Il dente del giudizio…a giudizio!

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Il dente del giudizio.

Tempo fa sostenevo nell’articolo sui denti devitalizzati che non sempre la natura fa le ciambelle col buco e che i denti sarebbero stati più intelligenti se progettati senza il nervo. I denti del giudizio sono un altro dei progetti non proprio brillanti che la natura ha creato…

Però in questo caso esistono delle circostanze attenuanti e diciamo che l’imputato può essere rinviato…”a giudizio”!

Stando alle teorie evoluzionistiche, infatti, pare che i denti del giudizio, o terzi molari, servissero ai nostri antenati che si alimentavano con cibi decisamente più difficili da masticare rispetto alle zuppe, il purè, le frittate, i flan e chi più ne ha più ne metta…

Inoltre rispetto ai nostri antenati abbiamo un cervello molto più sviluppato e il conseguente ingrandimento del cranio sottrae spazio alla parte posteriore della mandibola, che quindi si è accorciata.

Il prezzo della nostra evoluzione è stato un piccolo intoppo con la possibilità che i denti del giudizio riescano ad erompere in maniera corretta, con tutti i problemi che questo comporta.

Secondo alcune teorie, la mandibola è più sviluppata nelle popolazioni che ne fanno un maggior uso, per cui salendo con le latitudini, arrivando agli svedesi, la dieta sempre più morbida ha portato l’evoluzione a far sì che i denti del giudizio spesso non siano nemmeno presenti, mentre nelle popolazioni africane, questi non solo ci sono, ma riescono anche ad erompere in maniera corretta. Per una volta in medio non stat virtus, perché i più sfigati siamo proprio noi, appartenenti alla razza caucasica, con un cranio che spesso non concede lo spazio ai denti del giudizio per poter spuntare, ma non così “evoluti” da non averli

Risultato? Ci troviamo quasi sempre con dei denti di troppo che nel migliore dei casi restano inclusi nell’osso, ma che più spesso fanno capolino nella bocca senza riuscire a completare l’eruzione, innescando una serie di problemi. In pratica per noi il dente del giudizio è un dead tooth walking, un dente condannato a morte!

Un dente del giudizio che erompe parzialmente, infatti, rimane per metà sepolto sotto la gengiva in una posizione che è pure difficile da raggiungere con lo spazzolamento. Questo porta alla frequente comparsa di infiammazione della gengiva intorno al dente del giudizio.

In certi casi il dolore dura solo qualche giorno e si limita a un fastidio nella masticazione, a toccare la zona con la lingua e a un rigonfiamento dei linfonodi posti sotto l’angolo della mandibola, che diventano dolenti al tatto.

In alcuni casi, però, l’infiammazione raggiunge livelli tali da determinare un rigonfiamento della zona, rendendo addirittura difficile riuscire ad aprire la bocca (trisma).

In questi casi la migliore terapia per l’urgenza è rimuovere la causa dell’infiammazione e dell’eventuale infezione, per cui il dente del giudizio andrebbe estratto, mentre spesso viene prescritto un antibiotico, cosa che potrebbe e dovrebbe spesso essere evitata, visto che è bene non prescrivere antibiotici se non strettamente necessario.

L’Associazione Italiana del Farmaco (AIFA) ci informa che gli antibiotici sono responsabili del 10% delle reazioni avverse ai farmaci che vengono registrate e che dal 2002 al 2009 si sono contate quasi 9000 reazioni avverse, compresi 118 decessi (1,3% delle reazioni avverse registrate)!!! (http://www.corriere.it/Media/pdf/Farmacovigilanza-le-reazioni-avverse-agli-antibiotici.pdf)

 

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Nella nostra clinica rimaniamo fortemente convinti che gli antibiotici debbano essere prescritti solamente se strettamente necessario e spesso questo non avviene per i problemi al dente del giudizio.

Oltre all’infiammazione dei tessuti circostanti, il dente del giudizio che spunta in bocca inclinato verso il secondo molare può causare la comparsa di una carie o di fenomeni di riassorbimento su questi ultimi. Vista la posizione complicata da trattare in cui compaiono queste patologie, il rischio è di dover estrarre sia il dente del giudizio, sia il settimo.

Se il dente del giudizio rimane semi-incluso ma rivolto verso la gola, invece, i rischi per il secondo molare sono minori ma rimane la possibilità che si infiammino i tessuti intorno ad esso.

 

Attenzione però! Se il dente del giudizio rimane completamente incluso nell’osso o comunque non ha comunicazione con il cavo orale oppure riesce ad erompere completamente non deve essere estratto per forza! Anzi!

Certamente, per la sua posizione, anche quando compare in maniera corretta in bocca, l’ottavo è un dente più soggetto alla comparsa di carie e più difficile da curare per il dentista, dato che non sempre si riesce a trattarlo per limitazioni nell’apertura e nella visibilità.

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Abbiamo parlato quasi solo di denti del giudizio inferiori perché quelli superiori di solito non creano problemi e al massimo il fastidio che possono dare è se erompono rivolti verso la guancia, irritandola o ferendola per sfregamento. In ogni caso anche la loro estrazione è molto più semplice rispetto ai denti del giudizio mandibolari, e non di rado richiede veramente un minuto di orologio per essere portata a termine!

Rimane una importante questione da affrontare riguardo ai denti del giudizio, quella che determina uno dei più frequenti motivi che spingono i giovani pazienti ad andare dal dentista!

“Da quando mi sta spuntando il dente del giudizio i denti davanti si sono accavallati!”

Devi sapere che su questa osservazione non ci sono assolutamente evidenze. Quello che posso dirti è che la letteratura scientifica più recente sembra orientata a non individuare alcuna correlazione tra la presenza o meno dei denti del giudizio e l’accavallamento degli incisivi

Le hanno provate tutte: a togliere i denti del giudizio preventivamente, a toglierli solo da un lato, ecc. Il risultato è che non ci sono differenze statisticamente significative nell’accavallamento dei denti frontali!

Secondo alcune teorie i denti continuano a inclinarsi in avanti per tutta la vita per una risultante di forze che esercitiamo nella funzione masticatoria. Secondo altre ipotesi intorno ai 18 anni c’è un ultimo “picco” di crescita della mandibola. Chi più ne ha più ne metta!

In ogni caso a livello intuitivo riesce difficile credere che fisicamente un dente riesca a spingerne sette in avanti con la sola forza data dallo sviluppo di due radici…Sembrerebbe più semplice che le radici scavino l’osso verso l’angolo della mandibola che essendo più morbido “cederebbe” più facilmente no?

La maggior parte dei clinici italiani è convinta che il dente del giudizio non possa far accavallare gli incisivi, ma una risposta definitiva non c’è.

Sembra quindi poco giustificata la scelta di togliere i denti del giudizio quando sono solo dei germi per prevenire l’accavallamento dei denti o quando sono formati per evitare le recidive degli affollamenti dopo un trattamento ortodontico.

In ogni caso, quando anche fosse necessario estrarre un dente del giudizio, non si tratta di quel dramma che spesso viene dipinto! Certo, in qualche caso si rischia di gonfiare un po’ o di avere un dolore che comunque un antinfiammatorio riesce a controllare.

Ma se il clinico è esperto ed utilizza alcuni accorgimenti riuscirà non solo ad estrarre in pochi minuti anche il dente del giudizio più difficile, ma anche ad assicurare un decorso postoperatorio sorprendentemente privo di dolore!

Un’ultima considerazione. In dieci anni di attività ho sentito diversi pazienti che si sono fatti estrarre tutti e quattro i denti del giudizio in narcosi! Questa cosa personalmente la trovo davvero eccessiva! Per i meno coraggiosi che volessero togliersi il problema in una volta, sappi che è possibile anche estrarre tutti e quattro i denti del giudizio in sedazione cosciente, con un intervento privo di ansia, che sembrerà durare 10 minuti e che soprattutto non si ricorderà!

Il consiglio è quindi di limitare l’assunzione degli antibiotici e il ricorso alle anestesie totali per i denti del giudizio, che espongono a rischi decisamente non giustificati a fronte del problema da risolvere!

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