Bruxismo: come rovini i denti senza accorgertene
Ma lo sai cos’è davvero il bruxismo?
Quante volte ti è capitato di svegliarti con la mascella indolenzita o con i denti che sembrano “più corti”? Magari pensi sia solo stress o una notte agitata. E invece, potresti soffrire di bruxismo. Il bruxismo è l’abitudine – involontaria – di serrare o digrignare i denti. E no, non è roba da film dell’orrore. È molto più comune di quanto pensi.
Può succedere di giorno, mentre sei al lavoro o davanti al computer, e senza nemmeno accorgertene. Oppure di notte, nel pieno del sonno, mentre stai lì tranquillo a sognare. Il problema? Non te ne rendi conto. O almeno, così credi.
Ora, i numeri ufficiali dicono che il 12% delle persone in Occidente soffre di bruxismo notturno, e sommando anche quello diurno si arriva a circa una persona su tre. Ma ti parlo da dentista, uno che fa più di 100 visite al mese: secondo me siamo almeno al 50%. Te lo dico chiaro e tondo: una persona su due digrigna o stringe i denti. E manco lo sa.
Ti ci ritrovi? Se sì, resta con me, perché nei prossimi paragrafi ti spiego tutto: perché succede, come te ne accorgi, e cosa puoi fare per risolverlo.
Ma perché stringi i denti? Le vere cause
Sai qual è la verità? Non lo sappiamo con certezza. Già, hai capito bene. Una volta davamo la colpa alla bocca storta, ai denti che non combaciavano bene. Ma oggi sappiamo che l’occlusione non c’entra quasi nulla. Sì, lo so, ti sembrerà strano, ma ormai le evidenze parlano chiaro.
Il bruxismo è una questione di “testa”, non di denti. E no, non voglio farti il sermone psicologico. Ti dico solo quello che vedo ogni giorno in studio: stress, ansia, preoccupazioni, a volte pure cose più serie come depressione o disturbi del sonno. Poi ci sono i soliti noti: caffè a litri, alcol la sera, sigarette a ogni pausa. E non dimentichiamo certi farmaci o sostanze che alterano il sistema nervoso. Insomma, tutta roba che manda in tilt il cervello, e il cervello… scarica tutto sui denti.
E non vale solo per te. Capita pure ai bambini. Pensa che tanti, a furia di digrignare, si consumano i denti da latte ancora prima che cadano. Hai presente il rumore fastidioso del gesso sulla lavagna? Ecco, quello è il suono di un bambino che digrigna di notte.
Quindi no, non sei l’unico. E no, non sei matto. Sei solo uno che, come tanti, sta cercando un modo (sbagliato) per scaricare la tensione.
Il rumore dei denti… ma solo a volte!
Ecco una cosa che sento dire spesso in studio: “No, no dottore, io non digrigno! Me l’avrebbero detto!”. Davvero? Sei sicuro? Perché il rumore lo senti solo nel 25% dei casi. E quindi? E quindi nel 75% dei casi… non fa rumore. Ma il danno lo fa lo stesso.
Ti faccio un esempio classico: io inizio a spiegare con calma, “guarda, qui il problema è che tu probabilmente stringi o digrigni i denti…”, e vengo subito interrotto. “No impossibile! Dormo a bocca aperta…”, “mio marito non ha mai sentito nulla…”, “lo facevo da piccolo, adesso no”. Ma scusa, come fai a saperlo se dormi?! Hai il registratore vocale sotto al cuscino?
Il punto è che il bruxismo non si vede, non si sente. Ma c’è. E i denti parlano, eccome se parlano. Il problema è che tu magari aspetti di vederli mezzi consumati prima di pensarci. Ma quando lo noti… spesso è già tardi.
Quindi non aspettare il rumore. Ascolta chi i denti li guarda tutti i giorni. Ti sta dicendo qualcosa che può evitarti un bel po’ di problemi.
Richiedici informazioni, chiama ora! Tel. 0171 619210I segni che ti tradiscono: i denti parlano
Ascoltami bene: i tuoi denti parlano. E lo fanno anche quando tu credi di non avere nessun problema. Il bruxismo lascia dei segni chiarissimi, solo che spesso tu non li vedi… o non ci fai caso. Ma io sì. E ti spiego subito cosa guardare.
I primi a “crollare” sono i canini. Nascono belli appuntiti, sembrano quasi delle zanne. Poi, pian piano, diventano piatti. Lì capisco che sei uno che digrigna. Poi vado a vedere premolari e incisivi: anche lì, faccette piatte, bordi consumati, denti che si accorciano. Un disastro, te lo dico.
Il problema? Tu lo noti solo quando gli incisivi iniziano a sbeccarsi sul margine, o a diventare troppo corti. A quel punto ti guardi allo specchio e dici “mah, mi sembrano strani”. Ma la verità è che ci sei arrivato tardi.
Quindi se vedi i canini piatti, gli incisivi smussati o i denti che sembrano “limati”, non aspettare che peggiori. Perché una volta consumati, i denti non si ricostruiscono da soli.
Occhio a questa zona: il colletto del dente
Ora ti porto su un dettaglio che in pochi guardano, ma fa una gran differenza: il colletto del dente. Sai cos’è? È quella zona subito sopra la gengiva, dove finisce il dente e inizia la radice. Sembra un punto tranquillo, e invece… è un campo di battaglia.
Quando stringi forte, il dente si flette. Sì, proprio così: anche se è duro come la pietra, sotto pressione si deforma leggermente. E dove si rompe? Proprio dove lo smalto è più sottile: alla base, sul colletto. Si crea una riga, una piccola sbeccatura. Che poi si allarga. E diventa una lesione vera e propria.
E non è finita: se ci aggiungi l’abitudine di spazzolare i denti come se stessi pulendo un pavimento, strofinando forte in orizzontale, allora il danno è servito. Lì lo smalto se ne va, e viene fuori la dentina. Che è più morbida, più giallina, e soprattutto… più sensibile.
A quel punto, ogni sorso d’acqua fredda diventa un colpo. E se non fai nulla, rischi di arrivare alla devitalizzazione, o peggio ancora… alla frattura del dente. Come un albero che si spezza nel punto in cui è stato intaccato con l’accetta.
Ti dico solo questo: tre volte in vent’anni anni ho visto un dente spezzarsi di netto al colletto. Non voglio che la quarta sia il tuo.
Non solo denti: dolori alla testa, cervicali e non solo
Adesso ti dico una cosa che ti lascerà un attimo perplesso… ma poi ci pensi e dici: “accidenti, è vero!”. Il bruxismo non rovina solo i denti. Ti può fare male anche alla testa, al collo, ai muscoli della faccia.
Ti è mai capitato di svegliarti con un mal di testa che parte dalle tempie e si allarga fino alla nuca? O magari con la sensazione di avere un crampo alla mandibola, come se avessi masticato per ore? Ecco, quello è il tuo corpo che ti sta parlando.
Quando digrigni, i muscoli masticatori lavorano tutta la notte. E no, non è un lavoro leggero. È come se andassero in palestra mentre tu dormi. E così, al mattino, sono pieni di acido lattico. Risultato? Mal di testa, rigidità, dolori che ti seguono tutto il giorno.
Ma non è finita. C’è anche un muscolo, si chiama digastrico, che collega la mandibola al cranio. Se lui è in tensione, può alterare la posizione delle prime vertebre cervicali. E quindi via con i dolori al collo, alle spalle, alla schiena. Insomma, un effetto domino micidiale.
E tu magari pensavi fosse il cuscino sbagliato…
Richiedici informazioni, chiama ora! Tel. 0171 619210E l’ansia? E lo stress? Non sei solo
Ora ti faccio una domanda diretta: sei stressato? Dai, non fare finta di no. Oggi chi non lo è? Lavoro, famiglia, problemi… è tutto un accumulo. E indovina su chi si scarica? Sui tuoi denti.
Te lo dico chiaramente: chi soffre di bruxismo ha spesso una componente emotiva molto forte. Non lo dico solo io, lo dicono anche gli studi. Ansia, fobie, stati depressivi, paranoie. Tutti questi stati si riflettono sul tuo modo di reagire, anche nel sonno.
E sai qual è la fregatura? Che il bruxismo ti rovina i denti, e questo ti fa stare ancora peggio. È un circolo vizioso: ti stressi, digrigni, ti si consumano i denti, ti viene la sensibilità, il mal di testa, ti guardi allo specchio e ti vedi “vecchio”… e ti deprimi ancora di più.
Ma non sei solo. Ti assicuro che vedo ogni settimana pazienti nella tua stessa situazione. E non c’è niente di cui vergognarsi. Il punto è accorgersene per tempo e fare qualcosa. Perché si può fare.
Come si cura? Cosa puoi fare da subito
Allora, ci siamo. Hai capito cos’è il bruxismo, come ti colpisce, come ti rovina i denti e anche la giornata. Ma ora viene la parte importante: che cosa puoi fare?
Ti dico subito una cosa: non esiste la pillola magica. Però puoi fare tanto, tantissimo. Partiamo dalle basi. Dormi il giusto. Evita il caffè, l’alcol e le sigarette, soprattutto la sera. Fai sport. Scarica la tensione in modo sano. Se hai un figlio che digrigna, portalo a giocare a calcio, a correre, a saltare. Vedrai che migliora.
Ma se vuoi una soluzione concreta, efficace e sicura, allora parliamo di bite. No, non quello che ti vendono su internet. Parlo di un bite fatto dal dentista, su misura per te. Un paradenti in materiale acrilico, liscio, resistente ma più morbido dello smalto. Serve a impedire che i denti sfreghino tra loro, a rilassare i muscoli e, soprattutto, a proteggere i tuoi denti.
Il bite si consuma al posto dei tuoi denti. Fa il “lavoro sporco” mentre tu dormi. Ti protegge, ti rilassa i muscoli, ti fa dormire meglio. Noi li realizziamo ogni giorno nel nostro studio, qui a Cuneo, e ti dico una cosa: i pazienti che lo mettono tornano e ci dicono “meno male che l’ho fatto”.
Se però i tuoi denti sono già molto consumati dal bruxismo prima di tutto bisogna ricostruirli. Lasciare la dentina esposta vuol dire condannarla a consumarsi velocissimamente anche solo per le normali attività di masticazione e pulizia dei denti. Per questo bisogna assolutamente ricreare uno strato protettivo esterno con il composito o, meglio, con la ceramica che, tra l’altro, ti ridonerà uno splendido sorriso!
Perciò se ti sei riconosciuto in quello che ho scritto, non rimandare. Fai qualcosa ora. I tuoi denti – e il tuo corpo – ti ringrazieranno.