Impianti dentali, la guida definitiva all’implantologia per il paziente.

Impianti dentali

Impianti dentali, la guida definitiva all’implantologia per il paziente.


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Che cos’è un impianto dentale?

Che cos’è un impianto dentale?

L’impianto dentale è una radice artificiale che serve a supportare i nuovi denti fissi in pazienti che hanno perso i propri denti naturali oppure a stabilizzare protesi mobili che non hanno più un’adeguata stabilità a causa del riassorbimento della gengiva.

Negli anni sono stati ideati e utilizzati impianti di vario tipo ma gli impianti moderni hanno normalmente la forma di una vite, con una dimensione simile a quella delle radici dei denti.

Gli impianti sono la soluzione più moderna ed avanzata per riavere i propri denti fissi se ne hai perso uno o più di uno. Queste viti artificiali, normalmente fatte di titanio, vengono inserite nell’osso che si trova al di sotto della gengiva nella zona dove è stato perso il dente.

Il titanio ha la particolarità di “piacere” molto all’osso che ci cresce proprio attaccato. Questo processo si chiama osteointegrazione e consente agli impianti di sostenere le forze della masticazione senza staccarsi o senza svitarsi.

Una volta connesso il dente fisso all’impianto la sensazione sarà quella di avere un dente vero sul quale puoi masticare normalmente senza avere nessun fastidio. Spesso i nostri pazienti si dimenticano di quali siano i denti supportati dagli impianti perché non sentono nessuna differenza con i denti naturali.

Se hai perso dei denti o credi di doverne estrarre puoi rivolgerti alla nostra clinica per avere un’accurata valutazione del tuo caso e capire come poter riavere i tuoi denti grazie agli impianti dentali.

 

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Quali tipologie di impianto esistono?

Durante gli anni sono stati provati molti tipi di impianti dentali, inventati da diversi chirurghi e ricercatori. Alcuni erano fatti a lama, altri ad ago, altri sembravano le viti che si usano nel legno ed erano un corpo unico con il moncone. Altri ancora si chiamavano sottoperiostei e non erano inseriti nell’osso ma tra l’osso e la gengiva.

Anche se qualcuno inspiegabilmente li usa ancora, questi tipi di impianti non sono mai stati validati scientificamente e sono stati abbandonati dai chirurghi moderni. Gli impianti moderni, che hanno un adeguato supporto scientifico, sono gli impianti a forma di vite sui quali viene connesso il dente tramite una connessione generalmente avvitata.

L’impianto è quindi una vite “maschio” con una filettatura “femmina” al suo interno che consente di connettere il dente.

Quali tipologie di impianto esistono?

Perché un impianto possa essere utilizzato nella normale pratica clinica è fondamentale che sia stato validato da numerosi studi scientifici e che abbia adeguate certificazioni (la più prestigiosa è quella della FDA americana).

Per questo motivo, nella nostra clinica utilizziamo solo impianti moderni, con un importante supporto scientifico e certificazione FDA.  Noi stessi, pur essendo una struttura privata, abbiamo condotto varie sperimentazioni scientifiche innovative che abbiamo pubblicato su riviste scientifiche internazionali.

All’interno di questa classe di impianti, che ha dimostrato di funzionare bene in più di 98 casi su 100 (una percentuale molto alta in medicina!) ci sono poi diversi design, tutti utilizzabili, che vengono scelti dal chirurgo in base alle proprie preferenze.

Gli impianti possono avere forma conica, cilindrica o mista ed avere connessioni interne o esterne. Questi però sono aspetti molto tecnici che non hanno grosse implicazioni sul risultato finale e che rispecchiano più le preferenze, la filosofia o l’esperienza del chirurgo.

Il consiglio è quello di affidarsi ad un chirurgo esperto che possa vantare numerosi casi trattati e molti anni di esperienza, che saprà valutare il migliore impianto per la tua specifica situazione clinica.

Nella nostra clinica tutti i casi di impianti sono valutati dal dott. Federico Tirone che, con più di 15 anni di esperienza in implantologia avanzata, ha eseguito varie migliaia di interventi e pubblicato numerosi lavori scientifici sull’argomento. Il dott. Tirone si occupa personalmente di operare i casi più complessi e supervisiona i suoi esperti collaboratori quando questi eseguono i casi di routine.

Leggi anche:  Impianti dentali: le due grandi bugie.

 

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Gli impianti in zirconio.

Gli impianti in zirconio.

immagine presa da www.nobelbiocare.com/it

Recentemente sono stati introdotti impianti dentali non fatti di titanio ma fatti di ossido di zirconio. Lo zirconio è un materiale innovativo nel campo dentale che ha dimostrato una biocompatibilità molto alta.

Questa tipologia di impianto, fino a pochi anni fa sperimentale, comincia ad avere un certo supporto scientifico per cui il suo utilizzo può considerarsi sicuro e validato.

La motivazione per la quale è stato introdotto e quella di non far trasparire il grigio del titanio quando la gengiva che ricopre l’impianto è molto sottile.

Quando necessario è sempre meglio comunque inspessire i tessuti che circondano l’impianto, quindi l’osso e la gengiva, piuttosto che cercare di nascondere l’impianto cambiandone il colore.

La nostra clinica utilizza impianti in zirconio nei casi in cui sono indicati.

 

Impianti senza osso.

Impianti senza osso.

Come dicevamo ci sono alcuni casi in cui c’è poco osso per mettere gli impianti o addirittura non c’è osso per mettere gli impianti. Questo deriva dal fatto che quando si toglie un dente l’osso si riassorbe perdendo una buona parte del suo volume.

Questa riduzione della quantità di osso è molto variabile da persona a persona. Ecco perché in alcuni pazienti l’impianto si può mettere in 5 minuti mentre in altri servono diversi interventi per ricostruire i tessuti. Per fortuna questi casi sono la minoranza ma è importante parlarne perché magari ti hanno detto che non hai abbastanza osso e quindi gli impianti dentali non li puoi mettere.

Partiamo con il dire che questa affermazione è sempre e comunque falsa.

La mancanza di osso infatti non è mai un impedimento assoluto al posizionamento degli impianti.

Quando l’osso non è sufficiente abbiamo diverse strade da percorrere per poter comunque ridare i denti fissi ai nostri pazienti.

  • La strada più ovvia è ovviamente quella di ricostruire l’osso. Anni fa questa era una soluzione invasiva perché prevedeva grossi interventi magari fatti in ospedale, in anestesia generale, prelevando l’osso da zone fastidiose come l’osso dell’anca. Oggi queste tecniche sono state abbandonate e hanno lasciato spazio a tecniche sempre più raffinate e minimamente invasive che ci consentono di eseguire interventi di ricostruzione dell’osso in anestesia locale, senza ricovero e senza particolari problemi postoperatori.Molto spesso si utilizza osso sintetico ma se per forza serve dell’osso del paziente questo viene preso dalla zona dei denti del giudizio esattamente con la stessa procedura che usiamo quando togliamo i denti del giudizio alle ragazzine di 14 anni.Capirai che non più essere una cosa così tremenda! Considera infine che l’impianto è una vitina che ha una lunghezza variabile tra pochi millimetri e il centimetro e mezzo. Per poterli inserire parliamo comunque sempre di un piccolo aumento di osso. Se qualcuno ti parla di grossi interventi è semplicemente perché non sapendoli fare te li vuole sconsigliare spaventandoti.
  • Una seconda strada ancora più semplice è quella di utilizzare impianti corti e stretti. Una volta questa procedura non era scientificamente supportata e non si sapeva se gli impianti corti funzionassero. Oggi la scienza ha dimostrato che funzionano bene come quelli lunghi, quindi possono essere utilizzati con sicurezza.
  • La terza strada che abbiamo a disposizione ormai da quasi vent’anni e quella di inserire gli impianti in zone dove l’osso è presente evitando le zone dove l’osso si è riassorbito maggiormente. Questo dà il vantaggio di poter attuare il carico immediato anche in quei casi in cui l’osso è scarso.

Parleremo di carico immediato nel prossimo paragrafo.

Ricorda quindi che se qualcuno ti ha detto che nel tuo caso non è possibile mettere gli impianti perché hai poco osso ti ha dato un’informazione scorretta, alcuni motivi ci possono essere e li vedremo tra poco, ma devi sapere che la mancanza di osso non impedisce mai di tornare ad avere i propri denti fissi.

Se ti hanno detto che hai troppo poco osso per gli impianti, prenota una visita con i nostri chirurghi esperti che sapranno risolvere il tuo problema e consigliarti come tornare ad avere i tuoi denti fissi.

 

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Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale.

La risposta a questa domanda richiede alcune precisazioni.

Se ad esempio hai perso un dente e l’osso e la gengiva sono adeguati per ricevere l’impianto, l’intervento per inserirlo sarà estremamente veloce, parliamo di pochi minuti. Non più di cinque o sei minuti in effetti.

È molto più lunga tutta la fase di preparazione che l’intervento in sé.

Nella nostra clinica, infatti, eseguiamo sempre una visita preliminare una settimana prima dell’intervento, durante la quale vengono date al paziente tutte le informazioni necessarie. Viene spiegato come si dovrà comportare, cosa dovrà mangiare, che farmaci dovrà prendere. In questo modo avrà una settimana intera per potersi procurare ciò che serve. Verrà poi acquisito il consenso informato. Il paziente cioè darà il consenso scritto ad eseguire l’intervento dopo aver ricevuto tutte le informazioni e averle comprese.

Questa fase, che dura una ventina di minuti, è fondamentale perché il paziente possa arrivare in clinica il giorno dell’intervento perfettamente informato e preparato.

Sempre in occasione di questa visita l’igienista eseguirà una seduta di richiamo d’igiene orale in modo da abbassare il più possibile la carica batterica della bocca in previsione dell’intervento che verrà eseguito la settimana dopo.

Questa fase richiederà un’altra mezz’oretta.

Subito prima dell’intervento, il paziente verrà nuovamente visto dall’igienista per un’ulteriore seduta di richiamo così da avere la bocca più pulita possibile quando si andrà ad inserire l’impianto.

L’ultima fase di preparazione consiste nell’esecuzione dell’anestesia locale e nella preparazione di un campo sterile da parte delle assistenti del chirurgo. Questo consentirà di non contaminare il sito dell’intervento e di ridurre al minimo le possibilità di infezione. Una vite di titanio sterile deve essere inserita nel tuo osso… è meglio se questo avviene in un luogo il più pulito e controllato possibile!

Come vedi, per preparare un intervento che durerà pochi minuti serve un bel po’ di lavoro. Questo però consente alla nostra clinica di avere percentuali di successo altissime che si avvicinano al 99%.

Ci sono poi situazioni un pelino più complesse dove magari l’osso non è sufficiente. In questi casi, ovviamente, l’impianto si può e si deve fare lo stesso ma prima bisogna aumentare la quantità di osso e di gengiva e questo richiede degli interventini specifici preliminari.

In questo caso, quindi, i tempi si allungano un po’. Servirà un primo intervento di rigenerazione dell’osso che può durare circa un’oretta e qualche mese dopo, da 4 a 9 a seconda della tecnica utilizzata, si potrà inserire l’impianto.

A volte, per ottenere un ottimo risultato, è necessario ricostruire anche la gengiva. In questi casi più avanzati che richiedono grande esperienza da parte del chirurgo, servono quindi tre interventini per poter giungere al miglior risultato.

Da anni nella nostra clinica ci occupiamo di questa tipologia di casi avanzati, se ti hanno detto che non hai abbastanza osso per mettere gli impianti ora sai che c’è una soluzione. Saremo felici di valutare il tuo caso per spiegarti qual è la soluzione migliore.

Ti potrebbe interessare: Come posso riavere i miei denti fissi se ho poco osso per gli impianti.

C’è ancora una situazione della quale è importante conoscere le tempistiche.

Si tratta dell’inserimento degli impianti per riavere i denti fissi di un’intera arcata… se ad esempio hai perso tutti i tuoi denti o devi estrarli tutti o ti ritrovi con una dentiera che balla o che non ti soddisfa dal punto di vista estetico.

In questo caso, per assurdo, le cose sono ancora più facili. Potresti pensare che dovendo mettere tutti i denti le cose siano più difficili, in realtà non è così. Infatti nella stessa giornata puoi tornare ad avere i tuoi denti fissi. Questo è possibile nella stragrande maggioranza dei casi.

Per sostituire tutti i denti di un’arcata utilizziamo 4 impianti che vengono posizionati tutti insieme, immediatamente dopo l’estrazione dei denti malati, con un interventino che dura meno di un’ora (questo ovviamente se il chirurgo è molto esperto: il dott Tirone ad esempio impiega circa 20/30 minuti per questa procedura). Dopo circa cinque ore i denti fissi che sono stati nel frattempo costruiti in laboratorio vengono fissati agli impianti in 10 minuti e il paziente può tornare a casa con i suoi bellissimi nuovi denti fissi.

Se la tua condizione clinica lo consente, per riassumere, se arrivi in clinica alle 8:00, passerai 30 minuti con l’igienista, un’oretta in sala chirurgica, 5 ore in sala relax con tutti i confort e verso le 15:00 sarai tornato a casa con i tuoi nuovi denti fissi.

 

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Quando non si possono mettere gli impianti.

Le condizioni di salute generale che impediscono di mettere gli impianti sono pochissime o meglio sono molto infrequenti. Il Mistero della Salute ne indica due:

  • Crescita ossea incompleta: che vuol dire NIENTE IMPIANTI IN BAMBINI E RAGAZZI!
  • Situazioni di salute generale talmente gravi che controindicano ogni intervento non urgente. Ma queste persone hanno ben altri problemi rispetto a mettere gli impianti. Quindi se stai pensando a riabilitare la tua bocca di sicuro non rientri in questa categoria.

Queste sono le situazioni nelle quali non è possibile in alcun modo mettere impianti.

C’è poi un’altra controindicazione assoluta, condivisa dalla letteratura scientifica internazionale:

  • Pazienti che hanno assunto bifosfonati ENDOVENA per motivi oncologici. Generalmente questi sono pazienti oncologici con metastasi ossee. Quindi di nuovo con problemi ben più gravi rispetto alla mancanza dei denti.

Tutte le altre condizioni di salute, per quanto magari importanti e delicate non controindicano l’implantologia.

Queste situazioni si chiamano CONTROINDICAZIONI RELATIVE e non impediscono di mettere gli impianti ma rendono necessarie alcune cautele aggiuntive. Facciamo un esempio

Le patologie croniche non compensate. Ad esempio il diabete non trattato. Ma chi oggi ha il diabete e non viene trattato nel migliore dei modi!? E se anche l’implantologo dovesse intercettare un paziente diabetico che non sa di esserlo potrà inviarlo dallo specialista di riferimento e quando la malattia sarà compensata correttamente si potrà eseguire l’intervento (per una descrizione dettagliata si rinvia alle linee guida ministeriali del 2017).

 

Ovviamente è importante che l’implantologo gestisca le situazioni con competenza e nel migliore dei modi: a questo punto l’intervento potrà essere eseguito in condizioni di assoluta sicurezza.

Se un mio paziente mi chiede una consulenza per un problema ai reni, io non mi metto a sparare sentenze basandomi sulle quattro informazioni non aggiornate che mi ricordo dall’università, ma invio il paziente da un nefrologo.

È giusto quindi che i dentisti che non si occupano quotidianamente di implantologia invece di dire “non si può fare” inviino i pazienti a implantologi esperti.

Nella Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone inseriamo più di mille impianti ogni anno anche in casi estremamente complessi quindi sapremo gestire il tuo caso al meglio.

 

Carico immediato.

Impianti dentali Carico immediato

Cerchiamo innanzi tutto di capire cosa si intende per carico immediato.

Il carico immediato è quella procedure che consiste nel connettere i denti fissi agli impianti immediatamente dopo il loro inserimento o comunque a distanza di poche ore.

Fino ad una ventina di anni fa questa procedure non era utilizzata e la norma era quella di aspettare 6 mesi per gli impianti nell’arcata superiore e 4 mesi per gli impianti nell’arcata inferiore prima di poter mettere i denti.

Questo costringeva i pazienti a dover attendere molto tempo in situazioni spiacevoli prima di poter riavere i propri denti fissi.

Magari dovevano portare per mesi una dentiera provvisoria “ballerina” o sopportare un bel buco visibile durante il sorriso causato dalla mancanza di un dente.

Oggi abbiamo capito che gli impianti, se sono inseriti nell’osso con un’adeguata forza di avvitamento, possono sopportare da subito le forze masticatorie per cui prossimo attaccarci immediatamente i denti fissi con un immenso vantaggio per il paziente.

Non tutte le persone hanno l’osso uguale e non tutte le zone della bocca della stessa persona hanno l’osso uguale. Questo piò essere molto “duro” o molto “morbido” nel primo caso sarà semplice ottenere un’alta forza di avvitamento (immagina di mettere una vite nel legno) nel secondo caso invece sarà più complesso (immagina di mettere una vite nel cartongesso e vedere che poi questa inizia a girare a vuoto quando arrivi alla fine).

La tecnica chirurgica e la forma degli impianti sono migliorate nel tempo per cui oggi riusciamo ad ottenere una buona forza di avvitamento nella maggior parte dei casi e possiamo quindi restituire i denti fissi immediatamente alla maggior parte dei nostri pazienti.

Nella Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone ci occupiamo di carico immediato da ormai 15 anni e abbiamo trattato con successo numerose  migliaia di casi acquisendo un’elevatissima esperienza nel settore.

 

Attenzione, anche nei casi in cui l’osso è “morbido” e non si riesce ad eseguire un carico immediato è comunque possibile riottenere i propri denti fissi, ci va solo un po’ più di tempo, questi casi sono comunque oggi una piccola minoranza.

Scopri sei il tuo caso può essere trattato con il carico immediato prenotando una visita presso la Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone….

 

 

 

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Impianto post-estrattivo.

Impianto post-estrattivo.

 

Oggi, in molti casi, è possibile inserire gli impianti immediatamente dopo l’estrazione del dente.

I vantaggi di questa tecnica sono molti.

  • Innanzitutto si riescono a ridurre i tempi del trattamento, perché l’impianto viene inserito lo stesso giorno in cui viene tolto il dente. Questo può essere fatto anche quando i denti da estrarre sono numerosi e si devono rimettere i denti fissi di un’intera arcata.
  • Il secondo vantaggio per il paziente è quello di subire un numero minore di anestesie e dover prendere meno volte i farmaci post-operatori come ad esempio gli antidolorifici.
  • Un altro vantaggio è quello, utilizzando tecniche chirurgiche avanzate e innovative, di mantenere intatto l’aspetto estetico della gengiva che sorreggeva il dente, soprattutto se questo si trova in una zona anteriore e quindi molto visibile durante il sorriso.
  • Nei casi in cui è possibile eseguire anche il carico immediato il più grosso vantaggio per il paziente sarà quello di entrare in clinica con i suoi denti malati e uscire con i nuovi denti fissi provvisori lo stesso giorno. Non male effettivamente! Soprattutto per quei pazienti che non vogliono per nessun motivo rimanere senza denti o non vogliono sopportare dei provvisori mobili e magari per questo motivo hanno rimandato fino ad oggi la soluzione al loro problema.

La nostra clinica si occupa da anni di implantologia post-estrattiva a carico immediato e il dottor Federico Tirone ha una vasta esperienza in queste tecniche chirurgiche tanto da organizzare corsi frequentati da centinaia di dentisti ogni anno ed essere chiamato a fare corsi e relazioni in tutto il mondo.

Per sapere se il tuo caso può essere trattato con l’implantologia a carico immediato programma una visita contattando la nostra segreteria al numero 0171/619210.

 

 

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Vantaggi degli impianti dentali.

Vantaggi impianti dentali

Per capire quali sono i vantaggi degli impianti dentali bisogna prima elencare quali sono le alternative.

Se perdi alcuni denti per sostituirli le alternative agli impianti dentali sono

  • Una protesi mobile che si attacca agli altri denti con ganci di metallo (il cosiddetto scheletrato). Gli svantaggi di questa soluzione penso siano ovvii: la protesi si muove, i ganci si vedono e i denti sui quali si attaccano i ganci vengono sollecitati in maniera eccessiva rischiando di consumarsi, muoversi o cariarsi. Dopo mangiato, dovrai togliere i denti e lavarli nel lavandino.
  • Se ti mancano tutti i denti, l’unica alternativa agli impianti dentali è una dentiera. Anche questa deve essere tolta per essere lavata e si muove quando mangi, soprattutto se vuoi incidere qualcosa con i denti davanti la dentiera si stacca dietro perdendo l’effetto ventosa. Questo impedisce a chi porta la dentiera di mangiare normalmente. La dentiera inferiore poi, non avendo l’appoggio sul palato, è addirittura molto più instabile della superiore
  • Un’alternativa più comoda e moderna rispetto allo scheletrato è quella del ponte. Per poter fare un ponte è necessario che ci siano denti davanti e dietro rispetto al “buco”. Il grosso svantaggio del ponte è che richiede di rimpicciolire marcatamente, e quindi rovinare, i denti su cui si andrà ad appoggiare. In pratica si rimpiccioliscono due denti sani a fianco per sostituire un dente che manca.

Se poi per costruire il ponte si usano materiali di vecchia generazione, come la metallo-ceramica che occupa molto spazio, i denti devono essere rimpiccioliti molto e devono essere devitalizzati con un danno ulteriore.

  • Un’ultima possibile soluzione per quanto riguarda la mancanza di un dente davanti è quella di “incollare” il dente fisso ai denti a fianco senza rimpicciolirli. Questa soluzione si chiama ponte adesivo o Maryland e può essere utile in alcune fasi provvisorie ma usato come definitivo rischia di rompersi o staccarsi nel tempo.

Ora, capite le alternative, possiamo procedere ad elencare i vantaggi degli impianti rispetto alle alternative

  • I denti supportati da impianti dentali sono fissi e il paziente li percepisce come se fossero denti naturali
  • Ci puoi mangiare quello che vuoi senza che si muovano
  • Se il dentista e l’odontotecnico sono esperti oggi l’estetica è identica a quella dei denti naturali
  • Non richiedono di rovinare i denti a fianco per ottenere un dente fisso quindi sono meno invasivi rispetto ad un ponte
  • Consentono di riavere i propri denti fissi anche se non ci sono più denti residui a cui agganciarsi
  • Oggi l’intervento per inserirli è diventato molto semplice e veloce. Anche quando si dovesse aumentare la quantità di osso ci sono tecniche molto meno invasive rispetto al passato.

Per questi motivi nella nostra clinica non eseguiamo più protesi mobile o ponti su denti se non in pochissimi casi eccezionali.

 

Se cerchi una soluzione al tuo problema il dott. Salzano e il dott. Tirone saranno felici di visitarti e spiegarti come risolvere al meglio la mancanza dei tuoi denti.

 

 

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L’importanza dei materiali usati.

 

Negli ultimi anni abbiamo avuto una velocissima evoluzione di quelli che sono i materiali usati per costruire i denti che vengono connessi agli impianti dentali.

Come abbiamo già detto (link al paragrafo superiore) normalmente gli impianti sono fatti di titanio e, seppure con miglioramenti vari della superficie e della forma, sono di titanio fin da quando sono stati inventati. I denti che si fissano sugli impianti hanno invece visto un’evoluzione dei materiali che è diventata velocissima negli ultimi anni.

Nonostante qualcuno continui inspiegabilmente ad utilizzare il metallo per costruire i denti, oggi abbiamo a disposizione materiali innovativi che hanno esattamente il colore e la traslucenza dei denti veri.

Il materiale più moderno è l’ossido di zirconio, un materiale durissimo e molto resistente che consente di creare un dente con l’esatta forma e l’esatto colore di un dente vero, senza metallo o altri materiali di colore innaturale.

Fino a poco tempo fa lo zirconio non aveva le caratteristiche di colore adeguate per copiare un dente vero perché era troppo bianco e doveva essere rivestito da uno strato di ceramica che poteva scheggiarsi con il tempo.

Da pochissimi anni lo zirconio è stato però sviluppato e oggi si riesce a costruire un dente, o un ponte di più denti, fatto completamente in zirconio con un’estetica perfetta e una resistenza che non si era mai potuta ottenere prima.

Da molti anni abbiamo abbandonato il metallo nella Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone e appena è stato possibile abbiamo iniziato a costruire i denti dei nostri pazienti usando lo zirconio monolitico (cioè un pezzo unico di zirconio) riducendo al massimo le possibili complicanze nel tempo.

Oggi in buona parte dei casi, nella nostra clinica, le impronte sull’impianto vengono prese con uno scanner digitale ed la  produzione del dente segue un processo totalmente digitale. Questo permette di passare da una produzione artigianale ad una meccanizzata con un’importante riduzione dei tempi, degli errori e delle imprecisioni.

 

 

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L’intervento per l’impianto dentale è doloroso?

L’intervento per l’impianto dentale è doloroso?

Una delle paure principali dei pazienti è quella di avere male durante o dopo l’intervento per gli impianti dentali.

Sgombriamo subito il campo: questa paura è infondata.

 

  • Facendo una corretta anestesia locale prima, durante l’intervento non sentirai assolutamente nulla. E non potrebbe essere diversamente, immagina come potremmo lavorare se il paziente si contorcesse per il dolore.
  • Anestetizzare l’osso per metterci dentro un impianto è molto semplice perché ha una innervazione sensitiva molto, molto scarsa. Per farti un paragone è molto più semplice anestetizzare l’osso per l’impianto che un dente per devitalizzarlo.
  • Dopo l’intervento la maggior parte dei pazienti non sente nulla. Considera che quasi tutti i nostri pazienti ci dicono di non aver preso i farmaci antidolorifici prescritti all’occorrenza, perché tanto non avevano male.

Ovviamente il fastidio post-operatorio sarà variabile a seconda del tipo di intervento. Sarà nullo per un impianto semplice mentre dopo interventi più avanzati bisognerà assumere una serie di farmaci che consentiranno di annullare perfettamente il dolore

  • Se poi il tuo problema resta la paura, siamo esperti nel risolverlo. Da anni collaboriamo con anestesisti esperti, che ci permettono di operare i pazienti più paurosi e di eseguire gli interventi più lunghi con la sedazione cosciente. In pratica tu rimarrai sveglio durante l’intervento ma sarai estremamente rilassato. Questo ti permetterà di vivere serenamente l’esperienza dell’intervento, senza nessuna paura e nessuna agitazione.

La sedazione cosciente ha anche tutta una serie di altri vantaggi:

  • Rende più sicuro l’intervento perché l’agitazione genera un alterato funzionamento del sistema cardiocircolatorio
  • Aiuta ad eliminare il dolore sia durante, sia dopo l’intervento
  • Consente di eseguire anche interventi lunghi di qualche ora senza che il paziente si stanchi
  • Riduce il sanguinamento durante la chirurgia
  • Etc…

Se quindi fino ad oggi non hai messo gli impianti per paura del dolore puoi stare tranquillo e fissare una visita per avere una valutazione del tuo caso da parte dei nostri chirurghi ed anestesisti esperti.

 

 

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Pulizia e manutenzione degli impianti dentali.

Pulizia e manutenzione degli impianti dentali.

Non è raro che i pazienti cadano nel grave errore di pensare che una volta messi gli impianti non avranno più problemi.

A volte questa convinzione deriva da informazioni scorrette e truffaldino che hanno ricevuto da chi voleva togliere loro denti sani per mettere impianti. Qualcuno si è sentito dire “Così non ci pensa più”, “quei denti non dureranno molto”, cadendo nell’errore di farsi togliere denti sani per mettere impianti. (linkare l’articolo sulle grandi bugie sugli impianti)

Invece devi sapere che anche gli impianti possono sviluppare problemi nel tempo, esattamente come i denti. Certo, non si possono cariare, ma possono sviluppare un’infezione chiamata perimplantite.

Questa infezione corre lungo le spire dell’impianto e distrugge l’osso dentro il quale è avvitato l’impianto.

Questa infezione si sviluppa anche a distanza di anni con una probabilità discreta e purtroppo è asintomatica quindi il paziente spesso non se ne accorge.

È per questo motivo che, dopo aver messo gli impianti, è obbligatorio fare visite di controllo periodiche, generalmente ogni sei mesi, in modo che l’igienista possa pulire bene tutta la bocca e si possa controllare con apposite radiografie che l’osso intorno all’impianto non si stia ritirando.

Oltre alle visite di controllo il modo migliore per evitare che compaia una perimplantite è quello di mantenere a casa una corretta igiene orale. Per fare questo dovrai

  • Spazzolare regolarmente l’impianto come se fosse un dente con spazzolino e dentifricio
  • Passare il filo interdentale se si tratta di un dente singolo
  • Passare appositi fili o scovolini se si tratta di un ponte

I nostri igienisti dentali consiglieranno ad ognuno le migliori tecniche per la sua specifica situazione.

Nel frattempo puoi ascoltare i consigli del dott. Liegi, responsabile del nostro team di igienisti dentali.

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Quanto costa un impianto dentale?

Quanto costa un impianto dentale?

Questa è una delle domande più frequenti ma anche quella con la risposta più difficile, semplicemente perché, come già abbiamo detto, il costo di una riabilitazione su impianti dipende de molti fattori:

  • Quanti denti
  • Quanti impianti
  • Se serve ricostruire l’osso
  • Se serve ricostruire la gengiva
  • Se serve preservare l’alveolo
  • Se bisogna togliere denti
  • Se è previsto un carico immediato

Oltre a quelli elencati, il costo di un impianto dentale dipende da molti altri fattori.

È però comprensibile che, prima di decidere se questa può essere la soluzione adatta al tuo problema, tu voglia sapere quanto ti potrà costare.

Proprio per questo motivo, prima di iniziare qualunque tipo di riabilitazione, prepariamo sempre al paziente un preventivo di spesa preciso. Ricorda che questo è un obbligo di legge, quindi devi pretenderlo dal dentista.

Prima di iniziare, il preventivo dovrà essere accettato e firmato dal paziente.

Da sempre la nostra politica è quella di non modificare i preventivi economici ai pazienti. Una delle cose che a noi fa più incazzare in assoluto (perdona la parola ma qui ci vuole) è quando qualcuno ci fa un preventivo e alla fine dei lavori viene fatto un conguaglio che supera di molto il preventivo iniziale.

Questa cosa per noi è inaccettabile perché se hai previsto di spendere quei soldi per quel lavoro o quella terapia è giusto che quelli siano i soldi che spenderai.

Alla Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone, dentista a Cuneo, Mondovì e Saluzzo, troverai questo modo di fare e se ci saremo sbagliati a compilare il preventivo non prevedendo alcuni passaggi non saranno problemi tuoi, tu dovrai spendere quello che avevi previsto, e basta(!!!), per ottenere il migliore lavoro possibile… nessuna sorpresina alla fine!

Quello che possiamo dire sul costo degli impianti dentali è che sicuramente le riabilitazioni con impianti dentali non sono economiche e richiedono un certo investimento, se ascolti il nostro consiglio non ti rivolgere a centri low-cost, risparmiare in questo campo potrebbe voler dire rischiare gravi problemi di salute.

Se, ad esempio, per risparmiare vengono usati impianti di sottomarca, non viene usato il corretto monouso sterile o si utilizzano materiali scadenti per costruire i denti, potrai andare incontro a gravi problemi.

Ora, se vuoi qualche informazione più precisa sul costo di un impianto dentale guarda il video qui sotto e se vuoi una valutazione della tua situazione per avere un preventivo che sarai liberissimo di non accettare chiama ….. per fissare una prima visita di valutazione.

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IMPIANTI DENTALI: DOMANDE FREQUENTI

 

Quanto costa fare un impianto dentale?

Dipende sempre dalla situazione. Utilizzando sempre e solo materiali e tecnologie di prima qualità un singolo dente può costare dai 1.900 € nei casi più semplici a 3.500 € nei casi più complessi, un’intera arcata può costare da 10.000 € a 20.000 €.

Quali tipi di impianti dentali ci sono?

Gli impianti adeguatamente validati scientificamente possono essere in titanio o in zirconio. Hanno la forma di una vite che può cilindrica, conica o mista. L’impianto può ancorarsi all’osso della mandibola, della mascella o dello zigomo.

 

Quanto dura un impianto dentale?

La durata dell’impianto dipende dal suo mantenimento. Se mantenuto correttamente con un’adeguata igiene a casa e controlli regolari clinica, può durare molti anni. La letteratura scientifica riporta casistiche di successo anche a più di 30 anni.

 

Cosa significa impianto a carico immediato?

Con impianto a carico immediato si intende un impianto o un gruppo di impianti che immediatamente dopo essere stati inseriti vengono connessi ai denti provvisori e consentono di tornare ad avere i denti fissi in tempi molto brevi.

 

Cosa mangiare dopo impianto dentale?

L’inserimento di uno o più impianti dentali è un piccolo intervento chirurgico che si effettua all’interno della bocca del paziente per cui serviranno alcune accortezze nell’alimentazione durante i giorni successivi.

Le indicazioni principali che diamo ai pazienti operati presso la Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone sono due:

  • Evitare di sciacquare nelle prime 24 ore per evitare di sciogliere il coagulo che guiderà la guarigione della piccola ferita. Sarà importante evitare, nelle prime 24 ore, anche gli sciacqui con il collutorio che contiene dei principi attivi che inibiscono la funzione dei fibroblasti, cellule indispensabili alla guarigione della ferita.

Dopo le 24 ore sarà necessario riprendere gli sciacqui con il collutorio per mantenere bassa la carica batterica all’interno della bocca.

  • Evitare cibi duri e caldi e bevande calde per le prime 48 ore. I cibi duri potrebbero infatti traumatizzare la zona operata mentre gli alimenti caldi favorire il sanguinamento, l’infiammazione e il dolore.

Sono quindi consigliati cibi morbidi e freschi come yogurt, gelato, frullati di frutta non acida, formaggi freschi e morbidi, creme di verdura a temperatura ambiente, frutta cotta, qualunque tipo di dolce al cucchiaio, etc…

Rispettando la regola generale del morbido e fresco ogni paziente saprà costruire il proprio “menù” in base alle sue preferenze.

 

Quando non si può fare un impianto dentale?

Oggi sono pochissimi i casi nei quali gli impianti dentali sono controindicati. Le tecniche, infatti, sono migliorate molto negli anni e sono diventate sempre meno invasive per cui oggi anche pazienti anziani possono riavere i propri denti fissi grazie agli impianti dentali.

Ci sono però tre situazioni nella quali gli impianti non si possono fare:

  • Nei bambini e nei ragazzi che non hanno terminato la crescita. In questi casi se si perde un dente definitivo bisognerà provvedere a mantenere lo spazio con un provvisorio adesivo o un mantenitore di spazio per procedere poi con l’impianto più avanti nel tempo.
  • Nei pazienti oncologici che hanno assunto bifosfonati ad alti dosaggi per via endovenosa.
  • Nei pazienti con una compromissione della salute generale tale da controindicare ogni intervento non urgente. Questi sono di solito pazienti allettati o ricoverati che hanno altro a cui pensare rispetto agli impianti dentali. Un caso particolare che ricade in questo gruppo sono ovviamente le donne in gravidanza, che potranno sottoporsi ad un intervento di implantologia ma solo dopo aver partorito.

In tutti gli altri casi, chi vorrà, potrà riavere i propri denti fissi grazie agli impianti dentali. Anche pazienti che soffrono di patologie croniche come il diabete o pazienti cardiopatici in buon compenso emodinamico, una volta indagata bene e messa sotto controllo la patologia di base, potranno ricevere gli impianti dentali.

 

Quanti impianti si possono fare in una seduta?

Non ci sono dei limiti al numero di impianti eseguibili in una singola seduta.

Oggi le Cliniche più organizzate e moderne possono contare sulla collaborazione di anestesisti e sulla possibilità di eseguire gli interventi in sedazione cosciente.

Questo consente di attuare anche procedure che richiedono tempi prolungati senza che il paziente patisca il passare del tempo.

In alcuni casi è possibile addirittura riabilitare entrambe le arcate con denti fissi nella stessa seduta posizionando tutti gli impianti dell’arcata superiore e tutti quelli dell’arcata inferiore.

 

Quanto dura il dolore post impianto dentale?

L’implantologia negli ultimi anni è diventata sempre meno invasiva. Questo, associato alle efficaci terapie farmacologiche che vengono prescritte dopo l’intervento, fa in modo che la maggior parte dei pazienti operati presso la nostra Clinica non abbia alcun dolore post-operatorio. Qualora comunque dovesse comparire un fastidio, questo sarà lieve e sopportabile e, anche per gli interventi più complessi, non durerà più di qualche giorno.

 

Come si fa un impianto dentale?

Un impianto dentale è una vite che si posiziona nell’osso della mandibola o della mascella e che serve a sostenere il nuovo dente fisso. Nel caso in cui i denti che mancano siano multipli si posizioneranno più impianti.

Per inserire l’impianto è necessario creare un piccolo foro nell’osso all’interno del quale l’impianto verrà avvitato. In alcuni casi, in cui l’osso è molto abbondante e le condizioni sono ottimali, questo può essere fatto anche senza sollevare la gengiva. In questo caso l’intervento dura pochi minuti e il paziente non avvertirà alcun tipo di dolore post-operatorio.

Ci sono poi alcuni casi in cui l’osso è parzialmente riassorbito; se si verifica questa situazione il volume dell’osso potrà essere aumentato mentre si posiziona l’impianto. Nei casi più gravi in cui l’osso sia completamente assente questo dovrà essere prima ricostruito per poi posizionare l’impianto dopo qualche mese.

 

Quanti giorni dura il gonfiore dopo un impianto dentale?

L’implantologia negli ultimi anni è diventata sempre meno invasiva. Questo, associato alle efficaci terapie farmacologiche che vengono prescritte dopo l’intervento, fa in modo che la maggior parte dei nostri pazienti non abbia alcun gonfiore post-operatorio. L’eventuale gonfiore dipende comunque molto dal soggetto, alcuni pazienti potranno sviluppare un lieve gonfiore che durerà due o tre giorni. In alcuni casi è anche possibile che si sviluppi un lieve ematoma sulla pelle del viso che andrà scomparendo nei giorni successivi.

 

Quale antibiotico per impianto dentale?

È opportuno, prima di eseguire un impianto dentale, assumere una profilassi antibiotica che andrà a ridurre il rischio di fallimento. A seconda dell’intervento previsto il chirurgo deciderà poi se far continuare la profilassi anche dopo l’intervento o se limitarla ad una singola assunzione preoperatoria.

L’antibiotico più indicato è l’amoxicillina. Nei pazienti allergici a questo principio attivo verrà prescritto dal chirurgo un antibiotico sostitutivo. Quelli maggiormente utilizzati appartengono alla classe dei macrolidi.

 

Quante sedute per un impianto dentale?

L’impianto dentale viene posizionato in una singola seduta durante la quale è spesso possibile prendere già l’impronta per il dente provvisorio o addirittura per quello definitivo.

L’intervento di implantologia deve comunque obbligatoriamente essere preceduto da alcune sedute in cui verranno eseguite eventuali terapie preparatorie, come le otturazioni di carie attive, la detartrasi (o l’eventuale terapia della parodontite) ed una visita pre-chirurgica in cui verrà rivalutata l’anamnesi, verranno prescritti i farmaci necessari e verranno date al paziente tutte le informazioni necessarie circa l’intervento.

Circa una settimana dopo verrà fissato un appuntamento per un controllo e la rimozione delle suture.

A volte, in situazioni più rare, l’osso dovrà essere ricostruito per poter inserire l’impianto. In quest’ultimo caso saranno necessari più appuntamenti prima di arrivare alla fine del trattamento.

 

Come estrarre un impianto dentale?

In alcune situazioni può essere necessario rimuovere un impianto dentale. In questo caso, dopo aver indebolito il legame con l’osso tramite frese rotanti o ad ultrasuoni, l’impianto può essere semplicemente svitato. Una volta tolto l’impianto, nel buco rimasto si riformerà nuovo osso come avviene dopo l’estrazione di un dente. Una volta guarito il sito si potrà inserire un nuovo impianto eventualmente associato ad una rigenerazione ossea.

La procedura viene eseguita in anestesia locale ed è, di conseguenza, indolore.

 

Quanto durano gli impianti dentali senza osso?

I dati scientifici indicano che gli impianti posizionati in osso ricostruito o in situazioni con poco osso funzionano bene come quelli posizionati in osso abbondante.

Potenzialmente, quindi, l’impianto può durare tutta la vita. Sicuramente, come per qualunque dente naturale, negli anni possono insorgere complicazioni. Per ridurne la probabilità è opportuno osservare una scrupolosa igiene orale quotidiana e sottoporsi a controlli periodici da un dentista esperto in implantologia che possa intercettare precocemente eventuali problemi.

 

Che differenza c’è tra titanio e zirconio?

Il titanio è un metallo grigio con il quale vengono costruiti gli impianti dentali. Ha la caratteristica di “piacere molto” all’osso il quale ci cresce contro, dando vita al fenomeno che si chiama osteointegrazione. L’osteointegrazione consente all’impianto di sopportare i carichi masticatori.

Lo zirconio (più correttamente ossido di zirconio) è un materiale che può avere lo stesso colore e la stessa trasparenza di un dente vero. Oggi è usato prevalentemente per la costruzione delle protesi dentali che vengono avvitate sugli impianti in titanio.

Lo zirconio moderno ha doti estetiche che ci permettono di costruire denti monolitici, quindi estremamente resistenti nel tempo, che sembrano a tutti gli effetti denti veri.

Un altro vantaggio dello zirconio è la sua altissima biocompatibilità che lo rende, ad oggi, il migliore materiale che possa stare in contatto con la gengiva.

Sono presenti sul mercato anche impianti in zirconio che, stando ai dati scientifici, sembrano funzionare molto bene a contatto con l’osso.

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