Odontoiatria Pediatrica: Il dentista per bambini

Portare il tuo bimbo dal dentista è peggio che se dovessi andarci tu?

O magari a portarlo non ci hai mai nemmeno pensato, aspettando magari che abbia male come sei abituato a fare per la tua bocca?

Se le cose stanno così sappi che la situazione per la tua bambina o il tuo bambino potrebbe essere alquanto seria. Ci sono infatti molte patologie dentali che possono insorgere già in età infantile e che rischiano di compromettere la salute e l’estetica dei suoi denti, anche per il resto della vita.

In questo video la dott.ssa Semprini ci spiega quali sono le patologie dentali più frequenti nei bambini e come affrontarle nel modo migliore.

I due problemi dentali sicuramente più frequenti nei bambini sono la carie e le malocclusioni.

Le carie che colpiscono i dentini da latte dei bambini non devono essere sottovalutate, come spesso viene fatto, perché possono portare ad alcune gravi conseguenze:

  • In primo luogo, possono causare dolore e quindi la necessità di portare tuo figlio dal dentista non in una situazione di serenità ma in una situazione di stress e sofferenza.
  • Considera, inoltre, che carie profonde possono causare la morte del nervo e portare ad infezioni dolorose con ascessi e la necessità magari di prendere antibiotici e antidolorifici.
  • Se poi le carie vengono trascurate e intercettate troppo in ritardo possono condurre alla perdita del dente, il che causerà problemi nella distribuzione degli spazi per i denti definitivi.
  • In ultimo, la quantità di carie nei dentini da latte condiziona la quantità di carie che si avranno nei denti definitivi, per cui è importante evitare che queste insorgano e, se compaiono, curarle il prima possibile.

Proprio per questi motivi è importante che il bambino venga portato dal dentista anche se non ha alcun problema evidente. La prima visita dovrebbe essere effettuata intorno ai quattro anni in modo che il bambino si abitui al rapporto con il dentista senza traumi. Considera infatti che più di un quinto dei bambini italiani di 4 anni sono affetti da carie senza saperlo!

Verosimilmente, un bimbo a quell’età, non avrà alcuna terapia da eseguire ma per lui sarà l’occasione di capire che lo studio dentistico non è un posto di cui avere paura ma nel quale si può andare serenamente.

Il dentista si potrà inoltre accorgere se ci sono particolari fattori di rischio per determinate patologie e istruire i genitori a riguardo, in modo da evitare che le cose peggiorino

A questa prima visita dovranno seguire poi controlli a cadenza più o meno annuale, in modo da mantenere un rapporto sereno tra il bambino e lo studio del dentista.

Altro motivo per cui è importante portare presto il bambino dal dentista è il fatto che molte malocclusioni si sviluppano durante la crescita e possono essere corrette in maniera relativamente semplice se vengono intercettate in tempo.

Per quanto riguarda le malocclusioni, che potremmo definire come “errori” di crescita dei mascellari l’età giusta per intervenire è intorno ai 6/7 anni. A questa età, usando apparecchi che correggono la crescita, sarà possibile risolvere il problema spesso in maniera semplice e veloce.

In un’età più avanzata poi, durante l’adolescenza, sarà possibile intervenire con una seconda fase di trattamento, finalizzata anche all’estetica, che servirà ad allineare i denti facendoli diventare perfettamente dritti.

Questo potrà essere fatto, a seconda dei casi, con il tradizionale apparecchio fisso in metallo o con gli allineatori trasparenti che usiamo praticamente sempre negli adulti che vogliono riallineare i propri denti e migliorare l’estetica del proprio sorriso.

Puoi riconoscere i segnali di malocclusione dicendo a tuo figlio di chiudere i denti e guardandolo in bocca. Se ne riconosci qualcuno sarà bene prenotare subito una visita!

I segnali a cui dare attenzione sono:

  • Guardando i denti dietro vedi i denti superiori che chiudono all’interno rispetto ai denti inferiori. Questo è un segnale di morso crociato posteriore o cross-bite
  • Guardando i denti davanti vedi che quando tuo figlio chiude la bocca questi non si toccano e rimane uno spazio in mezzo, in questi casi si parla di morso aperto o open bite.
  • Sempre guardando i denti davanti vedi che i denti sopra chiudono all’interno dei denti sotto. Questo è un segno di morso crociato anteriore. Un problema relativamente grave e complesso da risolvere che richiede immediata attenzione.
  • Guardando i denti anteriori vedi che i denti superiori coprono totalmente quelli inferiori arrivando fino alla gengiva inferiore. In questo caso potrebbe trattarsi di morso profondo o deep-bite.

Potrai pensare che sì, è tutto giusto è bello, ma tuo figlio ha paura del dentista e tu non sai come affrontare la cosa. Hai paura che per lui possa essere un’esperienza traumatica che possa avere paura, piangere e addirittura sentire dolore.

Eccoti allora svelato il metodo che abbiamo sviluppato per curare anche i bambini più paurosi.

Curiamo moltissimi bambini ogni anno e abbiamo accumulato una grandissima esperienza circa le tecniche migliori per affrontare le cure. Per questo motivo posso svelarti quali sono i segreti che consentiranno al tuo bambino di curarsi con assoluta serenità.

1- Ne abbiamo già parlato: la prima visita non deve avvenire a 11 anni ma a 4. Capito? A QUATTRO ANNI.

Questa cosa te la devi stampare in testa. In primo luogo, l’odontoiatria moderna si DEVE BASARE SULLA PREVENZIONE dei problemi e non sulla cura dei disastri già presenti. In secondo luogo, pensi che tuo figlio vivrà meglio il suo battesimo dal dentista con una semplice visita di controllo o con una serie di appuntamenti faticosi per andare a curare vari denti cariati e magari dolenti?

TE LO RIPETO PERCHE’ E’ FONDAMENTALE: Non bisogna aspettare che tuo figlio abbia male ai denti o abbia i denti storti! Dobbiamo EVITARE che questo avvenga.

2- Prima della visita del bambino i genitori vanno istruiti.

Devi capire che tuo figlio non nasce con la paura del dentista. Quindi se questa paura lui a quattro anni ce l’ha, vuol dire che qualcuno gliel’ha ficcata in testa. E non è certo stato il cartone di Frozen e neanche Peppa Pig.

Quando fissiamo la prima visita ad un bambino, vari giorni prima della visita inviamo ai genitori una mail con le istruzioni che bisogna seguire prima di portare il bimbo in clinica, proprio per evitare di causare ansie inutili.

Tra parentesi, una delle istruzioni consiste proprio nel non usare mai parole come PAURA, MALE, DOLORE, PREOCCUPARSI!

3- Durante le cure i genitori non devono essere presenti in sala (anche i nonni, non fare il furbo!)

Se tuo figlio viene operato alle tonsille tu entri in sala operatoria? E se viene operato per un’appendicite? Perfetto, neanche se viene “operato” ai denti! La presenza del genitore in sala causa tre effetti.

  • Il genitore trasmette le sue ansie al bambino.
  • Il genitore si intromette nel rapporto dottore-paziente e il dottore non riesce a “dirigere il gioco”.
  • Il bambino si sente autorizzato a fare i capricci per la presenza del genitore. Quindi ok. Scegli un dentista che ti dia fiducia e stai fuori.

4- Il bambino non deve MAI SENTIRE DOLORE.

Quindi per qualunque procedura operativa dolorosa si deve fare l’anestesia. SEMPRE. Chiariamo una cosa: la puntura per l’anestesia non si sente. Magari tu l’hai sentita quando sei andato dal dentista perchè a volte sull’adulto si dà priorità ad altre cose. Ma il bambino l’anestesia non la sente, magari ci vanno parecchi minuti per farla ma non importa. È fondamentale.

Senza anestesia il bimbo sente male, si spaventa e il dentista rischia di non riuscire a fare un buon lavoro.

5- Porta il tuo bambino da un dentista che si occupa di bambini.

Non è assolutamente facile gestire correttamente il piccolo paziente, servono una grande esperienza e una competenza specifica. Il dentista che mette impianti e fa le dentiere verosimilmente non capirà nulla di bambini. È abbastanza scontato che sia così!

Per questo motivo nella nostra clinica lavorano dentisti esperti che si occupano in maniera specifica della cura dei bambini.

6- Alcuni bambini effettivamente sembrano “intrattabili”. Noi li chiamiamo “scarsamente collaboranti”, addirittura alcuni li chiamiamo “non collaboranti”. Questi bambini richiedono un approccio particolare e si deve ricorrere alla sedazione. Non l’anestesia totale in ospedale, per carità! Quella teniamola per le tonsille e l’appendice.

La sedazione si può attuare in vari modi. Con il protossido d’azoto (un gas che si respira con una mascherina e che cessa di fare effetto appena si smette di respirarlo). Con ansiolitici presi per bocca o per via rettale. In alcuni casi più difficili anche per via endovenosa grazie all’aiuto di un anestesista esperto nel trattamento dei bambini.

Se vuoi fissare una visita per tuo figlio telefona allo 0171 619210 o inserisci i tuoi dati qui sotto per essere ricontattato al più presto.

Ti aspettiamo!