CAMBIARE DENTISTA: UNA PICCOLA GUIDA PRATICA

CAMBIARE DENTISTA: UNA PICCOLA GUIDA PRATICA

Cambiare dentista è qualcosa che capita un po’ a tutti nel corso della vita…

 

Magari non ci si trova bene dal proprio, si percepisce che non è più “sul pezzo” o magari è andato in pensione, è troppo caro, fa passare sempre in ritardo, o semplicemente perché ci si è trasferiti.

Come recita un famoso proverbio, però, chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia ma non sa cosa trova!

 

Come trovare un bravo dentista?

Beh, una volta, prima che ci fossero i social, si chiedeva un po’ in giro e ci si fidava di amici e parenti… 2 o 3 pareri e via!

Ad oggi, invece, per quanto il caro vecchio passaparola sia sempre presente, chiunque debba prendere una decisione, in qualunque ambito, lo fa attingendo dall’esperienza delle persone che lasciano delle recensioni.

Siamo tutti adulti e vaccinati e sappiamo benissimo che le recensioni possono ingannare, perché possono essere richieste solo alle persone contente, possono essere false, comprate e chi più ne ha più ne metta.

 

Ma quando le recensioni sono costanti nel tempo, sono tante e contengono descrizioni minuziose dell’esperienza delle persone che le scrivono, beh, qualche buon indizio lo hai già!

Per questo, ricordiamo sempre ai nostri pazienti di lasciarci una recensione, che potrebbe servire ad altre persone che non sanno se possono fidarsi di noi…

E dopo anni di impegno, in questi giorni abbiamo raggiunto un risultato incredibile, che solo pochissimi dentisti hanno raggiunto in Italia…

 

 

Abbiamo superato le 1000 recensioni!!!!

 

Sono veramente tante e ci riempie di soddisfazione sapere che un numero così alto di persone accetti di dedicare del tempo a scriverle… Significa che la soddisfazione è reale!

Ecco quindi che il primo consiglio che posso dare a chi voglia cambiare dentista é di analizzare con senso critico le recensioni che si trovano on line.

Ci sono poi sicuramente dei parametri che possono farti capire se il tuo dentista sia bravo o no

In passato avevo scritto due interessanti articoli sui 5 fattori oggettivi e sui 7 consigli soggettivi che identificano un dentista di qualità.

Se devi cambiare dentista ti consiglio di darci una lettura!

 

5 fattori oggettivi per riconoscere un dentista di qualità

 

7 consigli per riconoscere un dentista di qualità!

 

Ora voglio però dedicare ancora qualche riga a prepararti al cambio del dentista, che per alcune persone è un momento non proprio esente da timori.

Per molti pazienti il rapporto con un medico è un qualcosa di intimo. Il professionista che ti segue per anni ti conosce, mentre quello nuovo non sa nulla di te, della tua situazione, delle tue paure…

Ricostruire questa fiducia, oppure crearla, nel caso in cui si cambi dentista perché non ci si fida di quello da cui si è in cura, è un processo che può richiedere qualche appuntamento, ma credo che fin dal primo impatto un paziente capisca subito, durante la prima visita, se è arrivato nel posto giusto.

Ambienti curati e moderni, procedure digitali di compilazione dei dati, un team numeroso composto da persone sorridenti, una organizzazione impeccabile, un professionista sicuro e comunicativo in visita, un preventivo chiaro compilato subito da una persona che spiega le modalità di pagamento, le tempistiche e che risolva tutte le obiezioni e i dubbi che giustamente possono esserci… Ecco, credo che tutti questi elementi possono abbattere subito il muro di diffidenza che tutti quanti abbiamo quando decidiamo di fare un cambiamento, ma abbiamo paura di sbagliare.

A una cosa però devo prepararti e spesso spiazza i pazienti che arrivano da noi che sono stati in cura fino a pochi mesi prima da un altro dentista.

Esiste una probabilità non così remota che il nuovo dentista ti possa proporre tante cure che il vecchio dentista non aveva preso in considerazione e questo può lasciare di stucco chi pensava di non avere problemi perché andava regolarmente ai controlli.

 

Questo non vuol dire che il vecchio dentista non ti stesse curando bene e neanche che quello nuovo sia un ladro che ti vuole spillare qualche soldino.

 

Ti spiego perché.

Lasciando perdere quei casi che purtroppo arrivano ancora alla nostra attenzione di persone alle quali ai controlli non venivano fatte radiografie, ma solo un controllo con lo specchietto e che scoprono di avere tante carie asintomatiche o problemi di parodontite (la perdita dell’osso di supporto ai denti), ci sono anche tante persone che hanno in bocca un sacco di lavori che non danno problemi, ma che sono vecchi, brutti, non pulibili o che mettono i denti a rischio di rompersi o rovinare i denti a fianco.

In una prima visita quando cambi dentista, il nuovo professionista non conosce la storia della tua bocca e analizza in maniera oggettiva tutte le criticità della tua bocca.

O, almeno, questo è il nostro approccio.

 

Durante la prima visita cerchiamo tutti i problemi, sia a livello funzionale che estetico.

 

Non è pertanto raro che proponiamo riabilitazioni mirate a migliorare il sorriso o a correggere problematiche croniche come retrazioni gengivali, abrasione dei denti o disallineamento.

Spesso il dentista che ha in cura un paziente da tanti anni è portato un po’ a “sedersi” sull’analisi della sua bocca, un po’ perché meno severo nel giudizio sui propri lavori (ogni scarrafone é bello a mamma sua…), un po’ perché anche su quelli non suoi, se non ha proposto un rifacimento in prima visita, tende ad aspettare il fallimento conclamato.

Dico questo perché in bocca tanti lavori continuano ad andare avanti in uno stadio di “fallimento controllato”…

 

Cosa intendo?

Otturazioni grigie che anneriscono i denti lentamente, ruvide e brutte ma ancora funzionali… Le rifacciamo? Non le rifacciamo? Sono andate avanti 30 anni, perché non dovrebbero farlo al 31esimo?

E quelle corone bruttine col bordino nero? Non fanno male e sono lì da tanto tempo…

Il momento in cui il dentista è più oggettivo nel valutare lo stato della tua bocca è la prima visita, quando dedica tutte le sue migliori attenzioni per illustrarti tutte le criticità della tua bocca.

Di solito si decide in prima visita che approccio utilizzare e quali cure intraprendere.

Ai i controlli periodici spesso il dentista è meno “aggressivo”, anche perché diventa difficile spiegare al paziente perché non gli sia mai stato proposto di rifare 5 corone fino a sei mesi prima e poi di colpo siano tutte da rifare…

E se non fai sempre delle foto della bocca a tutti i controlli, come facciamo sempre noi, è impossibile capire se certe problematiche di logorio stiano peggiorando o rimangano stabili.

L’abrasione dei denti, le radici scoperte, i denti che si accavallano, le crepe sui denti…

 

Come si fa a capire se siano stabili o meno se non si fanno delle foto?

 

Quando cambi dentista, il nuovo professionista, non possedendo il corredo di foto che mostrano in maniera dinamica come stiano evolvendo i problemi cronici della tua bocca, può tendere a risolvere tutte le problematiche e ripartire da zero, per poi monitorare le cose con una documentazione rigorosa da quel momento in poi.

Certo, al paziente va anche spiegata l’urgenza degli interventi proposti.

Un dente devitalizzato a rischio di frattura perché solo otturato e non protetto da una corona o da un intarsio, per esempio, può rompersi la sera stessa della visita, come 10 anni dopo o mai…

Se si sceglie un approccio preventivo, ci può stare proporre al paziente di intervenire, anche se non ci sono carie o infezioni…

Insomma, credo che il concetto sia chiaro.

 

Cambiare dentista è una scelta importante.

 

Nel farlo puoi indirizzarti informandoti coi conoscenti e ricercando le recensioni dei professionisti a cui pensavi di rivolgerti.

Ti ho fornito i link a due articoli in cui spiego come riconoscere un dentista di qualità.

E infine ti ho preparato allo shock che potresti avere quando il nuovo dentista ti proponesse tutta una serie di cure che ti potrà fare dubitare che il vecchio dentista fosse incapace o il nuovo un farabutto che vuole solo vendere qualcosa… e spesso non è vera né l’una né l’altra cosa!

 

Spero che tutto questo possa esserti stato utile se deciderai di cambiare dentista!

 

Stefano.

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