Tutto quello che dovresti sapere sulla detartrasi

Tutto quello che dovresti sapere sulla detartrasi

Detartrasi, igiene professionale, ablazione tartaro, pulizia dei denti…No, detartrase no!

Non esiste prestazione odontoiatrica che abbia più sinonimi!

Ma anche se pochi dentisti o igienisti la chiamano così perché svilente, quasi tutti i pazienti parlano come mangiano e in prima visita mi dicono: “volevo fare una pulizia…”

Chiamala come vuoi, ma la detartrasi (io la chiamo così) è alla base del mantenimento della salute orale.

“Ma devo proprio farla ogni 6 mesi?” No, se puoi depennare queste 4 caratteristiche:

  • lavi i denti due o tre volte al giorno con la tecnica corretta
  • passi correttamente e quotidianamente il filo interdentale o gli scovolini
  • hai una dentatura che si autodeterge bene
  • hai una saliva con una composizione minerale ottimale

Nella mia esperienza è molto più frequente il paziente che 15 giorni dopo la detartrasi, se per caso cambia dentista, si sente dire che dovrebbe fare una pulizia (“ma l’ho fatta solo il mese scorso!”) piuttosto che quello che potrebbe non farla a vita (ogni tanto capita anche qualcuno così).

Tanto per intenderci, nella bocca le due malattie più diffuse sono la carie e la malattia parodontale (qualcuno la chiama piorrea ed è la malattia che fa perdere i denti, anche sani, perché muovono).

chiama per prenotare una detartrasi 0171 619210

 

Sulla carie ha molta più importanza la placca batterica, ovvero i batteri che vivono nella tua bocca, che creano le loro fortificazioni malefiche e puzzolenti sui tuoi denti.

Per questo devi imparare a spazzolare con il movimento corretto e prendere in mano ogni giorno quel benedetto filo interdentale!

Il tartaro invece è la calcificazione della placca che deriva dalla precipitazione dei sali minerali contenuti nella saliva. In pratica dopo 24-48 ore che lasci lavorare i batteri tra un dente e l’altro questi cominciano già a trasformarsi in tartaro, per cui non devi stupirti se pochi giorni dopo una seduta di igiene, nel caso tu abbia deciso di cambiare dentista, ti viene detto che la detartrasi è da fare!

Il tartaro è il principale responsabile della malattia parodontale, per cui la sua formazione può essere un problema enorme. Soprattutto se:

  • hai una predisposizione genetica alla comparsa di questa malattia (qualche tuo familiare ha perso i denti per mobilità o da quando hai memoria ha sempre avuto la dentiera?)
  • fumi
  • hai il diabete
  • i tuoi denti sono accavallati o tutti storti.

Se vuoi cercare di vedere il dentista il meno possibile, devi assolutamente cercare di prevenire la comparsa delle carie e della malattia parodontale, fidati.

 

Prenota ora la tua visita di prevenzione

Se c’è una cosa di cui vengono sempre accusati i dentisti è di essere cari.
Hai ragione, se devi curare 4 o 5 denti rischi seriamente di vedere i 3 maledetti zeri sul preventivo per sistemare le cose.
E non c’è spesa più odiosa di quella del dentista, lo so.

Ma te lo dice anche una delle pubblicità con lo slogan più efficace di sempre: prevenire è meglio che curare!

L’importanza della prevenzione però è spesso difficile da trasmettere ai pazienti.

Forse perché non sai quanto faccia male una carie che arriva al nervo! Pare che solo il parto e la colica renale facciano più male!

O forse perché non temi di perdere i tuoi denti…più di un paziente al mese mi fa la battuta: “ma non facciamo prima a toglierli tutti e mettere una dentiera?”

A parte che la dentiera mobile nel 2022 non la vorrei proporre più a nessuno, hai idea di quanto i nostri denti mastichino meglio di qualunque protesi?

Uno dei più grandi piaceri nella vita è di poter masticare e assaporare i cibi. A tutte le età e senza distinzione. Non vorrai mica rinunciarci!?

Bene, credo di averti spaventato abbastanza. O forse no…

 

Detartrasi - Igienista rugbyEcco, ora ti ho spaventato abbastanza, perché i miei igienisti sono piuttosto agguerriti…

Non credi che allora sia il caso di dedicare un paio di orette all’anno per andare dal dentista per un controllo e una detartrasi?

 

Prenota qui la tua visita di prevenzione

 

Certo, ti direi una bugia se promettessi che facendo così non avrai mai problemi in bocca.
Il paziente sfortunato che ne ha sempre una c’è e ci sarà sempre, ma se impari a spazzolare e pulire bene i denti a casa e fai come ti ho detto una o due detartrasi all’anno, potrai evitare molti problemi.
E anche spendere meno.

A questo punto però voglio spiegarti come dovrebbe svolgersi una seduta di igiene dal dentista.

Prima cosa. La detartrasi può essere fatta solo dal dentista o dall’igienista dentale, una figura professionale che ha studiato tre anni per imparare a seguire al meglio l’igiene orale.
Non la “signorina” o l’assistente! Oltre a non avere le competenze mediche per operare nelle bocche dei pazienti, queste figure commettono il reato di esercizio abusivo della professione medica. Ed è illegale, ok?

Informati sempre se chi ti mette le mani in bocca ha i titoli per farlo!

E, per favore, se sai che non è così, segnalalo alle forze dell’ordine. Dovresti farlo per senso civico e per evitare problemi a te e agli altri.

Sono troppi gli studi dentistici che continuano a utilizzare le assistenti per fare le detartrasi ed è ora che le cose cambino.

Detto questo, una seduta di igiene, a meno che non hai pochissimi denti, non può durare 15 minuti! E nemmeno 30 il più delle volte.

Nel mio studio lavorano 8 igienisti e 4 di loro venivano da esperienze lavorative in cui le detartrasi erano fissate in 15 o 30 minuti. Questo perché i prezzi erano tenuti bassissimi, per scelta del titolare o perché gli studi in cui lavoravano collaboravano con Groupon, il sito internet che vende coupon per avere sconti incredibili su ogni cosa possibile immaginabile, comprese le detartrasi.

Se devi lavorare per 29,90 euro, non puoi riempire la poltrona un’ora. E’ matematico.
Anche se sei libero di non crederci, se un dentista divide le ore di lavoro annuali per le spese che sostiene in questo lasso di tempo, il costo di un’ora di poltrona può variare da 50-60 euro a 200 e rotti, a seconda delle dimensioni e dei servizi che lo studio ti offre.

Se con 29,90 euro devi coprire le spese e pagare anche l’igienista, sei di sicuro in perdita! A meno che non ci metti 15-30 minuti a sbrigare il tutto o che non accetti come dentista di andare in perdita puntando sul fatto che probabilmente oltre alla detartrasi ci sarà qualche altra cura da preventivare (ma nel dubbio ci metti lo stesso 30 minuti! 😈  )

Per cui diffida dei prezzi troppo bassi, è un consiglio.

Passiamo alla detartrasi vera e propria.

Voglio sfatare un luogo comune. Non è detto che se senti qualche fitta durante la seduta di igiene l’igienista abbia la mano pesante. Magari erano l’igienista o il dentista precedente che non pulivano a fondo. O magari dalla seduta precedente è cambiato qualcosa nella tua bocca. Ad esempio può essersi scoperto qualche colletto dentale ed essere comparsa una sensibilità che prima non avevi.

In prima visita è spesso possibile osservare nelle radiografie degli accumuli di tartaro tra un dente e l’altro, sotto il livello delle gengive. In questi casi se l’igienista non insiste bene tra un dente e l’altro, al controllo successivo quel tartaro sarà ancora tutto lì, vanificando la detartrasi.

In questi casi bisogna per forza “appesantire” un po’ la mano. Poi c’è il paziente che non sente nulla lo stesso. Ma il più delle volte in questi casi qualche fitta si può sentire.

In questi casi, piuttosto che resistere, chiedi di fare un po’ di anestesia nei punti più sensibili, ma non condannare a priori l’operatore! In certi casi basta anche solo uno spray senza iniezione per migliorare le cose.
Non dico che non sia possibile trovare l’igienista o il dentista un po’ grossolani, ma in molti casi il problema della sensibilità è legata ai fattori che ti ho spiegato.

Nei casi in cui l’igienista abbia dovuto insistere un po’ di più per poter pulire, è possibile avere le gengive infiammate dopo l’ablazione del tartaro. 

Questo è perfettamente normale ed è bene che tu continui a pulire scrupolosamente proprio perché l’eventuale dolore o sanguinamento vadano via in fretta. Non spazzolare perché si vede un po’ di sangue o perché dà un po’ fastidio è il modo migliore per riaccumulare subito placca e tartaro!

Proprio per evitare che i siti più infiammati possano tornare ad avere subito problemi, può essere utile che l’igienista ti faccia vedere una foto delle zone più sporche prima e dopo la pulizia, per farti capire dove insistere di più con le manovre di igiene e quale deve essere il risultato da ottenere.

Nelle fasi finali di una seduta di igiene, soprattutto nei casi in cui ci siano molte macchie, è possibile che l’igienista utilizzi un getto di bicarbonato o di glicina per rendere impeccabile la pulizia.
Spesso dopo questa manovra i denti appaiono anche un po’ più bianchi perché vengono eliminate tutte le macchie superficiali, anche le più piccole.

Questa manovra dà molta soddisfazione al paziente in termini di pulizia e di risultato visivo dopo la seduta di igiene, ma a volte può essere un’arma a doppio taglio.
Alcune di queste polveri smacchianti possono infatti essere un po’ aggressive sulla superficie dentale, irruvidendola a livello microscopico. Dopo aver passato il bicarbonato (meno con la glicina) è quindi necessario lucidare bene i denti.

Per evitare che dopo la detartrasi i denti si macchino subito e per prevenire la deposizione e la ritenzione di placca è quindi bene che alla fine della seduta di igiene vengano utilizzati dei gommini o delle pastine lucidanti, che eliminino la ruvidità superficiale dei denti.

Tra saluti, preparazione del paziente, pulizia meccanica, smacchiamento e lucidatura finale è probabile che tre quarti d’ora siano già volati via…Avanti il prossimo? Assolutamente no!

Nel corso di una seduta di igiene c’è una fase che ha la stessa importanza della parte operativa ed è il tempo che l’igienista deve prendersi per dare le istruzioni di igiene, se è la prima detartrasi, o per rimotivare e correggere i pazienti, se si tratta di una seduta di richiamo.

Pulire la bocca non è affatto una cosa semplice, lo so.

Proprio per questo è utile che ti sciroppi la ramanzina dell’igienista tutte le volte.
Ma visto che hai pagato anche per questa fase in apparenza noiosa, cerca di farne tesoro per migliorare la tua manualità.

Esistono un sacco di gadget e sistemi per far capire al paziente se sbaglia qualcosa nel pulire la bocca:

  • modelli giganti di bocche muniti di spazzoloni didattici per mostrare la tecnica manuale
  • spazzolini elettrici dimostrativi per i pazienti che vengono indirizzati a questo sistema molto efficace per l’igiene domiciliare
  • pastiglie rivelatrici di placca, che se masticate dopo l’igiene ti possono mostrare dove hai dimenticato della placca colorandola di fucsia
  • campioni di filo interdentale o scovolini per mostrare come utilizzarli e scegliere quelli più adatti alla propria conformazione orale
  • idropulsori, conosciuti anche come “doccette”, che l’igienista può suggerire, spiegandone l’utilizzo, a chi deve pulire ponti o spazi difficilmente raggiungibili.

Una detartrasi corretta deve seguire tutti i passaggi che ti ho elencato, anche se a seconda del paziente, qualche fase può subire delle variazioni.

Se il tuo studio dentistico di fiducia opera in maniera simile, allora affidati tranquillamente ai suggerimenti che ti vengono dati per capire ogni quanto devi fare la detartrasi e quali sono le manovre e gli strumenti più adatti per ottimizzare la cura domiciliare della tua bocca.

Nella nostra Clinica abbiamo deciso di dare alla detartrasi periodica la giusta importanza, aprendo lo Studio di Igiene Dentale Salzano Tirone, una struttura ultra moderna dedicata ai richiami di igiene professionale dei nostri pazienti e situata a 50 metri dalla nostra clinica odontoiatrica.

Detartrasi

In questa struttura abbiamo 3 postazioni dotate di tutte le diavolerie possibili immaginabili per permetterci di seguire al meglio i nostri pazienti e di renderli il più possibile partecipi e consapevoli dell’importanza del mantenimento dell’igiene orale per avere una bocca sana!

 

Prenota la tua prima visita

 

A presto per nuovi contenuti!

 

 

Stefano

16 Commenti
  • Franca

    16 settembre 2022 at 9:50 Rispondi

    Se il paziente ha una carie o qualche altro problema, il tecnico che effettua la detartrasi è tenuto a segnalarglielo o può tacere perché non è compito suo?

    • mrodonto

      16 settembre 2022 at 16:11 Rispondi

      Buongiorno. L’igienista segnala sospetti di problematiche cliniche a paziente e a dentista in quanto non abilitato a fare diagnosi e ad eseguire e fare diagnosi su radiografie. È suo compito raccogliere i dati che possano permettere all’odontoiatra di eseguire una diagnosi. Per cui non è corretto che non intercetti un problema, ma non spetta a lui decretare la presenza di una patologie e offrirne la soluzione e il preventivo per attuarla

  • devincenti gianni

    20 ottobre 2021 at 20:08 Rispondi

    ahhaha solo per la simpatica introduzione sulla detartrasi bisognerebbe andarci…!! chissa, magari un gg prendo l ‘autostrada e vengo da te…!! ^__________________^

  • Margherita Premuda

    16 giugno 2018 at 15:58 Rispondi

    Mi è successo già due o tre volte almeno, negli ultimi due anni, che subito dopo l’ablazione del tartaro mi venisse un attacco di mal di testa. È possibile che ci sia un legame tra le due cose o è solo una coincidenza? Lo chiedo semplicemente per capire ciò che mi succede, fermo restando che l’igiene è fondamentale soprattutto per me che ho purtroppo già qualche problema alle gengive legato anche al fatto che purtroppo non riesco ad imparare a spazzolare i denti in modo corretto. Ho anche cambiato diversi dentisti e purtroppo mi sono trovata ad avere a che fare anche con qualcuno che esercitava la professione in modo abusivo e mi ha fatto dei danni notevoli, ma soprattutto in qualche caso ho ricevuto indicazioni contrastanti sul modo di spazzolare i denti, finché mi è stato consigliato di passare allo spazzolino elettrico.

    • mrodonto

      16 giugno 2018 at 21:56 Rispondi

      Ciao! Onestamente non mi risulta nessuna possibile correlazione tra mal di testa e ultrasuoni e anche i prodotti eventualmente usati non hanno alcuna evidenza per poter dare mal di testa…unica possibile spiegazione, ma a voler essere fantasiosi, è che stare per 30-45 min con la bocca aperta e magari in tensione (non tutti aono rilassati nel fare l’igiene) possa esserci un affaticamento dei muscoli masseteri e tenporali, magari già sollecitati da un bruxismo notturno…?‍♂️ Per lo spazzolino elettrico concordo che in genere risulti più efficace del manuale. Ciao!

  • Mario

    4 agosto 2016 at 17:18 Rispondi

    Ottimo servizio. Complimenti! Vivo a Roma dove per la pulizia dei denti ogni 4 mesi mi chiedono 90 euro a seduta! Non vi sembrano un po troppi considerato che pulisco i miei denti 2 volte al giorno e che li ho da anni rivestiti? CONSIGLI? GRAZIE MARIO.

    • mrodonto

      4 agosto 2016 at 17:42 Rispondi

      Grazie dei complimenti Mario! Per quanto riguarda i prezzi dipende da come viene dato il servizio. Alcuni studi addottano la politica di far pagare meno la detartrasi a chi per ragioni di parodontopatia o scarsa capacità di mantenere l’igiene la detartrasi sia consigliabile ogni tre o quattro mesi. Fermo restando che si tratta di una semplice strategia di marketing per venire incontro al paziente, visto che il lavoro all’igienista richiede sempre lo stesso tempo. I 90 euro ci stanno purché il lavoro sia svolto da un igienista laureato e non fatto in fretta in 15-30 min. In situazioni particolari credo che il paziente possa far notare allo studio la sua particolare situazione (ci sono persone che hanno in bocca 6 denti e protesi mobili e magari richiedono la metà del tempo all’igienista) per confezionare un prezzo ad hoc. In studi grandi le eccezioni e i trattamenti “di favore” fatti solo a qualcuno portano a difficoltà gestionali e a figuracce, per cui si cerca di non farli, scontentando purtroppo sul numero qualche paziente. Alcuni studi addirittura studiano la tessera fedeltà. Fa un po’supermercato ma alla fine, omaggiando una seduta di igiene ogni tot si fa giustizia sullo scontare più spesso qualcosina a chi deve fare la seduta di igiene più frequentemente. Ciao!

      • Mario

        4 agosto 2016 at 20:20 Rispondi

        Grazie mrodonto per la risposta e per la descrizione dei vari casi. Buon lavoro Mario

      • Ambrogio

        27 settembre 2016 at 9:53 Rispondi

        Io 100 euro ogni 4 mesi, a volte 5. Lezione di spazzolatura e attrezzi vari, rimozione meccanica, smacchiamento con bicarbonato e una cosa che sa di limone. Non mi pare di ricordare lucidature con gommini. La spesa c’è indubbiamente (aggiungiamo una visita periodica, uno o due anni, dal paradontologo, con sonda e tutto), però credo che il lavoro sia fatto bene.

        Vorrei chiedere una cosa. Quando io nello studio utilizzo la parola “igiene orale” o “pulizia dei denti” vengo subito corretto e mi si dice “mantenimento”. Sono due cose diverse? Forse la seconda è più approfondita della prima? In effetti ascoltando in fila altri pazienti ho captato che una paziente ha chiesto una “pulizia dei denti”, non è stata corretta e le hanno chiesto circa 56 euro.

        • mrodonto

          27 settembre 2016 at 10:10 Rispondi

          Assolutamente no, Ambrogio, come dico all’inizio dell’articolo si fa confusione coi nomi ma il concetto è lo stesso. Qualche igienista si offende se si chiama la detartrasi “pulizia” perché avendo studiato 3 anni si sente “svilito” alla stregua di una signora delle pulizia. Per alcuni igienisti permalosi si deve dire “igiene professionale”. Poi qualche studio inserisce nel listino nomi diversi per distunguere il tempo che ci si impiega e quindi anche il prezzo. Quindi qualcuno potrebbe, che so, mettere la prima seduta di igiene che richiede più tempo perche magari le istruzioni di igiene sono più approfondite o magari si fa un set di fotografie e si tiene più tempo in agenda e inserisce lamdicitura mantenimento per indicare la seduta di igiene periodica in cui c’è qualche passaggio in meno e che magari fa pagare meno. Ma quelle sono decisioni che variano da studio a studio. Anche la scelta di passare o meno il polish o il bicarbonato varia da igienista e igienista in base anche alla situazione del cavo orale. Ciao!

  • Elena Pagliero

    29 agosto 2015 at 5:43 Rispondi

    Buongiorno!
    Sono un’ igienista, lavoro da tanti anni in studi in cui viene data molta importanza anche alla comunicazione, ma ammetto che è difficile leggere qualcosa di così diretto e immediato…. complimenti!
    Posso condividere l’articolo?
    Attendo una risposta….
    Elena

    • mrodonto

      29 agosto 2015 at 8:17 Rispondi

      Ciao Elena! Condividi pure, ci mancherebbe! Questo vale per chiunque!

  • Giuliana Laperuta

    27 agosto 2015 at 15:50 Rispondi

    Salve dott.Stefano
    Sono una giovane igienista volevo farle i miei complimenti oltre che per l’articolo, per il suo staff. Traspare dalle sue parole la professionalità e l’entusiasmo (ne è un esempio la foto del collega) che c’è dietro ogni piccolo dettaglio e nella cura della salute del paziente.
    Il mio commento voleva essere principalmente un ringraziamento, forse le sembrerà strano ma, purtroppo, è ancora raro vedere odontoiatri dalla nostra parte, a nostro favore che, ci sostengono e capiscano l’importanza della nostra figura professionale. Grazie perché ha espresso con semplici parole il lavoro che c’ è per ogni singolo paziente, la forte influenza psicologica per riuscire a motivarli e conquistarli per fare in modo che ti seguano, altrimenti tutto il nostro lavoro sarebbe nullo. Grazie perché ci ha dato l’ importanza che meritiamo né più né meno e, non ci ha ridotti alla “pulizia della signorina”.
    Cordiali saluti , Giuliana

  • Giuliana Laperuta

    27 agosto 2015 at 15:18 Rispondi

    Salve dott. Stefano,
    Piacere sono un igienista
    volevo farle i miei complimenti oltre che per l’articolo,anche per il suo staff, traspare dalle sue parole la professionalità e l’ entusiasmo ( vedi foto del collega) che c’ è dietro ogni piccolo dettaglio.
    Inoltre volevo ringraziarla, le sembrerà strano, forse, ma purtroppo è ancora raro che un odontoiatra si interessi tanto alla nostra figura professionale che, la difenda e che si dedichi tanto a spiegare il lavoro che c è dietro, l’ importanza di motivare un paziente e l’ influenza psicologica che ci vuole per riuscirci.
    Grazie per le sue parole e per essere dalla nostra parte.
    Cordiali saluti, dr.ssa Giuliana.

  • Luca Draganti

    27 agosto 2015 at 10:07 Rispondi

    Gentile Stefano,

    sono Luca Draganti, laureando in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi di Milano.
    I miei complimenti per essere riusciti ad esprimere in modo conciso, ma esaustivo, tutto ciò che c’è da sapere sull’importanza della detartrasi.
    In particolar modo i complimenti vanno per aver espresso in modo approfondito l’importanza del tempo dedicato a questa operazione. Purtroppo anche nelle mie zone continuano ad andare di moda gli “studi pubblici”, i quali puntano solo sul guadagno orario, mettendo anche 3 o 4 pazienti all’ora; pazienti che, quindi, non ricevono nessuna visita intra ed extra-orale nè alcuna indicazione sul mantenimento dell’igiene orale domiciliare per mancanza di tempo.
    A novembre riceverò la laurea e spero di riuscire a trovare nelle mie zone (Varese) degli studi come il vostro, nel quale il paziente viene seguito e trattato come è giusto che sia.

    I miei più cordiali saluti ed i migliori auguri per la vostra attività

    Luca Draganti

    • mrodonto

      27 agosto 2015 at 10:45 Rispondi

      Grazie Luca! Sei il primo commentatore ufficiale del Blog! E quindi meriti un invito a presentare il tuo curriculum al nostro indirizzo mail info@studiosalzanotirone.it! Stiamo cercando in questi giorni due igienisti visto che a ottobre e novembre due dei nostri 6 igienisti inizieranno il percorso di studi per diventare odontoiatri! Ovviamente dovresti trasferirti…Se fossi interessato noi ci siamo! 😉
      Stefano

Scrivi un commento