono recata altre 2 volte dal dentista perché era diventato scuro ,quasi nero . Mi é stato aperto ,pulito e chiuso. L’ anno scorso mi é capitato che il dente mi inizia a pulsare , dopodiché mi si gonfia la guancia … fin ora ho risolto prendendo l antibiotico datomi dal mio medico generico e la guancia mi si é sgonfiata . Dieci giorni fa mi é ricapitato ciò che le ho scritto . Dalla radio ,fatta a metà cura con l antibiotico non mi é uscito nulla, nessun granuloma. Il mio dentista oggi non mi ha comunque voluto aprire il dente per vedere se ci fosse qualche problema all’ interno. É la 4 volta che mi ricapita in un anno! Dalla 3 alla 4 volta é passato solo un mese e mezzo . La ringrazio per qualsiasi spiegazione possa darmi . Sono abbastanza demoralizzata,non so che fare

  • alberto carella

    4 settembre 2018 at 15:14 Rispondi

    Gentile Dottore,
    intanto complimenti per l’articolo assolutamente interessante. Le pongo il mio problema. A causa di una carie molto profonda la mia dentista ha optato per la devitalizzazione del dente che il n°27. Durante la cura canalare (3 canali trovati) che è durata in tutto 4 sedute non ho mai sentito particolare dolore ne durante le sedute neanche nei giorni a seguire, solo ogni tanto fastidio. A distanza di un mese avverto sempre un leggero dolore al dente devitalizzato non tanto al tatto quanto una sorta di dolore latente che a volte incrementa e a volte diminuisce. Volevo chiedere se la sintomatologia fosse normale e con il passare del tempo migliorerà o se insorge la necessità di controllare il dente (in un mese per questo dolore ho preso qualche antidolorifico da banco).
    Grazie per il suo parere.

  • Pietro

    24 giugno 2018 at 7:07 Rispondi

    Salve e complimenti. Lei mi ha fatto comprendere cose che non immaginavo.
    Le chiedo nel merito un consiglio semplice. Un molare, devitalizzato tanti anni fa ed al tempo incapsulato, si è spaccato ed è rimasta solo la radice.
    Lei suggerisce di estrarla?

    • mrodonto

      24 giugno 2018 at 7:32 Rispondi

      Salve! Perché un dente possa essere recuperato con aspettativa di successo ragionevole nel tempo, serve che abbia almeno 2 mm di sostanza dentale per tutta la circonferenza fuori dalla gengiva per poter avere un appiglio affidabile. Inoltre bisogna verificare che la radice residua non sia fratturata in verticale e che non sia ulteriormente cariata. Infine, bisogna appurare che sia possibile rifare la devitalizzazione con successo e quindi che non ci siano condizioni nella radice stessa che impediscano di eseguire una corretta cura canalare (es. strumenti rotti all’interno o perforazioni non riparabili). Quindi, come sempre, senza esame clinico e radiografico non posso rispondere perché dipende da una serie di fattori che deve valutare il dentista. In linea di massima se il la radice residua e veramente troppo corta, rovinata o bassa rispetto alla gengiva è probabile che sia più affidabile un impianto.

  • Alessia

    21 maggio 2018 at 13:40 Rispondi

    Salve dottore, sono Alessia vorrei un suo parere riguardo una devitalizazzione. Il mio dentista mi ha devitalizzato un molare, durante le operazioni ho avuto molto dolore come se pungesse, anche se è stata usata l’anestesia. Ora sul dente trattato è rimasta una macchiolina nera (piccola parte di carie, suppongo, che è rimasta) e non so se dipenda da questa macchiolina ma ho ancora dolore se mangio da quella parte..lo sento come se fosse sensibile alla pressione. Infatti se ci picchetto sopra col dito ho dolore. Cosa mi consiglia di fare? Attendo sua risposta..

    • mrodonto

      21 maggio 2018 at 17:52 Rispondi

      Ciao Alessia,il dolore che mi riferisci non è legato alla macchiolina ed è assolutamente normale ed è legato all’infiammazione del legamento parodontale…si contrasta con antidolorifici assunti a stomaco pieno,tipo l’Aulin,l’Oki,il Brufen,il moment,per citarne alcuni tra i più diffusi nelle case degli italiani. Diverso è se il trattamento è stato eseguito su un dente già morto o precedentemente devitalizzato,perché in questi casi può generarsi un ascesso dopo il nuovo intervento…ma in questi casi,più rari,ai gonfia o si ha un male che a volte non si riesce a controllare con antidolorifici,anche spontaneo e pulsante…nel tuo caso probabilmente è sufficiente assumere un antidolorifico,anche se trovo strano che il collega non ti abbia avvertita dell’evenienza,molto molto comune!

      • Alessia

        22 maggio 2018 at 0:46 Rispondi

        Grazie dottore per avermi risposto =)

  • rebecca brisotto

    17 maggio 2018 at 18:14 Rispondi

    Salve! per la prima volta ho sorriso leggendo di denti, grazie!
    due mesi fa ho fatto una devitalizzazione al premolare (in alto a sinistra) in seguito a necrosi del nervo, a detta del dentista. Fino ad allora il dente mi dava fastidio ogni tanto. Durante l’intervento ho sentito spesso male, come se pungesse qualcosa infondo infondo, nonostante l’anestesia. Il dente è stato chiuso solo provvisoriamente. Il giorno dopo la devitalizzazione ha incominciato a gonfiarmisi la guancia, vicino al naso, verso l’occhio, sempre più. Il dentista mi ha detto di prendere l’antibiotico e in una settimana il gonfiore è sceso ma mai completamente. Finchè si è creata una fistola sulla gengiva e il pus ha cominciato ad uscire da lì ( non esce dal dente nemmeno quando è aperto) .Da allora sono stata in studio quattro volte. Ogni volta mi pulisce e disinfetta i canali ( uno mi fa sempre male quando viene toccato, come se pungesse infondo) e lo chiude provvisoriamente. E, puntualmente, il giorno dopo mi si gonfia come la prima volta. Mi viene detto che è il dente che tende a fare infezione e che devo aspettare che passi (prendendo nuovamente antibiotici). Ma io ho l’impressione che l’infezione si crei sempre in seguito all’intervento del dentista. Prima domanda, cosa può essere successo? Seconda, come posso uscirne?
    molte grazie, Rebecca

    • mrodonto

      17 maggio 2018 at 19:34 Rispondi

      I denti necrotici possono assolutamente sviluppare un ascesso detto “araba fenice” in seguito all’apertura e all’intervento, a volte anche in seguito a una cura completata in maniera ottimale. Di solito con un ciclo di antibiotico si risolve, ma in certi casi sporadici l’infezione sotto il dente o una fistola già presente al momento dell’intervento o addiritura formatasi dopo, non migliorano e allora si ricorre a una apicectomia o all’estrazione del dente nei casi che possono suggerire questo approccio. Di sicuro, però, non è normale riginfiare ogni volta e non ha nemmeno senso medicare provvisoriamente un dente per tante volte. Una o due volte sono già fin troppe, visto che l’approccio migliore sarebbe quello di aprire e chiudere definitivamente il dente in una seduta. Il consiglio è di provare a sentire un secondo parere, magari si un endodontista specialista, se il tuo dentista non ti convince nelle spiegazioni! Purtroppo senza lastre ed esame clinico devo sempre tirare a indovinare e parlare ler esperienza. Spero di essere stato utile!

      • rebecca brisotto

        18 maggio 2018 at 17:02 Rispondi

        Assolutamente chiaro. Grazie mille

  • Alessandra

    9 aprile 2018 at 16:33 Rispondi

    Buongiorno, 10 giorni fa mi hanno devitalizzato il 16. Il lavoro è stato fatto in due volte, è stata usata la diga e non ho avuto alcun dolore nel post intervento. Da stamattina però il dente è sensibilissimo. Solo a sfiorarlo mi fa male e ovviamente non riesco a masticare da quella parte.Non sento fastidio al caldo e al freddo ma è come se esternamente il dente stia soffrendo. È normale visti i pochi giorni passati dalla devitalizzazione o devo preoccuparmi? Sinceramente mi fido del mio dentista. Non ho motivi x dubitare della sua capacità e professionalità. Devo anche dire che io ho una soglia del dolore molto bassa. Le chiedo come devo comportarmi. La ringrazio per l’attenzione

    • mrodonto

      9 aprile 2018 at 21:04 Rispondi

      A 10 giorni è un po’ strano…di solito un dolore che compare un paio di giorni dopo non mi spaventa. Le consiglio naturalmente di contattare il suo dentista. Il primo molare superiore è un dente che ha praticamente sempre 4 canali. Spero siano stati trovati tutti. In certi casi può anche esserci un dolore di tipo sinusitico che viene riferito al dente ma che non dipende da questo. Ma essendo stato appena trattato il dente, direi che non è così probabile. Se i canali sono stati trovati tutti suggerirei un antibiotico. Ma questo deve confermaglierlo il suo dentista. Spero di essere stato utile.

  • VINCENZO Laganara

    7 aprile 2018 at 5:56 Rispondi

    Buongiorno, senza red bull ho letto con interessante l’articolo ma ho due dubbi
    – lactobacillus casei non è qurllo della mozzarella o dei formaggi in fermentazione?
    – come si fa nel caso che ha citato?
    “può far male se si infiamma il legamento che fa da ammortizzatore tra il dente e l’osso, che ha una sua innervazione, per cui non sentirai mai più il freddo e il caldo, ma il dolore alla pressione può esserci e a anche forte”

    • mrodonto

      7 aprile 2018 at 6:52 Rispondi

      Sono contento che non sia servita la Red Bull!? Il lactobacillus è il casei ma ci sono anche quello acidophilus, actynomices, salivarius,ecc. per quanto riguarda il legamento se fa male su dente in via di guarigione sono sufficienti degli antinfiammatori, se fa male perché è in atto una infezione servono terapia canalare del dente interessato o antibiotici…o in certi casi, naturalemente, l’estrazione.

  • Silvia

    26 marzo 2018 at 22:30 Rispondi

    Buonasera
    A seguito di una visita con panoramica mi è stata segnalata una carie, io non avevo mai sentito il minimo dolore.
    Successivamente circa due settimane fà il dente in questione è stato devitalizzato. Attualmente ho un otturazione provvisoria.
    All’inizio non avevo nessun fastidio, poco tempo dopo, circa una settimana, è iniziato(il fastidio).
    Stasera senza volerlo ho digrignato i denti e ora sento male se ci passo lingua, spazzolino o se picchietto con il dito.
    È normale ciò?
    Appena riesco passo dal dentista per far vedere.
    L’appuntamento per completare il lavoro sarà tra una settimana circa, il tempo trascorso tra le due sedute è di quasi un mesetto.
    Per questi dolori mi devo preoccupare?
    Un dente devitalizzato non dovrebbe essere insensibile?
    Sono comunque tutti molto sopportabili, non vorrei che sia solo suggestione.
    Grazie in anticipo

    • mrodonto

      9 maggio 2018 at 9:14 Rispondi

      Ciao Silvia! Purtroppo il tuo messaggio era rimasto tra quelli da approvare e lo leggo solo ora in terribile ritardo! Spero si sia risolto tutto per il meglio!

  • Momi

    23 marzo 2018 at 10:11 Rispondi

    Gn.mo dottore, sono in preda a forti dubbi rispetto ad un lavoro appena fatto su un molare, avventura cominciata dalla necessità di sostituire una vecchia otturazione, facciamo un intarsio, dopo una settimana parte una nevralgia del trigemino, e me lo devitalizzano in due sedute perché infiammato. E ora dopo due giorni, ancora per fortuna con otturazione provvisoria prima del perno per la corona parte un nuovo male al dente…al telefono mi dicono di prendere antibiotico….sono seriamente preoccupata. Come andrà a finire? Vengo a Cuneo? Sono a Torino, non è impossibile. Grazie

    • mrodonto

      23 marzo 2018 at 16:51 Rispondi

      Difficile dire cosa possa essere successo…dolori che compaiono un paio di giorni dopo le devitalizzazioni possono capitare e a volte dopo un ciclo di antibiotico si risolvono…anche se è più raro che capiti su un dente che era vivo prima della devitalizzazione…è più frequente quando si ritratta un dente già devitalizzato…se volesse prenotare un controllo ben volentieri, ma suggerisco di terminare la cura antibiotica e vedere se il problema si risolve. La trafila che mi ha descritto non è così rara e non è detto dipenda da un cattivo operato…probabilmente nel preparare l’intarsio si era andati vicinissimi al nervo o sul pavimento della cavità c’era una crepa. Questo potrebbe aver causato la pulpite in primis. Poi avendo curato il dente in due sedute la sfortuna di sviluppare una reazione apicale con dolore a distanza di qualche giorno, anche se si tratta di un caso sfortunato, rientra ancora in una casistica normale…dovesse continuare a nutrire dubbi e servisse un secondo parere, ripeto, volentieri. Buona serata!

      • Momi

        27 marzo 2018 at 9:02 Rispondi

        Grazie dott. oggi abbiamo fatto le lestrine e non vede segno di infezione, parla di piccoli precontatti. In effetti nell’intarsio il nervo era vicinissimo. Vediamo…io tengo in considerazione un eventuale controllo da voi. Buona giornata

  • nicola

    1 febbraio 2018 at 23:45 Rispondi

    buona sera dottore, quasi un mese fa ho sentito per un giorno intero forte sensibilità al caldo ed al freddo ad un dente otturato 10 anni prima; succesivamente si è formato un ascesso con un lieve fastidio non proprio dolore.
    sono andato dal mio medico e inizialmente credeve che fosse dovuto ad una tasca gengivale, ma dopo aver eveffuato il test dell’ovatta per la sensibilità ci siamo accorti che non era più sensibile al freddo; mi ha consigliato la devitalizzazione del dente.
    ora è passato più di un mese e il dente non mi ha dato più nessun fastidio ma è necessaria la devitalizzazione? cosa può succedere se non la faccio?

    • mrodonto

      2 febbraio 2018 at 6:49 Rispondi

      Buongiorno!
      Certo, anche se il dente è morto è momentaneamente non fa più male deve essere comunque devitalizzato per rimuovere il nervo in decomposizione altrimenti si riformeranno ascessi periodicamente, con progressiva perdita di osso di sostegno del dente fino al rischio concreto di perdere l’elemento…assumere antibiotici ogni volta che farà male non è una soluzione da perseguire.

      • Nicola

        2 febbraio 2018 at 17:51 Rispondi

        Grazie per la risposta celere, approfitto per un’ulteriore delucidazione, 25 anni fa ho preso una forte botta sugli incisivi anche in questo caso uno dei due è morto ed ha cambiato colore. Ero piccolo e non sono andato dal medico il dente è ancora lì lesionato morto e non da problemi si è calcificato, non potrebbe accadere la stessa cosa?

        • mrodonto

          2 febbraio 2018 at 18:03 Rispondi

          Quell’incisivo con tutta probabilità non è morto ma hansolo innescato una reazione al trauma per cui ha cominciato a deporre all’interno dentina terziaria (quella che chiama calcificazione) che è molto scura e annerisce progressivamente il dente…manil dente è vivo, tant’vero che ha cellule vive che producono la “calcificazione”. Quei denti traumatizzati non sviluppano infezioni perché non sono morti e non hanno batteri o tossine da decomposizione di nervo morto all’interno. Un dente morto che ha dato un ascesso segnala già che il discorso è completamente diverso e non può guarire se non viene devitalizzato…e nemmeno calcificarsi e quindi “medicarsi” da solo!

  • Gigi

    16 gennaio 2018 at 23:47 Rispondi

    Salve dottore,
    Nel leggere i suoi tanti post agli utenti ho colto una frase “se mi capita di rompere uno strumento nel dente..”.
    Ecco, parla di me, ho pensato.
    Dente in pulpite, nevrotico, mi viene iniziata una devitalizzazione e durante la pulizia dei canali, lunghi e tortuosi..tac: si spezza una punta di un attrezzo e resta lì.
    Il dentista mi dice di doversi procurare un attrezzo specifico per allargare (?) La parte, recuperare il suo pezzetto di strumento è finire la devitalizzazione.
    Chiude provvisoriamente e 5 giorni dopo mi viene un ascesso.
    Lo sto curando con antibiotico.
    Chiedo: la causa dell’ ascesso è quel pezzo di ferro?
    Avrebbe il dentista dovuto consigliarmi di prendere l antibiotico subito per evitare infezioni?
    Devo fare qualcosa, a parte sperare che questo supplizio finisca presto?
    Infine, cosa è una capsula e perche non basta ricostruire?
    Grazie mille.

    • mrodonto

      17 gennaio 2018 at 8:45 Rispondi

      Buongiorno! Lo strumento rotto in se non è un problema perché resta all’interno del dente e viene sterilizzato prima dell’utilizzo. Il problema è che se non si riesce a passarci di fianco o a rimuoverlo la parte di canale che sta oltre lo strumento può alloggiare nervo necrotico e batteri e tossine che non possono essere aggrediti dai disinfettanti che utilizziamo per fare le devitalizzazioni. Non è detto comunque che il problema dell’ascesso sia lo strumento stesso. Capita infatti che quando si apre un dente necrotico si crei un cambianento improvviso dell’habitat delle colonie batteriche presenti già nel dente, determinando un ascesso conosciuto come “ascesso araba fenice”. Talvolta capita di gonfiare anche dopo un trattamento terminato in maniera ottimale. In ogni caso per stare più tranquilli lo strumento andrebbe rimosso, ma non sempre è possibile farlo, o bypassato, cioè oltrepassato passandoci di fianco…il fatto che il dentista si debba “procurare” lo steumento per rimuoverlo depone malissimo sulla possibilità che possa farlo. Infatti nell’armamentario di chi fa devitalizzazioni una punta ultrasonica endodontica fa parte del corredo obbligatorio da avere in studio. Se si deve comprare una punta per provare a fare qualcosa difficilmente sarà in grado di farlo. Potrei sbagliarmi, ma affrontare strumenti rotti con cognizione di causa richiede esperienza ed utilizzo di sistemi ingrandenti, preferibilmente un microscopio.

  • Barbara

    1 gennaio 2018 at 18:58 Rispondi

    Salve Dottore,
    A dicembre 2015 mi è stato devitalizzato il 34 in una seduta, senza diga, in 20 minuti. Nessun dolore. Essendo la prima cura canalare pensavo fosse normale. A maggio 2016 torna dolore masticatorio, vado dal dentista il quale tramite endorale mi rassicura è tutto ok, mi abbassa il dente. Tutto bene fino a luglio 2017, mi torna il dolore costante alla pressione. Cambio dentista, mi fa panoramica e endorale, ne esce che mancano 3mm per completare cura. Mi riapre il dente, la prima seduta anche un po’ dolorosa per lo sforzo a togliere otturazione canali. Seconda seduta lavaggio canali e chiusura. Questa volta il medico è stato molto attento e meticoloso nella pulizia, prima di chiudere il tutto ha usato un laser e fatto endorali. Devo dire che il dolore masticatorio finita la cura è durato un mese. Preciso che tendo a serrare i denti in corrispondenza dei denti 34/35 e me ne accorgo succede quando mi viene quel mal di testa facciale. 3 settimane fa, appunto dopo uno di quei mal di testa, mi torna fastidio il dente. Questa volta è quando viene fatta una spinta laterale, dalla guancia verso la lingua, non dal verso opposto è non da sopra. Noto sulla gengiva una linea bianca con un leggero arrossamento, le gengive sono effettivamente dolenti, ma non sanguinanti e non gonfie. Torno dal dentista due settimane fa, mi effettua un endorale e non ci sono segni di infezione. Mi ha abbassato il dente che effettivamente risultava alto. Ad oggi nulla è cambiato. La notte il fastidio scompare ma ritorna dopo ho mangiato, se lo spingo fa male ed ora sembra aggiungersi un lieve fastidio masticatorio. Dovrò tornare ma per ora lo studio è chiuso.
    Ho letto tutte le possibili cause, ma temo il peggio. Abbiamo già in previsione un byte notturno. Secondo lei che potrebbe essere? Frattura? Infezione? Canale accessorio? Bruxismo? Aiuto!
    La ringrazio

    • mrodonto

      17 gennaio 2018 at 8:54 Rispondi

      Buongiorno! Questo è il classico caso dove per pronunciarsi serve eseguire una visita. Quando dopo un trattamento corretto il paziente continua a riferire problemi di solito eseguo una scansione tridimensionale del dente perché a volte le infezioni non si vedono con la radiografia bidimensionale. Inoltre ricavo cosí informazioni circa la presenza non così rara di un canale in più non trovato. Puó poi trattarsi di una frattura che però talvolta è difficile diagnosticare. Il bruxismo può determinare un “ammaccamento” del legamento ma strano che continui a far male anche premendo di fianco e che abbassandolo non passi…purtroppo necessiterebbe di una visita. Il fatto di usare il laser non depone necessariamente a favore della qualità del secondo trattamento. Il dolore a rimuovere materiale da un dente devitalizzato (che spesso può essere fatto senza anestesia) e io fatto di metterci due sedute per trattare un premolare depongono molto peggio di quanto possa suggerire l’utilizzo del laser che non è assolutamente indispensabile. Il primo premolare è un dente particolare che in un caso su quattro ha un canale che si biforca al fondo della radice e non di rado ha un secondo canale posizionato verso la lingua reperibile con una buona tecnica endodontica ed eventualmente individuato, prima di riaprire il dente per la terza volta, con una scansione tridimensionale del dente. Ricordo comunque sempre che i miei ragionamenti sono solo teorici non conoscendo il caso. Il collega potrebbe aver fatto tutto al meglio e la spiegazione essere difficile da ricercare anche dopo tutti gli accettamenti che personalmente farei.

      • Barbara

        17 gennaio 2018 at 13:08 Rispondi

        La ringrazio per la risposta. Nel frattempo sono tornata dal mio dentista, mi ha detto di aver rivalutato tutte le endorali fatte e che il dente è a posto, non ci sono fratture perché secondo lui avrei infezione, e che la cura è stata eseguita correttamente. Ha sostenuto che sono io a traumatizzate il dente a furia di spingerlo. Me lo ha abbassato ulteriormente una settimana fa, ma alla pressione laterale il fastidio permane, e a livello masticatorio va tutto bene. Ho fastidio anche quando passo il filo in corrispondenza di quel dente.
        Domani vado a ritirare il bite che indipendente da tutto ciò mi serve.
        Non so se dover cambiare dentista, fare un accertamanto altrove. Ma si può riaprire un dente per la terza volta nel caso di altro canale o biforcazione radicolare? Il dolore che ho provato al secondo trattamento era perché la guttaperca iniziale non si toglieva, post operazione stavo bene
        La ringrazio

        • mrodonto

          17 gennaio 2018 at 23:54 Rispondi

          Se c’e motivo di riaprirlo per un fondato sospetto di presenza di un canale in più ha senso riaprirlo e ovviamente si può. Se lo si riapre per rifare la stessa cosa non ha tanto senso. Per il dolore. Se è un fastidio a premere alla base del dente è normale e può durare per un po’…se invece passati una quindicina di giorni dal trattamento il fastidio è più di un fastidio e impedisce di masticare c’e qualcosa che non va…

          • Barbara

            18 gennaio 2018 at 16:37

            La ringrazio nuovamente per la risposta. Al momento il mio Dottore ha detto di aspettare, per lui è tutto a posto. Proverò ad aspettare e vediamo con il bite che ho ritirato oggi come va. Spero solo che questo attendere non porti ad un serio peggioramento. Volevo solo aggiungere che finita la cura ad agosto sono stata bene fino a dicembre, nessun dolore o fastidio. Solo che da dicembre sento questo fastidio a spingere alla base del dente.
            La ringrazio di nuovo

  • Mery

    18 dicembre 2017 at 15:56 Rispondi

    Dottore Salve vorrei un informazione devo togliere un dente fratturato ho fatto un ciclo di zimox con brufen il dolore nn e passato il dentista mi ha dato 4pillole di cortisone da 1mg oggi 3domani e via scendendo venerdì lo dovrei togliere…secondo lei col cortisone va via il dolore?e lancinante ma nn c e l ho su tutto il dente solo una parte.
    La ringrazio

    • mrodonto

      18 dicembre 2017 at 16:17 Rispondi

      Non conosco il caso clinico, ma la cosa migliore è togliere il dente…come si dice “via il dente via il dolore”. Non è assolutamente necessario aspettare che vada via il dolore…non so se il dente era già devitalizzato ma immagino di sì…di solito non fanno così male i denti fratturati, ma puó capitare che si comportino come un’unghia incarnita che continua a far male finche non viene tolta. Inutile continuare a riempirsi di farmaci. Con anestesia non si sente assolutamente nulla ed è un mito che l’anestetico non prende se c’ l’infezione. Inoltre qui il male poteebbe non dipendere da infezione vera e propria ma solo da infiammazione per il persistere della noxa patogena. Ripeto che non ho dettagli clinici o lastre per essere certo di quel che dico ma in linea di massima è così!

  • Sebastiano

    15 novembre 2017 at 19:22 Rispondi

    Salve dottore volevo chiederle una cosa. Circa 3 settimane fa ho fatto la devitalizzazione dal mio dentista che mi ha lasciato l’otturazione temporanea e mi ha fissato un altro appuntamento dopo circa 1 mese per chiuderlo definitivamente. Ie prime settimane tutto ok ma da qualche giorno mi è rivenuto un dolore abbastanza forte come quando non era devitalizzato. A cosa è dovuto? C’è da dire che mi si è tolto il cotone dal dente e non so se ho fatto bene ne ho rimesso un pezzo io pulito. Cordiali saluti

    • mrodonto

      15 novembre 2017 at 21:24 Rispondi

      Da quanto mi descrive sembra che il dente sia stato solo medicato temporaneamente…personalmente non lascio mai il dente medicato aperto con un cotoncino ma alcuni colleghi sono ancora abituati a lasciare il dente così per evitare che si sviluppino pressioni interne al dente che non lascino “sfogare” l’infiammazione…per quanto non abbia elementi per rispondere, mi sentirei di dire che la devitalizzazione vera e propria debba in realtà ancora essere completeta nel secondo appuntamento e il dolore dunque possa essere ricondotto al fatto che il nervo non è stato ancora rimosso completamente. Se invece i canali sono già stati sigillati e il dente è rimasto aperto perché l’otturazione provvisoria è saltata, il rischio è che si sia già reinfettata la cura, ma spero non sia così.

  • Stefania

    1 novembre 2017 at 13:43 Rispondi

    Buongiorno Dottore, dopo 2 trattamenti al molare superiore, ieri il mio dentista ha ripetuto l’ultimo tratt. E proceduto alla canalizzazione, mettendomi nelle mani di un neolaureato,il quale, poi ha chiuso il dente in modo provvisorio. Ora è devitalizzato. Sabato tornero’ per ricostruzione e fine lavoro. Il problema è Ke ho maleee! Sento una forte nevralgia e compressione…si è presentata subito dopo..a fine lavoro, mentre stava svanedo l’effetto dell’anestesia, Ke tralaltro non ha preso bene e durante la chiusura dei canali ho sentito molto dolore. Mi sto imbottito di OKI e PARACEAMOLO. ..appena chiudo la bocca…son dolori! Come posso essere certa Ke il lavoro sia stato svolto bene, Prima di ricostruire il dente ? In effetti il lavoro è stato eseguito dall’apprendista! Mi aiuti. …sono preoccupata. La ringrazio. Stefania

    • mrodonto

      6 novembre 2017 at 15:29 Rispondi

      Buongiorno, chiedo scusa per il ritardo nella risposta! In realtà avere male al momento della chiusura del dente e nei giorni successivi non è assolutamente strano e dovrebbe passare nel giro di qualche giorno. A volte capita addirittura che venga un ascesso nel giro di uno o due giorni. Il fatto che chi l’ha seguita possa essere un neolaureato non significa che debba essere necessariamente stato fatto male il ritrattamento…diciamo che dal suo racconto non posso che tranquillizzare che le cose che l’hanno preoccupata sono assolutamente normali (possono non accadere, ma il fatto che si verifichino rientra comunque nella normalità). Ció non vuol dire che il trattamento fatto sia andato necessariamente bene, perché non ho elementi clinicie radiografici per fare ulteriori valutazioni…

  • Da

    2 giugno 2017 at 6:26 Rispondi

    buongiorno dottore,
    vorrei sapere di cosa ne pensa di questa storia:
    ho un dente devitalizzato da 15 anni, e da circa un mese e qualche gg si è scoperto che c’è un ascesso sotto il dente (primo molare).
    Diversi mesi prima con uno scovolino mi sono tagliato la gengiva tra i due molari, e da quel momento sentivo a volte dolore, fino a quando un mese fa ho iniziato a sentire un forte dolore ad una tonsilla e ad un orecchio oltre che dolore in bocca.
    Mi sono recato dal dentista che mi ha fatto una lastra , e la prima cosa che mi ha detto è “abbiamo un piccolo problema, ma al momento non so cosa farti”…a questo punto gli chiedo come possiamo risolvere, e lui prende e mi lavora sulla gengiva dove ho il taglio. Poi mi ha detto se tra 3 gg ho dolore di tornare altrimenti vuol dire che il problema è risolto, e nel mentre di prendere semplicemente 2 oki uno la mattina ed uno la sera.
    Dopo due giorni di patimenti e notti insonni, chiamo lo studio e parlo con la sua sostituta poichè non c’era il dottore. Gli spiego i sintomi e mi dice di iniziare un ciclo di antibiotici. Fattostà che qualche ora dopo che ho chiamato mi accorgo che metà labbro inferiore più mandibola li sento anestetizzati, e quindi richiamo lo studio. La dottoressa a questo punto mi fa chiamare dal mio dentista, il quale mi dice di partire col cortisone. in 2 gg la mandibola riprende la sensibilità e mi rimane una parte del mento che la sento parzialmente anastetizzata (che tutt’ora ho a distanza di 1 mese).
    per quanto riguarda la situazione in bocca, tutta la parte nei dintorni del dente si era gonfiata, tanto che mi ha dato una seconda scatola di antibiotici da fare. A questo punto mi ha dato l’appuntamento 2 settimane dopo la fine della seconda scatola per fare la “canalizzazione”. Il problema è che la settimana prima dell’appuntamento ho riavuto gli stessi dolori dell’inizio con anche il rialzo del dente (l’avevo anche prima). A questo punto il dentista mi apre il dente per fare modo di far uscire il materiale dentro che mi da fastidio. Dopo 1 giorno rivado d’urgenza dal dentista poichè il dolore mi ricomincia a martellare; inizialmente pensa che ci sia entrato cibo nell’apertura del dente ma non c’era nulla. Prova ad infilare qualcosa nei canali ed esce solo qualcosa di granuloso. A questo punto mi dice che devo rifare una scatola di antibiotici e per il dolore mi da il toradol. Arrivo al giorno della canalizzazione, ed il dentista che c’era mi guarda il dente, lo tocca e dice : mi spiace ma questo dente è da togliere…si muove in una maniera che viene via da se, e se è venuto così infuori molto probabilmente è fratturato.
    Gli chiedo di estrarre il dente, ma mi dice che è bene lo faccia il mio dentista. Quindi torno due gg dopo per rimuoverlo, ed il mio dentista dice che in rx è sano il dente, e quindi mi riempe il dente con del materiale ( di cui non ricordo il nome) che dovrebbe assorbire l’infiammazione sotto.
    Fattostà che il gg dopo vado a farmi visitare da un’altro dentista. Lui mi ha consigliato di toglierlo poichè il dente si muove, e secondo lui il fatto di non avere la piena sensibilità ad una parte del mento è dovuta a qualche nervo che è stato toccato nel primo lavoro che mi ha fatto.
    Ho chiamato il mio dentista per sapere se mi avrebbe potuto togliere il dente, e lui mi ha risposto che non è d’accordo perchè il dente è sano e che per principio deve tentare di tutto per risistemarlo, anche se non ha la certezza che vada a buon fine, e di non pensare che se mi tolgo il dente poi i problemi sono finiti, perchè i denti di fianco si storgeranno etc…
    mi ha detto di aspettare 3 gg perchè faccia effetto il lavoro che ha fatto, e poi di decidere.
    vorrei sapere da lei:
    è normale che per un ascesso ad un dente (devitalizzato) devo avere una trafila di 1 mese, con 3 scatole di antibiotici fatti, cortisone, oki e toradol?

  • Diego Mautone

    14 dicembre 2016 at 7:22 Rispondi

    Salve dottore, ho devitalizzato un molare circa 3 mesi fa ma ho ancora dolore e sensibilità al freddo..ho chiesto un parere ad un altro dentista diverso da quello che lo ha devitalizzato e mi ha detto che il molare è stato devitalizzato bene ed il dolore me lo porta un altro molare( non vicino) …è possibile?

    • mrodonto

      14 dicembre 2016 at 9:21 Rispondi

      Certo che è possibile, Diego. Qualunque dente venga anche solo aperto e medicato dopo tre mesi avrà senz’altro il nervo morto, per quanto possa essere stato devitalizzato male. Quindi è senz’altro un dente nei pressi di quello devitalizzato tre mesi fa! Ciao!

  • Massimo

    8 novembre 2016 at 8:54 Rispondi

    Buongiorno, sono cortesemente a chiederle un opinione anche io, 2 anni fà circa un molare su cui insisteva un ponte (ora non più…) si è praticamente sgretolato, il mio dentista ha subito consigliato estrazione ed’impianto di due denti vista l’importanza dei suddetti denti per la masticazione, in quel momento per motivi personali (non economici) non me la sentii e d’accordo con lui abbiamo proceduto alla completa devitalizzazione (dente che negli anni precedenti mi ha sempre dato problemi) e alla ricostruzione con inserimento di più di 1 perno, e successivamente rincapsulato con la vecchia capsula del ponte, si solo la capsula perchè il ponte era stato segato precedentemente non ricordo neanche il perchè….forse perchè quel dente non sopportava piu il peso nella masticazione, ora passati due anni sono andato a fare un controllo, sul dente visto che a volte sporadicamente avverto leggerissimi doloretti tipo di infiammazione nei momenti di pressione, il mio dentista mi ha fatto subito una ortopanoramica e mi dice che in quel dente c’è un infezione, che mi ha illustrato sulla radiografia, al che mi ha consigliato di estrarlo subito e di fare l’impianto visto che da quella parte rimarrei senza i 2 molari.
    Io non tanto per contrarietà o per il costo dell’operazione ma vorrei cercare di salvare il dente e andare avanti un’altro pochino visto in questi due anni proprio male non è andata, e le chiedo non sarebbe il caso di tentare una riapertura e disinfettare? Una revisione della devitalizzazione? Che problemi possono insorgere? Il dentista mi dice che l’impianto sarebbe meglio per uan serie di cose quali postura e altre noie varie…mi dice che sono giovane (43 anni) e che è meglio fare l’impianto anche per evitare lo spostamento dei denti in corrispondenza di quelli mancanti.
    La ringrazio anticipatamente dell’eventuale risposta.
    Saluti

    • mrodonto

      8 novembre 2016 at 9:40 Rispondi

      Ciao Massimo, il problema è che questo post è diventato un luogo dove le persone mi chiedono di fare diagnosi ed emettere pareri sulla base di una sommaria descrizione fatta in modo ovviamente non tecnico, il che è impossibile. Dal racconto dei pazienti e con l’esperienza riesco a dare alcuni pareri sicuramente utili, ma in casincome questo non posso veramente dire nulla. Se il collega aveva giudicato il dente da estrarre non mi convince tanto il fatto che si sia potuto tenere lo stesso in bocca per due anni. Delle due l’una: o non era da estrarre o in realtà ha fatto un rattoppo (che in piemonte chiamiamo tacun e c’è un articolo sul blog in merito che ti invito a leggere) tamponando con una inutile devitalizzazione un dente che non poteva avere successo. Ora, accanirsi su un dente condannato e tenerlo lì con infezioni silenti che però non possono guarire non va bene perché alla fine si rischia di complicare l’inserzione degli inpianti. Resta da vedere se il dente sia davvero irrecuperabile ma non sono assolutamente in grado di dirlo senza una radiografia e una visita…

  • Daniela

    5 novembre 2016 at 10:31 Rispondi

    Buongiorno il mio è un problema un poco complesso

    Le spiego brevemente la mia situazione per chiederle un consiglio

    Premetto che tale dente il 34, è parte di un ponte di 5 elementi di cui 35 e 36 mancanti, 37 ed il 38 che è stato volutamente aggiunto per dare più sostegno al ponte.
    Ovviamente tutti gli elementi sono devitalizzati già da parecchi anni.
    Riguardo al dente in questione il 34, se non ricordo male, credo sia anche stato fatto un ritrattamento canalare.
    Ho un problema di occlusione, il lato del ponte in questione tocca maggiormente.
    Qualche mese fa’ ho avvertito un dolore maggiormente sul 34 che si estendeva a tutto ol ponte, ho subito fatto controllare radiograficamente con ortopanoramica la situazione e non è stato riscontrato nulla, continuando però il fastidioso doloretto, anche se la parte ora era allo stesso livello! Successivamente si sono create per due volte di seguito delle fistole di pus, con pulizia accurata, uso di colluttori e evitando la masticazione impegnativa, la situazione è migliorata!
    Il dente è stato visto, è stata fatta rx endorale, mi è stato prescritto anche antibiotico per una settimana.
    Dalla rx sembra tutto regolare, non si evidenziano fratture, ma si evince una zona scura lateralmente alla radice, sintomo di infiammazione dell’osso.
    Premetto che la posizione del perno non è perfettamente il linea con la radice del dente, …..il quale ha dovuto sostenenere forze, forse troppo pesanti, questo potrebbe aver provocato la frattura della radice? Anche se apparentemente dalla radiografia non si evince nulla?
    Attualmente si è verificata nuovamente una fistola di pus, che il dentista sta’ trattando, disinfettando e facendo uscire tutto il pus possibile, prescrivendomi nuovamente una terapia antibiotica.

    La mia domanda è :
    questa infiammazione che apparentemente non è dovuta ad una frattura della radice, da cosa può dipendere?
    Potrebbe essere fratturata la radice anche se radiograficamente non si evince nulla? Esiste un modo per vedere meglio la radice del dente se sia realmente fratturata?
    O potrebbe dipendere esclusivamente da un trattamento apicale non completamente andato a buon fine?
    Se crede posso inviarle la rx endorale.
    Potrebbe dipendere dal trauma che ha sopportato per eccessiva occlusione?
    Pensa sia il caso di considerare di fare una apicectomia, ma poi il dente diventerebbe ancora più debole e non so’ quanto potrebbe durare.
    Ovviamente sto’ anche considerando l’idea di porre un impianto, anzi a questo punto credo sia opportuno valutare più impianti togliendo anche il 37 dato che ha comunque poca stabilità, in quanto è stato ricostruito e parte di una radice rimane alquanto scoperta.
    Considerando che il 35 e 36 sono stati estratti molto tempo fa’ e l’osso quindi si è un po’ riassorbito.
    La ringrazio e attendo un sia valutazione in merito, quanto prima!
    Daniela

    • mrodonto

      5 novembre 2016 at 14:52 Rispondi

      Buongiorno Daniela. In realtà è altamente probabile che il dente sia fratturato e dalla rx le fratture non si vedono praticamente mai. Nonso se il dente ha un perno all’interno che avvalorerebbe l’ipotesi. Eventualmente invia a info@studiosalzanotirone.it la rx, ma il fattonche tu abbia sempre sentito alto il dente e poi di colpo sia passata la sensazione e abbia cominciato ad uscire pus mi avvalora il sospetto.

  • Emanuela

    22 ottobre 2016 at 18:49 Rispondi

    Salve
    all’età di 15 anni circa, dopo aver fatto un trattamento di ortodonzia, ho iniziato a notare che il canino superiore sinistro si scuriva senza tuttavia darmi dolore. Dopo 15 anni, quindi all’età di 30, ho iniziato a sentire una forte sensibilità al caldo, tanto da non riuscire a mangiare, così sono andata dal dentista il quale, dopo aver fatto le lastre, mi ha detto che il dente in questione era ormai morto da tanti, al punto tale che oramai era calcificato. Infatti ha provato ad aprire per vedere se fosse rimasto qualche residuo, ma niente tutto calcificato. Così ha fatto un trattamento sbiancante e lo ha richiuso.
    Sono passati adesso due anni da allora e inizio a sentire dei fastidi a questo canino, come delle pulsazioni. Cosa c’è da fare adesso? bisognerà estrarlo ?

    Grazie

    • mrodonto

      23 ottobre 2016 at 8:13 Rispondi

      In seguito a un trauma, che può essere un colpo come una trazione ortodontica, i denti possono reagire in due modi. In certi casi vanno in necrosi, cioè muoiono, e in questi casi il dente può scurirsi ma in radiografia si distingue perfettamente “l’anima” nera al centro del dente che rappresenta il nervo. Spesso in questi casi si reperiscono anche delle grosse lesioni non di rado asintomatiche al fondo della radice, i cosiddetti granulomi, che sono lesioni che precedono l’ascesso. C’è però una seconda reazione possibile di un dente che ha subito un trauma, ovvero l’instaurarsi di una reazione di difesa del dente che attiva la deposizione di nuovo dente per allontanare il nervo dallo stimolo irritativo. Il nervo viene così progressivamente obliterato a partire dall’alto e andando verso il fondo della radice. Il nuovo tessuto duro che viene deposto si chiama dentina terziaria ed è di colore rosso-marrone. Anche in questo caso il dente diventa scuro e non risponde al freddo perché il nervo è calcificato, ma il dente non è morto, anche se ci si può lavorare senza anestesia perché la vitalità residua è minima, ma può essere rilevata con l’utilizzo di un test particolare che si chiama test elettrico. In una scala da 1 – 80 un dente vivo risponde a questo test con un formicolio a 10-15 mentre questi denti possono rispondere a 50-60 dove il dente morto arriva a 80 senza reazioni. Questi denti nella mia esperienza non sviluppano infezioni perché non sono morti e quindi non ci sono tossine da decomposizione del nervo che vanno a creare le lesioni nell’osso che di solito danno i fastidi che lamenti. Ho applicato anche io in alcuni casi la strategia di aprire i denti con questa discromia intercettando una calcificazione di questo tipo. Si può fare senza anestesia,probabilmente negli anni avrà una recidiva, ma non porta di solito a infezioni sotto il dente. Può capitare che lo sbiancamento endodontico instauri un meccanismo che porta alla distruzione del dente che si chiama riassorbimento esterno. Se il dente dà fastidio potrebbe essere alla fine morto, o in realtà lo era già ma il dentista non è riuscito a reperire un nervo un po’calcificato, o potrebbe avere, ma è più difficile, un riassorbimento esterno. Può trattarsi di un trattamento da specialista di endodonzia ma niente di irrisolvibile. Basterà trovare il modo di ultimare la devitalizzazione o, alla peggio, se il canale non si trovasse proprio, tagliando chirurgicamente l’apice del dente con un intervento che si chiama apicectomia.

  • Serena

    20 ottobre 2016 at 17:58 Rispondi

    Buonasera,
    ho bisogno di un parere. Nel 2012 ho devitalizzato un dente, è fatto una capsula in zirconio, nel 2014.

    Questo dente non avuto mai pace, mi ha sempre dato fastidio, facendo pressione il fastidio che sento si estende alla base del collo e alla scapola, a volte mi provoca mal di testa e fitte all’orecchio.

    Prima di fare il lavoro a questo dente non avevo mai avuto problemi del genere.

    Inoltre lo sento pulsare; dalle varie radiografie fatte e controllate anche da persone diverse, la devitalizzazione e insediamento della capsula risultano essere perfette, mentre io sento sempre e comunque fastidio.

    Proprio questa sera sono tornata dal dentista, che ha rimosso la capsula e mi ha detto che questa deve essere modificata. Per cui mi farà un provvisorio in attesa di sistemare la capsula stessa.

    Io sto seriamente pensando di farmi estrarre il dente, il fastidio é insopportabile e preferirei fare un impianto piuttosto che dover sopportare ancora questi dolori continui.

    Cosa ne pensa? Cordiali saluti. Serena

    • mrodonto

      20 ottobre 2016 at 18:20 Rispondi

      Penso che se il dente può essere recuperato vale la pena farlo,anche se capisco la demoralizzazione. Meglio demoralizzato che demolarizzati!???? Comunque non capisco il rifacimento della corona. Unica possibilità è che il collega pensi ad un punto di contatto mancante che causa ristagno di cibo cronico e che quindi i fastidi siano gengivali. Per il resto quando un dente sembra devitalizzato bene ma fa male io eseguo una CBCT, una scansione tridimensionale del dente per individuare lesioni non visibili in radiografia e per verificare se possono esserci canali non reperiti. Non so perché lamcorona sia stata fatta due anni dopo la devitalizzazione ma anche in questo possono esserci stati dei momenti critici (dente lasciato chiuso provvisoriamente due anni? Dente riaperto per mettere perno? Carie secondaria eliminata senza rifare cura canalare?) Altre possibilità di dolore su dente apparentemente perfetto come devitalizzazione sono fratture delle radici, a volte difficili da diagnosticare o, nei molari superiori una sinusite che viene spesso confusa con un dolore ai denti che hanno radici che “pescano” nel seno mascellare. Ma come sempre, faccio ipotesi sull’esperienza. Serve una visita clinica e radiografica.

  • Melissa

    19 ottobre 2016 at 7:21 Rispondi

    Salve ho letto attentamente il suo interessante articolo e proprio in questi giorni sto combattendo con un’infezione al nervo proprio di un dente devitalizzato, un dente che ne ha passate di tutti i colori negli ultimi anni ( cariato>devitalizzato>rotto>ricostruito>scheggiato a meta >nuovamente ricostruito >oggi infezione che fortunatamente sta passando con l assunzione di zimox. Ora io ho intenzione i rimuoverlo perché sinceramente vorrei evitare di stare di nuovo male, il problema è che il mio dentista vuole che faccia un impianto cosa che non ho intenzione di fare per motivi economici e sopratutto perche dal.punto di vista estetico non mi cambierebbe nulla visto che non si vede. Lei cosa ne pensa? Può un dentista imporsi? Devo cambiare dentista? Sono fortemente indecisa sul da farsi

    • mrodonto

      19 ottobre 2016 at 8:12 Rispondi

      Ciao! Beh, il primo consiglio è di accertarsi che il dente sia effettivamente irrecuperabile e non arrendersi solo per la paura di avere di nuovo male. A volte il problema non è nel dente ma nel professionista che lo cura. Se il dente fosse stato subito ricostruito proteggendoo dal rischio di fratturarsi magari non saremmo arrivati a dover valutare se mettere o non mettere un impianto. Per essere sicuri di avere un parere di un professionista che si occupa con passione di endodonzia consiglio spesso di cercare sul sito http://www.endodonzia.it un professionista vicino a dove si vive. Una volta appurato che il dente ha indicazione ad essere tolto nessun dentista si opporrebbe all’estrazione solo perché non vuoi mettere un impianto. Però ti metto in guardia: non sostituire il dente mancante comporta di solito che i due denti adiacenti alsito estrattivo si spostino a cercare di chiudere lo spazio e il dente antagonista di quello tolto se non ga altri contatti che lo tengano fermo spesso estrude perché gli si toglie “la sedia” da sotto. In più l’osso nel sito estrattivo di solito si ritira e rende poi più complicato inserire un impianto. Il consiglio è assolutamente di daostituire i denti estratti, soprattutto in giovane età. Se non puoi farlo per motivi economici un consiglio è di preparare una mascherina di contenzione da indossare di notte che tenga i denti fermi in attesa di mettere l’impianto in tempi migliori dal punto di vista economico. Ti invito però a leggere l’articolo del blog su “come risparmiare dal dentista”. La cosa più economica è sempre la prevenzione. In questo caso la frittata è stata già in gran parte fatta, ma se il dente fosse salvabile consiglio di salvarlo e non perdersi d’animo. Ciao!

  • marta

    19 ottobre 2016 at 6:41 Rispondi

    Ho un dente demoralizzato che mi fa impazzire non riesco nemmeno a tenere chiusa la bocca. Un primo dentista mi ha fatto una specie di devitalizzazione con chiusura come un otturazione ho aspettato che il dolore passasse ma niente. Così nello stesso studio dopo le mie lamentele sin passata sotto ad un altro dentista ma il dente mi fa ancora male . L’unica cosa che mi ha detto e che mi preoccupa e’ che uno dei canali e’ istruito e quindi penso non abbia finiti la devitalizzazione. Mi aiuti

    • mrodonto

      19 ottobre 2016 at 13:03 Rispondi

      Immagino che oltre al dente demoralizzato lo sia anche tu!???????????????? comunque che da quanto capisco la devitalizzazione non è stata terminata e quindi è normale che il dente dia fastidio. Quel male potrebbe passar con una terapia antibiotica ma non posso dirlo senza visualizzare radiografie e aspetto clinico. In ogni caso anche se un canale è difficile da percorrere il dolore dovrebbe essere possibile riuscire a farlo passare. Come dico sempre, se il dentista non riesce a spiegarti il problema e a risolverlo, tanto da farti cercare informazioni su blog, forse è il caso di sentire una seconda campana…

  • Biagio

    9 ottobre 2016 at 13:27 Rispondi

    Salve dottore
    Dopo diversi giorni di ipersensibilità alla comparsa del dolore lancinante alla pressione sono andato da un dentista il quale mi ha devitalizzato il dente lasciando una otturazione provvisoria. Il giorno dopo per il troppo dolore sono tornato e mi ha rimosso otturazione e prescritto antibiotici. Il dolore in particolare è localizzato alla radice del dente.
    Ora prendo un oki ogni 4-5 ore sono demoralizzato. È normale avere tanto dolore dopo la devitalizzazione?

    • mrodonto

      10 ottobre 2016 at 17:02 Rispondi

      Non so se la devitalizzazione sia stata finita onse il dente è solo stato medicato. Il dolore alla percussione dopo la devitalizzazione è normale e a volte può essere forte. L’antibiotico in questi casi non serve, a meno che non si tratti di un ritrattamento canalare (un dente già devitalizzato che viene trattato di nuovo perché infetto, ma minpare di capire che non sia il tuo caso). Io di solito, visto che poi riabilito i denti devitalizzati con intarsi o corone, dopo il trattamento abbasso il dente in modo che non tocchi il dente antagonista quando si chiude la bocca…questo aiuta molto a diminuire il dolore. Se invece il dolore alla percussione è legato ad ascesso il male lo toglie solo l’antibiotico, e può richiedere due o tre giorni…mi servirebbero più dettagli per poterti rispondere con più precisione. Da quanto mi hai descritto la cura non è stata finita ma il dente è solo stato medicato…

      • Biagio

        13 ottobre 2016 at 17:29 Rispondi

        Salve
        Il dente e rispettivi canali sono stati solo svuotati. Adesso ha riprovato a chiudere di nuovo con una pasta provvisoria ma niente appena chiude parte il dolore anche senza contatto. Con gli antibiotici sono già al quinto giorno di sei

        • mrodonto

          13 ottobre 2016 at 21:13 Rispondi

          Biagio, devo dire che non capisco cosa stia succedendo. Nella stragrande maggioranza dei casi la devitalizzazione viene terminata in una seduta. Non è assolutamente frequente dover ricorrere a continue medicazioni e chiusure con paste provvisorie. Se è presente un ascesso resistente all’antibiotico è sufficiente cambiare molecola. Una medicazione con idrossido di calcio, che non è più così diffusa, potrebbe giovare. Ma nella mia esperienza se fa male tappare il dente è perchè il nervo non è stato rimosso. Impossibile che sotto cura antibiotica e senza essere gonfio possa esserci un dolore che non passa se il dente viene chiuso. Basta mettersi lì un’ora e terminare la cura canalare. Di certo ci sono dei casi particolari, ma sono più propenso a pensare a un classico errore diagnostico o di approccio, piuttosto che pensare ai casi più rari…Se il collega non sa spiegarti cosa sta succedendo e perchè stia scegliendo questo approccio il mio consiglio è di sentire un’altra campana. Sono convinto che il dentista preparato non debba costringere i suoi pazienti a dover cercare risposte sui blog: le deve dare lui. Questo non vuol dire che tutti i casi siano semplici da risolvere, ma anche nelle evenienze peggiori devi capire cosa sta succedendo. Ti consiglio di cercare un professionista specialista in endodonzia per andare sul sicuro. Sul sito http://www.endodonzia.it troverai senz’altro un professionista vicino a te. Ciao! (Fammi sapere come si risolve la cosa!)

          • Biagio

            14 ottobre 2016 at 12:33

            Salve dottore
            Il dentista mi ha detto che c’è una infiammazione dell’osso sottostante e prima di chiudere bisogna aspettare che passi. Il dolore alla chiusura dice che è causato da.dei gas che si sprigionano dell’infezione e fanno pressione sulle pareti del dente. Detto questo attualmente il dente è aperto mi ha detto di mettere un pezzo di cotone per mangiare e al momento non ho dolore.

  • Micol

    17 settembre 2016 at 9:39 Rispondi

    Salve,necessiterei di un consiglio.Ho un molare,in cui secondo me é solo venuta via la pasta…difatti…otturato un paio di anni fa…ora é molto sensibile alla masticazione,sensazione di freddo…e si é formato infatti un buco..in cui tende anche a depositarsi il cibo.Da una prima visita di controllo…mi hanno detto essere da devitalizzare.Ma non mi fido molto…anzi,spererei di no..che fosse solo da coprire bene il nervo con pasta.Possibile che sia da devitalizzare se non sento male? Solo freddo masticando.Grazie

    • mrodonto

      17 settembre 2016 at 10:28 Rispondi

      I sintomi che condannano il dente a devitalizzazione certa sono il dolore notturno, spontaneo o le code di dolore quando si beve o si mangia qualcosa di freddo che si prolungano di diversi secondi e faticano a scomparire…in mancanza di questi sintomi si può sperare di riuscire a mantenere la vitalità del dente. Certo, ci sono casi in cui è palese fin da subito che la carie finisce abbondantemente nel nervo e che quindi la devitalizzazione sarà inevitabile. E ci sono anche casi in cui io dente senza fare male muore e quindi non dà sintomi perché morto. Ti dico come mi comporto io: faccio un test con una pallina di cotone spruzzata con il crio spray e se la sensibilità al freddo è fisiologica provo a tenere il dente vivo. In preventivo al paziente metto già la devitalizzazione e l’intarsio che proteggerà dalla frattura il dente devitalizzato, ma cercherò nella prima seduta di togliere la carie e vedere dove arriva. Se il dente fino a quell appuntamento ha dimostrato di essere rimasto vivo e non dolente se anche arrivo a scoprire il nervo di un millimetrino provo d’accordo col paziente a lasciarlo vivo, sapendo che il male potrebbe partire la sera stessa, perché anche se con l’anestesia non si sente nulla, la fresa usata per eliminare la carie scalda e irrita il dente, potendo dargli il colpo di grazia per diventare sensibile: se la comunicazione col nervo è troppo geande o non si riesce a farlo smettere di sanguinare perché troppo infiammato o se il dente è diventato sensibile nel periodo che è tradcorso dalla visita all’appuntamento operativo scelgo di non rischiare e lo devitalizzo. Ovviamente se il salvataggio del dente va a buon fine correggo il preventivo perché spesso a quel punto è sufficiente una semplice otturazione. Se la diagnosi non ti ha convinto prova a sentire un altro parere. Ma non girare all’infinito finché non trovi chi ti asseconda. Se due o tre dentisti dicono che è da devitalizzare, ahimè, sarà da fare! Ciao!

  • Cris

    15 settembre 2016 at 10:18 Rispondi

    Buongiorno!
    volevo chiedere un parere in quanto poco più di un mese fa mi è stato otturato un dente al limite della devitalizzazione!
    Il dentista mi disse che preferiva fare cosi (una profonda otturazione ) invece di devitalizzarlo subito .
    isia a fine operazione e a distanza di un mese il dente mi faceva ancora male.. dolore alla pressione, bevande fredde e anche a temperatura ambiente, al caldo un pò di meno.
    Oggi sono riandato dal dentista e mi ha devitalizzato il dente, passate 4 ore l’effetto dell’anestesia e svanito e sento gli STESSI sintomi di prima .. sono esausto e non so più che pensare ..non capisco… come mai ?? mi devo preoccupare ? grazie !

    • mrodonto

      15 settembre 2016 at 10:34 Rispondi

      Mmmm, i sintomi termici non possono derivare da denti devitalizzati, quindi temo possa essere stato devitalizzato il dente sbagliato…certo, se una carie è vicina al nervo e nel rimuoverla il dentista arriva a lambire o scoprire il nervo, ovviamente se il paziente poi ha fastidio al freddo il
      principale imputato è sicuramente lui…unica possibilità che giustifica il tuo dolore è che il dente sia per ora stato solo aperto e medicato senza finire la devitalizzazione. In quel caso può essere che la sintomatologia rimanga. Ovviamente il consiglio e di chiamare il collega e informarlo.

  • Roberto

    9 settembre 2016 at 8:34 Rispondi

    Buongiorno dottore, cortesemente sottopongo la mia situazione per un parere
    circa un pò meno di anno fa mi fu fatta una devitalizzazione a un molare abbastanza mal messo in quanto già in precedenza otturato.
    Il problema che riscontrai dopo la devitalizzazione, e per parecchio tempo, anche tre-quattro mesi e forse più, non ricordo più bene, è che sentivo in bocca, al bere sopratutto bevande calde , il sapore credo della pasta che viene messa prima della amalgama, sapore acre tipico dei prodotti, non so cosa si mette.
    Avevo segnalato questo al dentista che ha fatto l’intervento ma ottenni la risposta di un generico ” ah ma si tenga pulito lavandosi i denti …”, il che una risposta del genere non mi ha certamente tranquillizzato per gli ovvi motivi.
    Purtroppo a distanza di questo tempo ora dalla parte del dente trattato ho un leggero dolore discontinuo che non riesco a capire bene se sia proprio quel dente a farmi male, a dir la verità si è fatto sentire per la 1 volta ai primi di agosto scorso e poi per un mese è rimasto silente e ora è tornato fuori con più insistenza giornaliera da circa 3-4 giorni
    non ho dolore masticando da quel dente, non sento caldo/freddo, ma è come se fosse “sotto pressione” quella parte, a vista esternamente non sembra arrossato.
    cosa consigliate? con una semplice radiografia si riesce a vedere una infiammazione interna ? il problema è che non riesco a capire se è proprio quel dente, i ogni caso rimarrebbe quel problema di aver sentito per lungo tempo l’acre sapore che non depone
    Non sono ancora andato da quel dentista, ma confesso che ho qualche perplessità perchè secondo me quella volta quando mi mise l’amalgama non me la distribuì con forza ai lati della cavità come di solito ricordavo da altre situazioni simili (questo da altri dentisti molti anni addietro) che forse provocò il sopracitato problema, anche se ammetto il dente era abbastanza distrutto.
    Purtroppo questa ultima notte il dolore si è fatto sentire in modo notevole, ma ancora non riesco a capire da che dente, la richiesta è urgente
    grazie infinite

    • mrodonto

      9 settembre 2016 at 10:44 Rispondi

      Ciao Roberto, come spesso mi trovo a dire posso solo dare delle informazioni generiche perchè è impossibile fare più che supposizioni senza visionare aspetto clinico e radiografie. Quel che è certo è che un dente devitalizzato non avverte più gli stimoli termici, anche se qualche volta mi è capitato di sentire pazienti lamentarsi di fastidio al caldo per problemi di tipo ascessuali o gengivali. Sembrerebbe quindi probabile la presenza di una grossa lesione cariosa su un altro dente che dà stimoli termici e male di notte con difficoltà a identificare il dente. Una radiografia dovrebbe chiarire tutto. Secondariamente inviterei a sostituire l’otturazione in amalgama sul dente devitalizzato. È un materiale vetusto che esercita sul dente effetto cuneo predisponendolo alla frattura. Se il dente non è già incrinato o fatturato sei in tempo a sostituire il restauro con un moderno intarsio in composito o in ceramica. Consiglio mio, lascia perdere di andare da dentisti che usano ancora l’amalgama e che magari lavorano senza diga di lattice. Qualche collega non sarà d’accordo ma quella è odontoiatria anni 80. Ciao!

      • Roberto

        9 settembre 2016 at 11:59 Rispondi

        Gent.le dottore. la ringrazio molto per la sollecita risposta, domani dovrei andare da un altro dentista e vediamo cosa ne esce, ma quello che le chiederei di nuovo su un fatto in particolare, che forse non si è capito dalla mia esposizione, io sono sicuro che quel odore acre che sentivo in bocca non era l’amalgama dell’otturazione, ne ho fatte altre in passato e riconosco quel sapore, era più di pasta da medicazione, lei ne saprà sicuramente, è normale che dopo molti mesi si senta ancora quel sapore in bocca ?
        Mi vien da pensare che non ci sia stata la completa “tenuta” dell’amalgama e che quindi qualcosa si sia infiltrato, se fosse così un dente devitalizzato (in effetti non sento più caldo/freddo o dolce) può ritornare a fare male ? indipendentemente che sia quello il dente che fa male è comunque meglio che rifaccia il ritrattamento canalare visto questo dubbio ? e conviene fare subito l’incapsulamento del dente o aspettare un qualche tempo per vedere che non insorgano problemi di devitalizzazioni “andate male” ?
        Mi scuso di questa ulteriore discussione, la ringrazio

        • mrodonto

          9 settembre 2016 at 12:29 Rispondi

          Il gusto di paste di medicazione non dovrebbe sentirsi perché ad oggi non si usano più. Per devitalizzare il dente si utilizzano materiali che poi restano nelle radici e l’otturazione adesiva bianca non può dare gustacci. Le otturazioni grigie e le devitalizzazioni fatte con materiali “di una volta” possono rilasciare quel gusto cattivo quando non chiudono bene. Hai fatto un ragionalmento corretto. Il gusto cattivo può filtrare da una otturazione che non chiude bene o da una rima di frattura. Sono speranzoso che il nuovo dentista che ti vedrà riuscirà a capire il problema e non escludo affatto che la devitalizzazione possa essere da rifare, sperando che il dente non sia fratturato. Ricorda che il dente, se possibile, è meglio non incapsularlo, a meno che non sia tutto nero e per estetica serva chiudere con lamceramica sotto il livello della gengiva. Se così non fosse meglio una ricostruzione parziale, vale a dire un intarsio, che riproduce solonil piano di masticazione del dente senza richiederne un rimpicciolimento circonferenziale sotto gengiva. Spero di essere stato utile! Ciao!

          • Roberto

            9 settembre 2016 at 20:27

            La ringrazio per l’ulteriore risposta e i suoi preziosi consigli, un saluto

          • Roberto

            10 settembre 2016 at 11:42

            Per sua curiosità e con mio grande disappunto dalle radiografie fatte stamattina da un altro dentista risulta che i canali del dente che sospettavo effettivamente risultano “poco lavorati”, anzi pare che tutta la parte finale sia ancora da trattare !!! di fatto il dente è in infezione e ora devo andare di antibiotico, il problema è che questo dentista è tutto pieno fino a fine settembre e io questa notte ho dormito neanche 3 ore.
            Alla fine mi devo trovare un altro dentista ancora !!
            Complimenti ai cialtroni 65 enni dentista che mi ha fatto il lavoro che ho scoperto solo ultimamente metà giornata fa il medico generico e l’altra il “dentista”, alla faccia dei 350 euro che mi ha preso !!!

          • mrodonto

            10 settembre 2016 at 12:05

            Sospettavo fosse così Roberto. I medicamenti non si usano più. Probabilmente ti ha messo della pasta jodoformica o dell’idrossido di calcio e ha chiuso così incrociando le dita. Comunque il male andrà via con antibiotico. Se questo collega ti ha ispirato fiducia aspetta che si liberi il posto. Pazienta due ontre giorni associando ad antidolorifico la terapia antibiotica e poi prenota dal collega che ti ha visitato. La lista di attesa lunga di solito non è un brutto segno…

          • Roberto

            10 settembre 2016 at 15:40

            In effetti questo “dentista” aveva la lista molto corta …., siccome sta in città pensavo che questo dipendesse anche dalla maggiore “concorrenza” presente.
            Purtroppo quella volta la mia fu un’urgenza e trovai lui subito disponibile, gli diedi fiducia perchè dimostrava competenza, almeno così appariva….dava informazioni su tutto quello che gli si chiedeva, anche oltre, e i prodotti che lei dottore ha citato credo proprio me li abbia citati, li ho riconosciuti !!! non so però dove li abbia messi e come, quindi non si usano più, ah bene a sentire anche questo !
            Il dentista che mi ha dato l’appuntamento ha il primo giorno utile il 26 Settembre salvo posti liberi che si libereranno, francamente se fosse così non so come farò ad arrivarci …
            grazie per gli ulteriori consigli e buona domenica

          • Roberto

            13 settembre 2016 at 9:53

            Gentilissimo dottore, purtroppo devo segnalare un colpo di scena incredibile, e da quando vedo lei all’inizio mi aveva anche messo in guardia perfettamente dai sintomi che avevo segnalato.
            Al termine della cura antibiotica delle 3 pastiglie il dolore è andato giù di giorno ma specie verso sera si rifà risentire e anche tanto.
            Purtroppo aveva ragione lei, AL TATTO, cioè premendo il dente con le dita NON è dolorante quello che avevo devitalizzato l’anno scorso sopra (il 26), ma quello ultimo molare SOTTO (il 37, non so se sbaglio, io non ho i denti del giudizio).
            Effettivamente questa ha una otturazione in amalgama di vecchissima data al centro ma un pò profonda (circa 2/3 dello spessore del dente, lo vedo da una radiografia dell’anno scorso), purtroppo però nei mesi scorsi si era staccata una piccola “sponda” sana, quella dietro e si vede la otturazione che “va gìù”, alla vista esterna, alla mia inesperta sicuramente, non si vede assolutamente di carie come la parte visibile sopra, perfetta come a otturazione appena fatta, a dir la verità adesso che ci penso nei mesi scorsi masticando su quel dente un pò di dolore mi era venuto, solo al senso della masticazione, niente più, poi non lo avevo sentito più per lungo tempo.
            Sabato mattina il medico che aveva fatto la radiografia, su mia spiegazione di quanto accaduto del dente sopra ha visto prima di tutto quel discorso dei canali mal fatti, e questo è un lavoro da fare indiscutibilmente, ma non mi aveva parlato anche dell’altro sotto, forse non se n’era accorto dalla fretta o perchè gli avevo parlato della questione, adesso mi dice che se n’è accorto, o forse io non avevo capito bene in preda all’agitazione per la questione precedente.
            Ad ogni modo questo dentista adesso è anche assente per qualche giorno, e che comunque si dovrà trovare un momento libero nelle prenotazione che ad ora non c’è, insomma io non credo di resistere a questa “pulpitomia” mi pare si dica per molti giorni, io direi ore.
            Stanotte ho preso un’altro Toradoll per dormire e credo di essere ancora sotto effetto, infatti il dolore ora è ancora lieve, al tatto però il dente fa male, mi può gentilmente consigliare se è meglio fare questa cosa il prima possibile o se devo aspettare che si sfiammi ancora un pò con altro antibiotico, ieri pomeriggio, alla terza pastiglia non stavo neanche in piedi dalla stanchezza.
            Purtroppo qui da me (città di Treviso) di operatori che usano strumenti di precisione per fare questi lavori di devitalizzazione non ne conosco, mi tocca andare di nuovo da un dentista che non conosco, ma credo che devo fare presto.
            Se mi può dare gentilmente un consiglio perchè sono altamente esasperato di questa situazione, grazie infinite

          • Roberto

            13 settembre 2016 at 10:09

            Dimenticavo, mi scuso se le ho fatto perdere così tanto tempo e la lungaggine di quello che ho scritto, il suo consiglio è molto prezioso in questo momento, grazie ancora

    • mrodonto

      13 settembre 2016 at 10:11 Rispondi

      Ciao Roberto! Come ti dicevo gli stimoli termici potevano venire da un altro dente e confinderti, anche se di sicuro il dente sopra sarà da fare. Ti consiglio di cercare un professionista specialista di endodonzia e ti mando un link dei professionisti di questa branca dell’odontoiatria. http://www.endodonzia.it/sezione-regionale/triveneto/#soci
      Qui trovi diversi colleghi alcuni anche di treviso sicuramente affidabili. Il dente è da aprire e medicare. L’antibiotico per la pulpite non fa nulla. Il toradol va bene ma se la pulpite diventa acuta non basterà nemmeno quello! Fammi sapere se ti sono stato utile! Ciao!

      • Roberto

        13 settembre 2016 at 10:41 Rispondi

        Grazie tantissimo per la velocità di risposta e i consigli più che utili a sapere, ho trovato un paio di nomi nel mio circondario, li sentirò certamente nel pomeriggio e spero bene
        Le auguro una buona giornata

    • mrodonto

      13 settembre 2016 at 13:17 Rispondi

      Figurati, felice di esserti stato utile!????

      • Roberto

        20 settembre 2016 at 8:30 Rispondi

        Gent.liismo Mrodonto

        sono di nuovo io … e mi scuso se torno di nuovo sull’argomento, ma magari per curiosità sua le faccio sapere come sta andando, ho ancora da fare quel dente, che è in programma in settimana, non da un altro dentista, ma andrò da quello che in passato mi aveva sempre seguito, però come esattamente diceva dopo l’antibiotico dei 3 gg la parte sx infiammata si è “calmata” e sono durati un pò di dolori per alcuni altri giorni trattati con tachipirina e ora sono scomparsi anche quelli.
        Ma come in tutte le cose quando senti in internet (bella cosa internet…. ma poi ti incasini e non ne vieni più fuori …ah ho toccato un tasto ops… dente dolente !!) perchè trovi sempre quello che ti mette lo zampino …per traverso … ma va più che bene sentire versioni diverse, salvo poi capirne meglio la questione …
        Mi spiego …dicevo che quel mio dentista che andavo da 10 anni che sono tornato da lui a farmi vedere dopo la comparsa dei dolori sull’arcata sx e che mi ha fatto le radiografie dicendo che i canali devitalizzati erano “corti”, non fino alla fine, adesso un dentista in rete mi dice che a volte il dentista può decidere di rimanere tale e di non andare fino in fondo (forse lo ha detto “per non rischiare”, perforazione a beneficio del paziente ..).
        In effetti guardando la radiografia il dente 26 è un pò inclinato e lo stesso le radici rispetto ai denti contigui, però guardando lo stesso dente dall’altra parte dell’arcata dx il 16 ha la stessa inclinazione delle radici, però anche questo è devitalizzato con capsula, ma i canali si vedono devitalizzati abbastanza più in alto (a dir la verità è una panoramica e si vede solo un canale che arriva in alto, non so come poi sia tridimensionalmente la cosa, se gli altri siano nascosti dietro, boh)
        Alchè io gli ho chiesto ma si può restare corti? adesso mi permetto cortesemente chiedere a lei specialista, ma immagino sia una domanda da 1 milione di dollari che vale caso per caso o esiste una insindacabile versione nella letteratura scientifica ?
        Anche perchè non vorrei rifare quel dente per niente … anche se l’amalgama, il fatto che sentivo per lungo tempo quell’odore di pasta che mi depone al fatto che l’otturazione non fosse completamente a “tenuta stagna” e quindi col dubbio che possa cariarsi “da dentro”, il fatto che vorrei ora ricoprire il dente (purtroppo credo che la soluzione migliore sia la capsula e poi non ci penso più, è troppo distrutto per fare un intarsio, non so quanto reggerebbe), potrei anche rifarlo, anche se il rischio ricaduta o perforazione ?? potrebbe essere alto … e tenere il dente così “da fare” è peggio ? l’infezione interna continua ed è peggiorativa ?
        Da quella parte sinistra non ho altri denti devitalizzati, uno sotto con capsula ma non credo proprio sia quello, quello che citavo in precedenza un molare ultimo sotto che al tatto mi faceva male durante l’infiammazione in realtà i denti si stavano “sgonfiando” e quindi mi hanno detto che è normale che siano più sensibili, invece ho un dente premolare da devitalizzare a sx sotto che si era fatto sentire di notte e ora si è un pò calmato anche di notte … che cmq non mi avrebbe infiammato l’arcata e risolto con l’antibiotico, se come dice l’antibiotico sui denti con carie non fa niente.
        Insomma oggi stesso ho deciso di andarci a parlare con il dentista che aveva fatto il lavoro l’anno scorso e sentire cosa mi dice …. certamente un suo autorevole parere sarebbe molto gradito.
        spero di non averle fatto perdere troppo tempo con questa mia lunga storia e anche questa volta con un lungo poema, che a 53 anni anni è la prima volta che mi succede un infiammazione (e posso dirmi fortunato …)
        grazie ancora dell’attenzione

        • mrodonto

          20 settembre 2016 at 9:44 Rispondi

          Ciao Roberto. Ammetto che mi sono un po’ perso nelle ultime righe e non ho più capito a che dente facciamo riferimento. Mi ero fatto l’idea, ma forse non l’avevi mai scritto, che il dente da curare fosse il 16. In ogni caso il discorso di “scegliere” di restare corti è un’enorme cavolata. L’obiettivo della devitalizzazione per definizione è di rimuovere tutto il tessuto pulpare fino in fondo alle radici, di disinfetttare il più possibile l’ambiente dove prima c’era il nervo e poi sigillare tridimensionalmente lo spazio che si è venuto a creare con una gomma scaldatat che viene pressata nei canali FINO ALL’APICE!!! Una cura corta è una cura fatta male. Punto. Che poi non si riesca ad arrivare fino in fondo è una cosa che può capitare, ma non nel dente vergine, dove le anatomie possono essere difficili, ma normalmente nelle mani di uno specialista sono percorribili facilmente. Diverso è il discorso dei ritrattamenti dove a volte si devono correggere errori che ristagnano da decenni nel dente con i canali che possono essersi calcificati e tutto si complica. In un dente vergine l’obiettivo deve essere arrivare fino in fondo al dente, non c’è nessun rischio di perforare nulla a meno che non si sia rotto uno strumento dentro i canali e non si riesca più a passare. Poi non arrivare in fondo al dente non significa necessariamente che avrai problemi, questo sì. Ma scegliere di non arrivare in fondo è come scegliere di fare una cura incompleta. Allora tu scegli di pagare metà tariffa, tanto quanto il dentista ha scelto di curare il dente! 😉 Per me non hai a che fare con dentisti specialisti in endodonzia. Come vedi sto cercando di spiegarti le cose come stanno e non sono della politica di fratellanza tra dentisti per coprire le nostre magagne. Coi pazienti bisogna essere schietti e sinceri e spiegare tutto. Quando mi capita di sbagliare, non trovare un canale, rompere uno strumento nel dente, spiego tutto al paziente in maniera che non debba girare su internet a cercare quel che non ho saputo spiegargli o, peggio, che scopra il problema quando lo svelerà un altro dentista se decidesse di non affidarsi più alle mie cure. Secondo me non sei in mani fidate, mi spiace dirlo, ma non sto diffamando nessuno, visto che non conosco il nome dei colleghi a cui ti riferisci. Vedo troppa confusione in quello che mi riporti e stai pagando profumatamente dei professionisti che dovrebbero darti le spiegazioni che cerco di dare io senza lastre e senza averti visto in bocca, azzeccando “stranamente” più di quanto ti dica chi può visitarti…E non sono un mago eh? Dovrebbero essere tutti in grado di garantire un livello buono di odontoiatria e chi medica con pasta jodoformca, non risolve, resta corto apposta, non spiega al paziente il problema, scopre le cose a posteriori ecc, non lo garantisce. Sono molto schietto in questo. Ciao!

          • Roberto

            20 settembre 2016 at 11:33

            Ah il bello di internet ! diciamo … “gioie e dolori” questi ultimi perchè non hai mai finito ….ma alla fine, se si usa correttamente … si riesce a capirne di più (forse…), certo si perde tempo e si fa perdere anche agli altri …
            Se devo dire la verità io di questioni di denti, operazioni mediche invasive, di cui sono parecchio terrorizzato … fino ad ora ne volevo sapere meno che meno, con questa storia, oltre che a rimetterci soldi, che non sono messo bene economicamente, rischio di rimetterci (per la ritrattazione) anche il dente ! e allora ho dovuto fare un corso accelerato …
            Ad ogni modo grazie infinite e potrebbe avermi certamente convinto di venire da lei, o almeno una visita per offrigli come minimo “da bere” per il tempo che le ho fatto perdere, ma come aveva capito risiedo dall’altra parte del nord …un pò troppo distante.
            Mi rendo conto di aver scritto fin troppo e di aver un pò scombinato i discorsi, ad ogni modo il dente da ritrattare ora è il 26, dicevo del 16 perchè è l'”omologo” destro (ho imparato anche come si numerano i denti, prima non sapevo niente !) che ha la stessa inclinazione dei canali del suo speculare di la (il 26) e quello è stato devitalizzato regolarmente in modo “lungo”(se l’inclinazione poteva essere un problema, solo mia ipotesi, cmq stasera chiederò meglio al dentista che ha fatto il lavoro sbagliato di stare corto, ….sperando che si ricordi …..).
            Il dentista che mi ha messo il dubbio (“corto si può” !) l’ho trovato in internet …e vabeh … quello che mi farà il lavoro è il dentista che andavo in precedenza da circa 10 anni (ma purtroppo ultimamente non c’ero andato più spesso anche solo per fare una visita di controllo e questo è stato un guaio un pò anche perchè le paure di andare dal dentista si accuiscono quando si perde l’abitudine di sedersi sulla quella sedia ….), questo avrebbe la lista lunga di pazienti ….speriamo bene !
            Complimenti anche per tutto il suo blog, grazie di nuovo !

  • elisabetta

    4 settembre 2016 at 19:38 Rispondi

    quindi i batteri buoni contenuti in fermenti lattici aumentano il rischio di carie? anche se consumati sotto forma di capsule?

    • mrodonto

      4 settembre 2016 at 19:48 Rispondi

      Ehm, non sono sicuro che la domanda sia attinente al contenuto dell’articolo sul dente devitalizzato…???? Comunque assumi pure tranquillamente i fermenti lattici anche in forma liquida, tranquilla!????

  • Giorgia

    29 agosto 2016 at 7:57 Rispondi

    Buongiorno dottore,
    1 mese fa circa ho terminato la devitalizzazione di un molare (terz’ultimo in alto), il trattamento è stato effettuato in 4 sedute, in maniera scrupolosa dal mio dentista. Alla fine il dente è stato chiuso e ricostruito. In questi giorni però ho notato particolare sensibilità se passo filo interdentale e vibrazione dello spazzolino elettrico, è necessario comunicarlo al dentista o è una conseguenza della ricostruzione?
    Sono un po’ demoralizzata.
    Grazie Giorgia

    • mrodonto

      29 agosto 2016 at 11:11 Rispondi

      Purtroppo rispondere a doande cliniche senza visionare radiografie e cavo orale è impossibile. Posso solo dirti che un dente appena devitalizzato può dare fastidio alla percussione per alcuni giorni. Ma se è passata una settimana dovrebbe essere asintomatico. Il problema potrebbe essere gengivale per la mancanza del punto di contatto…in ogni caso lo farei presente al collega. Meglio uno scrupolo in più che uno in meno. Ricordati solo che il dente deve essere protetto dal rischio di fratturarsi con un intarsio o una corona. Ciao!

  • Daniela

    27 agosto 2016 at 9:44 Rispondi

    Salve io volevo chiedere un consiglio riguardo alla mia situazione. Ho un molare superiore che almeno 4 anni fa è stato curato per una carie molto profonda che ha scavato il dente centralmente. Dopo circa 6 mesi ha cominciato a farmi male il nervo tanto da infiammarsi e crearmi dolore alla testa proprio sopra al dente con continue cervicali. Ho cambiato dentista ha aperto il dente e l ha semplicemente curato di nuovo. Stesso problema nel tempo. 6 mesi fa ho cambiato dentista che ha effettuato la devitalizzazione ma purtroppo ha avuto un incidente e non mi ha completato l ultima seduta dove doveva pulire in profondità e chiudere finalmente il dente. Ora è passato piu di un mese e il dente è diventato super sensibile tanto che nemmeno l acqua può sentire. Settimana prossima andrò da un altro dentista ma la mia paura che questo dente mi continui a dare problemi rimane soprattutto la paura che un dentista che non conosco non capisca il mio reale problema! Come posso fare a sopravvivere al dolore fino alla visita dentistica?

    • mrodonto

      27 agosto 2016 at 11:10 Rispondi

      Ciao Daniela. Nel tuo racconto c’è solo un elemento di incongruenza che mi lascia qualche dubbio. Dici che il dente è stato devitalizzato ma la cura non è stata finita e che il dente è di nuovo sensibile al
      freddo….il dente devitalizzato per definizione non può più sentire il freddo. L’unica possibilità è che il dente sia stato solo aperto e sia stata messa una medicazione finalizzata a togliere il dolore che però non è riuscita a far morire completamente il nervo. Se il dente invece è stato devitalizzato e manca solo la ricostruzione il male che puoi avere per non aver finito il dente è di tipo ascessuale e si manifesterebbe inizialmente come un dolore alla percussione. Quindi se continui a sentire il freddo potrebbe essere una carie di un altro dente. Se invece il dente è stato solo medicato non preoccuparti che la sensibilità andrà via subito dopo aver finito la cura. Per la ricostruzione ti invito a leggere l’articolo del blog sui denti che si fratturano per essere informata su quale sarà la ricostruzione giusta per il dente devitalizzato! Ciao!

  • Roberta

    15 luglio 2016 at 8:20 Rispondi

    Bellissimo articolo 🙂
    Sono finita qui a leggerlo perche’ ho una situazione che non mi spiego…

    Ho devitalizzato il primo molare superiore un anno fa. Parte della sostanza per chiudere i canali e’ andata oltre la radice del dente ma sia l’endodontista che il dentista mi hanno detto che non crea alcun problema.

    Fatto sta che da allora la gengiva e’ un po infiammata e se passo filo interdentale mi fa male. Fa male anche se picchietto sul dente col dito. Non mi fa male masticare.

    Ho aspettato un anno a fare la corona proprio perche’ non mi convinceva questa infiammazione alla gengiva e temevo che fosse da ritrattare.

    Il dentista ha affermato che la gengiva poteva essere irritata perche’ il dente stava iniziando ad avere delle piccole crepe e quindi andava fatta la corona al piu’ presto.

    A un mese dalla corona il fastidio alla gengiva e’ rimasto lo stesso cosi sono andata dal dentista per controllare che non ci sia ascesso/infezione.

    Il dentista ha fatto 2 radiografie e ha detto che dalla radiografia non si denota alcun problema e ha asserito che e’ normale e succede spesso, che un dente devitalizzato possa dare problemi di infiammazione alla gengiva che puo’ restare infiammata per sempre.

    Io sto considerando in un futuro di estrarre il dente e fare impianto se la situazione non migliora perche’ a mio avviso non ha senso che sia normale avere una gengiva costantemente infiammata.

    Sarei molto grata se potessi avere un tuo parere a proposito!

    Grazie 🙂

    • mrodonto

      15 luglio 2016 at 9:42 Rispondi

      Ciao Roberta! In odontoiatria purtroppo non si possono fare diagnosi a distanza e serve un esame clinico e radiografico. I problemi possono essere i più disparati, da una cura incongrua, al problema gengivale per la mancanza di un restauro definitivo con punti di contatto che impediscano l’impatto e il ristagno di cibo tra un dente e l’altro fino a, ahimè, la frattura del pavimento o della radice del dente che può non essere ancora conclamata ma individuabile ritrattando il dente con dei sistemi ingrandenti. Il consiglio è di sentire un altro dentista, magari specialista in endodonzia, perché quando permangono dubbi che il dentista non sa come risolvere, se non con estrazione, o la spiegazione è chiara e ti convince, oppure primandi togliere un dente con il dubbio che non fosse necessario, è bene sentire altri pareri. Se confermata la necessità di estrarre l’elemento poi nulla vieta di tornare dal dentista che ti aveva in cura se lo riterrai opportuno. Anche se in odontoiatria a volte la fiagnosi è difficile, prima di togliere un dente su diagnosi vaghe e incerte ci penserei due volte! Ciao e grazie dei complimenti!

      • Roberta

        19 luglio 2016 at 4:33 Rispondi

        Grazie mille per la risposta!
        In realta’ il dente e’ stato trattato da uno specialista in endodonzia consigliato dal dentista, sono andata nel suo studio e fanno solo terapie canalari.

        Sono successivamente tornata dal mio dentista per la corona.

        In realta’ ho girato tanti dentisti in vita mia perche’ ahime’ i miei denti sono facilmente soggetti a carie e questo ultimo e’ quello che fin ora mi e’ sembrato il piu’ valido e professionale.

        Il mio dubbio e’ solo capire se, considerando che tutto il fattibile sia stato fatto alla perfezione, sia veramente normale che un dente curato perfettamente comporti una gengiva infiammata.

        Non saprei sinceramente da chi andare per avere un secondo parere di cui fidarmi…. 🙁

        • mrodonto

          19 luglio 2016 at 9:49 Rispondi

          L’infiammazione gengivale può dipendere dalla precisione dei margini della corona protesica o dalla mancanza di punti di contatto, ma naturalmente anche da come mantiene l’igiene il paziente e in certi casi, ahimè, dalla presenza di fratture sotto il margine gengivale che creano difetti ossei e tasche che impediscono di avere una gengiva sana…

  • Manuel

    24 maggio 2016 at 17:11 Rispondi

    Ottima spiegazione, ma una domanda che mi riguarda personalmente : come è possibile che un dente devitalizzato perfettamente (con lastre di verifica e attrezzature all’avanguardia ) con perno di rinforzo al quarzo e corona in zirconio e ceramica di ultima generazione mi faccia male? Mi spiego dolore a premerci sopra col dito anche senza esagerare con la forza. Non c’è precontatto. Questo a mesi dall’intervento. Grazie in anticipo per la risposta.
    Manuel

    • mrodonto

      24 maggio 2016 at 18:43 Rispondi

      Ciao Manuel! Non avendo radiografie e non conoscendo la storia clinica del tuo dente ti spiego alcune possibilità senza assolutamente voler mettere in dubbio la qualità della terapia effettuata dal collega…anzi, parlo perché gli insuccessi capitano anche a me e mi trovo a volte a dover capire perché falliscano anche cure che pensavo di aver eseguito al meglio…l’endodonzia è una branca dell’odontoiatria molto complessa per le anatomie che spesso i denti presentano che non sempre possono essere completamente percorse, disinfettate e sigillate…una prima possibilità è che manchi all’appello un canale non reperito. Spesso poi i denti che vengono incapsulati sono elementi che presentavano un precedente trattamento incongruo che viene rifatto. A volte ci sono lesioni al di sotto del dente che non guariscono perché troppo grandi nonostante una cura perfetta e richiedono quindi un approccio chirurgico per risolvere completamente il problema. Altre volte la cura precedente aveva un perno metallico in un canale o una enorme ricostruzione in amalgama (la cosiddetta piombatura) che possono creare nelle radici fratture individuabili solo con sistemi ingrandenti e a volte non identificabili nemmeno con il microscopio perché partono dal fondo ondalla metà della radice e che diventano evidenti solo quando da crepa subclinica (tipo incrinatura del parabrezza di una macchina) diventano una frattura conclamata. Mi vengono in mente poi altre due o tre possibilità per la tua sintomatologia…tutto lo spiegone per dire di rivolgerti al professionista che ha eseguito la terapia e cercare di andare a fondo del problema. Non si tratta né di una cosa impossibile nè di una cosa che non abbia alcuna possibilità di situazione…prima di arrivare a sentenziare che un dente sia da togliere bisogna arrivare a capire quale sia il problema. Ciao!

      • Miranda

        17 luglio 2016 at 7:34 Rispondi

        Salve dottore..io avevo una caria sul molare e dal risultato dai raggi il dentista ha detto k la caria era arrivata sulla cavita pulpare facendola restringere pero comunque non avvertivo nessun dolore… decidemmo pero di fare una semplice otturazione e ricostruzione.. da allora sentivo sempre la sensibilita.. raramente colpi di dolore… da li a un anno cioè oggi.. ho avuto una forte infiammazione gengivale su tutta quella parte del dente.. il dentista la kiama herpes e sul quel dente sentivo forti pulsazioni che mi prendeva anche l orecchio.. e cosi mi sono recata dinuovo dal dentista mi ha fatto un test sul quel dente dicendomi k era morto ed era da devitalizzare .. mi ha fatto fare una cura di antibiotico.. il giorno della devitalizzazione nonostante tre quattro anestesie sentivo dei dolori atroci mente mi puliva la polpa e il dentista lo vidi un po preoccupato xk disse allora nn e morto,, il dente è ankota vitale.. ma km è possibile? A me prese l ansia xk ero infastidita sul fatto se nn c era bisogno di devitalizzare o meno.. nn capisco se è stara l infianmazione gengivale a farmi venire il dolore dei denti o siccome il dente era in necrosi mi e venuta l infiammazione?

        • mrodonto

          17 luglio 2016 at 7:47 Rispondi

          Come dico sempre è difficile dare delle risposte per mail perché si rischia di fare i saccentoni e screditare il lavoro dei colleghi in maniera inopportuna…infatti in un caso come il tuo potrebbe esserci un errore di diagnosi ma non è affatto improbabile che il dente che dava sensibilità fosse quello. Di solito il male irradiato all’orecchio è più associato a un nervo vivo che sta andando in pulpite o in iperemia pulpare che sono die stadi dell’infiammazione del nervo, il primo irreversibile il secondo che concede invece possibilità di ripresa aspettando o eliminando il fattore causa dellminfiammazione. Capita a volte che ci sia un male forte che poi non si riesce a scatenare applicando del freddo sul dente sospetto…questo perché in certi casi il nervo è troppo lontano dallo stimolo termico perché ha reagito all’irritazione negli anni calcificandosi, oppure perché il nervo è in pulpite terminale e quindi ha sollievo col freddo o è già morto nella parte più vicina alla gengiva ma ancora vitale nelle radici, anche se in questi casi non ci mette molto a morire. Questo per dire che può bcapitare di sentenziare che il dente sia morto e poi una volta aperto avere la sorpresa che ci sia ancora del sanguinamento e questi sono casinin cui talvolta l’anestesia prende meno bene per una questione chimica legata al ph acido determinato dalla infiammazione che inattiva l’anestetico. Il miglior modo per appurare se ci sia stata una diagnosi errata è constatare se alla fine del trattamento persisterà il dolore, senza far troppo caso all’incongruenza tra il fatto che il collega avesse sentenziato che il dente fosse morto e poi invece abbia fatto male il trattamento canalare. Ricorda comunque che alla fine della cura canalare il dente deve essere protetto dalla frattura. La semplice otturazione, come spiegato dall’articolo, nella maggior parte dei casi pone il dente devitalizzato a rischio di fratturarsi! Spero di essere stato utile! Ciao!

  • Sere

    17 maggio 2016 at 11:08 Rispondi

    Mitico!
    Come spiegarlo meglio?
    Io i miei tre superdent li devo al mio superdentist! Mi ha salvata da situazioni tragiche (vedi Granuloma su dente otturato dieci anni anni prima).

  • Roberta Torri

    5 settembre 2015 at 16:16 Rispondi

    Complimenti. …. fantastico !!!

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