Se pensi che sia il momento di prenotare una visita dal dentista solo quando hai male ad un dente, sappi che non sei il solo. Anzi, sei in buona compagnia…
Sai qual è la prima vera ragione per cui una persona prenota una visita nella nostra clinica? Proprio lui, il famigerato mal di denti. E pensare che ho scritto decine di articoli sul nostro blog e mi ero dimenticato di parlarti del motivo principale per cui un paziente si siede sulla nostra poltrona!
Hai presente quel dolore che parte piano e poi ti fa diventare matto, che ti prende alla tempia, all’orecchio e si irradia a metà del volto impendoti di dormire? E magari ti fa pensare pure di avere un’otite o un’emicrania? Sì, sto parlando proprio di quel fastidio lì.
Nel tempo ho visto pazienti arrivare da noi con gli occhi lucidi dal dolore e con la classica domanda: “Dottore, quanto ci mettiamo a farlo passare?”. La verità? Dipende. Perché ci sono diversi tipi di mal di denti, e ognuno ha una causa diversa.
In questo articolo ti porto a fare un giro nei vari tipi di dolore dentale che puoi provare. Ti spiego cosa succede, perché succede e quando devi davvero preoccuparti. E soprattutto ti aiuto a capire quando è il momento giusto per farti vedere dal dentista!
Carie e dolori iniziali
Partiamo da una cosa che sento dire tutti i giorni: “Se non ho male, vuol dire che non ho carie… giusto?”.
Eh no, amico mio. Magari fosse così semplice! Ti spiego subito: le carie non fanno male, almeno finché restano superficiali. Te le puoi portare in giro per mesi senza accorgerti di nulla. Nessun dolore, nessun fastidio. Poi però… BAM! Ti becchi la sorpresa.
Il dolore arriva solo quando la carie diventa profonda, quando scava nel dente e magari si crea quel buco dove si infila di tutto. Se ti capita di sentire un dolore pulsante dopo aver mangiato qualcosa di dolce, quel dolore che non molla finché non ti sciacqui bene la bocca…occhio perché potrebbe essere proprio il campanello d’allarme che era meglio evitare!
E ti dirò di più: anche i denti devitalizzati non sono al sicuro. C’è chi pensa che una volta tolto il nervo, il dente sia immune sia al dolore, sia alle carie. Peccato che non sia proprio così. Anche il dente devitalizzato puó cariarsi e tu manco te ne accorgi, perché non senti niente. Ti sembra un vantaggio? In realtà è il contrario: non ti accorgi del problema finché non diventa grosso.
E se la devitalizzazione non è fatta bene, ecco che aumenta il rischio di ascessi, altro problema che può scatenare dolori fortissimi. Ma prima di arrivare all’ascesso il dente può dare una avvisaglia con dolorini ben localizzati premendo su un dente o schiacciando con un dito sulla gengiva dove finisce la radice del dente interessato dal problema.
I granulomi, che sono delle infezioni che possono precedere gli ascessi, possono andare avanti per anni sotto denti devitalizzati male o morti senza aver dato avvisaglie, e possono generare dolorini o fastidi saltuari e ben individuabili come posizione. Quindi se hai un dente con un’otturazione vecchia o già devitalizzato, un controllo ogni tanto non fa male, anzi. Perché quando il dolore si fa sentire spesso ci si è già condannati a fare un lavoro più complesso che se si fosse intercettato il problema prima.
Richiedici informazioni, chiama ora! Tel. 0171 619210Il dolore da nervo: un incubo vero
Qui si entra nel territorio del dolore vero, quello che ti fa impazzire, che ti toglie il sonno, che ti fa cercare su Google “rimedi per mal di denti fortissimo” alle tre di notte. Sì, lo so, magari ci sei passato pure tu.
Il dolore da nervo, quello vero, non è facile da localizzare. Magari senti una fitta all’orecchio, poi si sposta alla tempia, poi giù fino al labbro. E tu lì, a pensare: “Ma sarà un dente? O un’otite? O forse ho solo dormito male?”. Peccato che il dente c’entra, eccome se c’entra.
A volte senti con la lingua un cratere su un dente e capisci subito chi è il colpevole. Altre volte invece è un dolore che va e viene, che pulsa, che sembra irradiarsi ovunque e tu non sai dove mettere le mani. Ma questo dolore fortissimo, spontaneo e che spesso aumenta di notte in genere dà delle avvisaglie: se senti un fastidio strano con il freddo – tipo acqua gelata o anche solo il respiro d’inverno – e poi ti resta un dolore che non passa subito… allora sì, potresti avere un nervo infiammato.
E occhio, perché se il dolore aumenta col passare delle ore o ti sveglia di notte, il nervo è quasi sicuramente alla frutta. In questi casi, spesso bisogna fare una devitalizzazione. Lo so, fa paura solo a sentirlo dire, ma se arrivi in tempo, possiamo anche evitarla. Se si interviene presto, c’è ancora speranza di preservare la vitalità del dente interessato.
Quindi se senti fitte strane, dolorini che prima non c’erano, se l’acqua fredda ti fa saltare sulla sedia… non aspettare che peggiori. Vieni a farti vedere. Meglio un controllo in più che una notte insonne di troppo!
Il dolore notturno e la pulpite
Eccolo qui, il re dei dolori dentali: la pulpite. Se ti è mai capitato, lo sai già: non è un semplice mal di denti, è proprio un’esperienza traumatica. Uno di quei dolori che ti fanno dire “mai più nella vita”. E ti capisco. Lo dico sempre: il dolore da pulpite è tra i più forti che esistano, insieme al parto e alla colica renale. E guarda che la colica l’ho provata, quindi so bene di cosa parlo…
Comincia piano, magari con un po’ di fastidio al freddo.
Evolve con dolori fortissimi scatenati dal freddo, che non passano dopo pochi secondi, per passare poi a dolori spontanei, che vanno e vengono a intervalli abbastanza regolari… come una colica appunto!
Poi però il freddo smette di darti fastidio e, attenzione, inizia a darti sollievo. Sì, hai letto bene: se a un certo punto è il caldo a scatenare il dolore, e il freddo ti dà tregua, vuol dire che il nervo sta morendo. Letteralmente.
E in quel momento il dolore cambia. Diventa più continuo, più profondo, più… bastardo, diciamolo. Ti sveglia di notte, non ti fa dormire, non ti lascia in pace nemmeno con gli antidolorifici. Ti prendi un Oki, un Brufen, un Aulin… e niente. Nessun effetto. E lì cominci a pensare: “Passerà da solo?”. Sì, può succedere. Ma non è detto che sia una buona notizia.
Perché quando il nervo muore, smette di far male. Ma poi inizia un altro tipo di dolore, quello da ascesso o infiammazione del legamento. Quello che senti quando batti sul dente e ti sembra che sia diventato più alto degli altri. E spesso lì comincia il gonfiore…
Quindi se ti succede di avere male la notte, oppure un dolore che si allunga dopo un contatto con il freddo, oppure se senti che peggiora con il caldo… fermati. È ora di venire in clinica. Non aspettare di passare uno o più giorni d’inferno.
Quando il dolore diventa acuto: l’ascesso
Ok, qui siamo al livello successivo. Hai ignorato il dolore, hai aspettato, ti sei affidato agli antidolorifici, magari anche all’antibiotico consigliato dal farmacista… e ora ti ritrovi con la faccia gonfia e un dente che pulsa come un tamburo. Benvenuto nell’incubo chiamato ascesso dentale.
Questo tipo di dolore non lascia spazio ai dubbi. Senti male preciso, localizzato, che aumenta se ci mastichi sopra, se ci batti anche solo con la lingua. E a volte ti sembra pure che quel dente sia diventato più alto degli altri. È come se spingesse da dentro, come se volesse uscire. Ti suona familiare?
In questi casi, di solito il problema è che i batteri sono usciti dalla radice o sono entrati nell’osso e hanno fatto un bel casino nel legamento che circonda il dente. Risultato? Gonfiore, infiammazione, dolore pulsante continuo e martellante. E ti avverto: può essere molto ma molto tosto.
Molti pazienti, quando sentono parlare di ascesso, pensano subito all’antibiotico. Ma attento: non è detto che serva sempre. E soprattutto non va mai preso a caso, né su consiglio del farmacista. Non per sfiducia, eh… ma perché gli antibiotici vanno usati solo quando servono davvero. Altrimenti rischi di renderli inutili quando ti servono per qualcosa di serio.
Quindi se senti male localizzato a un dente, se hai gonfiore, se un dente ti fa male a battere, non aspettare. Meglio venire da noi subito, anche solo per dare un’occhiata. Perché prevenire un ascesso è molto più semplice (e molto meno doloroso) che curarne uno già in corso, quando a volte neanche l’anestetico fa effetto…
Richiedici informazioni, chiama ora! Tel. 0171 619210E se non è il dente? Occhio alla sinusite!
Ora ti spiazzo un attimo. Perché non sempre, quando hai male ai denti, il problema è… un dente! Sì, lo so, sembra una presa in giro, ma capita più spesso di quanto pensi. Specialmente se il dolore è all’arcata superiore, zona molari, e magari arriva dopo un bel raffreddore. E allora lì entra in gioco lei: la sinusite.
Il bello – si fa per dire – è che il dolore da sinusite può sembrare identico a quello di un dente infiammato. Senti male quando batti sui denti, ti fa male masticare, hai quella sensazione di pressione. Ma in realtà il colpevole è più in alto: i seni mascellari, che sono quelle cavità che scaldano l’aria che respiri.
Quando si infiammano, comprimono tutto quello che gli sta vicino. E indovina un po’? Le radici dei molari superiori sono lì, attaccate. Quindi il dolore sembra venire dai denti, ma non è così.
Come fai a capirlo? Ci sono alcuni indizi. Ad esempio, senti una pesantezza sotto l’occhio, oppure fa male premere sullo zigomo. O magari ti fa male piegarti in avanti, tipo quando sali le scale o ti allacci le scarpe. Ecco, quelli sono segnali che ci fanno pensare a una sinusite piuttosto che a un problema dentale.
Soprattutto se sei stato raffreddato da poco o hai una sinusite cronica.
Ma attenzione: non farti la diagnosi da solo, perché a volte i due dolori si somigliano troppo. Se hai i denti devitalizzati o con otturazioni grosse, addirittura noi dentisti dobbiamo faticare un po’ per capirci qualcosa. Quindi se il dolore è pulsante e localizzato, vieni a farti vedere. Magari non è la sinusite. Magari sì. Ma almeno lo scopriamo subito e ti eviti giorni di dolore anche intenso.
Gengive infiammate: quando la causa è fuori dal dente
Ora ti spiazzo un attimo. Perché non sempre, quando hai male ai denti, il problema è… un dente! Sì, lo so, sembra una presa in giro, ma capita più spesso di quanto pensi. Specialmente se il dolore è all’arcata superiore, zona molari, e magari arriva dopo un bel raffreddore. E allora lì entra in gioco lei: la sinusite.
Il bello – si fa per dire – è che il dolore da sinusite può sembrare identico a quello di un dente infiammato. Senti male quando batti sui denti, ti fa male masticare, hai quella sensazione di pressione. Ma in realtà il colpevole è più in alto: i seni mascellari, che sono quelle cavità che scaldano l’aria che respiri.
Quando si infiammano, comprimono tutto quello che gli sta vicino. E indovina un po’? Le radici dei molari superiori sono lì, attaccate. Quindi il dolore sembra venire dai denti, ma non è così.
Come fai a capirlo? Ci sono alcuni indizi. Ad esempio, senti una pesantezza sotto l’occhio, oppure fa male premere sullo zigomo. O magari ti fa male piegarti in avanti, tipo quando sali le scale o ti allacci le scarpe. Ecco, quelli sono segnali che ci fanno pensare a una sinusite piuttosto che a un problema dentale.
Soprattutto se sei stato raffreddato da poco o hai una sinusite cronica.
Ma attenzione: non farti la diagnosi da solo, perché a volte i due dolori si somigliano troppo. Se hai i denti devitalizzati o con otturazioni grosse, addirittura noi dentisti dobbiamo faticare un po’ per capirci qualcosa. Quindi se il dolore è pulsante e localizzato, vieni a farti vedere. Magari non è la sinusite. Magari sì. Ma almeno lo scopriamo subito e ti eviti giorni di dolore anche intenso.
Crepe nei denti: dolore da scossa
Questo è uno di quei dolori che ti sorprendono. Sei lì tranquillo, mangi qualcosa, premi su un dente e… ZAC! Una scossa. Un dolore secco, come una stilettata, che ti fa saltare sulla sedia. E magari poi passa subito, ma tu sei rimasto lì a chiederti: “Che cavolo è successo?!”.
Beh, ti è appena capitata una microfrattura dentale. O, come la chiamiamo noi, una incrinatura. E ti assicuro che fa un male cane, anche se dall’esterno il dente sembra perfetto. Spesso capita su denti otturati da anni, quelli che sembrano indistruttibili… e invece col tempo si indeboliscono.
Ma può succedere anche su denti sani, soprattutto se digrigni i denti durante la notte o se sei uno che stringe forte la mascella quando è stressato. Lo so, capita a tanti. E infatti se ti rivedi in questa descrizione, occhio alle incrinature.
Il dolore da crepa è particolare: lo senti quando mordi e poi rilasci. È un dolore da pressione, non continuo. Magari ci aggiungi pure fastidio al caldo o al freddo, e allora lì bisogna muoversi. A volte si risolve con un’otturazione, altre volte (purtroppo) la crepa arriva sul nervo e tocca devitalizzare. Ma non preoccuparti, nella nostra clinica sappiamo bene come gestirle.
La cosa importante è non aspettare. Perché se la crepa si allarga, rischi di rompere il dente. E lì sì che le cose si complicano. Meglio proteggerlo subito, magari con una capsula o con una ricostruzione fatta a dovere.
Richiedici informazioni, chiama ora! Tel. 0171 619210Digrignamento e dolore muscolare
Qui ti faccio una domanda secca: ti svegli mai con la mandibola indolenzita o con mal di testa alla tempia? Se la risposta è sì, potresti essere uno di quelli che digrignano i denti senza saperlo. E no, non è roba da poco.
Il digrignamento – o bruxismo, se vogliamo usare il parolone – può causare dolori che sembrano mal di denti, ma non lo sono. Ti spiego meglio: quando i muscoli della masticazione lavorano troppo (tipo di notte, mentre dormi e stringi senza accorgertene), si affaticano. E sai cosa succede? Si riempiono di acido lattico, come dopo una maratona. Risultato? Un dolore che sembra provenire dai denti, ma in realtà è un crampo muscolare.
Capita spesso che arrivi un paziente convinto di avere un nervo infiammato e invece il colpevole è proprio lo stress che si scarica sui muscoli del viso. E lì bisogna agire in modo diverso: miorilassanti, magari qualche cerotto per i dolori muscolari… e soprattutto un bel bite su misura da portare di notte (o anche di giorno se serve).
Il bite è quella placca in resina trasparente che metti tra i denti per rilassare i muscoli e proteggere lo smalto. Niente di invasivo, ma super efficace. Ti cambia la vita. Te lo dico perché l’ho visto succedere tante volte. Quindi se hai dolore all’articolazione della mandibola, agli angoli della mandibola o sotto lo zigomo, o hai spesso emicranie o dolore ai muscoli temporali, ma i denti sembrano ok… non dare per scontato che sia tutto a posto. A volte muscoli del suo viso ti stanno solo dicendo: “Ehi, dacci una mano, stiamo lavorando troppo!”. E lì, noi dentisti possiamo fare la differenza.